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Canon speedlite: i limiti della modalità manuale vs e-ttl (gestione potenza)


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avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2018 ore 21:28

Come da oggetto,

nella modalità manuale di uno speedlite Canon si può regolare la potenza fino a un minimo di 1/64 o 1/128, a seconda del modello.

Il problema è che la potenza minima che il flash può erogare è ben inferiore a tali valori, impostabili manualmente: questo accade, ad esempio, se si imposta la modalità e-ttl, e si utilizza la compensazione dell'eposizione. Non ho gli strumenti per fornire valori precisi, ma da stime empiriche il divario è di diversi stop.

Il tutto si nota quando le condizioni di illuminazione sono molto scarse, e la potenza erogata dal flash deve essere bassa, per non avere zone sovraesposte. In tali frangenti, la modalità manuale può divenire inutilizzabile, proprio perché il lampo emesso dal flash causa una sovraesposizione della foto, anche alla potenza minima impostabile.
A questo punto l'unica opzione è la modalità e-ttl, anche se la regolazione della potenza può divenire problematica, dato che basta cambiare l'inquadratura per avere una lettura dell'esposizione differente.

Non so quali siano le ragioni tecniche per tale limitazione: forse progettare un circuito che consenta di regolare la potenza al di sotto di 1/128, manualmente, diviene eccessivamente oneroso.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2018 ore 21:45

Segui le guide video di Stefano Tealdi, utente su Juza…. nolto bravo Ho tratto molto dai suoi tutorial video ben fatti e semplici da capire. Se qualcosa non ti viene chiaro contattalo per msg. o vai sul suo profilo YouTube www.youtube.com/user/stefanotealdiphoto/videos ci sono altri tuitorial e guide per lampisti Ciao
.

youtube.com/watch?v=Xc-PcEoZMcQ

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2018 ore 21:53

Non è una questione di guide: è un limite oggettivo degli speedlite, ma che è presente anche in molti altri flash.

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2018 ore 22:53

Potrei dire una banalità ma notoriamente, in Av, Canon esegue una lettura con flash che valuta la corretta esposizione dello sfondo, anche se non coperto dal raggio del flash - se lo sfondo risulta molto scuro allungherà i tempi di esposizione, quindi il soggetto illuminato dal flash potrebbe risultare sovraesposto .... magari lavorando in TV diventa tutto + gestibile - non avevo notato le differenze che hai indicato, buono a sapersi e .... tenerne conto! - seguo la discussione x avere le idee + chiare ...

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2018 ore 23:54

Mi riferivo alla modalità m del flash, non della fotocamera.

In modalità m, la potenza erogata dal flash dipende unicamente dalle impostazioni associate al flash stesso.

Purtroppo, però, non si può scendere al di sotto di certi livelli: con la modalità e-ttl si ha ulteriore margine in tal senso, invece.

Al contempo, con la modalità e-ttl la potenza emessa dal flash dipende molto dalla fotocamera in uso, e dal sistema di esposizione della stessa. Pertanto si ha meno controllo sull'output del flash.

La modalità manuale (del flash, ribadisco) è ideale, ad esempio, quando si necessiti di potenza costante tra scatto e scatto: purtroppo, però, quando le condizioni di illuminazione sono scarse ci si scontra con i limiti citati sopra. A volte 1/64 o 1/128 è un valore eccessivo, e l'unica opzione rimane la modalità e-ttl, con la quale è tuttavia maggiormente difficile regolare l'output del flash, visto che entrano in gioco le logiche di funzionamento di fotocamera e flash.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2018 ore 0:16

Mi sono sempre chiesto anche io questa cosa. Lavoro praticamente solo in M con il flash, ma in alcune situazioni a 1/128 la potenza é eccessiva al che mi trovo a schermare con cartoncini o simili...in ettl la potenza é minore ma molto meno gestibile. Non ho mai capito il perché

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2018 ore 0:22

Effettivamente 1/128 potrebbe essere ancora troppo in certe situazioni, l'unica possibilità per ridurre ancora la potenza è usare il diffusore ed aumentare la distanza tra flash e soggetto.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2018 ore 9:12

O comprarsi un flash meno potente, così che 1/128 possa essere un output adeguato MrGreen

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2018 ore 9:57

Ma il problema (se così vogliamo chiamarlo) rimane.
In un flash meno potente 1/128 sarà sicuramente meno intenso, ma l'equivalente ettl lo sarà ancora di meno.
Credo che sia questo il quesito che si é posto l'autore del topic: potenza minima in M (del flash) vs potenza ettl (ovviamentevsempre del flash) che non sono equivalenti

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2018 ore 10:46

Effettivamente è vero, in TTL la potenza può anche andare sotto 1/128.
Non so perchè non propongano 1/256 o 1/512 (sarebbe interessante averli come espansione, come quando si abilita l'ISO L per le macchine fotografiche), ma purtroppo così non è e quindi bisogna tenersi il limite.
Dato che però lavorare in TTL porta ad un sacco di problemi la soluzione in questi casi consiste nel mettere davanti al flash una gelatina di tipo Heavy Frost. Tali gelatine sono calibrate per perdere 1 stop e non introdurre variazioni di temperatura della luce. Per capirci io uso queste della Rogue. Dato che nel pacchetto ce ne sono 3, sovrapponendole una sopra l'altra (con l'elastico è facile sovrapporre) si possono togliere fino a 3 stop, che non è male.
Attualmente penso sia l'unica soluzione possibile senza troppa spesa e mantenendo la sicurezza del flash in M.

