| inviato il 25 Marzo 2018 ore 17:48
Da un po' di tempo sto prendendo in considrazione la possibilità di sostituire la mia 5d MKII con una ML FF Sony. Le caratteristiche del sistema Sony per me più interessanti sono l'assenza di problemi di back o front focus, la stabilizzazione dell'immagine sul sensore e l'eye AF. Ci sono però delle caratteristiche delle ML Sony rispetto alle quali mi piacerebbe avere dei chiarimenti da chi ha esperienza nell'utilizzo di queste fotocamere. In particolare: 1_ le Sony hanno la possibilità di registrare files in formato raw non compresso di dimensioni molto grandi oppure in formato raw con compressione lossy, mentre i files CR2 di Canon sono raw con compressione loseless. Cosa si perde in termini di qualità dell'immagine con un raw con compressione lossy rispetto a uno non compresso o con compressione loseless? 2_ durante le operazioni di cambio obiettivo la possibilità che si sporchi il sensore è più elevata rispetto a una dslr? 3_ la MAF, soprattutto con gli zoom avviene in stop down; immagino sia un modo per aggirare problemi di focus shift degli obiettivi. Ho visto anche che Sony usa vari algoritmi di correzione per migliorare le prestazioni dei suoi obiettivi riducento distorsioni e vignettatura. Tali modifiche che peso hanno sulla qualità delle immagini? Comportano una riduzione dell'angolo di campo e della qualità ai bordi? 4_ che limitazioni avete riscontrato nell'utilizzo dell'otturatore elettronico? Uno degli obiettivi che utilizzo di più è il 200 f2.8LII che trovo leggero nitido e con uno sfocato gradevole. Sony non ha in produzione un obiettivo simile ( il 70 – 200 pesa tantissimo, costa una fortuna e non è più nitido del mio 200). Adattando il mio 200 a una a7 R3 con l'MC11 Sigma che prestazioni posso ottenere? Funzionerebbe anche l'eye AF? Potrei utilizzarlo in AFC? Grazie. |
user4758 | inviato il 25 Marzo 2018 ore 17:52
“ 1_ le Sony hanno la possibilità di registrare files in formato raw non compresso di dimensioni molto grandi oppure in formato raw con compressione lossy, mentre i files CR2 di Canon sono raw con compressione loseless. Cosa si perde in termini di qualità dell'immagine con un raw con compressione lossy rispetto a uno non compresso o con compressione loseless? „ Praticamente nulla... ma io continuo a fare quelli non compressi! “ 2_ durante le operazioni di cambio obiettivo la possibilità che si sporchi il sensore è più elevata rispetto a una dslr? „ Direi di si, ma basta seguire le stesse regole che utilizzeresti anche con una DSLR! ad esempio tenere la macchina verso il basso... Per le altre domande non ti so aiutare! |
| inviato il 25 Marzo 2018 ore 18:33
Ciao! Vengo subito a rispondere alle tue domande: 1: tra i formati raw compresso e non compresso della 7riii io personalmente non ci ho mai trovato differenze se non un peso quasi doppio (arriviamo a 80 mb a file!) Recensori dicono di aver riscontrato qualche artefatto visibile dei bordi di scene ad alto contrasto come le finestre e un filo di gamma dinamica in meno nel recupero luci con compresso. Nella quotidianità anche il file compresso è eccellente sempre. 2: Si il sensore si sporca con più facilità, ma è anche più banale e veloce la pulizia dato il tiraggio ridottissimo e l'assenza dello specchio da mettere in posizione service. 3: Non tutte le ottiche FE focheiaino in stop down. Gli Zeiss Batis ad esempio lavorano a TA se non hai l'anteprima di ripresa attivata. Con l'ultimo firmware inoltre anche lenti come il 50 1.4 Zeiss se chiudono chiudono a f2 e non oltre. La a9 e la riii hanno parecchio migliorato l'af anche a diaframmi chiusi rispetto alla a7rii. In Realtà queste mirrorless hanno prestazioni af influenzate dalla luce disponibile. Ma bisogna provare di persona per sapere se rappresenta davvero un limite. Le correzioni SW agiscono solo sui jpeg. E sono comunque attivabile o meno separatamente. 