| inviato il 01 Aprile 2018 ore 21:24
avreste voglia di condividere lampi di genio e ingegno che avete avuto per risolvere problemi mentre scattavate foto? |
| inviato il 02 Aprile 2018 ore 5:46
Durante una scampagnata avevo bisogno di un treppiede basso ma non avevo nulla con me. Mi son tolto una scarpa, ho infilato la reflex al suo interno e ho aggiustato la linguetta e i lacci per avere grossomodo l'angolo che volevo. Il corpo macchina odorava di topo morto, ma ho fatto la foto che volevo! |
| inviato il 02 Aprile 2018 ore 7:34
Dovevo fotografare un soggetto da dietro un'inferriata che purtroppo non mi consentiva di comporre l'inquadratura come desideravo. Allora ho smontato lo zoom e rimontato il tutto al di la della stessa inferriata, terminato di fare le foto ho rimontato e via. Siccome poi i tempi erano abbastanza lunghi, l'ho dovuta tenere ferma ben salda schiacciandola contro l'inferriata: Sony A7R e ha tenuto benissimo, neanche un segno sul corpo. Ovviamente per tutto il tempo dell'operazione la fotocamera è rimasta appesa al mio collo. Questa è una delle immagini della "sessione" flic.kr/p/EJcoNF Un'altra volta (alle Case romane del Celio) la calai, con autoscatto attivato e tenendola con la cinghia, dentro alcuni piccoli fossati. Non venne buona neanche una foto...non puoi anche comporre come vorresti in certe situazioni di fortuna. Come tripod anche io ho usato un po' di tutto tipo sassi, pacchetti sigarette per sollevare l'inquadratura e via dicendo. Sono momenti davvero particolari e li ricordo sempre con piacere, anche quando l'immagine magari non è venuta come speravo. |
| inviato il 02 Aprile 2018 ore 9:43
Foto a dei fiumiciattoli, per avere inquadrature migliori, ho usato il cavalletto come prolunga. E il telecomando per lo scatto. Macchina sottosopra a sfiorare l'acqua |
user117231 | inviato il 02 Aprile 2018 ore 10:00
Un giorno i problemi erano talmente tanti che ho risolto in modo assolutamente geniale... mettendo via tutto e tornando a casa a dormire. |
| inviato il 02 Aprile 2018 ore 12:05
quando volevo fare una lunga esposizione in notturna, mi sono reso conto che la torcia era scarica, il faretto a casa, il flash pure. non sapendo dove prendere la luce necessaria per assicurarmi della messa a fuoco prima di fare lo scatto, ho usato i fari dell'automobile puntati dove mi serviva |
| inviato il 02 Aprile 2018 ore 12:24
Trekking in Appennino, camera al collo che comincia a segare. Mettere la macchina nello zaino nemmeno se ne parla, vuoi mai che in quel momento avvenga IL fatto che cambierebbe le sorti del pianeta e io senza macchina per immortalarlo? Avevo due sacchetti di plastica con dentro derrate di prima necessità chiusi con questi: m.ikea.com/it/it/catalog/products/art/10339171/ Chiusi i sacchetti con il classsico nodo e usai i due ciaffi per attaccare la tracolla agli spallacci. In tutto il giorno non vidi nulla, nemmeno un fungo... Gli stessi sacchetti di plastica più di una volta li ho usati per coprire macchina e lente in casi di pioggia più o meno improvvisa. Stacco l'oculare, infilo la macchina, buchino nel sacchetto e infilo l'oculare: il sacchetto non si muove più e la macchina è usabile ed ermetica. Per le lenti una volta in cui non avevo legacci per fissare il sacchetto, ho usato gli anelli elastici che usano le sciure per legare l'arrosto... Innumerevoli invece gli autoscatti con la macchina sul tetto dell'auto per fare notturne improvvisate... |
| inviato il 02 Aprile 2018 ore 12:58
Nella foresta amazzonica (1 mese) lasciavo ogni tot giorni la macchina dentro sacchetto sigillato con buste di silica gel per assorbirne l umidità (manovra da fare veloce) i sacchetti stessi di silica vanno conservati ermetici in sacchetti di plastica, me li avevo procurati in negozio di scarpe di cuoio.. mi sono trovato che pioveva (io non faccio foto sotto la pioggia) e mi sono incastrato un ombrello alle cinghie dello zaino appoggiato sulla mia testa... (in Oregon questo) Sul lago Titicaca Peru mi cadette il marsupio con dentro il 24 2.8 diaframma scassato. ho aspettato 3 settimane a Puno che dall italia me ne rimandassero uno comprato nuovo (che burocrazia la dogana Peruviana) e poi ho ripreso il viaggio mettendo il 24 scassato in una scarpa all interno dello zaino, 8 mesi dopo in Messico alla bancarella dove avevo comprato usato il 24 2.8 lo do scassato e per un paio di decine di euro me lo sistemano!!!!! |
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