| inviato il 23 Marzo 2018 ore 15:51
“ Ma, ritornando all'ostentazione, come accoglieremmo nella galleria nudo immagini esclusivamente pornografiche di autori come Araki o Richardson ? „ La progettualità esclude a priori l'ostentazione che è, invece, immotivata e/o ridicola. Conosco ed apprezzo Araki .. Il post nasceva con una domanda che i successivi messaggi hanno snaturato e reso più argomentabile. Ci riprovo: il nudo è anche ( per alcuni, sopratutto ) provocazione. Questo a mio avviso spiega il proliferare di alcuni tipi di immagine. Autori "navigati" le usano col chiaro intento di sollevare un polverone intorno al loro nome, hanno la fama di enfant terrible da difendere ... Va altresì considerato che per i neofiti ( e non solo in questo settore ) il primo approccio passa attraverso la ricerca del mero "sensazionalismo" a scapito, molte volte, anche del buon senso; però, e mi si perdoni la banalità, "so' ragazzi, cresceranno, impareranno ...". Sarà forse per un mio limite culturale che, in tutto questo, io non scorgo l'intenzionalità di ledere l'immagine della donna; tutt'al più, in forma sbagliata, una inappropriata volontà di esaltazione. Fustigatemi pure ma io non riesco ad indignarmi per queste cose. PS Leggo ora ... nessuno dice che non c'è spazzatura, anzi. Ma non credo che si stesse affrontando il problema della spazzatura ... |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 15:59
Concordo che non ci sia l'intenzionalità. L'intenzione presuppone un'idea, uno studio. Il "problema" è il risultato. Si può avere idee diverse sul concetto di nudo artistico, ma si dovrebbe pure riconoscere che non tutto è arte. |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 16:20
che poi è quello detto all'inizio da Motofoto definendola sciatteria |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 16:28
Diciamo che la quantità irragionevole di like, certe tipologie di commenti e i frequenti 3d critici lasciano intendere che forse non ci sarà intenzionalità da parte degli autori, ma sicuramente gli osservatori percepiscono molte di quelle immagini quantomeno sul "filo del rasoio" che divide il nudo, artistico o meno che sia, dalla pornografia. Già questo dovrebbe essere sufficiente a creare qualche dubbio nella mente di quegli autori "non intenzionali". Per tornare all'incipit del 3d e alle pose che dovrebbero connotare l'artisticità di un'altra buona fetta di immagini della galleria nudo, direi che come moderatore bisognerebbe mettere quantomeno un medico ortopedico (o un selezionatore di numeri da circo) |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 17:06
Buongiorno Daniele, scusa, ma se posto un'immagine come facciamo ad affermare che non c'è intenzionalità ? Poi la stessa può avere diverse motivazioni, nel nostro caso, esibizionismo, voyerismo, provocazione e via dicendo, ognuna con altrettante sfumature, che sarebbe un altro argomento da sviscerare. Già in sede di scatto dimostro un'intenzionalità, la seconda fase è se tenersela per se o pubblicarla, altra scelta di intenzione. O forse non ho compreso a fondo la tua affermazione. Saluti. Graziano |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 17:27
Infatti in seconda battuta quel "non intenzionali" l'ho messo fra parentesi proprio perché andando a toccare un argomento che presenta risvolti morali, sessisti ecc., è difficile che anche il fotografo alle prime armi e che non ha ancora elaborato una propria "visione" non si renda conto di produrre materiale discutibile; non è come la "moda" dell'HDR o del "timbro clone impazzito": possibile che nessuno di loro, almeno quando era ragazzino, abbia mai visto una rivista pornografica? |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 17:32
La precisazione di Bugli è corretta: nessuna immagine che ho incontrato nella galleria di nudo, a mia memoria, può essere associata alle categorie di pronografia e ginecologia. Tali termini sono usati provocatoriamente per estremizzare, ma hanno un riferimento formale preciso: il primo alla esposizione di un atto sessuale con genitali visibili e il secondo al dettaglio anatomico dei genitali, dove per dettaglio si intende proprio dettaglio, non presenza in scena. “ non tutto è arte „ Non mi addentro su cosa sia arte o cosa non lo sia. Propongo un approccio più pragmatico: ci sono immagini che servono allo scopo che l'autore si prefigge e altre no. Gli autori raramente dicono cosa vogliono significare con le loro immagini: sarebbe come scoprire le carte. Ognuno cerca di vedere se funzionano senza spiegarle. Dovrebbe essere l'impegno di ogni osservatore cercare di capirlo, magari guardando più foto dello stesso autore e cercando un filo conduttore. Se una immagine raggiunge lo scopo (es.: fa 30 like) , ma in maniera molto inferiore a come potrebbe