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avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2018 ore 14:19

Ciao amici di Juza,
volevo presentarvi questo aricolo, letto sul giornale "La Libertà" di Piacenza. Vorrei soffermarmi sulla parte che riguarda la cancellazione della fotografia dallo smartphone del ragazzo. Lui si è opposto alla richiesta della polizia.
La questione di cui vorrei discutere è: se è così facile opporsi alla cancellazione di una fotografia ritraente un'altra persona, dove è finita la privacy? Oramai siamo così esposti ad essere osservati e immortalati da telecamere (come quelle di sicurezza) e da cellulari di continuo, a che vale allora la privacy?







avatarjunior
inviato il 04 Giugno 2018 ore 17:19

Peccato che non si sia opposto alla cancellazione dei suoi ultimi neuroni...

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2018 ore 18:49

Non entro nel merito dell' episodio ma per quanto riguarda le telecamere difficilmente le immagini vengono pubblicate. Solo determinati soggetti possono visionarle tra i quali le forze dell' ordine nel caso accada qualcosa di rilevante . Inoltre dopo tot ore si cancellano. Quindi molto difficilmente la " privacy" viene violata dalle telecamere di sicurezza. Nel caso venissero pubblicate senza autorizzazione dei soggetti ripresi o l'autorizzazione di un giudice vale la legge in vigore. Quindi si è ampiamente tutelati direi.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2018 ore 23:05

seguo,seguo.....

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2018 ore 23:12

Questa non è questione di selfie o privacy o altro, è questione di essere × ed elementi cosi danno problemi in ogni ambito...

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 16:26

Qua il punto principale non credo sia la Polfer che ha fatto cancellare lo scatto.


smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/tag/piacenza/


Comunque...
Certo, è difficile criticare la Polfer che, al di là dell'esistenza di un reato, sentendosi inveatita di un ruolo di sorveglianza morale più che legale, tutela da uno sguardo invadente la condizione di una persona che soffre. Volendo, la Polfer avrebbe potuto trovare fondamenti legali (è vietato fotografare nelle stazioni). Ci sono anche sentenze recenti che identificano come aggressione la fotografia presa a una persona non consenziente.



avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2018 ore 8:41

Ciao Maurizio , non so quanti anni Tu abbia , ma io che ora ne ho sessanta posso dirti che la parola privacy ha cominciato a essere usata in maniera continua e a volte anche impropria da non più di una trentina d'anni , non che prima non esistesse ma al suo posto normalmente veniva usato il termine "riservatezza" .
Sai bene che fino alla fine degli anni "80 , nei fatti non esistevano ne internet ne smartphone e l'unico mezzo di comunicazione di massa pervasivo era la televisione , dove allora un po' per saggezza , e molto per censura o autocensura le notizie subivano un filtro che le anestetizzava ( no scene violente , si parlava poco di problemi sociali , la mafia era un circolo di giocatori di carte ecc. ecc. ecc. ) .
Poi con l'esplosione della multimedialità fai da te una incredibile accelerazione delle possibilità di scambiarsi informazioni dati e quant'altro , alla quale non sempre è seguita l'accelerazione nella capacità delle menti di adeguarsi al mutato scenario , ragione per cui il pettegolezzo che c'è sempre stato ma era circoscritto a poche persone improvvisamente è diventato planetario e sregolato , con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti .
Ben venga stabilire un minimo di regole , ovviamente condivise , ma poco vale questo se non è accompagnato da una educazione al rispetto delle vite altrui , cose che non si ereditano nel Dna ma devono venire coltivate dalla famiglia e dalla società fin dalla più piccola età , prova a guardarti attorno e dimmi se questi soggetti fanno ciò che è di loro competenza , e poi dimmi ………
Una ultima annotazione , su mio profilo ho proprio un aforismo che ben si adatta alla situazione descritta :"L'uomo intelligente risolve i problemi , il saggio li evita , lo stupido li crea " , in questo caso anche il saggio avrebbe dovuto mettersi in gioco , per lo stupido purtroppo nessuna opportunità .
Ciao
Silvano

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2018 ore 9:30

Qui la privacy non c'entra nulla, troverei più appropriato parlare di follia e decadenza della società moderna... ConfusoTriste
Ma come si fa a fare una cosa del genere?? Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2018 ore 9:39

Concordo sulla decadenza della società moderna , direi che manca il buon senso in maniera strutturale , ma torno a ribadire che le regole e le buone maniere in prima istanza si acquisiscono in famiglia e quando questa latita non si tarda a vederne i risultati TristeTriste.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2018 ore 10:05

Ho 63 anni...;-)
La realtà piaccia o no , è questa :


Moby & The void pacific choir

www.stevecutts.com/animation.html


Un saluto

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2018 ore 10:17

Guardalo , guardalo.......... è triste , ma è la REALTA'
un saluto

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2018 ore 12:27

Splendida espressione di critica , espone la realtà per quello che è , praticamente una massa di decerebrati che come hai ben detto è cosa triste.
alla prossima
Silvano

avatarsenior
inviato il 17 Novembre 2018 ore 18:03

Cito solo Albert Einstein:
Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.

user109536
avatar
inviato il 17 Novembre 2018 ore 19:08

Se dovessi usare le prime tre parole che mi vengono in mente per definire quella “persona” che si é fatta un selfie in una situazione del genere Juza mi stralcerebbe da sito ! Dove vivo io nemmeno ai fotoreporter passa per la testa di riprendere una situazione del genere. E parlo per esperienza perché ho lavorato 25 in un servizio di ambulanze.

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2018 ore 21:29

Pensa che io ci lavoro adesso come soccorritore... Non so in che anno hai smesso ma se è cosa recente avrai vissuto anche tu l'invasione dei fotografatori/filmatori.
Per quella che è la mia esperienza il selfie non mi è mai capitato, nei paesi piccoli si sta tranquilli ma appena si va in un evento in un centro importante si è sempre fotografati.... se poi si parla di incidente stradale non si contano le persone che si mettono a filmare tutto.

Eticamente per come la vedo io è folle tanto quanto le fotografie fatte ai senza tetto... non capisco perchè però per molti quella sia "arte" o sia comunque moralmente -quasi unanimemente- accettata la pubblicazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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