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"La fotografia come professione è morta" e' davvero così? E Perché?


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avatarjunior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 11:45

Ciao a tutti!

Ho visto che ci sono molti thread aperti da fotoamatori, spesso giovani, che presi dall'entusiasmo chiedono se sia possibile trasformare la loro passione in una professione e come iniziare a farlo, ma la maggior parte delle risposte è riassumibile in un bel "lascia perdere".

Ora, anche se, ponendomi questi dubbi, evidentemente anche io almeno un po' sto iniziando a pensarci (ho 26 anni, una laurea in una materia che mi è piaciuto studiare ma in cui mi sento sempre meno adatto a trattare per tutta la vita come lavoro, che comunque anche volendo non sarebbe facile da trovare, e la passione per la fotografia, che è forse l'unica cosa potenzialmente remunerativa che mi piace davvero fare e in cui mi sento almeno bravino), non voglio qui chiedervi consigli, ma piuttosto provare a discutere sul tema "professione fotografo oggi" un po' a 360° e in particolare sul perché per molti del settore è ormai diventata una professione in declino e con cui non si riesce a guadagnare abbastanza per vivere, soprattutto iniziando da zero.

Premettendo ovviamente di non conoscere il settore e di voler sentire appunto le vostre opinioni, non riesco bene a capire quali siano i settori fotografici effettivamente penalizzati rispetto al passato e perché.

Ad esempio spesso si dice che la possibilità ormai per chiunque di scattare belle foto grazie a smartphone e compatte varie, ma anche reflex e ml a buon mercato, ha fortemente penalizzato il settore, facendo calare notevolmente la percezione del valore di una fotografia e di conseguenza la disponibilità a pagare qualcuno per averne una.
Un po' questo è sicuramente vero, ma mi sembra che l'unico ambito in cui ciò possa avere avuto un'influenza sia quello della fotografia di eventi privati e mi chiedo, in quali casi una volta davvero qualcuno pagava un professionista per delle foto? Matrimoni a parte (che comunque ancora oggi da quello che ho capito sono un settore poco in crisi), c'era davvero una corsa a pagare il professionista per immortalare eventi più o meno importanti? Dalla mia esperienza di nato negli anni 90 non ricordo che né la mia famiglia né quelle di miei amici abbiano mai ingaggiato un fotografo (anche per eventi come prime comunioni o cresime) se non al massimo per le fototessere. E ok che oggi è sicuramente più facile avere l'amico/parente con la reflex più o meno bravo disposto a farti le foto gratis, ma anche qui siamo sicuri che senza quell'amico/parente si sarebbe andati a pagare qualcuno?

Mi viene da pensare quindi che, se ora tutti sono presi dalla frenesia di fotografare tutto con lo smartphone, semplicemente una volta nella maggior parte dei casi si rinunciava ad avere le foto (piuttosto che pagare qualcuno) o se ne faceva qualcuna con le compatte a rullino che per le foto ricordo già esistevano (comprese quelle usa e getta MrGreen).

In altri ambiti (foto-giornalismo, sport agonistici, moda, pubblicità, reportage, ecc..) invece non vedo come la diffusione di smartphone e fotocamere economiche possa avere influenzato in qualche modo, visto che mi sembra che per lavorare in quei contesti le attrezzature usate sono decisamente professionali e non alla portata di tutti, ma sono pronto ad essere smentito!

avatarjunior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 17:09

"La fotografia come professione è morta"...
sono un fotografo professionista, ti dico come la vedo io: non è che sia morta, è satura. L'offerta supera la domanda, in tutti i campi, dal matrimonio allo sport.
Il fatto che le fotocamere sono alla portata di tutti,basta andare alla mediaworld, ha fatto credere alla massa che basti avere una macchina fotografica. Non ho ancora capito perchè questo concetto non si estenda anche alle penne stilografiche... mai nessuno che dica "sono uno scrittore ora che ho sta penna da 300€"...

