| inviato il 08 Novembre 2020 ore 18:24
Ora che ho spolverato la Jhagee Corona sto cercando di capire cosa devo fare... un bel casino 
Mi interessa il collodio umido (ma anche le negative a lastre su pellicola, per queste ho anche altre fotocamere)
Innanzitutto ci vuole un tester per otturatori... non vorrei buttar via tempo e soldi solo perché gli otturatori da me usati sono "starati". Questo mi servirà per testare anche le altre camere, prima di metterci la pellicola.
Forse per il collodio non serve, visto che i tempi sono dell'ordine di secondi, ma per la pellicola sì.
Poi sto cercando uno starter kit per il collodio umido, ma ho visto che ce ne sono di diversi fornitori, ma anche di diversi tipi, per esempio il "POE BOY".
Domenico, hai qualche kit e fornitore da consigliarmi? E' una vera jungla... 
Ho pensato di iniziare così, con il kit, perché se mi metto anche a miscelare le componenti acquistate in farmacia in modo autonomo mi sa che faccio solo un gran casino.
Domani vado a vedere se trovo chi mi taglia i vetrini, che è la cosa più semplice  |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 18:47
@Skylab “ Domani vado a vedere se trovo chi mi taglia i vetrini, che è la cosa più semplice „
so che ci sono alcuni siti che li vendono ... anche anneriti per l'ambrotypo
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| inviato il 08 Novembre 2020 ore 18:51
s |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 18:57
Sto ancora oeggendo...
Ma complimenti Dottore! Sempre bravo e disponibile! |
user120016 | inviato il 08 Novembre 2020 ore 20:25
@Skylab59
Per il collodio non ti serve tarare nulla visti i tempi di esposizio biblici. Le mie ottiche addirittura non hanno otturatore. Uso il tappo 
Se vuoi fare dei test, prova con la carta positiva (es Harman). La esponi come una lastra ma costa meno delle lastre, salti il passaggio dello sviluppo, che per le lastre, se non fai da te è difficile trovare un buon laboratorio e la tratti come se fosse carta fotografica. Alla fine quindi ottieni una stampa fatta e finita senza passare dall'ingranditore...
Per i kit, è vero che per semplificare sono più comodi ma in proporzione costano una fucilata rispetto ai chimici singoli. Magari prova per iniziare... |
user120016 | inviato il 08 Novembre 2020 ore 20:27
@Piro
Grazie, sei sempre gentilissimo! |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 20:54
@Domenico Mancuso
ti ringrazio molto. In realtà ho mescolato due cose, che vorrei fare in parallelo... forse però in effetti meglio una alla volta
Non conoscevo la faccenda della carta positiva, poi vado a cercare in rete. Quindi, se ho capito bene, metto un foglio di carta nel portapellicola della macchina a lastre, lo espongo, e lo sviluppo come una normale stampa in BN. I tempi d'esposizione sono quelli della pellicola?
Sviluppo e stampa BN li so fare, anche se l'esperienza non è moltissima e soprattutto risale a decenni fa (più di 3). Le apparecchiature le ho ancora, mi manca solo il termometro (usato per la vasca delle tartarughe, e quindi rotto )
Per tornare al collodio, ho trovato in rete varie ricette e procedure, leggermente diverse fra loro... sono un po' confuso...
Per questo pensavo al kit, che sicuramente oltre a bottigline e bottigliette ha anche un modo d'uso chiaro (lo spero almeno).
Ora torno a setacciare la rete...
Grazie ancora 
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| inviato il 08 Novembre 2020 ore 21:28
ho usato la carta positiva con il pinhole ... dove è molto adatta.
E' quasi obbligatorio eseguire un pre-flash prima di caricare gli chassis.
