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Pensieri


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avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2018 ore 16:05

• La fotografia esprime la tua intenzione?
• La luce è appropriata per ciò che volevi esprimere?
• La fotografia fa un uso interessante dei possibili elementi di composizione presenti?
• L'immagine fa buon uso della prospettiva per creare interesse visivo?
• L'immagine è composta bene, la disposizione dei soggetti/elementi visivi è dinamica?
• L'esposizione, la messa a fuoco e altre impostazioni sono corrette o appropriate per il soggetto?
• La fotografia poteva essere semplificata?
• C'è qualcosa nell'immagine che toglie l'attenzione dal soggetto principale?
• I rapporti tra i colori funzionano?
Brenda Tharp

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2018 ore 16:07

Domande che mi pongo ed alle quali spesso non so rispondere.
VedremoTriste

user119620
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inviato il 14 Ottobre 2018 ore 20:10

Ma te le fai tutte insieme o un po' alla volta?Sorriso Raffi, fidati del tuo intuito.... e vedrai che la vita ti sorriderà...:-P
Un abbraccio
G

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2018 ore 20:19

Tutte insieme così mi incasino bene. Ma poi vado avanti e mi faccio una bella risata
Ricambio con piacere l'abbraccio e ti ringrazio
Ciao
Raffi

user119620
avatar
inviato il 14 Ottobre 2018 ore 20:29

Sei adorabile...

user125134
avatar
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 8:45

Raffi, (come ti ha battezzato Gaia) la prima regola è che non ci sono regole. I rigidi o canonici parametri da rispettare sono solo per le foto tessera, per il resto è a tua libera interpretazione perché la foto è una tua interpretazione di un momento unico e irripetibile... ;-)
Questo è e rimane il mio umilissimo pensiero.
Un abbraccio fraterno
Danilo

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 11:40

Ciao Raffaele, una serie di questioni (altre se ne potrebbero aggiungere) che se difficilmente si pongono prima di scattare dovrebbero essere poste dall'autore in fase di editing finale.
Lavorando sulla seconda fase si potrà migliorare anche la prima, a prescindere se il genere che si pratica sia più istintivo o riflessivo.

Per il resto, non togliamoci il divertimento!

Un saluto

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 11:45

La fotografia dovrebbe nascere da una necessità espressiva consapevole (un pensiero, una poetica da comunicare) che andrebbe “tradotta” in immagine visiva. Le fasi di realizzazione (la “traduzione”) sono cruciali ed ogni scelta, formale, compositiva e quant'altro, dovrebbe essere funzionale e giustificata, innanzitutto, dalle finalità espressive che hanno ispirato quello scatto.
Ovvio che se il pensiero, la poetica, che stanno dietro a quell'immagine, sono deboli, banali, stereotipati, non ci sarà scelta o soluzione che possano alzarne il livello.
Non è sufficiente cercare il “bello” o il formalmente corretto perché già oggettivarne i concetti assimilandoli fatalmente con ciò che piace ed è di moda equivale a cadere nello stereotipo.
La stragrande maggioranza di fotografie che si vedono qui ed in spazi analoghi (anche, e spesso soprattutto, quelle di maggior successo) sono, a mio modesto giudizio, palesemente kitsch.
Ma cos'è il kitsch in fotografia?
È quell'approccio nel quale prevalgono ricerca estetica (spesso con pesanti ed inutili sottolineature), il desiderio di stare in equilibrio nell'infido crinale del (cattivo!) gusto di moda e il far leva su un sentimentalismo facile, superficiale, condiviso immediatamente, che fa da tappo ad ogni analisi di approfondimento critico.
Giusto per fare qualche esempio sono kitsch i tramonti artificialmente infuocati al pari dell'erba inutilmente verde acido, la leziosità di certe composizioni, l'interazione tra soggetti e tabelloni pubblicitari o cartelli stradali nella street, il nudo femminile nelle fabbriche abbandonate, il mendicante con i passanti indifferenti, l'esotismo gratuito nei reportage nei luoghi lontani.
Potrei continuare ma qui mi interessa piuttosto porre l'accento sul circolo vizioso che si crea tra autore e pubblico del kitsch (qui è imperante!). Spesso sono entrambi prigionieri, legati a doppio filo da vuoti cliché autoreferenziali.
Nessuno, naturalmente, è obbligato ad affrancarsi ma anche già la sola presa di coscienza di essere asserragliati nel terreno del banale sarebbe un grande passo in avanti.
Per chi invece certe domande se le pone (come l'autore del post) allora bisognerebbe chiedersi, innanzitutto, se l'esigenza espressiva da cui scaturiscono le nostre immagini è il frutto di autentica e sincera consapevolezza. Dietro la spinta che ci porta a condividere i nostri lavori c'è un pensiero coscientemente libero da stereotipi, da mode, da banale imitazione, da facile desiderio di consenso?
Se le risposte sono affermative potremo trovare la cifra della capacità di esprimere noi stessi.
A pensiero, a idea debole, banale e stereotipata teniamo presente che, fatalmente, scaturiranno sempre immagini “povere” o, peggio, kitsch.
E questo anche se usassimo la miglior fotocamera del mercato, gestissimo benissimo la luce, trovassimo una composizione impeccabile e la miglior calibrazione di toni e colori. Tutte cose a cui bisogna naturalmente pensare, ma solo in funzione della coerenza con quella che, all'inizio del mio intervento, ho definito corretta “traduzione” del pensiero in immagine.


avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 12:01

Ho già affrontato varie volte la questione del kitsch che condivido in parte, ossia in un tentativo di classificazione ed identificazione del concetto, ma non nella sua totalità.
L'accezione più comune del termine è solitamente negativa, e (magari sbaglio) mi pare di capire lo sia anche per te.
A pensiero, a idea debole, banale e stereotipata teniamo presente che, fatalmente, scaturiranno sempre immagini “povere” o, peggio, kitsch.

Questo non lo condivido.
Se il mero elenco, non esaustivo, che hai effettuato rende abbastanza bene l'idea generale di una astratta classificazione, esistono per me ottime immagini kitsch.
La domanda è se pure quelle pessime possano essere ascritte al kitsch.
Per me siamo oltre; per gli anglofili forse trash così non definiamo mai niente.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 12:45

Caro Mirko,
so che la questione è complessa e qui non credo sia il caso di approfondire il tema del kitsch. Andremmo anche OT. Mi premeva invece circoscrivere l'argomento in ambito fotografico con particolare riguardo a questi spazi.
E, in quest'ottica circoscritta, ribadisco la mia considerazione negativa del kitsch. Appesantita dalla diffusa mancanza di consapevolezza di essere kitsch (Lachapelle in fotografia, o Koons nella scultura, per esempio, fanno del kitsch per scelta consapevole).
Non so a quali immagini fotografiche ti riferisca nella tua difesa del kitsch. E non parlo di autori famosi ma di utenti del forum che praticano un kitsch, a tuo giudizio, “ottimo”.
Ti prego dunque di segnalarmele, magari in privato, per evitare di creare flame o offendere qualcuno. Poi la discussione, se del caso, potrà tranquillamente proseguire qui.
Quanto al definire kitsch immagini pessime credo sia inutile soffermarcisi. “Pessimo” (o trash) ingloba tutto e dire pessimo kitsch, pessimo concettuale, pessimo astrattismo etc diventa solo inutile retorica.



avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 13:53

Jeronim condivido che sul tema saremmo OT.
Rispetto ovviamente il fatto che l'accezione dominante della parola sia ormai evoluta in senso negativo, ma evidenzio e ribadisco che in realtà vi sono stati autori che hanno deliberatamente improntato la loro visione secondo gran parte dei canoni che hai elencato e che conosci anche tu.
Se è stato fatto in altri campi perchè non potrebbe assumere un valore anche in fotografia?
Non potrei elencarti autori, in particolar modo di questa comunità che conosco peraltro in modo approssimativo, che producano immagini in modo sistematico, in questa sorta di genere indefinito.
Però mi capita di vedere talvolta fotografie che in teoria potrebbero essere così liquidate in accezione negativa per la presenza di colori e saturazioni ridondanti e/o grotteschi (penso ad alcuni paesaggi ma anche a tante foto di strada), e pertanto rientranti in astratto sotto una generica classificazione kitsch, che secondo me hanno senso e quindi con una accezione positiva (a prescindere dal mio gusto personale).
Non esiste una scuola ed un movimento, almeno che io sappia in fotografia, ma certi tipi di post e composizioni che hanno molte cose in comune e che sono normalmente etichettate come kitsch sono il frutto di precise scelte, talvolta persino funzionali.
Poi posso sbagliare io eh, e non sarò certo io a difendere cose che difficilmente incontrano i miei gusti anche quando sono ben fatte...;-)

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 13:55

wow CHE BELLO! Non pensavo di avere cosi belle e dettagliate risposte; vi pregherei di continuare, non ci sono OT, siete bravissimi e mi state aiutando. E di ciò vi ringrazio di cuore. Unica cosa che vorrei sottolineare, in quanto fa parte della mia fotografia, è che non faccio post (mi limito a qualcosa con NIK) e scatto quasi sempre in JPG e in B&W direttamente in macchina. Ho 70 anni e non penso di diventare famoso (nè ci tengo particolarmente)ma vorrei continuare a divertirmi con la mia splendida macchinetta; non voglio altresì offendere quanti di voi ne hanno fatto un modello di vita e considerano i miei scatti spazzatura. Vi esorto, se vorrete, a criticarmi e darmi consigli, ne terrò conto sicuramente ma anteporrò sempre a tutto il piacere di fare uno scatto.
Grazie di cuore
Raff

