| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 13:50
Circa l'85% dei fotoreporter che lavorano oggi sono uomini. Ciò significa che una quantità sproporzionata delle immagini di notizie che consumiamo, che si tratti di guerra o sport, politica o moda, è inquadrata e filtrata attraverso l'esperienza maschile. Ci sono molte ragioni per cui questo è pericoloso. Le fotografie non ci raccontano solo storie, ci dicono come vedere. Quindi, quando le rappresentazioni della femminilità, il corpo femminile o la femminilità sono in gran parte costruite dagli uomini, non è solo il fatto che ci definiscono, ci insegnano a vedere noi stessi. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 14:37
Io penso che alle donne fotografe interessi di più scattare, ai maschietti la padronanza (vera o presunte, utili o meno) delle specifiche tecniche dello strumento che usano.
In pratica, la maggior presenza di maschietti su questo forum deriva dalla maggior propensione alle pippe mentali.
My 2 cents, naturalmente, e generalizzando tenendo conto che le medie delle distribuzioni statistiche ignorano le code.
Se invece intendevi raccogliere suggerimenti su come aumentare le "quote rosa" che scrivono sul forum e/o le percentuali di nudo maschile  ... confesso che non so cosa proporre.
Pace e bene. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 14:49
Non vedo il problema: non è certo colpa dei fotoreporter se poche donne si dedicano a questa professione! Poi, dove sarebbe il pericolo nel fatto che la maggior parte dei fotoreporter siano di sesso maschile? Perdonami ma mi sembra assai pretestuoso questo post, stai praticando una discriminazione in base al sesso, pensa se lo facesse un uomo! Inoltre, credo tu stia facendo una grossa confusione tra fotoreporter (che fanno del giornalismo e non credo c'entrino nulla con la "rappresentazione della femminilità") e i fotografi di moda o glamour che effettivamente possono raffigurare la donna in determinati modi non sempre consoni, sono d'accordo con te in questo, ma comunque molti si servono di modelle che si prestano a ciò e sono pagate per questo o, al limite, di amiche che non credo siano certo forzate a realizzare determinate inmagini; quanto a "vedere noi stessi" ,bella frase che vuol dire tutto e niente, credo che ciascuno di noi abbia una sua autonomia di giudizio nel "vedersi" e non abbia bisogno dell'insegnamento della fotografia. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 14:57
“ ci insegnano a vedere noi stessi „ ... ci insegnano a vedere come molti uomini vedono le donne, cioè puri oggetti magari da accostare a pubblicità di prodotti in occidente o ad un erotismo a uso e consumo maschile (vedi il bel libro di Khaled Hosseini 'Mille splendidi soli' ambientato nell'Afghanistan talebano). Nell'antichità, quando non c'era ancora il senso del peccato, sia uomo che donna erano entrambi simboli di bellezza scolpiti nelle statue maestose di corpi nudi che vediamo ancora e che nel Rinascimento ritornano nei capolavori di Michelangelo.
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| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 15:17
Pierpaola, sono d'accordo con te, ma non so dirti il motivo per cui i fotoreporter sono in maggioranza maschi. Non so se ci sono degli sbarramenti alle agenzie, o delle selezioni, boh, tra l'altro sono tantissimi freelance ormai.
Però conosco qualche fotografa donna interessante, sia "pura" fotografa che insegnante, photo editor, ecc.
Di sicuro quando dici “ "Le fotografie non ci raccontano solo storie, ci dicono come vedere. Quindi, quando le rappresentazioni della femminilità, il corpo femminile o la femminilità sono in gran parte costruite dagli uomini, non è solo il fatto che ci definiscono, ci insegnano a vedere noi stessi." „
e poi vai a vedere la galleria di nudo di questo sito, non so che dirti, perchè è principalmente costituita da fotografi segaioli.
E badiamo bene, non è il concetto di genitale in vista a dare noia, quanto la costruzione dell'immagine in se ad essere totalmente carente e spessissimo basarsi sugli apprezzamenti alla modella quando fai vedere le foto agli altri.
Comunque non credere che le fotografe di sesso femminile sono così poche. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 15:28
Mi astengo dall'intervenire nel merito, troppo pericoloso e perderei il divertimento di leggere gli interventi con calma e pop corn.
Mi permetto di rilevare che al pari della sottile discriminazione sessista che ritieni posta in essere (ma anche qui posso sbagliare) e che non so dirti se sia veritiera o meno, la tua affermazione: “ Ci sono molte ragioni per cui questo è pericoloso „ con riferimento alla sola esperienza maschile (peraltro infondata) mi appare come una affermazione sessista nei confronti del genere maschile. Ma forse sbaglio anche qui.
Buon proseguimento a tutti. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 15:28
Matteo: "la galleria di nudo..è principalmente costituita da fotografi segaioli"
è una affermazione troppo tranchant. C'è n'è di bravi e di meno bravi. Poi i segaioli sono ovunque...vedi Canon contro Nikon. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 15:43
“ Matteo: "la galleria di nudo..è principalmente costituita da fotografi segaioli"
è una affermazione troppo tranchant. „
aspetta, un paio di cose:
1) non ho detto tutti. Ho detto buona parte, perchè è palese. Comunque posso capire e preciso: Una buona fetta dei produttori (in loco) di ciò che si definisce "nudo artistico" è composta da segaioli e da persone che fanno delle foto, permettimi di dire, a caso.
È lì il problema, fare la foto ad una modella per quale fine?
