| inviato il 27 Novembre 2018 ore 9:00
Ciao, sono un fotoamatore appassionato.
Ho provveduto ad acquistare uno schermo mediamente buono per la post produzione e mi piacerebbe poi successivamente farmi stampare qualche foto.
Vorrei sapere qual'e la procedura più corretta.
Devo andare a parlare con chi le stamperà?
Faccio post produzione in srgb è corretto?
È utile acquistare un calibratore per lo schermo o è ininfluente visto che non utilizzo una stampante mia a sua volta calibrata?
E se fosse influente e lo volessi acquistare, su quale modello dovrei orientarmi non avendo velleità da professionista?
Ho bisogno di qualche dritta, grazie per l'aiuto |
| inviato il 27 Novembre 2018 ore 9:31
“ Devo andare a parlare con chi le stamperà? „
sicuramente è la scelta migliore.
“ Faccio post produzione in srgb è corretto?
„
dipende che spazio colore richiede il service di stampa / stampatore.
“
È utile acquistare un calibratore per lo schermo o è ininfluente visto che non utilizzo una stampante mia a sua volta calibrata?
„
Calibrare il monitor è il primo passo da fare, puoi avere il miglior monitor del mondo ma se non lo calibri non ci fai tanto. La scelta può cadere su X-rite i1display pro, colormunki display o Datacolor Spyder 5 . |
| inviato il 27 Novembre 2018 ore 10:44
Grazie per l'aiuto.
Ho sentito che chi stampa utilizza quasi sempre lo spazio colore srgb può essere una cosa veritiera?
Potreste dirmi le principali differenze (anche pratiche) tra color munky e il pro? In cosa ne potrei beneficiare e in cosa ne potrebbero beneficiare le mie foto? |
| inviato il 27 Novembre 2018 ore 11:34
“ Ho sentito che chi stampa utilizza quasi sempre lo spazio colore srgb può essere una cosa veritiera?
„
Dipende dove stampi, se stampi ai lab le classiche foto, si usano l'srgb.
Mentre se stampi da stampatori professionisti il profilo di riferimento è l'AdobeRGB ( alcuni usano anche il ProPhotoRGB ).
“
Potreste dirmi le principali differenze (anche pratiche) tra color munky e il pro? „
Il Pro ha più funzioni, ma per chi è alle prime armi ( la gestione del colore è molto studio) va più che bene il Color Munki. |
| inviato il 27 Novembre 2018 ore 12:00
assolutamente primo passo calibrare il monitor, per il 99% delle applicazioni va benissimo s-rgb, anche perchè se il tuo monitor non è eccelso è inutile calibrarlo in adobe rgb. quello che cambia tra i due colori considerando impostazioni di base caso per caso corrette alla fine è il numero di colori riproducibili, solo che all'atto pratico se il tuo monitor non è adeguato e le tue stampe non vai a cercare il pelo nell'uovo non noti alcuna differenza.
Per la stampa sì vai a parlare con chi ti stamperà, ma alla fine quando sei in srgb caschi sempre abbastanza in piedi, anche perchè se consegni in stampa file jpg tra un file adobe rgb e uno srg, sempre a parità di corrette impostazioni iniziali, non c'è alcuna differenza in quanto i colori riproducibili per quel formato sono gli stessi. Per sfruttare il plus dei profili più ampi devi lavorare e consegnare file tipo i tiff.
Sui vari colorimetri l'unica reale differenza non è tanto sulle funzioni, quanto sull'accuratezza e la rapidità di calibrazione, però già il colormunki è più che valido, a meno che tu non abbia un monitor dell di certi modelli come il 2516, in quel caso è preferibile prendere l'i1 display pro per motivi che nel caso ti posso spiegare.
Infine per preparare la stampa devi considerare che d'accordo avere il monitor calibrato, però essendo i due supporti diversi le foto per la stampa vanno un minimo preparate. Ci sono modi avanzati di farlo di cui non ho facoltà di spiegare, oppure modi più "caserecci". Il secondo mediamente consiste nella classica ottimizzazione per la dimensione di stampa con relativa maschera di contrasto, a seguire poi è consigliabile smorzare il contrasto perchè la carta essendo un formato non retroilluminato come il monitor ovviamente enfatizza i contrasti e si rischia di ritrovarsi con dei laghi di nero in foto. |
| inviato il 27 Novembre 2018 ore 14:39
Eventualmente quale versione di Colorminki è consigliabile prendere per un fotoamatore come me? Colorminki Display? Colorminki smile? Ce ne sono altre? |
user84789 | inviato il 27 Novembre 2018 ore 15:49
“ Assolutamente primo passo calibrare il monitor, per il 99% delle applicazioni va benissimo s-rgb, anche perchè se il tuo monitor non è eccelso è inutile calibrarlo in adobe rgb. „
Il monitor si profila in base alle sue caratteristiche, non si calibra in sRGB o in AdobeRGB.
“ Anche perchè se consegni in stampa file jpg tra un file adobe rgb e uno srg, sempre a parità di corrette impostazioni iniziali, non c'è alcuna differenza in quanto i colori riproducibili per quel formato sono gli stessi. „
Un'immagine in JPG può essere sia un'immagine con profilo sRGB che AdobeRGB con quindi gamut di colori molto diversi. |
| inviato il 27 Novembre 2018 ore 16:11
il gamut non può fisicamente cambiare cambiando solo il profilo colore, il numero di colori riproducibili è dato dalla profondità in bit della codifica o attrezzatura che si sta usando, nel caso del jpg essa è 8bit. Quindi anche cambiando il profilo colore le foto saranno identiche in termini di sfumature di colore riproducibili in quanto il file può contenere al massimo quel numero di colori, è teoria del campionamento.
Stesso discorso se si usa un monitor o una scheda video che non supportano i 10bit. |
user84789 | inviato il 27 Novembre 2018 ore 16:26
Ne abbiamo già parlato in passato, mi sembra proprio con te, sei rimasto di questa idea bislacca quindi ciao, continua pure a scrivere cose non corrette. |
| inviato il 27 Novembre 2018 ore 18:23
“ Eventualmente quale versione di Colorminki è consigliabile prendere per un fotoamatore come me? Colorminki Display? Colorminki smile? Ce ne sono altre? „
Il Display è più completo, costruito meglio e con più funzioni. per pochi euro fossi in te prenderei questo. |
| inviato il 29 Novembre 2018 ore 0:24
“ il gamut non può fisicamente cambiare cambiando solo il profilo colore, il numero di colori riproducibili è dato dalla profondità in bit della codifica o attrezzatura che si sta usando, nel caso del jpg essa è 8bit. Quindi anche cambiando il profilo colore le foto saranno identiche in termini di sfumature di colore riproducibili in quanto il file può contenere al massimo quel numero di colori, è teoria del campionamento.
Stesso discorso se si usa un monitor o una scheda video che non supportano i 10bit. „
Ma anche no.... e non c'entra il campionamento, qui si parla di quantizzazione. Sono cose diverse. |
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