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 15:18

Caro Mirko,
ti rispondo al volo riservandomi di approfondire non appena trovo il tempo.
Uno dei fotografi che più si interessa di kitsch è Martin Parr. Le sue foto possono apparire kitsch ma ciò che le distingue da ciò che io giudico negativamente è la ricerca consapevole del kitsch che il fotografo persegue allo scopo di stigmatizzare e mettere in ridicolo certi comportamenti del vivere dell'uomo. Una scena reale che si presenta essa stessa kitsch agli occhi del fotografo non può che essere fotografata con stilemi kitsch. Dunque Parr è kitsch? No. Fa delle foto kitsch perché la sua esigenza espressiva (sempre lì caschiamo) lo porta a “tradurre” il suo pensiero in rappresentazioni critiche di certi comportamenti sociali.
Ben altro è ciò che fa il fotografo ispirato da mere esigenze estetiche (discutibili, peraltro) quando fa scelte supportate solo dal desiderio di consenso, dal basso gusto dilagante e dalle mode del momento. Ma la cosa più grave, quell'aspetto che traccia un solco invalicabile tra lui e Parr, per stare all'esempio, è la mancanza di consapevolezza.
Parr vuole essere kitsch mentre il nostro, non pensa affatto di esserlo. Anzi, pensa di odiare il kitsch ed è convinto di aver reso solo più belle e di spessore le sue foto. Il kitsch - chiamiamolo negativo, secondo la tua classificazione - non è infatti mai una scelta consapevole.
Credo che neppure Salgado (che considero un gran fotografo, intendiamoci!) si sia reso conto che fotografare una tribù di indigeni, vestiti con costumi tradizionali, in uno studio fotografico con sfondo finto e parco luci completo, abbia prodotto immagini kitsch. Dove ha sbagliato, a mio modesto giudizio, Salgado? L'errore sta nella traduzione del suo pensiero che, nella realizzazione, ha scaturito immagini più vicine agli stilemi della moda che a quelli di una ricerca antropologica.
Ancora una volta torniamo al nocciolo: pensiero, esigenza espressiva, poetica, idea che (quando ci sono!) necessitano di essere realizzate fotograficamente con coerenza efficace sul piano espressivo oltre che estetico.
Nel forum? Se sbaglia Salgado, figuriamoci noi!
Ma questo non ci deve esentare da tentare una riflessione più approfondita rispetto quello che andiamo a pubblicare.

P.S. vorrei chiarire, visto che qui è un argomento mai chiarito, che non si tratta di fare la guerra a Photoshop. Io accetto tutto, anche le elaborazioni più spinte, se supportate e giustificate dalle esigenze espressive che ho espresso nei miei precedenti interventi.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 16:20

Non metterei altra carne sul fuoco, peraltro già abbondantemente cotta e lasciamo perdere photoshop.
Pacificamente ciascuno usa i mezzi che crede e come crede.

Per quanto riguarda il kitsch mi pare che ci stiamo incartando quando in realtà forse siamo della stessa opinione.
Non avevo scomodato Martin Parr, ma alcuni filoni che hanno avuto seguito da quella origine.
Ora se scrivi che le sue immagini possono avere aspetti Kitsch credo si possa convenire che non tutte le accezioni della parola siano negative e possiamo soltanto dividere ciò che è consapevole e usato come linguaggio e cosa invece è inconsapevole ed usato poichè fa scena e facile consenso (ma nemmeno sempre).
Se la sintesi è questa forse siamo d'accordo.

Passerei comunque oltre e tornando il tema domande iniziali del post, era forse sufficiente la prima parte del tuo post:
La fotografia dovrebbe nascere da una necessità espressiva consapevole (un pensiero, una poetica da comunicare) che andrebbe “tradotta” in immagine visiva. Le fasi di realizzazione (la “traduzione”) sono cruciali ed ogni scelta, formale, compositiva e quant'altro, dovrebbe essere funzionale e giustificata, innanzitutto, dalle finalità espressive che hanno ispirato quello scatto.

e cercare corrispondenza tra domande poste e traduzione finale dell'immagine.

La parte ostica da superare rimane sempre l'impossibilità di ritenere che l'estetica pura, senza ulteriore finalità espressive, e priva di qualunque elemento connotativo, sia debole e di minor valore.
Esistono moltissimi grandi autori del passato che hanno dichiarato più volte che le loro immagini erano semplicemente la ricerca del bello.
Chi ha pretese di fotografia autoriale, di progettualità, di concettualità e via dicendo difficilmente l'accetta e l'epiteta negativamente, talvolta anche kitsch MrGreen



avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 16:39

Ma volete dire qualcosa anche a me?
I miei scatti sono spazzatura? Tutti? O quali?
Potete darmi qualche consiglio?
Cerco di proporre qualcosa?
Oppure non merito attenzione?
Vi garantisco che non mi offendo, anche perché non avrei mai inserito il vostro nome tra gli amici da seguire.
Grazie
Raffaele

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