user109536 | inviato il 19 Agosto 2018 ore 6:16
Quoto Diebu al 200 % |
user86191 | inviato il 19 Agosto 2018 ore 9:03
io sono al mare, faccio due settimane all'anno e se pago un obrellone e due sdrai in prima fila non voglio ropicoglioni davanti |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 9:10
Riguardo ai prezzi, qua in Versilia molti stabilimenti balneari aderiscono all'iniziativa ombrellone solidale, i meno abbienti fanno la richiesta presso gli uffici comunali e hanno a disposizione un ombrellone con due sdraio per due settimane a zero euro.
Pier Luca |
user109536 | inviato il 19 Agosto 2018 ore 9:14
Ma come fate a stare al mare sotto un ombrellone con gente a destra, sinistra e dietro (se siete davanti ) ? Meglio ma molto meglio le spiagge non attrezzate del Nord Europa dove ora, con il clima più caldo , si sta benissimo senza radioline, urla, mozziconi di sigarette per terra, ecc,ecc,ecc. e lOmbrellone non serve. |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 9:32
“
io sono al mare, faccio due settimane all'anno e se pago un obrellone e due sdrai in prima fila non voglio ropicoglioni davanti „
tu sei al mare, hai pagato un servizio e una posizione in spiaggia.
non hai pagato la battigia che è di tutti e non hai pagato il divieto di trasito sulla spiaggia per raggiungerla, quindi non hai neanche pagato l'aria che c'è attorno e l'acqua nel mare. Sono beni di tutti.
Hanno anche venduto le stelle del cielo negli USA e qualche genio le ha comprate credendo che fossero vendibili. |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 9:35
Già vivo in condominio tutto l'anno, ci manca solo che vado al "mare in condominio" con i vicini di ombrellone, tutti attaccati uno all'altro, stessa spiaggia tutti i giorni.... no no, io scelgo solo spiagge libere e vero mare, senza dover discutere con nessuno, con spazio intorno, possibilità di cambiare ogni giorno, volendo, senza pagare ingresso e parcheggio... insomma tutto il contrario di ciò che è la mia (e di molti altri) routine quotidiana. Ovviamente non in Italia. |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 9:40
Diebu, non capisco però cosa centri il tuo non apprezzamento con alcune condizioni di sovraffollamento, che posso anche condividere, con il senso del topic. |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 10:10
Intendo dire che la causa del problema (e la necessità di diffondere una pubblicità che spieghi i diritti, pubblicità che comunque non dormirà alcun effetto poichè pochi si metteranno a discutere con un nerboruto gestore) è il supersfruttamento delle spiagge. Non ci sarebbe necessità di tali pubblicità se le spiagge, almeno gran parte, e anche quelle belle non solo le ciofeche, fossero libere, come avviene nel resto del mondo. Ma in Italia purtroppo l'intero territorio è sfruttato, violentato e/o dato in gestione a pochi privati quando invece i beni demaniali e pubblici dovrebbero essere a disposizione di tutti e non concesso a privati per farne business. Almeno questa è la mia opinione. |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 10:17
“ pochi si metteranno a discutere con un nerboruto gestore „
sottovaluti le scarse disponibilità economiche della gente, combinata ad un Ministero che di fatto incita a riprendersi il mare.
ora l'estate è quasi finita, voglio vedere l'anno prox se cominciano a diffondere questa campagna pubblicitaria a partire da maggio. |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 10:30
Il punto è che non dovrebbero incitare a riprendersi il mare ma dovrebbero provvedere a rendertelo disponibile. Non si può lasciare al cittadino l'onere di far valere un suo diritto, questo dovrebbe essere garantito. Questa regola è presente da sempre e quasi tutti ne erano già a conoscenza, ma ogni volta che mi è capitato di parlarne le risposte sono state sempre le stesse "...eh ma che fai, ti metti a litigare?".
Se invece cominciassero a tendere qualche tranello a questi furbacchioni prepotenti, con ispettori mascherati da turisti, e poi appioppargli qualche multa salata (ma salata davvero) e revoca della concessione, allora si che le cose forse inizierebbero a cambiare. Ma non si farà mai, meglio lavarsi le mani e dire ai cittadini "Non possonomimpedirvi di accedere al mare, fate valere i vostri diritti", SI OK, ma come? |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 10:52
di fatto un sistema omertoso scavalca le leggi.
Quando non si conoscono i propri diritti si passa agli usi e consuetudini deviati.
Mi piacerebbe fare un'indagine statistica e chiedere a 100 italiani in età di spiaggia:
- puoi entrare in una spiaggia privata senza pagare, tuffarti in mare e poi stare nella battigia?
sono convinto che il 99% risponde ignorantemente come me: NO.
invece la risposta è SI .
altra domanda:
- è vero che in una spiaggia a pagamento puoi entrare senza pagare per raggiungere e stare nella battigia, solo che non puoi mettere ombrelloni asciugamani, palloni da spiaggia, sdraio, ecc...?
Altra ignoranza, la maggior parte delle persone avrebbe risposto:
"scherzi?! se è a bagamento paghi!!!"
Le cose si fanno per gradi.
intanto usciamo da questo sistema semimafioso che è riuscito a mettere convinzioni errate nella testa della gente e a loro discapito. Occorre ragionare diversamente, " il mare è mio " in quanto è di tutti e io sono parte di quel tutti. Poi si proceda ai passi successivi che dici tu, ma prima i giovani devono saperlo che se qualcuno li blocca DEVONO chiamare il vigile che deve fare un mazzo tanto a chi abusivamente blocca o chiede soldi per entrare in una spiaggia privata.
semmai mi multi se trasgredisco le regole, ma mi fai entrare senza pagare
PERCHE' COSI' DICE LA LEGGE. |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 11:04
Allora obblighino tutti gli stabilimenti balneari ad affiggere un cartello spiegando tali diritti, come negli aeroporti sono affissi i cartelli con i diritti dei viaggiatori in caso di ritardi cancellazioni dei voli. Così si è sicuri che tutti ne vengono a conoscenza, a me ad esempio non è ancora capitato di vedere quello spot in TV. |
user86191 | inviato il 19 Agosto 2018 ore 11:08
La battigia e demaniale quindi pubblica, ma la battigia e il punto dove si infrange l'onda e da lì in poi comincia la spiaggia che non è pubblica se gestita da privati, quindi a mio parere si sta rivendicando un diritto poco spendibile se uno vuole passare una giornata al mare, non puoi certo metterti dove sbattono le onde
poi per quel che riguarda il passaggio per arrivare nella battigia anche lì si fa un gran baccano per niente, passassero, arrivano alla battigia e poi che fai, ti guardi il mare in piedi e basta, sempre che non si voglia mettere l'asciugamano in ammollo nell'acqua salata |
| inviato il 19 Agosto 2018 ore 11:37
lo spot l'ho visto in tv 2 volte e su rai 1. di una ho scritto anche l'orario.
L'idea dell'obbligo di affiggere i diritti mi pare ottima, se non altro per informare i paganti che magari si sono fatti un'idea sbagliata.
dalla battigia, una volta che ti sei fatto il bagno e ti sei messo le gambe sul bagnasciuga una mezzoretta per le vene varicose  puoi tranquillamente camminare sopra e raggiungere una spiaggia non a pagamento. |
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