| inviato il 05 Settembre 2018 ore 10:49
Come si sa, i veri test sono quelli 'sul campo': è lì che una fotocamera dimostra le sue reali prestazioni. In questo caso Alan Dyer ha testato la Sony A7 III, confrontandola con le sue concorrenti in fascia: D750 e 6D II. Malgrado le mirabolanti prestazioni - su carta - della pur ottima ML, di fatto i risultati hanno deluso le aspettative: - I livelli di luminanza e rumore di crominanza sono risultati - se pur eccellenti - simili e sorprendentemente non migliori della 'vecchia' Nikon D750. - Nessun particolare beneficio del sensore retroilluminato, con un rumore - anche qui - simile alla D750. Il fantomatico Stop di vantaggio è per ora 'non pervenuto'. ma si rileva - questo sì - un maggiore dettaglio sulle ombre. - ISO INVARIANCE: a +4 EV la A7III pare faccia un bel pastrocchio, mentre la vecchia Nikon se la cava senza eccessivi artefatti. Già a +3 EV la Sony inizia a soffrire. La cosa si riequilibra negli ISO dispari, dove la nuova arrivata pare cavarsela meglio della reflex. - Hot pixel presenti in maggior numero nella ML (ma penso sia fisiologico). - La Sony mostra molte stelle verdi con o senza LENR. La Nikon sembra scolorire le stelle solo quando viene applicato LENR. La Canon è priva di tali problemi - le stelle sono colorate in modo naturale indipendentemente dall'applicazione o meno del dark frame LENR. Per il resto la 6D II non regge il confronto e si rivela la peggiore di tutte. In positivo la A7III è meno soggetta allo Star Eater di quanto si temesse. Il live View è eccezionale, nella funzione Bright Monitoring è possibile vedere perfettamente la Lattea, per quanto questa opzione sia ben nascosta nel poco intuitivo menù. Nel complesso le prestazioni della ML sono meno 'brillanti' di quanto ci si potesse aspettare, e la D750, malgrado tutto si conferma forse ancora la Signora della Notte ;-) Non resta che aspettare un confronto fra sole ML, con l'uscita della Z e della R: sarebbe bello capire quale di queste sia la migliore in astrofotografia. Ecco l'articolo completo: amazingsky.net/2018/05/31/testing-the-sony-a7iii-for-astrophotography/ |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 11:16
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| inviato il 05 Settembre 2018 ore 11:41
Sinceramente, guardando le immagini postate non mi sembra che la a7III sia poi così deludente paragonata alle altre, anzi. Come hai scritto te è già molto superiore alla 6DII e se la gioca alla pari con una macchina che sicuramente non è nuova ma che rimane pur sempre ottima, la d750 Sicuramente un astrofilo non la sceglierebbe come prima scelta se fa foto solo al cielo, ma la Sony non ha mai menzionato foto astrofile tra le loro peculiarità migliori. E rimane pur sempre un più che buon acquisto ANCHE per queste foto. |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 11:48
La A7 III è ISO invariant da 100 a 500 e poi da 640 in su. Io darei un'occhiata a questo video: |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 11:54
Ovvio che la a7 III se la cava alla grande, non dice che faccia 'peggio' ma non lascia quello stacco di prestazioni - spesso millantato nei forum - su sensori già vecchi come quello di una d750 (2014). La sua fantasmagorica resa ad alti ISO e le capacità sbalorditive di recupero sono meno straordinarie di quanto spesso si legge. Riguardo alla 6d II, beh, si è già detto tutto: in astrofotografia perde anche con la prima serie |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 13:30
Ho A7 III e avuto la D750 da novembre 2014 a febbraio 2018. -Il comportamento al salire degli ISO è identico, la A7 III guadagna un pò a 25600 e oltre ISO. -Il comportamento di ISO invarianza è del tutto sovrapponibile. Anche la latitudine di posa è sovrapponibile. -La A7 III guadagna su altri aspetti: nell'aperture delle ombre la A7 III mostra colori migliori della D750 e nel recupero delle alte luci la A7 III recupera dettagli che la D750 non recupera. |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 13:40
Grazie Lseppelin, per il tuo riscontro sul campo |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 18:04
Qui il test è su un settore molto specifico e come tale ci sta che possa non essere la migliore. Ma rimane comunque tra le migliori scelte che si possa fare anche in questo campo. Il titolo del thread è quindi fuorviante o volutamente polemico secondo me. |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 19:22
“ Il titolo del thread è quindi fuorviante o volutamente polemico secondo me. „ Il titolo è la sintesi dell'articolo di Alan Dyer: la macchina ha dimostrato il suo valore, ma decisamente sotto le aspettative, se paragonata alla D750 con un sensore di 4 anni fa: "The Sony a7III uses a sensor that is “Backside Illuminated,” a feature that promises to improve low-light performance and reduce noise. I saw no great benefit from the BSI sensor. Noise at typical astrophoto ISO speeds – 800 to 6400 – were about equal to the four-year-old Nikon D750. That was a bit surprising. I expected the new BSI-equipped Sony to better the Nikon by about a stop. It did not. This emphasizes just how good the Nikon D750 is". |
