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Fotografia Naturalistica si può ancora chiamare cosi?


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user6737
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inviato il 30 Maggio 2018 ore 7:20

I fotografi naturalisti sono i professionisti che con le foto agli animali ci campano


Alby85 questa è la mia risposta...un po lunga ma spero chiara.
Nelle mie gallerie troverete foto scattate presso le Valli di Argenta/capanni Skua (Ferrara), Campanarios de Azaba/ex Skua (Spagna), Ultima Frontiera/capanni Skua (Romania), Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia/ex Skua (Roma). In mia difesa posso solo dire che sono stato il Fotografo Professionista Ufficiale del Team Skua, retribuito per stare tutto il giorno e tutti i giorni dentro i capanni delle varie riserve a scattare, sono stato (credo) scelto per l'unico EP preso su juza, avranno visto del potenziale o non saprei come spiegarmelo. Comunque sono stato quattro mesi in Spagna e le foto della Riserva hanno girato alcune riviste spagnole, e due mesi in Romania dove conobbi Jari Peltomäki e ricevetti da lui personalmente i complimenti su alcune foto scattate presso Ultima Frontiera, ho usato sia capanni già presenti in loco, e alcune volte anche qualcosa di improvvisato. Ecco perchè troverai queste foto, quelle del Martin Pescatore o altre...sono stato uno dei primi tester se cosi si può definire. E comunque per precisare, se avessi dovuto pagare per fotografare aquile, sciacalli e martini, non ci sarei mai andato.


tu da che parte stai?


Io sto dalla parte da chi si mangia le zanzare a primavera, buttato nel fango fino alle spalle, o da chi si prende tutto il freddo dell'inverno, da chi usa i teli e si crea la propria postazione e torna a casa con le CF vuote per poi migliorare la prossima volta. Praticamente da chi se le suda.


La foto dal capanno è certamente naturalistica da un punto di vista tecnico. Non lo è da un punto di vista etico.


Sono d'accordo con Nonno Baker , praticamente è come pescare in apnea ma usare le bombole, sarebbe troppo semplice catturare ogni tipo di pesce.


La cosa che più non capisco delle persone è il non dichiarare se lo scatto è totalmente WILD, partendo sia dall'appostamento che al risultato finale. Poi ti ritrovi a vedere i gruccioni con gli hashtag Wild, natura, appostamento, quando poi dietro c'è un'organizzazione che gestisce capanni a pagamento, anzichè girare per qualche campo e trovarli dietro casa. Un minimo di impegno per avere lo scatto che si vuole anzichè sempre tutte le stesse foto, nulla a togliere a l'amico Nello che in questi anni sta facendo un ottimo lavoro.


avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2018 ore 7:37

Emanuele, il paragone capanno-pesca non regge molto.
Stai confermando che non è etico fotografare da capanno Eeeek!!!

da chi usa i teli e si crea la propria postazione e torna a casa con le CF vuote


Anche questo non sarebbe etico allora!

user6737
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inviato il 30 Maggio 2018 ore 7:45

Anche questo non sarebbe etico allora!


E cosa sarebbe etico per te?

avatarsupporter
inviato il 30 Maggio 2018 ore 8:03

io posso che non essere daccordo in linea di principio.....ma mettetevi nei panni di chi non ha molto tempo, e ce ne vuole, da dedicare, per essere wild, allo studio prima e poi a costruirsi l'eventuale capannino mimetico ecc.ecc., allora secondo voi coloro che non hanno molto tempo non possono fotografare soggetti presenti fuori da capanni ecc.ecc.. Come ha gia' fatto osservare qualcuno l'argomento era gia' stato affrontato ed io personalmente ribadisco che ben vengano le varie oasi ed anche skua, perche' no, in quanto so quanto lavoro e dedizione e soldi occorrono per approntare certe imprese ed a vantaggio comunque dei soggetti anche in via di estinzione che altrimenti non si sognerebbero mai di essere avvistati da chicchessia. Altra questione che magari sfugge e non e' di secondaria importanza e' la propria sicurezza ed incolumita': sapete in quale paese viviamo e sinceramente avrei qualche timore ad avventurarmi magari solo con tutta la mia attrezzatura in un bosco ma anche in un parco (docet il parco del Ticino) ma anche la propria auto magari ritrovarla "danneggiata" o peggio. E' successo anche a qualcuno di Juza tornare al proprio posto di osservazione costruito con tanti sacrifici e tempo e denaro vederselo completamente distrutto.

