| inviato il 23 Aprile 2018 ore 13:56
ciao a tutti, è da poco che mi sono avventurata nel mondo vintage, fotografando fiorellini e cosette pucciose del genere.
per caso mi sono ritrovata dei tubi di prolunga tra i piedi e ho voluto provarli, complice anche il mio biotar con una sobrissima messa a fuoco minima di 90 cm.
Non li avevo mai provati, sapevo solo che accorciavano la distanza di messa a fuoco, ma non avevo idea che si perdesse l'infinito ad esempio, è stata una scoperta per me alquando scioccante ahaha 
Ma veniamo al succo del topic.
I dubbi che sto avendo sono i seguenti (ricordate che non sono brava nei calcoli, vado piuttosto ad occhio)
- ho provato con il tubo da 1,2 cm e la messa a fuoco si riduce di circa la metà, sui 45 cm. mi sembra il migliore anche come rapporto di ingrandimento, posso fotografare un fiore mantendo lo sfondo dietro.
- ho provato con il tubo da 2 cm e la distanza messa a fuoco diventa circa di 1/3 e non ho idea di quale sia il rapporto di ingrandimento ma TROPPO ahahah tipo puoi farci fiori, insetti ma riempono quasi totalmente il fotogramma, lasciando poco spazio alle caratteristiche dell'obiettivo (tipo il bokeh)
non solo, in questo modo solo il centro è nitido e i bordi degradano spaventosamente. Insomma poco usabile.
Inoltre ho notato che la ghiera di messa a fuoco diventa praticamente inutile, gira a vuoto, e per un aggiustamento di un mm devi girarla di 280 gradi, in pratica fai prima ad avvicinarti e allontanarti con la fotocamera.
Questo allo stesso tempo genere problemi non indifferenti, tipo perdita continua di messa a fuoco, per movimenti anche minimi.
Il cavalletto potrebbe essere una soluzione, se però non ci si mettesse il vento..
Mi chiedo se ci sono trucchi che ignoro, per migliorare la messa a fuoco.
E soprattutto se c'è una apertura consigliata (ho notato che la pcd è davvero minima a TA, anche per questo è molto facile sbagliare il fuoco) e se da un lato preferisco una pdc ridotta per esaltare le doti dell'obiettivo, dall'altra diventa inutilizzabile. Ma chiudendo il diaframma - non ho ancora provato, perchè ne ho letto solo ieri - le caratteristiche intrinseche della lente si perdono? (sfuocato a bolle, sfuocato pittorico, etc)
Ho letto che la macrofotografia si fa con diaframmi piuttosto chiusi, ma non so se vale anche con le lenti vintage, non essendo una vera e propria macro e non avendo velleità di riproduzione fedele e dettagliata della realtà...
Grazie!!!
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| inviato il 23 Aprile 2018 ore 16:25
Ciao Morgana,
ho scritto qualcosa sul Thread di Fralom OM Zuiko 50 macro f/3.5 e sistema micro 4/3
Ho usato sia soffietto che tubi di prolunga, anche insieme.
Non sono un mago... e qualche problemuccio l'ho trovato... (vento, polvere, messa a fuoco difficoltosa)
Comunque i tubi di prolunga li avevo usati anche con obiettivi non macro. Con risultati mica male.
Per evitare il vento, fai le tue prove sul tavolo di casa, davanti alla finestra.
Vabbé... ora devo andare... Scusa l'intervento un po' frettoloso e frammentario... e anche leggermente OT 
Ciao, Roberto |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 20:59
Intanto grazie per la risposta. mi sono letta la tua risposta sul topic dello zuiko e cavolo, bel bakuza che hai creato 
però a me serve di viaggiare leggera, e non sono paziente da mettermi a fare queste cose in casa.
mi piacerebbe poterle fare all'esterno, e i tubi di prolunga mi sembravano un buon compromesso perchè leggeri.
ma non capisco dove sbaglio, se sbaglio. e soprattutto se c'è margine di miglioramento.