| inviato il 05 Settembre 2018 ore 19:34
Nell'articolo ne parla come eccellente in tutti i punti tranne nel deep sky. Comunque ok. |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 15:04
mio modestissimo parere: sulle lunghe pose tipiche della astrofotografia la a7iii non ha fatto nessun passo avanti rispetti a sensori già noti, il sensore retroilluminato fa la sua sporca differenza lavorando ad alti iso sulle pose brevi, pose da mano libera quindi con esposizioni dell'ordine di decimi di secondo e meno. Sulle lunghe pose non vi è alcun vantaggio concreto, nulla di sbalorditivo almeno. La 6d markii purtroppo prende paga anche dalla prima 6d, la quale posseggo e grazie a dio non ho deciso di sostituarli con la nuova. Saluti! ps il titolo non mi pare ne polemico ne fuorviante, anzi mi ha incuriosito! |
user63757 | inviato il 10 Settembre 2018 ore 16:55
al ti la delle cose tecniche impostazione iso ecc,sarà importante si,ma altrettante importante elaborazione immagini raw. |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 17:14
“ Nessun particolare beneficio del sensore retroilluminato, con un rumore - anche qui - simile alla D750. Il fantomatico Stop di vantaggio è per ora 'non pervenuto'. „ Il "problema" (che non è un problema, ma solo una caratteristica) dei sensori retroilluminati è che fanno la differenza molto più sui pixel piccoli che su quelli grandi. Un sensore come quello della A7r II/III o quello della D850 ne traggono decisamente più beneficio, infatti il miglioramento rispetto alle versioni precedenti (nonostante fossero a 36mpx) è tangibile. Chiunque abbia parlato di un intero stop di differenza come al solito non capisce una mazza, ma le boiate cosmiche quando si parla di ISO ormai sono l'abitudine La A7III è ISO invariant oltre i 640ISO, più in basso probabilmente usa un altro tipo di amplificazione, tutti i test concordano su questo aspetto. “ La Canon è priva di tali problemi - le stelle sono colorate in modo naturale indipendentemente dall'applicazione o meno del dark frame LENR. Per il resto la 6D II non regge il confronto e si rivela la peggiore di tutte. „ La 6DII è nata male dal punto di vista del sensore (e non solo), ma la 6D ha prestazioni un filo migliori che unite al prezzo ridicolo a cui si può trovare adesso la rendono ottima per l'astrofotografia, specialmente come corpo da "sacrificare" per la modifica IR. Dovessi scegliere una fotocamera per fare anche astrofotografia "seria" (quindi telescopio, stacking e ore di esposizione) probabilmente sceglierei quella perché il normale rumore casuale conta poco, mentre quegli strani pixel (che nell' articolo definisce hot pixel però boh... a me sinceramente sembrano più artefatti di altro tipo e molto strani) possono dare molti più grattacapi dato che costringono ad usare dithering etc per eliminarli. Canon ha sempre avuto dalla sua dei RAW estremamente "non edulcorati" che da dare in pasto ai programmi tipo Pixinsight sono il massimo. Per l'astrofotografia "sul campo" invece il live view di Sony e il parco lenti fanno la differenza, anche se avesse un sensore leggermente peggiore della D750 sceglierei comunque la prima. Il grossissimo difetto è la mancanza dell' intervallometro che continuo a non spiegarmi, li ammazzerei quelli della Sony certe volte. |
| inviato il 10 Settembre 2018 ore 17:48
La A7III ha un sensore migliore in tutto rispetto al già ottimo sensore della D750: www.dxomark.com/Cameras/Compare/Side-by-side/Sony-A7-III-versus-Nikon- E quando si dice tutto, non si parla solo di iso (dove si è comunque migliore), ma anche di tonalità, profondità di colore e gamma dinamica (vedi grafici al link sopra). Che poi questi valori strumentali si possano vedere anche nella realtà e per di più nella fotografia notturna è un altro discorso. Nel confronto di dpreview, nella qualità di immagine raw vince la A7III di pochissimo, mentre vince con più margine nella qualità jpg. Io credo che chi compra una A7III non cerchi una qualità di immagine migliore della D750 (che ho avuto ed è favolosa) ma altre caratteristiche altrettanto importanti. Se parliamo di fotografia notturna, sarebbe però anche da specificare che con la Sony è tutto più facile per mille motivi che non sto qui a elencare e so di cosa si parla dato che amo la fotografia notturna e da D810/D750 sono passato ad A7RIII. P.S. Se si parla di stelle colorate, la colpa non è del sensore ma della lente non adatta a quel tipo di fotografia. |
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