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2018 ore 9:00

Come da titolo, si può definire ancora naturalistica? Anche se ormai molte foto di questa pagina e anche altre, vengono da capanni a pagamento, dove non c'è più il lavoro del fotografo nel ricercare la specie e approntare un capanno per poter scattare delle proprie foto? Parliamone



Certo che è sempre fotografia naturalistica caro Emanuele, ma è vero pure che alla fine tutti riporteranno sempre le stesse fotografie semplicemente perché riprese negli stessi posti, agli stessi soggetti e con le medesime tecnologie.
Se poi mi vuoi dire che c'è un appiattimento generale sono d'accordo con te, e non potrebbe essere altrimenti viste le premesse di cui sopra, d'altro canto però ci sarà sempre chi riuscirà a emergere dalla massa semplicemente perché andrà a cercarsi gli stessi soggetti in altri ambienti e, seppure con qualche difficoltà in più (ampiamente semplificata peraltro dalle attrezzature moderne dove l'AF è addirittura in grado di decidere autonomamente dove e chi focheggiare) riporterà a casa delle fotografie un tantinello diverse dagli altri.

Certo che mi piacerebbe vedere all'opera i fotografi naturalisti moderni avendo a disposizione non dico una Canon F-1 o una Nikon F 3 caricata a Kodachrome 25 o Velvia 50 ma, al massimo, una EOS 1 V HS così come una Nikon F 6 ma sempre caricata (se va bene) a Fujichrome 400 X ...

user6737
avatar
inviato il 30 Maggio 2018 ore 9:07

Sono d'accordo con te Gianfranco, succede a tutti purtroppo di ritrovarsi i propri appostamenti danneggiati se costruiti in luoghi che vengono frequentati da altri, nelle mie zone di battuta durante l'inverno è frequentato da cacciatori, che, distruggono i vari appostamenti, cosi che ogni volta che c'è il "silenzio venatorio" bisogna ritirare su.
Non dico che per fare fotografia naturalistica non si DEVE andare in Oasi private, a pagamento ed ecc.
Parlando tempo fa con un amico mi chiese come riuscivo a fare le foto che faccio, gli dissi che ogni anno io mi prefisso un animale da ritrarre, perciò studio i comportamenti, i momenti di caccia, e quando sta a riposo, poi dopo arriva lo scatto (dopo mille uscite a vuoto). Lui mi disse sorridendo "Ah no, io voglio lo scatto subito, perciò pago!". Questa non è più fotografia naturalistica secondo me, ma solo come qualcuno ha detto prima di me "solo voglia di scattare", non c'è più poesia, la magia dell'attesa, non sai se mai arriverà li dove hai deciso di appostarti. Poi però pubblica le foto inserendo Wild, ecc...Ma wild di cosa?

Certo che mi piacerebbe vedere all'opera i fotografi naturalisti moderni avendo a disposizione non dico una Canon F-1 o una Nikon F 3 caricata a Kodachrome 25 o Velvia 50 ma, al massimo, una EOS 1 V HS così come una Nikon F 6 ma sempre caricata (se va bene) a Fujichrome 400 X ...


hahaha PaoloMcmlx pensavo di essere io il solo matto a girare ancora con una zenit photosniper...MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2018 ore 9:31