4: Un 200 2.8 non c'è. E probabilmente non ci sarà per lungo tempo. Occhio peró a non confondere le lenti per mirrorless dalle lenti per il vecchio attacco Minolta che hanno prestazioni ben diverse. Tutte le lenti per Sony mirrorless hanno “FE” all'inizio della nomenclatura. 5: Le limitazioni dell'otturatore elettronico sono: - inibizione di qualsiasi flash - leggera deformazione di oggetti in veloce movimento come palloni, mazze da golf, o elementi verticali durante i panning - apparizione di bande su certi tipi di illuminazione (principalmente neon). Gli adattatori vanno provati uno ad uno. Con le singole lenti. I risultati sono molto variabili. Se hai altre domande contattami pure privatamente. Daniele |
| inviato il 25 Marzo 2018 ore 18:48
Grazie a tutti. Un'altra perplessità che ho circa la A7R3 riguarda la sua robustezza. Io scatto foto soprattutto in viaggio, spesso in condizioni climatiche difficili; ritenete che potrei avere maggiori problemi rispetto a una Canon 5DmkIV o 5DS-R? |
| inviato il 25 Marzo 2018 ore 20:47
In linea di principio la resistenza alle interperie delle attuali mirrorless è sicuramente minore rispetto a quella offerta da una reflex di alto livello. Ciò non vuole necessariamente dire che le mirrorless non si possano usare in condizioni difficili, ma sicuramente ci vuole maggiore attenzione. Personalmente mi sono trovato soltanto una volta a scattare sotto un diluvio moderato con un A7RII e non ho avuto problemi, ma ovviamente non fa statistica. Aggiungo una cosa sul discorso dello sporcarsi del sensore: la questione è esattamente come ha detto Mastro78, ma poi quanto dia fastidio è una questione personale. Ad esempio a me è una cosa che dà molto fastidio, il difetto maggiore che imputo alle mirrorless. Durante un viaggio il Islanda mi è finito qualcosa di oleoso (un seme vegetale? Non so...) sul sensore di una Sony A7R mentre cambiavo l'obiettivo, penso portato dal vento. Il risultato è stato che avevo una macchia ben visibile sulle foto e non potevo farci nulla. Dunque per il resto del viaggio ho utilizzato solamente la Nikon D750 che avevo fortunamente portato... |
| inviato il 25 Marzo 2018 ore 20:59
“ritenete che potrei avere maggiori problemi rispetto a una Canon 5DmkIV o 5DS-R?” Le uniche mirrorless corazzate come una 5div rispetto alle intemperie sono le Olympus. Non mi fiderei di tenerla in polveroni o sotto acquazzoni senza protezioni. |
| inviato il 25 Marzo 2018 ore 22:27
“ Le uniche mirrorless corazzate come una 5div rispetto alle intemperie sono le Olympus. Non mi fiderei di tenerla in polveroni o sotto acquazzoni senza protezioni. „ ... i dubbi crescono... |
| inviato il 25 Marzo 2018 ore 23:39
Diciamo che non vale la pena farsi venire l'ansia, ma personalmente evito di fare viaggi solo con la mirrorless. Potendo, la scelta più sicura a mio parere è viaggiare portandosi una mirrorless ed una reflex. E' ovvio che vuol dire avere più ingombri, più peso e più spesa. In ogni caso, dato che ritengo che per i viaggi sia comunque meglio avere due corpi perché non si sa mai cosa può succedere, alla fine io l'ho trovata la scelta più equilibrata (nel mio caso ho A7RII e D850). Non so bene che scatti fai, ma soprattutto se l'uso è paesaggistico la scelta potrebbe essere mantenere la tua 5D ed il parco ottiche ed affiancare la Sony A7RIII, senza privarti della Canon. In un secondo momento, nel caso in cui riscontrerai di poter essere sicuro usando solo la Sony, potrai vendere la 5D, se vorrai. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 11:36
Mantenere un doppio corredo è una scelta che comporta costi elevati e un aumento del peso totale dell'attrezzatura. A questo punto la scelta sarebbe fra la A7R3 e una delle Canon, la 5DmkIV o la 5DS-R. Ognuno dei due sistemi presenta vantaggi e svantaggi. |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 18:59
