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Il mio primo esposimetro







avatarjunior
inviato il 29 Marzo 2018 ore 9:32

Buongiorno amici di Juza. Sono arrivato alla conclusione di prendere un esposimetro per i miei scatti, paesaggi e ritratti. Utilizzo sia un Df e da qualche tempo anche una Nikon analogica che sto praticamente amando. Soprattutto per quest'ultima vorrei essere sicuro di esporre correttamente le mie foto. Avevo pensato al Sekonic l-208 sia per il costo accessibile che per la sua vena meccanica che tanto mi piace. Cosa ne pensate? Avete consigli a riguardo?

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2019 ore 22:16

Provo a riesumare un topic del 2018 visto che anche io da un po' di giorni mi sto interessando a questo oggetto (sekonic L208)...e chissà che anche Silviobergamo possa trovare finalmente risposta al suo quesito.

Il mio caso è piuttosto simile al suo: ho comprato una Zenit 122 analogica (uguale a quella con cui ho cominciato a scattare, ero poco più di un ragazzino), il problema è che l'esposimetro è rotto e - piuttosto che tentare di ripararla per scoprire poi eventualmente che l'esposimetro è comunque troppo approssimativo - vorrei munirmi di un esposimetro esterno che sia:

1) Ragionevolmente preciso
2) Più piccolo possibile
3) Non troppo costoso (<100 euro)
4) Con buona autonomia

Il Sekonic L208 sembra avere più o meno tutte queste caratteristiche...mi chiedevo però se qualcuno di voi l'avesse provato. In tal caso, come vi è sembrato?

Sono ben accetti anche suggerimenti di alternative che rispondano ai punti soprastanti.

Grazie in anticipo per le (eventuali) risposte.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2019 ore 22:26

io vorrei un esposimetro che misuri anche la luce flash, consigli?

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 0:26

Prendi il Sekonic Flashmate Esposimetro l-308.
Il 308 è + completo, misura anche la luce flash.

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 9:20

Sul Sekonic L-208 (on topic) invece? Non l'ha usato proprio nessuno?

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 9:34

Non so addirittura se esiste ancora il marchio.....
Io usavo con il medio formato, lo ho ancora, un Gossen Variosix.
Poteva variare l'angolo di misurazione, la luce incidente e riflessa.
Non aveva lancette, ma due led, il che lo rendeva più robusto.
La Gossen era un marchio leader ai suoi tempi, ricordo anche il Lunasix.
Per il flash non vi so aiutare.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 9:47

Prendi il 308-S, come già consigliato da qualcuno.

Misura anche il flash.

Il 208 non misura il flash ed è più che altro indicato nel caso in cui uno voglia montarlo sulla slitta, stile LEICAMETER, per capirci.
Però è gigantesco una volta montato, specie sulle RF.

Se vuoi un bel piccolo esposimetro da slitta, a mio avviso tra quelli attuali (tralasciando i vintage) il migliore è il VOIGTLANDER VC METER II LIGHT METER.

E' davvero minuscolo, ma ha però il difetto del prezzo: oltre 200€.

Attenzione che con le vecchie RF, che abbisognano spesso di mirini esterni, gli esposimetri da slitta sono scomodi, oltre che inutili: se c'è il mirino montato non possono essere utilizzati!

Con le reflex invece vanno sempre, visto che non servono i mirini.

Ma la soluzione dell'esposimetro a mano è comunque la migliore e solo quelli "a mano" consentono di misurare anche la luce del flash.

Poi una riflessione:
Sicuro che serva proprio sempre l'esposimetro?

Con osservazione e pratica si può iniziare a conoscere e capire la luce e fare a meno del flash in molti casi. Molti fotografi professionisti, un tempo, usavano raramente l'esposimetro.

Ed ancora un cosa, anzi last, but non least come direbbero gli inglesi:

l'esposimetro ce l'hai già di sicuro in tasca.


E' il Tuo cellulare!

Queste le migliori APP per IOS (ci sono anche per ANDROID, ma non le conosco, le devi cercare):

- POCKET LIGHT METER (che misura anche la temperatura di colore);
- MYLIGHTMETER (che ricorda molto da vicino un esposimetro classico anni 60);
- VIEWFINDER (che incorpora anche altre comodissime funzioni, tra cui un traguardatore per scegliere la focale).


Prova la versione gratuita (se c'è) e poi prendi quella a pagamento: sono sempre pochi Euro ben spesi.

