| inviato il 26 Aprile 2018 ore 12:58
“ Puoi forse,mentre fai un altro lavoro, cercare di fare esperienza nel tempo libero... ma significa fare due lavori con un solo stipendio... „
La mia esperienza è stata proprio questa, esatto.
Facevo un altro lavoro, mi spaccavo 18 ore al giorno per mantenere gli studi.
Ho affiancato la cosa un paio di anni rinunciando anche ai primi lavori che mi capitavano perchè ero interessato solo a sentirmi pronto, preferivo guadagnare con il lavoro che avevo primario piuttosto che lanciarmi in un burrone dove le lacune erano molte.
Poi con il passare del tempo mi son sentito pronto (a dire il vero non ci si sente mai, ma c'è un momento dove avverti la necessità di farlo) ed ho lasciato l'altro lavoro per dedicarmi interamente alla fotografia.
“ Puoi forse,mentre fai un altro lavoro, cercare di fare esperienza nel tempo libero... ma significa fare due lavori con un solo stipendio... „
Per quello si parlava di sputare sangue 
Significa avere uno stipendio talvolta anche importante che serve a sovvenzionare l'altro.
Certamente non è una cosa che si può fare se si ha già famiglia, bisogna farlo da giovani.
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| inviato il 26 Aprile 2018 ore 13:02
“ No Made in Italy, ogni lavoro e' funzione del mercato..
Deve essere vendibile... io non posso produrre salame e andarlo a vendere in un paese musulmano.
Anche se il mio salame e' da campioni del mondo... „
Salt le cose si fanno per step.
E' come se tu fai l'attore e cominci a guardare le case ad Hollywood pensando "forse mi conviene andare a vivere qui, ho sentito che molta gente ci vive bene".
Prima di andare ad Hollywood devi avere un portfolio, una preparazione ed una consistenza fondamentale.
E' l'unica cosa che veramente conta. Poi dove spostarti lo decidi dopo.
La successione/cronologia delle domande sul come lavorare, devono avvenire per step.
Prima si prepara la formazione, il portfolio, ci si assicura che sia un prodotto valido, e solo dopo si cerca di capire dove esporlo. Ma questo è l'ultimo degli step, qui invece si parte da li per arrivare non so dove.
Come se instagram facesse mangiare.
Non è il social che fa mangiare, è il contenuto che ci si mette dentro, questa cosa è fondamentale da capire.
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| inviato il 26 Aprile 2018 ore 13:03
“ Come concetto...
è morta e stramorta.
L'oro vale tanto perchè non lo si trova facilmente.
La sabbia vale nulla perchè ti basta andare in prossimità del mare e ne trovi quanta ne vuoi.
...
Ormai le fotografie stanno sempre più diventando come la sabbia.
„
@I_Felix Questo però credo valga solo per alcuni tipi di foto, penso a paesaggi, città, animali in cui effettivamente di foto equivalenti ce ne sono un'infinità e per qualsiasi giornale, rivista o sito converrà sempre pagare una sciocchezza la foto su un sito di microstock piuttosto che commissionarla ad un fotografo. In questi campi per avere speranza l'unica è davvero emergere ad altissimi livelli.
Ma il discorso non regge quando le foto non sono equivalenti perché ritraenti soggetti per forza sempre diversi, penso a modelle, eventi, interni, prodotti, giornalismo, ecc.. no? |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 13:07
“ Non è il social che fa mangiare, è il contenuto che ci si mette dentro, questa cosa è fondamentale da capire. „
Assolutamente d'accordo. Tant'è che a vedere i profili social di successo molto difficilmente ci si trovano contenuti scarsi. |
user117231 | inviato il 26 Aprile 2018 ore 13:20
Intanto che vi arruffonate tra voi per capirci qualcosa,
vado a caricare la mia ultima cartolina di Venezia.
Stile Felix...che un giorno, appena scoperto...mi farà ricco sfondato.  |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 13:35
@ilbradipo: Sì, capisco bene cosa intendi. Grazie ;)
@Pippopoint: Esatto.
@Alex221: "scattare,almeno nel mio settore, è un 20% di quello che bisogna fare"
Questa è una grande verità.
@Salt: "Forse l'aspetto meno chiaro della professione del fotografo, che tutti voglion fare perche' immaginano una vita tra modelle e cocktails, e' appunto che e' una professione come le altre.
Fatta perlopiu' di burocrazia, adempimenti, commercialista, tasse, ricerca clienti etc etc.
In sostanza e' noiosa come quella del rappresentante, o quella del bottegaio."
92 Minuti di applausi :D
@Lorenzo_mc: "Il digitale ha realmente rivoluzionato questo settore (secondo me in positivo) ed ha indiscutibilmente introdotto una nuova, inedita ed agguerrita concorrenza."
Vero, ha rivoluzionato il settore e non solo sul piano della concorrenza. In certi generi ha totalmente cambiato il modo di fotografare, abbattendo i costi, riducendo i tempi e stravolgendo i flussi di lavoro.
Un impatto totale che ha trasformato non solo il lavoro in sè, ma anche il prodotto finale, creando proprio nuovi linguaggi.
E non mi riferisco tanto alla fotografia in studio o di paesaggio, ma a tutti quei generi che prevedono un approccio, diciamo, "reportagistico": rapido, più spontaneo e poco mediato col soggetto e la scena.
In questi ambiti molti di quelli che hanno continuato a scattare come si faceva con la pellicola, e non hanno sfruttato i vantaggi del digitale, sono stati letteralmente cancellati dal mercato.
@Ericdrossi: Figurati è un piacere.
"non mi è chiaro quale sarebbe la differenza fra news e fotogiornalismo"
Sono stato poco chiaro, sorry. Diciamo che fotogiornalismo è il contenitore, poi dentro ci trovi roba come quella che negli ultimi anni hanno cominciato a chiamare Documentary Photography, che sostanzialmente è fotografia di reportage (quindi lavori anche molto strutturati e protratti nel tempo che raccontano una determinata realtà). E ci trovi pure la fotografia di News (cornaca, eventi sportivi ecc. ecc.) quella destinata ai quotidiani e compagnia: fotografo una cosa che accade oggi e devo spedirla in redazione o in agenzia ieri :)
"cosa hai fatto per iniziare e fare esperienza?"
Ho trovato un fotografo che mi ha preso nel suo studio, dopo un anno ho aperto la mia partita IVA, continuando a lavorare con lui per un altro annetto, ma prendendo anche i miei lavori.
Ovviamente all'inizio lavori quasi gratis, ragione per cui mi veniva permesso di prendere anche lavori miei. In questo il "mio Fotografo" è stato un grande.
Come per tutti i lavori serve esperienza, sia sul piano tecnico/pratico che su aspetti più "soft", che poi tanto soft non sono: trovare i clienti, rapportarsi con loro, conoscere il mercato, capire cosa significa lavorare su commissione (questo può essere traumatico :D ).
Comunque, molte delle difficoltà che si incontrano sono comuni a tutti i lavori in cui hai bisogno di una partita IVA, ovvero: sei solo contro il mondo .
A mio parere, hanno ragione sia Salt che Made in Italy , bisogna solo fare una sintesi tra i loro pesieri: Bisogna avere qualcosa da dire (contenuti), sarepere come dirlo (tecnica) e comunicarlo alle persone che potrebbero essere interessate, ammesso che ce ne siano :D (marketing).
Però bisogna anche saper improvvisare e buttarsi senza salvagente, perché se aspetti di imparare tutto quello che c'è da sapere resti al palo. |
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