| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 11:08
Ciao di nuovo a tutti, questa mattina mi sento riflessivo, un po' catadiottrico (passatemela)  . Ho molti anni e soprattutto molti anni di fotografia alle spalle, mai come lavoro principale, ma comunque qualche lavoro l'ho fatto e quando una passione ti accompagna per trentacinque anni e non ti abbandona mai, la pratichi, la vivi, la rispetti allora qualcosa ti resta e a un certo punto tiri le somme e fai delle considerazioni. Ultimamente sono sempre di corsa e di tempo da dedicare alla fotografia ne ho davvero poco, ma quei minuti al giorno per uno scatto non me li perdo, a volte butto tutto, a volte esce fuori qualcosa di decente, insomma, ultimamente ho in borsa una vecchia reflex a pellicola e una m4/3 compattissima che uso per tutti i giorni, faccio foto, mi godo quello che ho e soprattutto non voglio più pensare alle innovazioni tecnologiche, so che cosa posso ottenere dalla mia attrezzatura e so come ottenerlo.
Ma veniamo a noi.
Che cosa mi può dare una nuova attrezzatura? Gamma dinamica in primis? Ridotto rumore in condizione di luce scarsa? Raffica da 30 fps tutto a fuoco? Video 8K? Cappuccino e cornetto? Ma la MIA fotografia, ha bisogno di questo? O è solo un pretesto per scaricare la responsabilità della mancanza di idee alla mi attrezzatura che "non è all'altezza"?
E ancora, non è che correre dietro alla tecnologia ci sta fuorviando da quello che è il vero cuore della fotografia? Forse la nostra è più passione per la tecnologia che per la fotografia?
La tecnologia sta uccidendo la fotografia?
E' più importante il mezzo o il fine?
Sapevatelo, su rieduchescional ciannel. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 11:39
“ è solo un pretesto per scaricare la responsabilità della mancanza di idee alla mi attrezzatura che "non è all'altezza" „
fine, non c'è altro da aggiungere |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 11:42
Si, infatti mi sento così, o meglio, mi sono sentito per qualche mese nell'ultmo anno e alla fine ho visto che le foto migliori sono quelle che scatto con l'attrezzatura che ho in quel momento, non con quella che vorrei. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 11:49
Inoltre come integrazione mi sento di dire che questa contnua ricerca della perfezione nella fotografia (ma anche i altri campi) denota (secondo me chiaramente) una garve mancanza di sicurezza, di certezze, mancanza di stabilià nella vita quotidiana, lavoro, amore, famiglia, principi veri che negli ultimi anni abbiamo perso e che cerchiamo di ritrovare nelle cose. Quando ero piccolo ero molto più contento e soddisfatto di quel poco che avevo, ma non per fare il moralista o il vecchio (alla fine ho 44 anni), ma sicuramente quelloc he avevo me lo ero davvero guadagnato, non a caso la reflex a pellicola con cui scatto è la stessa di quando avevo 19 anni e me la sono sfruttata per benino negli anni. Poi quando ho iniziato a cercare altro ho capito che in realtà ho solo avuto paura di prendere atto del fatto che stavo attraversando un periodo di "vuoto artistico" che diendeva solo da me e da nesusn altro.
AH! IMPORTANTE.
Non parlo di fotografia specialistica e particolare che ha necessariamente bisogno di innovazioni teconolgiche per progredire, parlo della fotografia che interessa il 90% degli utenti di questo frum, quella da appassionato, quella di chi ama la fotografia per il gusto disentire il click e vedere la stampa di quel click. Chiaramente l'appassionato può essere anche unoc eh ci lavora, ma quando lavora lavora, quando si gode la passione secondo me è un momento diverso. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 11:58
Il discorso è complesso... parlo per me.
Da appassionato ho cominciato con entusiasmo a mille. Studio, sperimentazione, studio ancora, ecc... Scattavo a qualsiasi cosa e tutto mi sembrava un miracolo.
Poi cominci a confrontarti e vedi che ci sono cose che tu manco ti immaginavi si potessero fare. E allora giù studio... Poi ti rendi conto che con la tua lente non è possibile. e si comincia a spendere.
Per abbreviare... dopo svariati anni ho visto praticamente tutto. La fotografia diventare fumetto, poi videogioco, poi grafica.
Ho iniziato a stampare e questo è l'ultimo baluardo. Se non fosse per l'acquisto della stampante ora avrei già buttato tutto.
Mancano le idee? Si probabile... anche perché è veramente difficile essere originali. Ci si ritrova sempre a copiare gli altri.
Qualcuno dice che bisognerebbe spendere i viaggi e non in attrezzatura. E grazie al Cazz... Ma se hai impegni di lavoro, impegni famigliari ecc che ti permetto FORSE di avere una settimana all'anno libera? Che fai? Se non riesci ad organizzare neanche l'uscita nel WE? Che fai? Dove viaggi? A cosa scatti?
Ed ecco che ti ritrovi a dire: "Mi prendo una m43 per avere sempre la macchina con me tanto quando uso la FF?? "
Ma è giusto scattare a qualsiasi bischerata per puro gusto di farlo? Cosa ci spingere a condividere il gatto, un portone o una stradina di paese?
E qui si apre un altro capitolo...
Il fotografo , se si è spinto a dedicare anni e soldi a questo hobby/lavoro, è un creativo. Ovvero ricerca qualcosa di nuovo. Magari, come si diceva sopra, di nuovo per lui visto che ormai si è visto di tutto e di più.
Piano piano si arriva a completare una crescita e ci si ritrova a non aver modo di condividere i propri lavori. O meglio, si condivide tutto ma in questo marasma social alla fine è come non condividere nulla.
Non ti caga mai nessuno ... e allora cerchi l'effetto speciale per avere il like in qualche sua forma (si perché ammettiamolo... nessuno scatta solo per se stesso; chi lo sostiene non è onesto!). Il like può essere sul social o quello della moglie ma si cerca soddisfazione e approvazione da parte degli altri.
Ma poi ti accorgi che, per ricercare l'effetto speciale che piaccia agli altri, non stai più facendo quello che piace a te. E allora devi produrre qualcos'altro... e ancora e più veloce e migliore
Cavolo! E' diventato peggio di un lavoro. "dove ho sbagliato?"
Non lo vedo uno scarico di responsabilità ma quasi un tentativo disperato di fare cose per stare al passo o magari per farle prima!
Bisogna tornare indietro... ma non con la tecnologia (riprendere la reflex del 2005 non ridarà la gioia di scattare) bensì con le priorità.
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| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 12:11
@Lespauly, sono d'accordo con te in pieno ed è proprio perchè tutti i discorsi sono giusti che non esiste il mezzo, ma solo il fine. Lo so che non sono chiaro quando scrivo, è un mio limite, ma quello che vorrei dire è questo: dopo tanti anni (e lo sai bene) ci si trova ad aver provato tutto, davvero, dal grandangolo spinto al super tele da 1000 mm, dal macro al micro, dalla foto del gatto alla foto dell'evento unico, dal pesciolino all 'acquario di genova ai pinguini sul ghiaccio, è proprio questo, le varie fasi sono queste, l'entusiasmo per ogni novità che sembra un traguardo prima impensabile, imparare, imparare, avere voglia di imparare, fino ad arrivare a cambiare attrezaztura per cambiare e imparare ancora, per poi tornare alla reflex del 2005 (ma anche prima) per scoprire che alla fine quello che conta siamo noi, quelloc eh abbiamo imparato che ciserve per imaprre ancora, ma imparare meglio, più sappiamo e meglio riusciamo ad imparare, più impariamo e più vogliamo sapere, nel mezzo ci sono i momenti di transizione che confondiamo con apatia e delusione, confondiamo con la perdita di entusiasmo, ma che dovremmo riconoscere com momento di crescita, momenti che servono per risposare e ripartire ancora più entusiasti.
Che fatica  |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 12:16
Aggiungo dicendo ceh la via del ritorno la fai dopo essere andato avanti, allora ripercorri la trada per tornare e vedi tutto sotto un altro profilo, tutto sotto un'altra luce e tutto diventa più chiaro.
Diciamo che in questo la tecnologia aiuta, ma aiuta a capire che comunque si riesce a fare "quasi" tutto anche con meno tecnologia, ma questo lo sai dopo che hai provato, nessuno te lo può raccontare e fartelo capire fino in fondo. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 12:38
La verità, come nella maggior parte delle cose, a mio avviso è nel mezzo.
Se è vero che spesso il passaggio all'ultimo modello è più dettato da una “scimmia” che da una reale necessità, bisogna anche ammettere che, soprattutto quando si fa un aggiornamento “vero” (da una fotocamera di 15 anni fa a una di oggi ad esempio), le differenze ci sono e possono veramente portare qualcosa in più. Tralasciando le cose più “numeriche”, come megapixel, gamma dinamica etc. ci sono anche funzioni che ampliano effettivamente le possibilità a nostra disposizione.
L'importante è non perdere di vista il confine dalle cose che effettivamente possono darci qualcosa in più e per le quali vale la pena spendere due soldini, alle cose che invece ci ampliano solo la scheda tecnica. Quale queste siano ovviamente dipende da persona a persona e da uso a uso
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| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 12:44
@Serpico, hai ragione, il confine c'è, ma è sottilissimo e troppo spesso vince la scimmia, non che non sia giusto eh, per carità, solo che dopo tanto vagare alla fine casa è sempre casa e come si sta bene a casa non si sta bene da nessuna altra parte; per capirlo bisogna prima girare un po'. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 13:37
“ Ma la MIA fotografia, ha bisogno di questo? O è solo un pretesto per scaricare la responsabilità della mancanza di idee alla mi attrezzatura che "non è all'altezza"? „
Secondo me il problema è che molte persone non sono umili e non fanno nemmeno autocritica. E questo un po' in tutti i campi,non solo nella fotografia.
E' proprio un atteggiamento mentale che purtroppo è sempre più diffuso.