Se poi utilizzi spesso la misurazione a luce incidente prendi LUXI su AMAZON (diffusore da montare sull'obbiettivo dello smartphone) e la relativa applicazione. Avrai un ottimo esposimetro a luce incidente.


avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 12:41

Grazie per il contributo Tonyrigo e per i suggerimenti.

Hai centrato una serie di punti sui quali avevo già riflettuto, vale quindi la pena di commentare passo passo, anche a beneficio di chi magari si sta facendo le stesse domande.


Prendi il 308-S, come già consigliato da qualcuno.
Per il momento lo sto scartando perché contravviene ai requisiti 2 e 3 riportati nel mio primo post. Dovendolo poi utilizzare con una macchina sulla quale non prevedo l'uso del flash, il 308-S mi darebbe poco valore aggiunto.


Il 208 non misura il flash ed è più che altro indicato nel caso in cui uno voglia montarlo sulla slitta, stile LEICAMETER, per capirci.
Però è gigantesco una volta montato, specie sulle RF.
Montarlo sulla slitta era un pò quello che avevo in mente, l'unico deterrente è appunto il fatto che potesse rivelarsi (per quanto compatto) alla fine comunque ingombrante.


Poi una riflessione:
Sicuro che serva proprio sempre l'esposimetro?

Con osservazione e pratica si può iniziare a conoscere e capire la luce e fare a meno del flash in molti casi. Molti fotografi professionisti, un tempo, usavano raramente l'esposimetro.
E' proprio l'esperimento che ho cominciato a fare da qualche settimana: studiando le tabelle EV ho fatto tutta una serie di scatti ad occhio...il risultato ancora non ce l'ho perché non ho ancora finito il rullino. Cercando però riscontro con gli esposimetri di altre due macchine (una Canon 6D ed una Lumix LX100) ho spesso notato che le stime fatte ad occhio sono spesso molto approssimative...è sicuramente questione d'allenamento ed esperienza per carità, ma ti posso garantire (magari hai già provato anche tu) che non è per niente facile azzeccare il valore di EV...a volte ci si indovina, molte altre volte invece è tutt'altro che improbabile sbagliare di 1 o 2 stop.


Ed ancora un cosa, anzi last, but non least come direbbero gli inglesi:

l'esposimetro ce l'hai già di sicuro in tasca.

E' il Tuo cellulare!
Già provato. Anche qui ho cercato spesso raffronto con le fotocamere ed i risultati sono spesso abbastanza diversi (nell'ordine di 1 stop): le fotocamere fra loro vanno (abbastanza) d'accordo, mentre il cellulare spesso "devia" un po'. Ci può stare, visto anche il fatto che la luce incidente è misurata su cellulare con il sensore di luminosità (quello utilizzato per regolare l'illuminazione del display), che potrebbe non essere proprio adatto a questo scopo.


Proprio per questi motivi chiedevo lumi sul Sekonic L-208: vorrei capire se le indicazioni che fornisce possano portare a stime più accurate a quindi a risultati presumibilmente migliori, rispetto a quelli ottenibili tramite stima ad occhio e da cellulare.

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 14:47

L'esposimetro per misurare la luce riflessa non ti serve a molto. Ti basta un cartoncino grigio 18% e la reflex impostata su spot e hai una lettura precisa.

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 15:09

L'esposimetro per misurare la luce riflessa non ti serve a molto. Ti basta un cartoncino grigio 18% e la reflex impostata su spot e hai una lettura precisa.

Credo di non aver capito bene il senso: intendevi forse la luce incidente ? Perché la reflex impostata su spot e puntata su cartoncino grigio non può che fare una misurazione solo di luce riflessa . O forse intendevi che tanto quella riflessa la misuri agevolmente in questo modo?

In ogni caso, se fossimo in studio (o comunque in ambiente con illuminazione "stabile") potrebbe essere un metodo applicabile, sfortunatamente non è proprio quello l'uso che devo farne: mi serve una cosa decisamente più pratica e immediata, utilizzabile nelle occasioni quotidiane (compresi figli che non stanno mai fermi davanti la fotocamera).

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 15:46

E in ogni caso, anche volendo provare, il metodo da te suggerito sarebbe purtroppo inapplicabile alla macchina menzionata ad inizio topic: Zenit 122 per giunta con esposimetro rotto...figuriamoci se riesco a farci una misurazione spot Confuso

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 15:53

Il Lunasix F fa anche da flashmeter.
Oppure il Minolta Autometer III F (anche lui fa l'uno e l'altro)

Ma... attenzione: se non sbaglio fanno da flash meter ma solo collegandoli col cavo sincro al flash o ad un eventuale sensore sincro flash

Però... che te ne fai di un flashmeter? Per decenni ho impiegato i flash con il loro computer interno con risultati perfetti; cioè: imposti il diaframma in accordo alle indicazioni del sensore del flash e nella distanza operativa utile per quel diaframma è il flash stesso a calcolare quando interrompere il flusso di luce per ottenere l'esposizione corretta.