Nella fotografia invece, così come nel video e nella grafica, il fatto di possedere l'attrezzatura e che ci siano amici o parenti che non ce l'hanno e ti dicono "che bella foto", "ma sei un fotografo eccezionale" pur di avere uno scatto a gratis, ha fatto credere di essere pronti per regalare a destra e a manca le proprie opere, poi quando si scopre "silver efex", si inizia a postare tutto in BN con citazioni famose.. li il passo di sentirsi come un PRO è fatto.

Il committente, si ritrova travolto quindi da professionisti e amatori e per lui la scelta non facile. Pagare un lavoro ad un professionista o accontentarsi dello zio bob di turno che me lo fa a gratis o per 2 lire?
Premettendo che si sa, l'essere professionsista vuol dire avere la p.iva e non necessariamente essere migliore di un amatore, perchè molti amatori sono di gran lunga più bravi di molti PRO... quello che illude il fotografo ed il committente, è che c'è chi è disposto a regalare o vendere a poco niente la propria fotografia pur di vederla pubblicata... "è solo all'inizio, così mi faccio il nome". Questo modo di pensare, sta distruggendo la fotografia come professione. Perchè? oggi lo faccio io, domani tu, dopodomani Tizio... estendendo questo modo di fare a tutti... chi verrà pagato equamente per dire "ok lo faccio di professione"???
Perchè io committente,dovrei pagare uno still life per il mio negozio di abbigliamento, o ritratti di moda, a te fotografo professionista, quando ho decine di ragazzi che sono proposti a gratis? C'è differenza? Io la vedrò? I miei clienti,la vedranno?

Detto questo... no,la fotografia come professione non è morta, ma solo chi veramente si sa distinguere dagli altri, potrà ora ed in futuro farlo di lavoro.

Alessandro Capuzzo

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 17:27

e' che alcune professioni sono irrimediabilmente morte.
Che ne e' dello stalliere?...
E del carburatorista? in un'epoca di iniezione elettronica non esiste piu'?
L'archivista?... il battilastra...il tessitore e cosi via... non sono scomparsi. Ma indubbiamente il loro numero e' diminuito.

Il fotografo oggi e' una cabina telefonica a gettoni in un mondo di cellulari.... Se e' piazzata in una zona in cui non c'e' campo avra' la fila fuori della porta. Se viceversa e' in una zona ben servita dal 4g restera' inutilizzata.


Scherzi a parte, di fotografia BUONA c'e' ancora fame e la si paga. per tutto il resto il mercato e' finito.

user2034
avatar
inviato il 20 Aprile 2018 ore 17:42

Ho visto e continuo a vedere fotografi che chiudono bottega non mi pare che sia un settore in crescita ,mi pare piuttosto che molti avendo un corredo e non avendo lavoro si buttino sul mercato dell'immagine ormai al collasso per saturazione.
Prova a cercare di noleggiare un film in dvd ?
Nella mia zona in due anni hanno chiuso in 5 la pay tv li ha sterminati.Triste

user117231
avatar
inviato il 20 Aprile 2018 ore 17:55

È normale..credo.
30 anni fa solo i fotografi fotografavano.
Oggi anche i ragazzini di 6 anni con smartphone.
Se ne deduce che sia parzialmente colpevole
Steve Jobs.
...
Per deduzione.
Jobs ha ucciso la professione del fotografo.
Il diavolo protettore della Fotografia. MrGreen

user46521
avatar
inviato il 20 Aprile 2018 ore 18:02

Bhe dai... morta totalmente no...
Diciamo solo alcuni generi tipo reportage, paesaggio, streeth,naturalistica.
Altri tipo matrimonio, moda, sport, ritratti ce la fai ancora a campare se sei bravo.

user46521
avatar
inviato il 20 Aprile 2018 ore 18:03

Io faccio prevalentemente i generi in cui è morta ma frega una s.egaCool

avatarjunior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 18:05

Sono d'accordo, basta farsi questa domanda: chi è che campa facendo foto di paesaggi? Io ne ho di belle della Monument Valley ma chi è che me le comprerebbe mai se ce ne sono già a migliaia di uguali?