raggiungerlo (es.: potenziale 200 like) per la poca cura con cui è realizzata, allora la considero una "occasione persa" (sciatta). Soprattutto quando l'autore dimostra di avere tutte le conoscenze per fare di meglio, come si evince, ad esempio, guardando altre sue foto o il suo sito personale. Attenzione, non vuol dire che giudico il contenuto, ma solo il modo con cui è fatta. Tutte le foto che raggiungono il loro scopo (messaggio e audience), per me sono valide, indipendentemente dal loro contenuto e dal mio gradimento nel messaggio portato. Se si vogliono fare critiche, dovrebbero essere orientate allo scopo dell'immagine, e non al nostro gradimento. Ci si dovrebbe astenere dal criticare solo quando l'autore non ha nessun interesse a ricevere critiche o quando non si è capito lo scopo che vuole raggiungere. Non ha senso criticare McDonald perchè fa scarso uso del tartufo. |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 17:33
“ possibile che nessuno di loro, almeno quando era ragazzino, abbia mai visto una rivista pornografica? MrGreen „ Svincolare il nudo, artistico, provocatorio, sensuale o come lo vuoi, dal bagaglio culturale della cultura occidentale, fortemente influenzata dal cristianesimo, non è facile. Proprio perchè l'approccio medio è passato attraverso prima un bel condizionamento sul tabù del sesso (con tutta la correlazione religiosa del peccato) e poi attraverso la pornografia come rottura illecita (perchè la si cercava prima dell'età legale) del suddetto tabù, non è facile uscire dal circolo vizioso del nudo a fini esclusivamente sessuali/pornografici per cercare un messaggio diverso, di rottura o comunque fresco nel panorama. |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 17:40
Vero anche il discorso del condizionamento culturale |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 18:12
“ Dovrebbe essere l'impegno di ogni osservatore cercare di capirlo, magari guardando più foto dello stesso autore e cercando un filo conduttore. „ Ed è esattamente questo l'approccio alla base della mia disamina. Ci sono autori che hanno fatto della "provocazione" la cartina di tornasole per una limitata cerchia di fruitori accuratamente selezionata; se si fruga tra le loro cose si scopre che, in verità, son capacissimi di ben altro ... Lo scatto estemporaneo dell'improvvisato ritrattista di chiappe andrebbe, di converso, trattato esclusivamente per quello che è ... Per garantire un sereno prosieguo della discussione eviterei, comunque, l'uso improprio di paroloni quali "artistico": millemila discussioni non hanno ancora stabilito cosa lo sia e cosa invece no. C'è il nudo e, molto più in la, la pornografia. La linea di confine ... blablabla ... trovo abbastanza esauriente il pensiero di Vafudhr. Se invece il problema di fondo ( come mi par di intendere ) è capire se e quando talune fotografie siano lesive dell'immagine della donna occorre sgombrare il campo da giudizi ( e pregiudizi ) legati al "gusto" ( Motofoto docet ). |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 19:54
Provo a riassumere alcuni dei concetti emersi 1 La spazzatura fotografica è ammessa in tutti i generi tranne il nudo 2 una brutta foto di nudo non è mai inutile, ridicola, patetica ma oscena, volgare o pornografica |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 21:43
La spazzatura è sempre spazzatura, cioè qualcosa di inutile, nel nudo come in ogni altro genere. Nel nudo si nota di più per una maggiore sensibilità relativa alle convenzioni tra esseri umani (le quali dipendono dalla cultura). Inutile, ridicolo, patetico, osceno, volgare e pornografico sono tutti termini con significati diversi. |
| inviato il 23 Marzo 2018 ore 21:51
Come ha detto Motofoto il problema di una foto spazzatura nella categoria nudo va spesso a toccare quella sensibilità all'argomento instillata dal costume sociale di appartenenza dell'osservatore. La conseguenza è che non la si percepisce più solo come una brutta foto, ma come un qualcosa di più pesante, qualcosa di sporco,di sbagliato, di morboso magari... quando può essere solo mancanza di capacità tecnica o una scarsa cultura del fotografo. Purtroppo se si tratta un genere che va a toccare questo tipo di sensibilità, razionale o irrazionale che sia, si rischia di più, come a maneggiare qualcosa di bollente... il rischio di scottarsi è maggiore. |
| inviato il 24 Marzo 2018 ore 10:34
“Puoi giudicare solo il comportamento, perché solo il comportamento è accessibile. Non puoi giudicare la persona, perché la persona è nascosta dietro il suo agire, la persona è un mistero.” Lo stesso discorso è valido quando si giudica una foto. |
| inviato il 24 Marzo 2018 ore 11:05
Giusto. Non mi sembra che nessuno, fino ad ora, abbia detto altro. |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |