| inviato il 20 Aprile 2018 ore 21:12
Ciao, essendo anch'io ignorante in materia, soprattutto per quanto riguarda la pp, a maggior ragione...la resa cromatica è importante !!
Credo che anche chi possiede gli strumenti della post produzione e dei profili colore, tenga in considerazione questo aspetto. Anche nella pp c'è sempre un base, in fondo, da cui partire..ed una certa resa che si vuole ottenere.
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| inviato il 21 Aprile 2018 ore 0:59
Si, certamente; però mi chiedevo se con i mezzi attuali in pp sia così fondamentale avere già in partenza dei buoni colori oppure si possono agevolmente ricreare con qualche impostazione in pp  |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 1:17
Se l'obiettivo ha una resa caratteristica e apprezzabile difficilmente si vorrà modificare in PP. Si andrà magari a correggere il bilanciamento del bianco, ma la resa di alcuni colori potrebbe superare qualsiasi resa "artificiale" data da filtri vari e correzioni in software.
Il discorso potrebbe valere anche per altre caratteristiche come la distorsione: ovvio che si possa correggere in PP, ma una lente che già in partenza offre uno scatto con poca distorsione è sicuramente una base migliore da cui partire. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 1:26
Guarda, posso dirti che il 90% di quello che leggi online riguardo alla resa cromatica delle lenti e delle fotocamera in generale sono boiate clamorose per diversi motivi:
- Chi giudica dà un giudizio personale, non una misurazione della reale fedeltà cromatica di una lente
- Chi giudica lo fa solitamente senza poter avere un riscontro diretto del reale colore della scena fotografata
- I giudizi sono quasi sempre influenzati da preferenze del marchio o dal prezzo: tra una foto con una lente da 2000€ di qualche marchio famoso tedesco e una da 400€ molti preferiranno la prima a prescindere anche se magari sono praticamente identiche dal punto di vista cromatico o comunque così simili che nessuno si lamenterà o noterà mai qualcosa di sbagliato nella lente da 400€.
- Chi giudica la resa cromatica troppo spesso lo fa con monitor non calibrati
- Muovere un qualunque slider in Camera Raw fa una differenza molto più grande di quella effettivamente presente tra due lenti, e se proprio vuoi strafare puoi creare un profilo ad hoc per la combinazione di lente/camera che usi.
- Anche con monitor calibrati e tutte le buone intenzioni del caso l'occhio è un sistema MOLTO fallibile quando si tratta di colori, addirittura molte persone da un occhio all' altro hanno percepiscono i colori in maniera diversa, figurati come può variare la percezione da individuo a individuo...
Insomma, l'unico che può giudicare la resa dei colori di una lente a meno di non andare a cercare i dati di trasmittanza relativa ad ogni frequenza (e anche qui, non significa necessariamente un risultato esteticamente più piacevole, ma solo più corretto) sei te, nessun' altro ;) |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 1:29
Sì. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 6:42
ciao, premettendo che non ho mai scelto un obiettivo in base alla resa cromatica concordo con @Bubu93, tuttavia segnalo che non sempre si ha il tempo di post produrre. I professionisti che scattano ad esempio ai mondiali devono inviare subito gli scatti per la pubblicazione, quindi scattano in jpeg e inviano. In questi casi quindi ha senso avere una lente che dia la miglior qualità possibile direttamente in camera. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 11:04
Concordo pienamente con gli altri interventi, in particolare:
"Se l'obiettivo ha una resa caratteristica e apprezzabile difficilmente si vorrà modificare in PP."
Alcune caratteristiche date dall'obiettivo non credo siano replicabili con la pp, così come non tutti i tipi di aberrazioni correggibili.
Io per es. dovrei approfondire sui profili colore, gli strumenti (cursori, x non dire filtri) dati dai software di sviluppo e fotoritocco li vedo piuttosto "rischiosi", se lo scopo è quello di avere colori naturali, si intende.
Infine non mi preoccuperei più di tanto della resa colore del tamron 17-50, per quello che si può chiedere ad uno zoom pratico e luminoso, non mi sembra poi così peggiore rispetto alla concorrenza.
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| inviato il 21 Aprile 2018 ore 12:31
Oggi pessimi obiettivi non esistono quasi più e anche i cinesi da pochi soldi sono decenti.
Il cromatismo rimane uno scrupolo personale. Il professionista può avere interesse a che le sue ottiche diano risultati omogenei anzitutto nella resa dell'incarnato e con i profili ci può riuscire, mentre l'amatore o "chi gioca con la fotografia", può avere interesse alla resa pittorica di talune ottiche e quindi non ha interesse ad appiattirla a uno standard. All'epoca della pellicola, si poteva intervenire sui tipi di pellicole, sviluppi, sulla carta di stampa (ricordo che tra le carte Kodak e Mitsubishi la differenza era "drammatica"), ma se si volevano incarnati affidabili, nonostante varianti da pellicole, sviluppi, stampe ecc... bisognava scattare con ottiche che avevano il desiderato timbro cromatico come peculiarità intrinseca. Oggi di colore ce n'è fin troppo per l'apporto sensore e le differenze introdotte dalle ottiche passano in subordine, però, come anticipato da altri, avere la qualità desiderata già come caratteristica dell'ottica, senza doversela cercare con profili e altro, è più pratico e godibile. Peraltro, nel fai da te, anche se hai fatto un ottimo lavoro, rimane sempre quell'antipatica sensazione di poterlo fare meglio. Insomma, le differenze di approccio alla questione sono sottili e dipende dalle preferenze personali. Per chi adora smanettare in PP, la questione neppure si pone...
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| inviato il 21 Aprile 2018 ore 12:44
Per me un senso c'è, anche se sono d'accordo che in post si possa cambiare quel che vuoi.
Io anzi ho sempre scelto le ottiche per quello e non penso di essere l'unico 
È ultranota la dominante metallica di certi Sigma Art, o giallastra di altri, tra cui i Canon, o Verdina qualche Sony.
Perché se no sarebbero tanto apprezzati da sempre i neutri Leica, o Nikon, o Minolta?
Tamron nella media è neutro, per esempio.
Poi interviene la nitidezza  |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:25
Quoto Bubu93 in tutto. Ho testato con un po' di buonsenso un 18-55stm e un 24-70 usm (110 e 2100 euro) entrambi a 35mm (per evitare gli estremi per entrambi) sulla resa cromatica. Senza fare assolutamente niente in post produzione, altro che interventi complicatissimi. La prima prova col bilanciamento del bianco in automatico. Nel confronto ho scoperto una leggerissima tendenza al rosa di cui non mi ero mai accorto del 18-55stm e una resa perfettamente neutra del 24-70. E il vetraccio dice la sua, certo i profili colore non li fanno con i vetracci. Nella prova successiva ho effettuato il bilanciamento del bianco on field (per cui le curve colore hanno tenuto conto di ciò che entrava dalle lenti). Ho guardato il risultati per ore, visualizzazioni al 100% e cercando di trovare qualcosa che doveva esserci per forza. Niente, ci ho rinunciato, non vedevo niente. Poi ci sono tante altre valutazioni sulla lente, ma quella della resa cromatica ha davvero poco senso, si può correggere tanto prima quanto in post o con un profilo dedicato. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:34
Mi associo a Bubu93 |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:44
Ho provato anche tutte le possibili comparazioni tra 18-55stm, 24-70 2.8usm e 50 1.8stm su 100d e 5d. Ad onor del vero non ricordo se ho agito ulteriormente in PP con lo strumento contagocce su un elemento neutro. Ma ricordo assolutamente che è una pippa mentale che non dovrò farmi mai più. |
user46521 | inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:46
Come colori con il digitale assolutamente no.
Invece come contrasto si eccome |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:48
Ma c' è anche tant' altro sulle lenti. Della resa cromatica direi di non preoccuparsi. |
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