Edit: abbiamo scritto in due praticamente la stessa cosa, molto probabilmente è vero.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 19:19

Tutti hanno la patente ma sono pochi quelli che sanno veramente guidare. Poi è anche questione di sapersi vendere es essere possibilmente "sponsorizzati". Per il resto io sono come Stevia80MrGreen

avatarjunior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 19:31

"ho 26 anni, una laurea in una materia che mi è piaciuto studiare ma in cui mi sento sempre meno adatto a trattare per tutta la vita come lavoro, che comunque anche volendo non sarebbe facile da trovare, e la passione per la fotografia, che è forse l'unica cosa potenzialmente remunerativa che mi piace davvero fare e in cui mi sento almeno bravino"

Non posto quasi mai sul forum, ma leggendo questa frase sento il dovere morale di risponderti, perché mi sembra di rivedere la mia storia personale, con la differenza che io di anni ne avevo 28, quando, dopo la laurea in una materia che mi è piaciuto studiare, ma che mi sentivo poco adatto a trattare tutta la vita per lavoro , mi sono messo a girare per gli studi fotografici col mio ridicolo portfolio.
Sono passati 9 anni ed è da allora che faccio fotografie per lavoro. E aggiungerei pure che sono passati 9 anni ed è da allora che sento dire che la fotografia professionale è morta.

La fotografia professionale non è morta, è solo cambiata e sta continuando a farlo alla stessa velocità con cui stanno cambiando i mezzi di comunicazione. L'unica cosa che sta morendo sono i fotografi che rimangono legati ai vecchi paradigmi.

Il fotografo di quartiere (o di paese), che campa facendo ritratti in bottega a gente col vestito della festa, è scomparso o resiste solo in pochissime particolari realtà.

Io mi occupo di matrimoni e di fotografia documentaristica, per quanto riguarda i primi (parlo di questi perché costituiscono ben più della metà del mio fatturato annuo) lavoro solo tramite internet.
Per farti capire come è cambiata la professione, considera che vivo in campagna e ho lo studio al secondo piano di casa, non arrivo mai tardi a lavoro e risparmio i soldi per l'affitto del fondo :)
Il 90% dei servizi li scatto ad almeno 100 chilometri dalla mia città, quando non trovo matti che mi portano all'estero.
Faccio tutto questo investendo circa 3000 € all'anno in pubblicità su internet (che non sono nulla per una cosa che ti fa campare). La gente arriva sul mio sito web, vede i miei lavori, li confronta con quelli di altri fotografi in giro per l'Italia e sceglie il professionista che gli piace di più.
In questo modo riesco a lavorare imponendo il mio stile fotografico (bello o brutto che sia) e così anche i matrimoni diventano molto divertenti. In più viaggio gratis, che non guasta :)

Sicuramente è più dura di 10 anni fa, perché sei in concorrenza potenzialmente con tutto il mondo, le cifre in ballo sono più basse e c'è da farsi un mazzo così. In estate non c'è respiro ed in generale è una professione totalizzante. Ah, non diventerai mai ricco. Mai.
Però, realisticamente, puoi riuscire a campare ed ottenere le tue soddisfazioni.

Quindi la fotografia professionale non è morta, devi solo interpretare il contesto, trovare la tua nicchia, farti un mazzo così e non smettere mai di studiare (possibilmente cose che non abbiano nulla a che vedere con la fotografia :) ). Oggi ci sono nuove possibilità, ma non è assolutamente una vita facile.

Per concludere, mi permetto di darti un consiglio: imbocca questa strada solo se quando parli di fotografia ti si illuminano gli occhi e se sei disposto a metterci tutto te stesso.

Se lo fai solo perché pensi che sia l'unica cosa potenzialmente remunerativa che sai fare , lascia perdere. Andresti solo a rimpinguare le schiere, già belle cicciotte, di turisti della fotografia professionale e finiresti povero e frustrato (povero, a dire il vero, ci finirai comunque).