Io che sono un violinista,se al posto del mio strumento da 5000 euro avessi uno Stradivari sicuramente suonerei meglio quello che già so fare ma non riuscirei di certo a fare quello che non so fare o fare meglio quello che mi viene discretamente con il mio strumento. Ma io sono stato abituato fin da piccolo a lavorare su me stesso
Poi per carità,ci sta anche il gusto di possedere l'oggetto nuovo e più bello,basta però non comprarlo pensando di colmare i propri limiti o pigrizie |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 14:25
“ Secondo me il problema è che molte persone non sono umili e non fanno nemmeno autocritica. E questo un po' in tutti i campi,non solo nella fotografia.
E' proprio un atteggiamento mentale che purtroppo è sempre più diffuso.
Io che sono un violinista,se al posto del mio strumento da 5000 euro avessi uno Stradivari sicuramente suonerei meglio quello che già so fare ma non riuscirei di certo a fare quello che non so fare o fare meglio quello che mi viene discretamente con il mio strumento. Ma io sono stato abituato fin da piccolo a lavorare su me stesso
Poi per carità,ci sta anche il gusto di possedere l'oggetto nuovo e più bello,basta però non comprarlo pensando di colmare i propri limiti o pigrizie „
concordo, deve essere tutto finalizzato e ponderato. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 16:36
Secondo me non suoneresti meglio con uno stradivari, suonerebbe meglio lui, ma tu suoneresti allo stesso modo. io sono un bassista e se al posto del mio basso avessi un basso più costoso suonerei nello stesso modo, sarebe solo lui ad avere un suono diverso, forse migliore, ma potrei suonare anche con il mio Ibanez schifosetto e suonerei nello stesos modo. Diverso è tra un basso a 4 corde o uno a 5 corde, quello che fai con uno non fai con l'altro, sono quasi due strumenti diversi.
L'umiltà c'entra poco, io parlo di consapevolezza, parlo del non sapere che comunque anche se compri attrezzatura nuova appena uscita non è che le tue foto saranno migliori perchèc omunque la composizione, il taglio, l'esposizione, la scelta dei soggetti, la post, quelli restano a te e non c'è macchina che possa darteli, così come non c'è violino che ti potrà far suonare meglio, dipende solo da te. Quello che voglio dire è che non voglio vedere il dolo o l'arroganza, quelli sono discorsi che non mi interessano, il discorso dell'umiltà non lo prendo proprio in considerazione, perchè un conto è non essre umili ed esssere presuntuosi, un conto è non sapere, sono due cose diverse e il più delle volte quando acquistiamo una nuova macchina o una nuova lente che crediamo sia migliore e pensiamo che con quello strumento la nostar fotografia migliorerà è solo perchè non sappiamo ancora che in realtà non è così. Poi è chiaro che c'è chi continua tutta la vita attribuendo le proprie frustrazioni e i propri insuccessi alle attrezzature (in fotografia così come i altri campi), ma quelli sono discorsi che non voglio affrontare, tempo fa ho deciso che no voglio vedere il male nelle cose, voglio vedere solo gli aspetti positivi e propositici, quelli costruttivi, quelli distruttivi li voglio fuori dalla mia testa e dalla mia vita. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 16:47
“ L'umiltà c'entra poco, io parlo di consapevolezza, parlo del non sapere che comunque anche se compri attrezzatura nuova appena uscita non è che le tue foto saranno migliori perchèc omunque la composizione, il taglio, l'esposizione, la scelta dei soggetti, la post, quelli restano a te e non c'è macchina che possa darteli, così come non c'è violino che ti potrà far suonare meglio, dipende solo da te „
Sacrosanto.
Se penso solo a quanti turisti vedo con reflex di ogni fascia (anche pro) con la ghiera impostata sul fantastico tasto verde full auto...
Pensa che c'è molta gente che compra le reflex senza neanche sapere cosa sia un diaframma o un otturatore, ma solo perché il commesso di Unieuro gli dice che con quella si fanno foto migliori.
Come dici tu ci vorrebbe umiltà e consapevolezza e questo vale per l'acquisto di qualsiasi cosa. Ma se queste caratteristiche fossero diffuse nella popolazione non vedremo tutti questi Iphone X, macchine da 500 cavalli o fotocamere da migliaia di euro... |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 17:11
Ah, tra l'altro, mi comprerei anche una medio formato da 50K, solo che capisco che per me sarebbe sprecata, ma senza arrivare a tanto, tempo fa mi capitò un affare e comprai una lente per il mft da 1300€ a 750 nuova con tutte le garanzie del caso italiane etc etc, dopo un paio di mesi l'ho cambiata con la stessa llunghezza focala ì, ma da 200€, le foto le faccio lo stesso (sempre le mie solite merdo5e), vengono nello stesso modo, ma con il resto ho comprato altre cose, tante altre cose.
Insomma, da quando non corro più dietro alle attrezzature mi sento meglio e scatto meglio.
Oppure mi sento meglio quindi scatto meglio e non sento il bisogno di nuove attrezzature? |
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