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"Quei due di Palermo" Quei due hanno avuto molto in comune, oltre l'età, tanto. Sia l'uno che l'altro, oltre allo stesso lavoro e all'amicizia che li legava, la loro onestà. Quei due, due caratteri diversi, complementari tra loro, uno più razionale l'altro più passionale. Entrambi con un carisma e una forza d'animo e spirito di abnegazione esemplari. Entrambi a cui piaceva molto "parlare" alla gente, e in particolare ai "picciotti" (giovani) siciliani. Quei due hanno avuto tanto in comune, tanti sentimenti, lo stesso dolore, la stessa rabbia nel vedere tutti i loro più stretti amici, oltre che collaboratori "ammazzati". Entrambi in comune a convivere con quel nuovo sentimento: la paura, che di certo non li hai vinti mai. Solo per gli altri, le loro famiglie e per i loro "ragazzi" che li proteggevano. Hanno avuto troppo in comune quei due. Anche se uno lo disse prima il perchè si muore e morì per primo tra le braccia dell'altro. Quel giorno anche l'altro morì, anche se lo "ammazzarono" cinquantasei giorni dopo. Quei due hanno avuto in comune la stessa vita e la stessa morte.
23 Maggio 1992 - 19 Luglio 1992
Questo mio video è dedicato "Alla mia terra, la mia Sicilia, una terra insanguinata. Dove la sola "speranza" non è mai "bastata", anzi, è sempre "morta". A Rosaria Costa. 25 set 2011
Momenti terribili...rivedendoli si prova lo stesso dolore... il tempo non lo ha cancellato e nemmeno attenuato! Hai fatto un lavoro egregio... PER NON DIMENTICARE MAI !!!! francesca
Molto toccante, commovente e particolarmente emozionante riascoltare le loro voci e rivedere le interviste!
La fermezza con cui Giovanni Falcone risponde: "No, mai!" alla domanda - Ha mai avuto dei momenti di scoramento, magari dei dubbi, delle tentazioni di abbandonare questa lotta? - è da brividi! Per non dimenticare! MAI! MAI! MAI!
Hai realizzato un lavoro pazzesco sia nel testo che nel montaggio del video che mi ha fatto venire la pelle d'oca, soprattutto per la sovrapposizione delle immagini dei terribili attentati con i volti di Falcone e Borsellino che sembrano quasi osservare da un'altra "dimensione" quelle scene agghiaccianti...
Ricordo ancora quel giorno.....appena tornato dal lavoro (erano le 13) , entrando in casa ho visto le terribili immagini!!! Mi sono appoggiato allo stipite della porta e lì sono rimasto ammutolito , intontito....era come se avessero spezzato un sogno!!! Ogni anno ripenso a quei momenti quando il sogno si è spezzato!! Ciao,Raffaele
Raffaele scusa se ti correggo solo l'orario...era pomeriggio tardi a Capaci e anche in via D'Amelio...del resto son passati 26 anni...ciao e scusami ancora
Bravo Eugenio: per quelli come te, non sono morti invano ed il sogno non muore ma marcia insieme ai siciliani, ai calabresi, agli italiani tutti che non vogliono più tacere!
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