L'operazione è semplice ed è indicata nel bugiardino. |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 21:30
“ E' quasi obbligatorio eseguire un pre-flash prima di caricare gli chassis „
Cosa vuoi dire Schyter? (scusa l'ignoranza in materia...  ho sviluppato solo pellicole 135 e 6x6)
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user120016 | inviato il 08 Novembre 2020 ore 21:35
Si tratta di carte con ISO bassissimi, in genere 6-12 ISO. Per aumentarne la sensibilità si dà una bella flashata prima dell'esposizione vera e propria, e questo ti consente di accorciare i tempi di esposizione.
Comunque è tutto spiegato benissimo nel bugiardino della Harman
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| inviato il 08 Novembre 2020 ore 21:41
Grazie Domenico 
Ho trovato qualcosa qui, ma stiamo derapando dall'argomento principale... chiedo scusa |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 21:49
io con il pinhole ho battezzato la carta positiva Hartman 3 iso ... dopo averla pre-flashata con l'ingranditore...
Si sposa bene con il pinhole perchè è tanto, tanto contrastata.
La positiva è "relativamente" difficile da trovare (Hartman che la produce in Svizzera se nn erro ... bloccò la produzione qualche anno fa) ed è anche costosa.
Una buona alternativa (una novità recente) è usare la carta negativa che trovi dappertutto e costa poco (oltre a nn avere problemi di formato) e svilupparla con il nuovissimo Kit "ROBA APPOSTA" degli amici del Branco Ottico (Davide "canesciolto" Rossi). Il kit opera l'inversione chimica della carta negativa... Ottenendo così chiaramente un positivo diritto. i risultati, una volta aggiustato, il tiro sono estremamente incoraggianti.
Il kit (due chimici liquidi) lo vende Fotomatica (Carbonera-Treviso). |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 22:03
Grazie Schyter! Interessante la faccenda dell'inversione della carta negativa.
In effetti la carta positiva è piuttosto costosa, e in Svizzera ancor più che in Italia, poco meno di 2 euro al foglio.
Invece la pellicola a lastre 4x5 pollici (10x12.5cm) ha un costo fuori di testa: 3 euro al foglio!!!
Per tornare al collodio umido ho trovato questa pagina di antichetecnichefotografiche.it con una spiegazione che sembra mica male. |
user120016 | inviato il 09 Novembre 2020 ore 0:55
@Schyter, ho provato il kit Roba apposta, testato per la prima volta dopo un giro per Firenze con quella bella figliuola della Lina Bessonova. In effetti ero più concentrato sulla fotografa che sui soggetti, ma un paio di lastre le ho esposte.
I risultati non sono affatto male ma facendo due conti, la carta positiva + sviluppo standard oppure la carta negativa + sviluppo con roba apposta non cambiano di molto. Peraltro, quando preparo i bagni per la carta positiva, approfitto per fare anche qualche stampa da negativo e così non spreco nulla... Insomma, credo che entrambe le vie siano percorribili ed efficaci. |
| inviato il 09 Novembre 2020 ore 10:11
Un paio di domande ancora sul collodio umido:
I vetri venuti male si possono pulire e riutilizzare, oppure è un lavoraccio e non ne vale la pena?
Le vaschette per la sensibilizzazione delle lastre bisogna acquistarle, oppure ci si può arrangiare in modo più casalingo?
Credo che mi concentrerò su una sola cosa, il collodio umido , visto che tutto non posso fare (mancanza di tempo e di spazio, nonché costi non indifferenti). Lascio quindi per il momento stare la pellicola tradizionale, rullini o lastre che siano.
Potrei costruirmi un laboratorio portatile per le uscite, ce ne sono diverse varianti
Dovrebbe starci nell'auto, o meglio ancora in spalla sulla moto (nel bauletto ci metterei la valigetta con la camera)
Ah ah, prima però devo essere sicuro di riuscire a produrre qualcosa di buono, sennò è proprio tempo sprecato.
Del resto mi piacerebbe molto anche poter fare paesaggi e non solo ritratti o still life.
Fantafotografia? |
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