Lo so... nei tempi dei flash TTL questa è una tecnica desueta ma anche i più moderni flash dedicati hanno ancora questa funzione (di solito si chiama AUTO).

Il flash meter diventa utile/indispensabile se devi lavorare in studio con più sorgenti di luce. Per fotografare i bambini -che giocano- diventa un inutile orpello.

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2019 ore 16:01

Intendevo che è un modo per leggere la luce riflessa. Non concordo proprio, questo metodo è molto veloce e si usa esempio nei matrimoni, c'è persino chi usa la mano come riferimento, inoltre non c'è nulla di più stabile della luce del sole. Per il discorso zenit mi era sfuggito, continuo a consigliarti un esposimetro migliore del 208, anche alla luce di un discorso di velocità. Oggi risparmi 100 euro domani ne devi spendere altre 200. Poi vedi tu. Io ti parlo da possessore del 308.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2019 ore 7:32

Caro Silviobergamo,

facciamo un pò di chiarezza.

Le misurazioni della luce sono:

1. RIFLESSA: quella che riflette il soggetto. E il metodo di misurazione delle moderne DSLR digitali (o delle compatte digitali). Funziona abbastanza bene con le fotocamere digitali, anche se spesso va "adattata", lo stesso che l'esposimetro esterno, dove l'adattamento deve essere ancora più evidente e si basa sull'esperienza.

2. INCIDENTE: quella che va verso il soggetto. Si misura in questo caso la luce attraverso un pallina (od una tendina) opalina mettendosi al posto del soggetto e misurando la luce che illumina il soggetto. Lo stesso risultato si può ottenere mettendo il cartoncino grigio apposito vicino al soggetto e misurando questo in luce riflessa.

3. RIFLESSA SPOT: quella che riflette il soggetto in un punto preciso. Si utilizza per questo un esposimetro spot che ha un angolo di lettura della luce molto basso (di solito tra i 5° ed 1° e più è stretto l'angolo meglio è). Con questo metodo si misura il punto più scuro e quello più chiaro, facendo la media ed utilizzando (per farla molto breve) il sistema di esporre più verso le luci con le DIA e più verso le ombre con le negative BN. In realtà con la misurazione SPOT si apre la strada al sistema zonale di ADAMS, ma non è qui il luogo adatto per parlare di ciò, anche perchè il sistema zonale per come è stato concepito dal suo autore necessita dell'intervento su tutta la filiera scatto - stampa in analogico. Se poi scannerizzi le foto, si superano i problemi bene anche in PP.

Tralasciando la misurazione SPOT (che abbisogna di un esposimetro particolare che si può comprare usato intorno ai 250 Euro, mentre nuovo ci si avvicina anche ai 1.000) si opera così: se si ha fretta si fa la misurazione a sola luce riflessa magari all'esterno misurando il cielo e poi il soggetto (per quanto si possa fare con un esposimetro che ha un angolo di lettura largo) e poi si ragiona sulla coppia tempo/diaframma, se si ha tempo si fa prima la misurazione a luce incidente e poi a luce riflessa su punti particolari (sempre con il problema dell'angolo di lettura largo) e si ragiona sulla coppia tempo/diaframma. Non c'è mai una esposizione corretta in senso assoluto con la pellicola, è sempre tutto correlato al tipo di pellicola, ed alla sua latitudine di posa (l'equivalente in sostanza della moderna gamma dinamica dei sensori).

Venendo all'esposizione ad occhio. Non imparerai mai ad esporre ad occhio usando il sistema di scattare in analogico. Visto che siamo nel 2019 ed abbiamo le fotocamere digitali, usiamo quelle: non consumano pellicola e soprattutto si vede subito il risultato. Metti in M e prova. Oppure (come faccio io) prova in tutte le situazione a confrontare la Tua sensazione con l'esposimetro che sta in tasca sempre: lo smartphone.
All'esterno poi c'è la regola del 16, ricordalo, che sommata all'esperienza risolve la quasi totalità dei casi all'esterno.