p.s. grazie a Photoraf_RS per aver segnalato il mio nome, fa sempre piacere :)

user1036
avatar
inviato il 19 Novembre 2018 ore 11:42

Confermo quello già detto da Cosm e Stefano. Inoltre se non ricordo male la potenza non è gestita da un vero potenziometro, ma semplicemente dalla velocità del lampo, che imprimerà il frame, per i flash cobra se non erro è inferiore a 1/10000", i flash un pò più professionali arrivano anche a 1/19000". poi per ridurne la capacità d'illuminazione non rimane che intervenire aumentando la distanza dal soggetto, per la legge fisica dell'inverso del quadrato, lavorando di rimbalzo ove possibile, oppure utilizzando softbox, che di per sè assorbono luce e di solito hanno anche un ulteriore telo da inserire internamente....e poi la sincronizzazione ad alta velocità, che dovrebbe aiutarti da 1/800 a scendere, sempre che la luce ambiente lo permetta.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2018 ore 12:49

Nel mio caso, dato che mi capita di fotografare volatili in condizioni di illuminazione non ottimali, il problema è fastidioso. Infatti, le impostazioni sull'esposizione lato fotocamera non possono essere variate più di tanto, dato che poi il divaro di illuminazione tra sfondo e soggetto diviene eccessivo (e sgradevole).

Fortunatamente la modalità e-ttl delle ultime fotocamere è decisamente più affidabile (infatti, anche se il flash è recente, le prestazioni complessive dipendono sempre dalla fotocamera in uso), ma non è stabile quanto quella manuale.

Uno strategemma gratuito è quello di passare alla modalità hss, ma non si guadagna molto: per ciò che ho visto, spesso il divario tra modalità m/e-ttl supera i 3 stop, e l'utilizzo dello hss non è sufficiente a compensare una differenza simile.

Interessante il suggerimento delle gelatine, anche se rende più laborioso gestire il tutto.

Purtroppo non esiste documentazione tecnica - intendo sufficientemente dettagliata - per gli speedlite Canon, altrimenti sarebbe interessante comprendere come la modalità e-ttl riesca a superare il limite di 1/128.

user1036
avatar
inviato il 19 Novembre 2018 ore 14:53

in HSS la differenza la vedi quando ti avvicini al tempo di illuminazione del lampo stesso. Posto un lampo a 1/2000, se imposti l'otturatore alla stessa velocità la luce sul soggetto rimane la stessa, ma diminuisce quella ambiente! Non so se mi sono spiegato Quindi per incidere sul lampo flash, devi avere una velocità dell'otturatore superiore alla velocità del lampo. Comunque non ho capito come fai a fotografare volatili (immagino comunque in natura) con uno speed light. Per quanto amo la sua portabilità, lo vedo poco adatto, tempi di ricarica lunghi, regolazioni come hai evidenziato non sempre così ampie, surriscaldamento della lampada, incompatibilità nell'uso di modificatori, nel senso che ce ne sono 1000 milioni, ma tutti di terze parti non specifici, un flash come il godox per esempio che ha batteria esterna e attacco bowens potrebbe essere una buona alternativa.
Mi fa strano Eeeek!!! pensare al fatto che uno speedlite risulti troppo potente rispetto ad uno scatto in luce ambiete, insomma più luce c'è e più deve essere potente il flash stesso, per compensare, in teoria diaframmando un pò, dovresti trovare il giusto compromesso tra luce ambiente e soggetto.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2018 ore 15:38

L'uso degli speedlite è fattibile con gli accessori adeguati, come un better beamer e gruppo batterie esterno.

I flash di terze parti non sono altrettanto affidabili in modalità e-ttl, visto che il protocollo di comunicazione di Canon è proprietario, e non è infrequente avere problemi di compatibilità con fotocamere introdotte successivamente al flash.
In ogni caso, anche su questi rimane il problema della potenza impostabile manualmente.

user1036
avatar
inviato il 19 Novembre 2018 ore 15:58

Utilizzo anche io un batteri pack esterno molto potente Godox PB 960, comunque il tempo di ricarica è lontano da flash più preformanti. Immagino che per fotografia in esterni l'ETTL sia una buona scelta per l'inseguimento del soggetto e la conseguente variabilità delle situazioni, comunque con il sistema a radiofrequenza di Canon ho fatto funzionare benissimo un godox, comandandolo con L'ST ER3 RT (interponendo uno yognuno TTL) ed integrando altri flash Canon 600 nel sistema, io non la vedo impossibile, restando il fatto che i Canon sono ben fatti, ma ti garantisco che il godox è eccellente e con attacco bowens, ben diverso dagli adattatori che uso sui Canon, anche se ben fatti, restano degli accrocchi in confronto all'attacco bowens. A quanto imposti lo zoom dello speedlite Canon? i 600 scendono fino a 20mm senza diffusore. Il parametro relativo allo zoom l'avevo dimenticato, è una di quelle cose che ti permette di giocare con la potenza del flash, oltre gli altri già citati.

Nel caso del Godox, che è 4/5 volte più potente di uno speedlite, dovresti lavorare con la lampada scoperta o con un sofbox enorme in modo da non concentrare la luce, ma non lo vedo pratico per lavorare in natura.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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