Concordo pienamente con le risposte sopra scritte, se puo' servire aggiungo la mia scelta e la mia preferenza per una mirrorless ( nel mio caso per paesaggi ) : Ho la fotocamera Sony A7Rii con la quale utilizzo gli obiettivi vintage. Le mirrorless hanno molti vantaggi per le foto ai paesaggi: 1) obiettivi vintage economici manual focus di qualsiasi marca ( io avevo i Nikon AI ). 2) manual focus per paesaggi molto piu' preciso di qualsiasi autofocus. Si ingrandisce fino a 10x la montagna da mettere a fuoco, oppure se si ha fretta si utilizza il Focus Peaking, poi si scattano centinaia di foto ai monti senza mai spostare la messa a fuoco. Il mirino elettronico con ingrandimento fino oltre 10x serve : sia per la messa a fuoco manuale precisa, sia per controllare se c' è turbolenza atmosferica, sia per usare la fotocamera come sostituto del binocolo per osservare animali di montagna a distanza. Quando avevo la vecchia reflex Nikon F3 analogica toglievo il pentaprisma e, per la messa a fuoco, mettevo il pozzetto intercambiabile con la lente di ingrandimento, ma non arrivava a 10x. Preferisco il manual focus da sempre, perchè mi consente di scegliere subito cosa mettere a fuoco: la montagna piu' vicina o quella piu' lontana, o una via di mezzo fra le due, per averle entrambe a fuoco ( impossibile da fare con autofocus ). 3) Il mirino elettronico è migliore dei display delle reflex, quando uno è abbagliato dal sole sulla neve il display LCD è scuro, invisibile anche per i riflessi della neve. 4) La mancanza dello specchio che si ribalta permette di evitare le vibrazioni su cavalletto ( micromosso ). 5) La messa a fuoco delle mirrorless è subito precisa, per qualsiasi attacco e qualsiasi obiettivo, non necessita di correzioni come nelle reflex del Front/Back focus dovuta allo specchio che si ribalta. 6) Possibilità di usare lo scatto silenzioso ( elettronico, la tendina meccanica non si muove e non si usura ). |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 19:47
Gio, sono d'accordo con te su tutto ciò che hai scritto. Più che per la qualità del sensore sony, ciò mi fa pensare di prendere ma ML sono le caratteristiche che hai elencato. In questo momento l'unica perplessità che ho riguarda la possibilità di usare una ML Sony in condizioni climatiche difficili. Mi sembra di capire che ti capita spesso di fotografare in montagna, cosa che faccio anch'io. Ti è capitato di utilizzare la tua A7R2 in condizioni non facili? |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 20:22
Sovente la uso a temperature fino a -10 o -20°C con vento a volte forte. Ultimamente uso i guanti in queste condizioni. Sbaglio qualche pulsante ma evito il congelamento delle dita. La A7Rii non ha mai avuto problemi di freddo, solo una volta cambiando obiettivo con forte vento è entrata polvere, purtroppo non me ne sono accorto ed ho scattato le foto con qualche puntino nero sfocato sempre nella stessa posizione. Ma è stata colpa mia. Alcune mie foto sono qui: drive.google.com/drive/folders/0BwN1BjWTtrb3aWtVamljcGNhVlk si possono vedere e anche scaricare. Prima di cominciare conviene leggere sul sito in basso le mie "Note sulle foto" |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 20:34
Dimenticavo : la testa del treppiede a volte con temperature intorno ai -20°C perde fluidità, diventa piu' dura da girare per fare le panoramiche a 360 gradi. |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 20:53
Grazie mille Giorgio. Complimenti per le foto. |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 21:55
La Sony A7III con 70-200 2.8 è adatta a foto sportive in palazzetti di serie b mal illuminati? Grazie anticipate |
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