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mi sono pietrificato ora che l'ho visto tutto. nello scorrere delle immagini anche se non capisco e non parlo l'inglese, ho provato dolore e nello stesso tempo ammirazione per il coraggio di raccontare un calvario che si sente quotidianamente raccontare da chi incontriamo tutti i giorni. grazie per averlo segnalato. ciao Ivparete roberto
sono lieto che tu abbia notato questo link, era passato abbastanza inosservato. a suo tempo rimasi scioccato, sia per il coraggio che per lo spessore fotografico delle immagini
Assolutamente un atto d'amore. Penso che non ci sia niente di più autentico. Il documentare tutto significa condividire tutto. La malattia fa parte della vita insieme. Personalmente, però, (ripeto personalmente ) non avrei messo nulla in rete. La sfera personale è giusto che rimanga personale. Poi la si può pensare come si vuole. ciao Lorenzo
Veramente un domcumento terribile ed allo stesso tempo tenero e comunque molto efficace, mi stupisce la ricercatezza di alcuni scatti anche in fase di post. Quello che non capisco bene però è se lo scopo della pubblicazione del libro ( per cui viene chiesta la donazione dei fondi ) e della mostra sia collegata ad uno scopo di raccolta fondi per un' associazione o un progetto di ricerca perchè se invece non lo è non sono molto d' accordo sulla mercificazione di una testimonianza così intima....
Non so se lo sapete, ma qualche anno fa girava in rete una serie di scatti fatti da una madre a suo figlio malato di tumore. Il tutto era più doloroso perchè il figlio aveva solo 9 anni. Davvero cose che invitano a riflettere sul vero valore della vita, e ammirare l'amore verso i propri cari. Vero anche quello che dice Lorenzo, ma veramente è difficile capire le sensazioni di chi ha vicino una persona che sai che dovrá lasciarti
Immagini amare, struggenti, dolcissime e dolorose. Una testimonianza d'amore splendido...
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