user55404 | inviato il 18 Dicembre 2018 ore 12:22
Virus... ti condivido in pieno! |
| inviato il 18 Dicembre 2018 ore 18:06
Tutto giusto Vincenzo! Se si ritengono preziose le proprie foto, non si pubblicano. Semplice, no? Oppure in risoluzione bassissima, in modo che siano visibili, ma inutilizzabili, come hanno già detto in molti. Probabilmente molti mettono in mostra la propria bravura sperando in qualche incarico remunerato. Non sono sicuro che la clientela arrivi da qui. Te la fai lavorando, a poco a poco, col passaparola, con i clienti soddisfatti che parlano bene di te. Si inizia dai piccoli lavori, per poi crescere. Mai lavorare gratis però se si è fotografi professionisti o lo si vuole essere. Va bene per gli altri, i fotoamatori, come regalo di matrimonio, come contributo ad un'associazione benefica o ad un club sportivo di paese. Ma se si inizia a lavorare gratis, tutti si aspetteranno che si lavori gratis sempre, e si chiederanno perché ad un certo punto si voglia essere pagati. Mettere in mostra il proprio lavoro alla massima risoluzione, vuol dire rischiare di farselo fregare. Farsi pagare poi è dura. E' già bello se mettono il tuo nome sotto la foto. Un po' di casino però è giusto farlo, Così, per una questione di principio. Io mica ti frego l'auto solo perché l'hai lasciata aperta con le chiavi dentro. Nemmeno se avesse il motore acceso ed una Rolleiflex sul sedile. Anche il fruttivendolo espone la sua merce lungo il marciapiede, e non per questo si è autorizzati a fregargli le mele. E' il senso di impunità che fa la differenza. Chi ti frega la mela lo insegui, e se lo prendi lo afferri per la collottola (dipende dai rapporti di forza). Chi ti frega una foto, non lo vedi nemmeno, forse non verrai mai a saperlo, e comunque con enormi difficoltà e ingenti costi riuscirai a cavargli qualche euro. Rompere un po' le palle però è gratis e si può fare, anzi, si deve fare! |
| inviato il 18 Dicembre 2018 ore 18:47
“ Se si ritengono preziose le proprie foto, non si pubblicano. Semplice, no? Oppure in risoluzione bassissima, in modo che siano visibili, ma inutilizzabili, come hanno già detto in molti. Probabilmente molti mettono in mostra la propria bravura sperando in qualche incarico remunerato. Non sono sicuro che la clientela arrivi da qui. „ è questo il punto. ha senso confidare nell'onestà e nella bontà del prossimo? (utopia) oppure è il caso di sfatare un mito e non associare il lavoro del fotografo con la popolarità. di fatto il fotografo che fa un sacco di soldi sui social è un "influencer" la fotografia è solo un mezzo per fare pubblicità. non si vendono così le foto, e bisogna fare una scelta. fare l'influencer? allora le foto sono gratis e si monetizza con altri strumenti. fare il fotografo? sono altri i canali per vendere le foto. essere un fotoamatore della domenica? non ha senso pubblicare, se lo si deve fare per forza prendere le giuste precauzioni tanto le foto non hanno ambizioni professionali e la massima risoluzione non serve a nulla. |
| inviato il 18 Dicembre 2018 ore 19:01
Sono un fotoamatore della domenica, a volte anche del sabato. Pubblico ad alta risoluzione perché mi fa piacere così. Se mi fregano una foto pazienza. Anzi è la conferma che la foto era bella. Io campo in altro modo, e i miei clienti non credo di averli mai trovati attraverso il web, malgrado abbia una pagina da più di 20 anni. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 6:40
Jack non si possono comprare tutti i dischi delle band che escono a scatola chiusa, questo vale anche per i libri tutti incelofanati. La pirateria per quanto possa essere illegale ti permette di poter fare un'acquisto sicuro. Anche l'editoria da quando ha scelto d'imballare le riviste le vendite son controllate (sembra che adesso stiamo cambiando politica). Non è bello spendere soldi e non essere soddisfatti nella maggior parte dei casi per cui la pirateria nella sua illegalità ci evita fregature o acquisti che potevamo anche evitare. Cerchiamo di guardare le cose in modo diverso. Quando un brano o una band funziona si aprono canali che portano soldi (concerti, colonne sonore per film o spot pubblicitari ad esempio) e come ben sai molte band si son fatti spazio così. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 7:24
Quindi Virus, dovrei farmi fregare più foto possibile nella speranza di diventare famoso? Davvero? Ma vi rendete conto di quello che affermate? |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 9:58
secondo me no, perchè non campano di fotografia. E' come se un appassionato di cucina si mettesse a fare proclami su come vendere i piatti, senza mai averci provato o conoscere il mercato. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 9:58
Black il discorso era riguardo la musica e di quante band si siano messe in evidenza grazie al web e non é che me lo sia inventato.Con le foto la cosa è ben diversa. Il furto delle immagini è una vecchia storia e lo chiedo a te che ci lavori per fare un po' di chiarezza: Quanti furti hai subito e da parte di chi, come selezioni le foto da pubblicare in rete e con quale risoluzione e inoltre se c'è un'agenzia che distribuisce o tutela i tuoi scatti. Domande stupide lo sò ma la risposta non sarà data da un fotoamatore per cui c'è differenza. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 9:59
“ "Prova a pubblicare sul web un video commerciale con un brano musicale coperto da copyright senza pagare i diritti e vedi che succede "... questo vale anche per le immagini. Se sono piccole pubblicità puoi farla franca ma se la cosa è più serie ho qualche dubbio. Difficilmente un'agenzia commette l'errore di un furto idem una testata giornalistica nazionale...non hanno interesse. „ agenzie di comunicazione che prendono e usano senza pagare o chiedere ne conosco ... eccome se ne conosco. Ad un mio colleboratore furono prese le foto e utilizzate su un'agenzia nazionale, di cui non faccio il nome |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 10:05
“ dobbiamo realizzare un prospetto (a pagamento) per l'Ente Turistico locale, e i fotografi costano troppo. „ in questo caso hanno risolto con i concorsi gratuiti. Il fotoamatore medio, ma pure il professionista scappato di casa, partecipa per dire "dai che magari vinco e mi mettono il nome". L'ente turistico si troverà migliaia di foto da utilizzare a costo 0. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 10:25
"in questo caso hanno risolto con i concorsi gratuiti. Il fotoamatore medio, ma pure il professionista scappato di casa, partecipa per dire "dai che magari vinco e mi mettono il nome". L'ente turistico si troverà migliaia di foto da utilizzare a costo"...Questo è un classico (nelle note avvisano che il materiale inviato non sarà restituito!!!!) |
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