Sulla precisione poi di quest'ultimo fa fatta una riflessione ulteriore. Non è vero che "sbagli" e non sia affidabile. Anzi, non sbaglia praticamente niente. Non puoi confrontare i valori di esposizione della tua digitale con il telefonino o con un qualunque esposimetro esterno. La digitale spesso regola la luce a modo suo, nel senso che la sua regolazione è perfetta per lei, ma non è detto che corrisponda universalmente ad una lettura fatta con l'esposimetro esterno. La digitale tiene conto del sensore che a volte (e più di qualche volta) "bara" con gli ISO.

C'è un solo modo "scientifico" per provare gli esposimetri, tutti compresa la digitale: metti un cartoncino grigio davanti all'esposimetro, alla digitale od allo smartphone e fai in modo di inquadrarlo in modo che riempia ampiamente tutto il fotogramma. Solo così avrai un paragone esatto. Altro sistema è il classico muro bianco. Vedrai che le differenze ci sono, sono di solito (salvo la digitale per le ragioni di cui sopra, che può dare risultati esatti, come no) e sono nell'ordine massimo di ? -/+ di diaframma. Il confronto poi non si può fare solo ad un valore assoluto di luce. Ad esempio in pieno sole sei ad EV15, in una stanza ben illuminata ad EV 7 ed in una stanza in completa penombra ad EV 3. Le misurazioni vanno fatte intorno a tutte e tre queste situazioni di luce: un esposimetro che misura bene le alte luci, non è detto che misuri bene le basse e viceversa.

E' un pò più complicato del traguardare con la reflex digitale e lasciare che lei regoli tutto, vero? Ma è sempre stato così ...

Venendo all'affidabilità in lettura dello smartphone, devo dirti questo. Ho più di 10 esposimetri, dai primi al selenio degli anni 20-30', ai modernissimi spot e termocolorimetri. Da quando circa 3 anni fa ho scoperto le varie applicazioni per smartphone, non li uso più se non per misurare la luce flash (come ha già correttamente qualcuno l'esposimetro serve solo se si usa un parco flash, non se si usa un solo flash, dove basta calcolare con il numero guida, ancora prima che usare la funzione AUTO, se c'è), oppure per fare misurazioni spot per il sistema zonale. Lo smartphone sostituisce egregiamente un esposimetro base come il 208 da Te indicato. Credimi. Fai la prova "cartoncino grigio" o "parete bianca" e guarda i risultati. E ce l'hai sempre in tasca.

Alcuni link interessanti, cercati al volo, per capire meglio alcune cose:

www.nadir.it/tecnica/MISURARE_LUCE/misur-luce.htm

tecnicafotografica.net/blog/scopri-tutto-sulla-modalità-di-misu

fotografiaartistica.it/regola-del-16-fotografare-senza-esposimetro/

it.wikipedia.org/wiki/Sistema_zonale

it.wikipedia.org/wiki/Latitudine_di_posa

Concludo dicendo che tutte queste complicazioni si hanno, in sostanza, solo in analogico ed in particolare con le DIA che non consentono errori e correzioni in PP. Con i negativi sia scannerizzando e quindi facendo dopo PP che stampando in analogico i margini di correzione ci sono, per quanto molto minori rispetto al digitale dove, grazie alla gamma dinamica oramai quasi doppia rispetto alla pellicola dei moderni sensori (anche 14 EV contro i 7-8 EV al massimo della pellicola) ed alla PP successiva (specie usando il RAW, come andrebbe sempre usato in digitale) si fanno dei veri e propri miracoli rispetto ad un tempo. Per non dire poi del HDR ...

avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2019 ore 7:35

inoltre non c'è nulla di più stabile della luce del sole.
X Luca F: probabilmente mi sono espresso male: non metto in discussione la stabilità della luce solare (per quanto possa scendere di 1 o più stop in condizioni di nuvolosità); intendevo più una stabilità di luce in funzione di come si spostano i soggetti: se quest'ultimi dovessero spostarsi già dal sole diretto all'ombra, è chiaro che si possa avere una perdita di EV, sia in termini di luce incidente che riflessa.

Ad ogni modo, sul tuo suggerimento di prendere qualcosa di superiore, comincio quasi a convincermi, anche perché dei 308 usati si trovano (non voglio spendere quasi 250 euro per un 308X nuovo). Tra l'altro, facendo due conti sugli ingombri, se montassi il 208 sulla slitta portaflash della Zenit, renderebbe la ghiera diaframmi non visibile dall'alto e complessivamente meno accessibile.

A questo punto ne approfitto: visto che possiedi il 308 (immagino il 308S), quanto ti dura la batteria?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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