Credo che in questi discorsi si tenda a dimenticare alcune cose importanti, in particolare riguardo allo scopo delle nostre fotografie; la fotografia naturalistica nasce come foto di documentazione, il più naturale possibile, quando, dove e se possibile, o persino all'animale ucciso durante una battuta di caccia, se ciò che devo documentare è compatibile con questo. Se devo documentare una particolarità del colore, del pelo, del piumaggio ecc. non ha molta importanza che l'animale sia ripreso in ambiente naturale o in zona di pastura all'interno di un'area per turisti, e nemmeno se è vivo o morto; altra cosa se devo documentarne le abitudini e l'ambiente di vita: qui la differenza è notevole; è evidente che non sto facendo un discorso etico, ma di puro e semplice scopo di quell'immagine.
Se le nostre immagini avranno anche una valenza estetica significa che siamo pure bravi fotografi, ma il concetto di naturalistica rimane legato principalmente allo scopo documentale.
Se però l'aspetto estetico prende il sopravvento fino a diventare l'elemento preponderante e unico nel giudizio sulle nostre foto, allora credo che dovremmo comunque abbandonare il termine "naturalistica", perché non è più questo il vero scopo e diventa superfluo il fatto che stiamo scattando in ambiente naturale o meno, anzi, come per il ritratto, è probabile che sia più proficuo ricorrere a "trucchi di scena" e ambienti ricostruiti a mo' di studio fotografico all'aperto, dove tutti i parametri siano sotto controllo. Però, ripeto, stiamo cercando altro che non l'aspetto naturalistico, cosa che non rende meno "nobile" la nostra foto, semplicemente la pone in un altro contesto di fruizione.

avatarsupporter
inviato il 30 Maggio 2018 ore 9:41

ok Emanuele, infatti tu evidentemente hai anche a disposizione molto tempo e magari e' anche una tua professione....ma sai io non ho certamente le tue pretese....sono ormai un vecchietto ed ho cominciato tardi con la fotografia naturalistica (solo 4 anni fa non sapevo nemmeno come era fatto l'upupa) per cui mi accontento....di stare magari nel mio capannino mimetico ma anche in un capanno a pagamento da dove comunque posso osservare e fotografare esemplari che comunque sono nel loro ambiente indisturbati e per esempio, con il caldo che ci tortura di questi tempi anche loro soffrono molto (d'inverno ne muoiono parecchi per il freddo) ed allora ben vengano le vaschette di pietra e muschio ecc.ecc. dove possono abbeverarsi ed il cibo che gli si offre....purche' ripeto sia tutto eseguito nel loro rispetto e senza modificare a loro scapito l'habitat gia' abbastanza compromesso dall'opera dell'uomo. Anch'io ho conosciuto skua e so che per esempio con cascina Spinola sono riusciti a riprodurre la pittima reale in pericolo di estinzione....quindi ben venga...penso che andando avanti di questo passo tra un po' di anni il territorio sara' talmente urbanizzato e consumato che saranno delle vere e proprie rarita' le occasioni di fotografare certe specie

avatarjunior
inviato il 30 Maggio 2018 ore 10:08

scusami Emanuele quindi tu a pagamento hai lavorato per promuovere i capanni Skua.. ora dici che non è fotografia maturalistica... boh Sergio

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2018 ore 10:44

E cosa sarebbe etico per te?


Non disturbare il soggetto, la fotografia viene sempre dopo. Se decide di posarsi nel posatoio bene, altrimenti pazienza e si torna a casa con le CF vuote.

Fammi capire perchè non è etico entrare in un capanno e scattare una foto.



user6737
avatar
inviato il 30 Maggio 2018 ore 10:45

tu evidentemente hai anche a disposizione molto tempo


Magari Gianfranco, ad avere il tempo...appunto mi prefisso delle specie da fotografare ogni anno...così evito di girare a zonzo...


scusami Emanuele quindi tu a pagamento hai lavorato per promuovere i capanni Skua.. ora dici che non è fotografia maturalistica... boh Sergio


