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invertire 50 mm per foto macro?


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avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2018 ore 8:55

Che vantaggi avrei invertendo un 135 anziché 50? Distanza magari? ingrandimenti?

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2018 ore 13:31

Maggiore è la lunghezza focale, e quindi la distanza di ripresa, minore è il rapporto di riproduzione

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2018 ore 13:37

Quindi con un 20 invertito il rapporto di ingrandimento è enorme,ma si scatta da attaccati al soggetto?

user120016
avatar
inviato il 04 Dicembre 2018 ore 18:28

Esattamente, anche se il rapporto non è lineare. Ma per semplificare, con un 200 mm puoi stare un po' più a distanza dal soggetto (che è un bel vantaggio se il soggetto è un insetto e magari non gradisce invasioni della sua privacy e scappa) ma perdi un po' in termini di rapporto di ingrandimento. Con un 50 di sicuro hai ingrandimenti maggiori ma sei costretto a spalmarti sul soggetto. La qual cosa, a parte rischiare di far scappare il sedicente "modello", limita molto l'illuminazione della scena sia con luce naturale (il fotografo stesso fa ombra sulla scena) che con luci artificiali.
A mio parere, meglio un compromesso tra rapporto di ingrandimento e miglior gestione della scena. Ed il 135 mm per me è quel giusto compromesso...

user12181
avatar
inviato il 04 Dicembre 2018 ore 20:54

Mancuso, vedo che hai il Flektogon 20mm F/4, lo hai provato invertito?

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2018 ore 22:24

Con un 50 invertito che rapporto di ingrandimento si ottiene? E un 105 macro invece che rapporto offre?

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2018 ore 22:36

Con un 50 invertito ottieni 1:1 con distanza fra diaframma e sensore di 100mm e fra diaframma ed oggetto di 100mm.
Ottieni ingrandimenti superiori se aumenti la distanza fra diaframma e sensore e diminuisci la distanza fra diaframma ed oggetto.
Per un obiettivo 100mm le distanze indicate raddoppiano. Per un 200 moltiplica per 4.
L' obiettivo invertito lavora bene solo per ingrandimenti superiori a 1:1. Per ingrandimenti inferiori è meglio non invertirlo.
Quasi tutti i macro moderni arrivano a 1:1.
N.B. : parlo del diaframma come "centro ottico dell' obiettivo", in genere si intende questo, per semplificare il discorso.
P.S. : Ho fatto una semplificazione del discorso, ho considerato l' obiettivo come composto da una sola lente teorica, so che in realtà ogni obiettivo è un po' diverso, ma tale semplificazione aiuta a capire il funzionamento delle foto macro e delle distanze relative.

user120016
avatar
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 0:28

@Murmunto, non l'ho mai provato semplicemente per questioni di dimensioni. Gli anelli per inversione che possiedo mi permettono di usare lenti con diametro tra 49 mm e 58 mm. Il Flektogon 20 mm ha una filettatura molto superiore (se non ricordo male 77 mm o addirittura 82 mm). Sorry!

user12181
avatar
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 6:57

Grazie. Da un pezzo ho una mezza idea di invertire il Distagon 25 F/ 2.8, qui su Juza l'ho visto alle prese
con un cristallo di neve, non male. Avevo anche comperato il Nikon 50 mm F/2.8 da ingranditore, per usarlo non invertito con soffietto o elicoide lungo, ma ancora sta nella libreria mai usato, praticamente nuovo. Ora però ho altri problemi. L'altro giorno, rivedendo la registrazione del mio Polar, ho scoperto che durante una innocua passeggiata di due ore e venti minuti con una frequenza cardiaca media di 82 bpm, c'è stato un brevissimo picco di 176... ho tenuto la fascia anche a riposo e nel sonno e ho scoperto altri episodi di oltre 120 e quasi 150. L'holter ad agosto aveva dato otttimi risultati. Ma ora già mi pare di udire rumor di trombi in marcia verso cuore e cervello...

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 14:30

@Murmunto, speriamo che la tua salute vada nel migliore dei modi, conviene fare un elettrocardiogramma sotto sforzo.
Tornando sulle distanze del mio post precedente nel caso di un 25 mm tali distanze si dimezzano rispetto ad un 50 mm.
La formula di queste distanze è questa :
1/F=1/A+1/B
Dove F è il fuoco obiettivo in mm., A è la distanza fra lente e sensore in mm., B è la distanza fra lente e soggetto in mm.
Continuo a fare una semplificazione del discorso, ho considerato l' obiettivo come composto da una sola lente teorica avente il centro ottico sul diaframma.
Se A=B si ha ingrandimento 1:1
Tradotto per una focale di 25 mm. :
1/25=1/50+1/50 per ingrandimento 1:1
Il rapporto A/B è l' ingrandimento ottenuto.
Queste formule sono valide sia per obiettivo invertito sia per obiettivo montato normalmente.

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 16:17

Con un 50 invertito ottieni 1:1

Penso che il rapporto d'ingrandimento con un 50mm invertito, dal momento che è possibile ad avvicinarsi fino a circa 4 centimetri sia decisamente maggiore del classico rapporto 1:1 che con un 50mm macro si ottiene già alla distanza di 25 cm. Quindi altro che 1:1, siamo a molto, ma veramente molto di più.

user120016
avatar
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 16:40

@Murmunto, in bocca al lupo per tutto! E speriamo tu possa risolvere al più presto

@Phsystem, leggi la frase completa :

con un 50 invertito ottieni 1:1 con distanza fra diaframma e sensore di 100mm e fra diaframma ed oggetto di 100mm.
Ottieni ingrandimenti superiori se aumenti la distanza fra diaframma e sensore e diminuisci la distanza fra diaframma ed oggetto.


Se ti avvicini a 4 cm il rapporto aumenta, ovviamente... ;-)


avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 16:51

con 1/50=1/100+1/100 ingrandimento 1:1
con 1/50=1/200+1/66,666 ingrandimento 3:1
ecc. ecc., la formula è sempre la stessa, cambiano i valori A e B, a scelta.

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 17:13

L'ho letta distrattamente, comunque volevo far notare che un 50mm invertito va oltre il rapporto 1:1, diventa una sorta di microscopio MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2018 ore 17:30

Si, confermo, in effetti con un disegno della lente + sensore + oggetto sarebbe tutto piu' comprensibile, non avevo un disegno sottomano ed ho messo solo le formulette.Sorriso
1/F=1/A+1/B
Il rapporto A/B indica l' ingrandimento ottenuto.

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