Può essere che uno lo faccia per presentare un portfolio ad una azienda di intimo? Ok.
Lo fai perchè hai una visione e vuoi raccontare un concetto o una storia, per presentarla ad un editore?
Lo fai per entrare nel mondo della fotografia pornografica? Non c'è da scherzarci, ci sono fotografi con 4 palle a lavorare per il porno, e tanto di capello.
Lo fai perchè la modella ti paga o altri lo fanno? OK
Lo fai perchè vuoi farti la modella? Ok, ci sta anche questo, ma allora perchè pubblicare le foto poi? Anzi leggo di alcuni che pagano la modella (ci sta anche) per poi fare foto che finiscono su forum, senza un proseguo, sopratutto senza una volontà di proseguo seria.
Cioè, manca la struttura a queste foto. La domanda base è "perchè hai fatto questa foto"? E mi dispiace ma la maggior parte va in crisi.
2) Parlando di nudo e riallacciandomi al topic di Pierpaola, volete un esempio di parità di genere e di un lavoro sensato di nudo anche spinto? Due autori della italianissima Cesura, progetto interessantissimo.
www.cesurapublish.com/index.php?/projects/bakeca/
Ecco che delle foto di nudo (anche discretamente hard) hanno un senso strutturate in questo modo.
3) Canon vs Nikon sono i segaioli ancora più incalliti ahahahah |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 16:54
Grazie mille dei punti di vista, quello che volevo dire è solo un dato statistico cioè l'83% delle immagini fotografiche globali di tutti i generi è prodotta da uomini. Nessuna colpevolizzazione in questo ma solo la constatazione che oramai è dato come scontato che il modo di vedere tutto, ma principalmente la donna stessa è maschile, nessuno ne ha veramente colpa ma questo si riflette secondo me in modo negativo sulla nostra società mancando di fatto l'altra faccia della medaglia che andrebbe ad equilibrare la proposta. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 17:00
@Matteo Fiorelli concordo con te sul discorso del nudo. È un tema molto complesso e personale per ogni fotografo da trattare. In effetti cosa si vuole raccontare con modelle svestite e scomodamente posizionate in pose del tutto innaturali non si sa. Ma questi sono gusti, e io propenderei di più per la naturalezza dei corpi e per la verità del loro racconto. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 18:17
@Fabrizio 53 esatto volenti o nolenti ci insegnano a vedere noi stessi. Martellate da quel tipo di immagine siamo portate a pensare che a noi compete innanzitutto apparire in quel modo poco importa la raffigurazione di una qualunque competenza in un qualsiasi campo, spesso il giudizio sulle donne si limita al rispecchiare o meno un certo canone estetico puramente maschile. Si tratta in molti casi di rappresentarci unicamente per quel che appariamo e non per quel che siamo, cosa che invece non avviene per gli uomini :) in questo la fotografia ha un'influenza enorme, il pericolo appunto sta in questo modo di vedere, non certo negli uomini fotografi che giustamente hanno il loro punto di vista. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 23:23
Concordo pienamente con Ignatius. Senza addentrarmi troppo nel pantano del nudo ( penso che la donna è la bellezza canonica, l'uomo l'erotismo, se vogliamo vederla "senza ormoni"), i maschi vivono di più il lato tecnologico e dottrinale, le femmine sviluppano maggiormente il lato istintivo e artistico. A grandi linee. Ampliando gli orizzonti sul mondo, FORSE ci si può addentrare in un una differenza sociale, dettata da barriere culturali religiose, che impone al sesso femminile maggiori restrizioni. In molteplici ambiti. E non si commetta l'errore di pensare solo ai musulmani, mi raccomando, anche se sono 2 miliardi. Anche in altre religioni, e culture, la figura femminile è subordinata a quella maschile. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 0:06
A questo proposito cito il lavoro di Shirin Neshat. Tuttavia quando guardo una fotografia la osservo per quello che é e la leggo per ciò che vuole dirmi senza chiedermi se a scattarla é stato un uomo o una donna, in quel momento esiste solo la foto. Altro esempio tratto dalla storia della fotografia: Claude Cahun, nata donna, si sentiva a metà tra i due sessi. Nei suoi ritratti ci appare sia uomo sia donna, non esiste modo di distinguerli, non ce n'é il bisogno, non é quello che ti chiede quando ti mostra una sua foto. Sarebbe bello un mondo in cui non si da più peso al sesso ma alla persona, a quanto vale e a cosa vuole dire, ma questa é solo la mia opinione e potrei pure sbagliarmi |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 6:10
Seguo. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 7:19
Matt di certo religione e società non hanno mai aiutato storicamente le donne ad esprimersi liberamente.
@Svario il problema non è chi fa le foto o come le fa, ma piuttosto è la rappresentazione della donna come ne esce, da secoli sono gli uomini a rappresentarci così come ci vedono tanto da non sapere più come ci vediamo noi e chi vogliamo essere... un esempio banale è dato dall'aumentare degli interventi di chirurgia estetica, perché la donna non si accetta più perché insegue così drammaticamente un canone di bellezza innaturale? Perché a noi non è consentito invecchiare? Perché la donna è vincente solo se bella secondo canoni maschili? Perché desideriamo seni grandi quando oltretutto portarseli in giro causa veri e propri problemi posturali? Ci vediamo con occhi maschili e non ci accettiamo più per quello che siamo, come se il nostro unico scopo nella vita fosse quello di piacere agli uomini. Questa è la mia analisi, forse nel forum ci saranno altre donne che la pensano come me :) |
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