| inviato il 01 Luglio 2018 ore 15:35
Secondo me, prima che l'elettrico prenda piede, dovranno esaurirsi anche le immense risorse che il carburante chimico consente. Oltre il petrolio, c'è quello ottenibile dai vegetali e il sempre in tema... idrogeno, se si troverà il modo di non avere residui radioattivi.
Quello che mi rende pessimista, consta che le fonti naturali idro ed eolico non sono neppure lontanamente sufficienti e un forte aumento di fabbisogno, si può soltanto soddisfare con il nucleare o con carbone o petrolio, che sempre poco salutari sono.
Insomma, c'è un collo di bottiglia difficile da evitare.
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| inviato il 01 Luglio 2018 ore 15:38
“ Secondo me, prima che l'elettrico prenda piede, dovranno esaurirsi anche le immense risorse che il carburante chimico consente. Oltre il petrolio, c'è quello ottenibile dai vegetali e il sempre in tema... idrogeno, se si troverà il modo di non avere residui radioattivi. „
ovviamente non può essere così, perchè altrimenti prima che l'elettrico prenda piede dobbiamo attendere l'estinzione del mondo vegetale.
L'elettrico continuerà ad avanzare e migliorare per secoli. |
| inviato il 14 Luglio 2018 ore 8:54
Da diversi anni seguo le evoluzioni dell'auto elettrica. L'idea di montare pannelli sull'auto non mi pare migliorativa, nella vita regolare non inciderebbe significativamente sull'autonomia. La svolta sarà nel miglioramento della capacità/prestazione delle batterie, nello sviluppo di una vera rete di distribuzione con colonnine di ricarica veloce e altre soluzioni più pionieristiche come la ricarica wireless lungo alcuni tratti stradali opportunamente concepiti. In queste cose stiamo migliorando ma non ancora sufficientemente per rendere l'auto elettrica una scelta funzionale per chi ha una macchina sola e fa spesso lunghi viaggi. Io ho una macchina sola, un ibrido spinto e non capisco come mai le case europee siano così indietro sul tema ibrido rispetto alle giapponesi, se avessi due macchine la seconda sarebbe sicuramente elettrica (budget permettendo).
Dalle rinnovabili si può avere tutta l'energia che serve, anche di più in quanto potenzialmente infinite. E' chiaro che per raggiungere questo obiettivo serve muovere gradualmente gli investimenti dal fossile allo sviluppo delle energie alternative.
Buon weekend |
| inviato il 14 Luglio 2018 ore 9:02
a me pare interessante aver sfruttato così bene tutta la superficie dell'auto per mettere i pannelli, per il fatto di poter andare a lavora caricandosi solo con il Sole.
C'erto, è un modo di diri, ma il classico tragitto di routine per molti, sarebbe alcquanto spensierato, si dimenticherebbero di dover fare la ricarica ed è una cosa molto invitante.
in realtà potrebbero migliorare ultriormente la copertura della superficie.
Di sicuro la svolta che si potrebbe avere con le nuove batterie allo studio sarebbe abissale. Senza contare che più sono leggere e meno l'auto consuma per trasportare loro stesse. |
| inviato il 14 Luglio 2018 ore 15:12
Al netto di tutte queste mirabolanti invenzioni, mi chiedo quando sara' di fruibilita' comune per tutti, quanti anni ancora dovremo aspettare? La tecnologia elettrica stentera' a partire, specie nel nostro paese. Mi sa' che i ricchi, andranno ad elettrico, ed i poveri, sempre a gasolio. |
| inviato il 16 Luglio 2018 ore 10:49
mi sa che qui in pochi hanno idea di quello che dicono.
di certo con quei pannelli ci vuole una giornata di sole pieno per ricaricare per fare 20km forse. e poi ti devono dire 20km a che velocità, e se il condizionatore è acceso o spento, o se proprio presente.
detto questo se l'impianto fotovoltaico non costa troppo perchè no. di certo non è bruttissima, forse la parte latearle vicino al posteriore è troppo grossa per i miei gusti.
e soprattutto 16mila euro senza incentivi vari...ottimo sul serio! mi sembra anche abbastanza alta, quindi più cittadina. noi abbiamo scartato le toyota all'ultimo upgrade macchina perchè tutte troppo basse |
| inviato il 25 Luglio 2018 ore 11:00
Credo che, esteticamente, siano linee migliorabili, ma ricorda la Mercedes Classe A prima versione e forse solo questo ne tradisce la nazionalità teutonica altrimenti avrei giurato che fosse asiatica, visto che generalmente prediligono scatolette quadrate per ottimizzare tutti gli spazi disponibili. Io la trovo interessante e l'idea di girare in città dimenticando il distributore di carburante, mi piace al punto che sarei disposta a chiudere un occhio sul design non eccelso e sul prezzo non proprio economico, visto che ai 16000 euro iniziali, bisogna aggiungerne altri 4000 per la batteria. Però.... il muschio nel filtro dell'aria nel cruscotto.... proprio no!! |
| inviato il 25 Luglio 2018 ore 17:42
Davvero interessante: condivido la filosofia di auto pratica, accessibile come costi alla massa, estetica e prestazioni volentieri sacrificate per far posto a tutte le possibilità di sfruttamento dell'energia, nulla di meglio se quella solare. |
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