metto un esempio così si capisce.
c'era un mini-mini-alveare in mezzo a delle frasche.
ho messo il tubo da 2 cm perchè con quello da 1 veniva tutto troppo piccolo.
e ho scattato (a f5.6 mi sembra)
ora di 10 foto ne ho salvata solo una, questa. che non è neppure venuta a modo, perchè la vespa non è a fuoco, ma è a fuoco il margine delle entrate dell'alveare.
ma nelle altre il fuoco era ancora piu critico, a fuoco il lato dell'alveare, a fuoco il bastoncino dietro, tutto questo perchè ogni minimo movimento (mio e del vento) mi creava un terremoto.
ibb.co/miJJGx
che fare?
chiudendo ancora di piu il diaframma risolvo qualcosa?
devo arrendermi alla ciofechezza? |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 21:18
Io ho preso da poco il Leica 100 f/4 macro.
Con la versione elicoide io rapporto di riproduzione di ferma a 1:3 ma questo a me basta e fa cose interessanti tipo questa:
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2758577&srt=data&show2=1&l=it
Tuttavia è una lente da FF per via della focale lunga.
Se l effetto che cerchi e questo qui, usa il tubo più corto che hai, e nn scendere oltre.
Ma se davvero vuoi stare comoda e meglio cercare un macro dedicato che ti può aiutare molto.
Non sono un grande esperto di ciò...
Ma ti posso dire che ho visto tantissime foto bellissime fatte con vari 55mm macro.
Io vantaggio è che nn perdi la messa a fuoco a infinito. |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 21:40
Bellissima la foto!
Così riesco ad ottenerli anche stanza tubo, anche se non ho il 100mm, con il Biotar o il fuji riesco ad avere il fiore così grande.
Era per avvicinarsi ancora di più... Ma evidentemente l unica soluzione è l'Obiettivo macro..
Tra l altro, piccolo ot, credo di aver combinato del casino con la rotellina delle diottrie.
Focheggiavo bene e bello preciso.. Poi ho iniziato a trovare difficoltà, vedevo tutto sfuocato nel mirino, e non trovato il giusto fuoco, cosa che si notava guardando le foto al pc si vedeva un leggero fuori fuoco.
Mi son detta che forse ero incappata per errore nella rotella di regolazione, cerco di aggiustarla, ma come giro non mi ritrovo.
In pratica vedo più nitido nel mirino solo girando verso il meno (e io non sono miope) e comunque il fuoco, controllando da pc, non è nitido lo stesso!
Se giro verso il più non vi dico... Non vedo più un accidenti, |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 22:01
Eh... Per andare ancora oltre serve per forza un macro 1:1.
Ma quello da usare e davvero rognoso..
Comunque mine successo anche a me!
Ho risolto metto a fuoco da monitor e poi vedendo a mirino se vedevo bene ! |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 22:26
“ chiudendo ancora di piu il diaframma risolvo qualcosa? „
Qualcosa sì ma non aspettarti miracoli ad alti ingrandimenti. Più chiuso è il diaframma e maggiore è la profondità di campo. Spesso però anche quello non basta, motivo per cui si usano le slitte micrometriche con cui fare una serie di foto muovendo la reflex di pochi mm (o anche micron) in avanti o indietro, per poi unirle con photoshop o altri programmi dedicati.
In ogni caso un buon treppiedi è d'obbligo per fare macro molto spinte come ingrandimento. |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 23:34
In effetti la profondità di campo è ridottissima, e bisogna pertanto chiudere il diaframma. Poi però i tempi si allungano e il mosso rimane in agguato.
Inoltre la polvere è più visibile con diaframmi chiusi.
Il focus stacking non lo so fare... |
| inviato il 24 Aprile 2018 ore 0:26
Eh stavo consigliando anche io come Nico una slitta. Però così hai altra roba da portare. E non dimenticare il flash, se vuoi puoi usare quello della macchina con dei diffusori a petalo. |
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