Non ti scoraggiare e qualunque cosa deciderai di fare, falla con passione ;)

Questi sono i miei due centesimi, un saluto e un grosso in bocca al lupo.

user117231
avatar
inviato il 20 Aprile 2018 ore 20:11

Francesco, se quello che hai raccontato è vero, e non ho motivi di dubitarne..
hai tutta la mia stima. Cool

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 20:20

L'intervento di Francesco mi è piaciuto. Perché mi pare sia insieme realista e ottimista.
Gli ingredienti sono ovviamente capacità e tenacia. Ma anche costi ridotti all'osso e flessibilità assoluta. Che vuol dire anche adattabilità rapida e un po' di spirito di sacrificio.
Tutte cose che molto spesso non si trovano tra chi intraprende questa, come anche altre professioni.

Tornando al promotore di questo thread. Credo che la prima cosa da capire sia in quale settore della fotografia ci si voglia inserire.
Perché le regole e gli spazi possibili sono molto diversi settore per settore.

user117231
avatar
inviato il 20 Aprile 2018 ore 20:33

Pure io sarei interessato ad inserirmi.
Vorrei poter essere titolare di me stesso e padrone del tempo della mia vita.
Pur di ottenere questo...
sono disposto a lavorare gratis. Cool

avatarjunior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 21:09

Discussione interessante, in particolare mi è piaciuto leggere i commenti di @Alex221 @Francescor e @Salt

avatarjunior
inviato il 23 Aprile 2018 ore 16:02

@ I_Felix: Grazie :)
Ma la mia non è una storia troppo particolare per il settore. Ci sono fotografi ben più bravi e blasonati di me (e meno poveri di me :) ) che hanno un'organizzazione molto simile alla mia. Soprattutto in Toscana, dove la gente viene a sposarsi da tutto il mondo, non è difficile strutturarsi in questo modo.
Magari la cosa difficile è capire come muoversi all'inizio, però è un settore che premia ancora il merito, perché riesci ad interfacciarti direttamente con i clienti e se piaci lavori, altrimenti ciccia.

@Ale Z: Grazie anche a te. Hai colto nel segno.
Diciamo che la congiuntura attuale mette un po' tutti i professionisti (non solo i fotografi) sulla stessa barca. Inoltre c'è molta concorrenza, ma il giochino è capire che non si è in competizione né con i pro di bassissimo livello, né con gli amatori. Questi ultimi possono essere anche molto bravi, ma sono pochi quelli che hanno l'esperienza necessaria per coprire con leggerezza un servizio a livello professionale. E di questo i clienti sono spesso consapevoli.

Poi va considerato pure che chi ha fissato 500 € di budget per un servizio di 12 ore e vuol farci rientrare pure un album, o trova qualcosa di coerente con questa cifra oppure le foto non le fa proprio (le cifre in gioco sono almeno il doppio solo con la consegna dei file lavorati).
Quindi non si può parlare di clienti persi, e non si può neppure dire che te l'ha fregato lo zio della sposa con la macchina grossa presa in offerta da Mediaworld.

Detto ciò, è ovvio che le foto alla bimba in posa vestita di bianco per la prima comunione possono farle tutti, anche col telefono. Ecco, quella fotografia lì, a livello professionale, è sicuramente morta o moribonda (ma direi che non ci manca affatto).

Anche gli altri settori sono cambiati, ma a livello di fotogiornalismo/fotografia documentaristica c'è un grande fermento e la situazione è in costante evoluzione, con opportunità sempre nuove (anche qui le cifre in gioco però sono così così, se non sei un super figo i matrimoni pagano molto di più, in proporzione alle ore lavorate) e fotografi interessantissimi che continuano a venir fuori dal nulla.
Qui forse chi se la passa veramente male è chi lavora nel settore delle news, tempi rapidissimi e paghe basse. Ma praticamente non ho mai fatto news, perciò parlo per sentito dire.

Sugli altri campi non mi sbilancio perché non li conosco assolutamente.

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