Serall47 no assolutamente è un ramo della fotografia naturalistica ma senza nome per me o meglio solo fotografia, si tu stai li in natura, ma tutto molto più semplice, non stai faticando per nulla, non devi cercare il soggetto, lo devi solo attendere perchè sai che hai pagato e sai che arriverà di certo, qualcuno ha già pensato al posatoio da utilizzare, al fiore come sfondo e a tutto quello che lo circonda. Io la naturalistica la penso più in wild, perciò stivali e fango e tornare a casa sempre sporchi, a volte tagliare l'erba troppo alta per creare uno spazio per approntare un appostamento, o solo pulire lo sfondo per avere uno sfocato senza oggetti che magari siano bottiglie di vetro o buste di plastica. Credo che queste cose sia difficile trovarle in un capanno a pago, dove tutto è curato nei minimi particolari e con tutte le comodità che si possono avere.

user6737
avatar
inviato il 30 Maggio 2018 ore 10:52

Fammi capire perchè non è etico entrare in un capanno e scattare una foto.


Non è etico far passare una foto wild (gratis pagata solo con il sudore) con una scattata dentro un capanno a 150€ al giorno...

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2018 ore 11:37

Ancora una volta concordo con Emanuele su tutto, in particolare il discorso di crearsi e curarsi l'ambiente di scatto... qui nessuno ce l'ha con i capanni autocostruiti... si sta parlando di capanni dove paghi e vai a scattare le foto, uscendo bello contento con la tua foto bella che pronta... della serie ti piace vincere facile (il tu non è riferito a nessuno sia chiaro)? MrGreen
Nulla contro queste persone eh, solo bisognerebbe avere l'onestà di scrivere sotto la foto come è stata fatta, anche solo per una questione di rispetto verso chi si fa il c**o per scattare ad una determinata specie in Natura!
Lo scatto nella fotografia naturalistica è solo l'ultimo tassello, anche perchè non è che ci voglia poi molto a comporre e scattare... il difficile è trovare il soggetto nelle giuste condizioni di luce... ;-)

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2018 ore 11:48

Non è etico far passare una foto wild (gratis pagata solo con il sudore) con una scattata dentro un capanno a 150€ al giorno...


Tu hai scritto capanno in modo generico, non capanno a pagamento però MrGreen
Poi magari ho letto male io ;-)

Però faccio un esempio:

1- Sei in Italia, vuoi fare l'accoppiamento tra due avocette e studi il territorio per trovarle e fotografarle.
2- Un olandere va Texel senza studiare il territorio, non fa proprio fatica perchè le avocette trombano davanti la tua macchina fotografica senza nemmeno un telo mimetico davanti. E senza pagare un centesimo di euro!

Sei più bravo dell'olandese perchè hai ottenuto una foto "wild"? Lui non è bravo perchè ha trovato una realtà diversa da quella italiana?

Spesso passa il concetto che l'estero equivale a trovare la pappa pronta, come lo è pagare 150 euro per una giornata di capanno.
Parliamo di capanni da 100/150 euro al giorno? Mettiamo ad esempio le aquile di mare polacche....puoi studiare il territorio italiano fin che vuoi, ma non le trovi.
Che facciamo allora? Ci tumuliamo nel nostro bel paese a fotografare soltanto le specie presenti?
Non andiamo in Africa a vedere un ghepardo che caccia? Paghi un africano che ti accompagna, equivale a pagare dei capanni fotografici, non trovi?




user6737
avatar
inviato il 30 Maggio 2018 ore 12:12

Sei più bravo dell'olandese perchè hai ottenuto una foto "wild"? Lui non è bravo perchè ha trovato una realtà diversa da quella italiana?


puoi studiare il territorio italiano fin che vuoi, ma non le trovi.


si sta parlando di capanni dove paghi e vai a scattare le foto, uscendo bello contento con la tua foto bella che pront


Non si sta parlando di essere più o meno bravi, si sta parlando di come differenziare due tipi di fotografie...quella wild e quella a pagamento, come ci si spaccia di essere grandi fotografi naturalisti, ma poi tirando le somme non lo si è...e comunque credo che se esci dai confini e conosci i posti, non serve pagare una struttura per scattare due foto ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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