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ligthroom e scelta dei preset.


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avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2018 ore 15:00

salve a tutti.
parto dalla domanda: come scegliete il preset da usare sulle vostre foto?

è solo una questione estetica? come vi comportate se dovete editare una serie?

per foto di paesaggio immagino, ma ad esempio un reportage... come prendete la decisione su che scelta fare? vedo ad esempio che chi torna dall'india quasi sempre sceglie foto molto sature, ma in generale la scelta della saturazione la si fa in base a cosa? anche un matrimonio mi pare una scelta quasi obbligata, basso contrasto, esposizione un pò più alta e molta attenzione all'incarnato.
penso ad esempio a preset molto di effetto come il famoso dragan (ora però pare passato di moda) bello per fare una copertina di un disco, ma poco indicato per foto di famiglia o matrimonio, o l'effetto vintage/polaroid bello per foto di famiglia ma inadatto a foto di contestazione in piazza con morti e feriti...

insomma voi che linee guida seguite? e c'è qualche libro o sito che può darmi qualche nozione in merito?
grazie.

avatarsenior
inviato il 18 Marzo 2018 ore 9:23

nessuno? editate tutti a caso?Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 18 Marzo 2018 ore 10:19

Non uso preset perchè bene o male ho imparato nel tempo a sapere cosa voglio e come farlo.

come vi comportate se dovete editare una serie?


Difficilmente faccio "serie" e quando occorre, una volta trovato sulla prima immagine il corretto aggiustamento, memorizzo il preset (in sostanza l'insieme delle regolazioni effettuate sul primo scatto) e lo applico a tutte le altre della eventuale serie.

avatarsenior
inviato il 18 Marzo 2018 ore 10:33

grazie, ma su cosa ti basi per modificare un parametro in un modo o un altro? ho guardato la tua gallery, hai tante foto diverse come genere e come editing. prendiamo ad esempio la saturazione(ma potrebbe essere un qualsiasi altro parametro. in base a cosa decidi di aumentarla o diminuirla?
non penso che tu vada avanti e indietro a caso fino a che non trovi un risultato per te soddisfacente... o si?

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 10:40

ma su cosa ti basi per modificare un parametro in un modo o un altro?

Sull'immagine che ho davanti e il risultato finale che voglio ottenere.
...prendiamo ad esempio la saturazione...in base a cosa decidi di aumentarla o diminuirla?

Sull'immagine che ho davanti e il risultato finale che voglio ottenere.
non penso che tu vada avanti e indietro a caso fino a che non trovi un risultato per te soddisfacente... o si?

No, sviluppo l'immagine intervenendo sulle modifiche che per me vanno applicate.
Ecco perchè un preset completo di Lightroom (o preset di altri software) a me fa più danni che altro, perchè può intervenire su parametri che o non devo modificare oppure vanno modificati secondo i miei valori. Un preset può sballare valori che invece per me sono ok e se devo intervenire nuovamente per correggerli, sono dolori oltre all'inutile dispendio di tempo.
Oltretutto non esistono solo i preset di Lightroom, ma anche quelli di plugin o altri software più specifici e in questi casi (Silver Efex ad esempio, plugin che uso spesso) il preset, anche se può darmi comunque uno spunto, è praticamente impossibile che lo applico nudo e crudo, vuoi perchè un parametro non è opportuno o vuoi perchè solo alcuni punti dell'immagine hanno bisogno di interventi più specifici.
Ci sono poi software e plugin specifici per contrasto, denoiser o dedicati alla nitidezza e questi li uso, anche se davvero raramente, sempre secondo i risultati che voglio ottenere.
Una volta che conosci la tua fotocamera e i files che produce, sai quasi sempre quali sono gli interventi che farai e la stessa cosa dicasi quando fotografi in determinate condizioni ambientali e di luce. Per esempio, spesso nei notturni cittadini con quelle illuminazioni dove tutto diventa giallo/rossiccio so già che andrò quasi a desaturare il giallo e (probabilmente) anche a raffreddare il bilanciamento del bianco.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 11:53

ok,cercherò di spiegarmi meglio. usciamo dal tunnel dei preset e dei plugin che volevano essere un elemento da cui partire ma non il mio obbiettivo finale.
chi usa olympus sa che all'interno c'è un art filter chiamato "toni drammatici". è logico pensare che applicando quel filtro si da un senso di drammaticità alla foto, il che porta di conseguenza a pensare che quelle modifiche vanno bene (non assolutamente ma in linea di massima) per una foto di un omicidio, o di una situazione di degrado urbano ad esempio.
ovvio che non è un filtro adatto a foto del compleanno del bimbo di 2 anni.

e qui mi porta al senso della domanda usando l'esempio della foto del compleanno del bimbo di due anni. che parametri modifico (e come) per esprimere la felicità e la serenità di quel momento?

c'è una linea guida?

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 12:11

che parametri modifico (e come) per esprimere la felicità e la serenità di quel momento?

Se dai la stessa foto a dieci fotografi diversi, ti restituiranno dieci foto postprodotte diversamente.
E' come chiedere che triade di iso tempi diaframmi, o che lente, che composizione usare.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 12:45

" che parametri modifico (e come) per esprimere la felicità e la serenità di quel momento? "
Se dai la stessa foto a dieci fotografi diversi, ti restituiranno dieci foto postprodotte diversamente.
E' come chiedere che triade di iso tempi diaframmi, o che lente, che composizione usare.


si, però, se ad esempio leggi un manuale fuji, nelle pagine dei filtri jpeg dice ad esempio in merito ad un filtro di cui non ricordo il nome(non sono sicuro nemmeno sul manuale fuji, forse è panasonic): "alto contrasto e bassa saturazione, per dare un senso di tranquillità"
quindi c'è e ci deve essere un nesso tra le immagini e le sensazioni che provocano in chi guarda...

se io volessi trasmettere una determinata sensazione (serenità) che devo fare? possibile che non ci sia un libro in merito?

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 13:01

usando l'esempio della foto del compleanno del bimbo di due anni. che parametri modifico (e come) per esprimere la felicità e la serenità di quel momento?

Quelli che tu credi opportuni, partendo ovviamente dal momento dello scatto. Mica ci sono linee guida in tal senso e soprattutto a livello amatoriale.
A livello professionale, di marketing, editoriale e via discorrendo, esistono delle linee guida e queste dipendono ovviamente dalla destinazione delle immagini.
Se, come dice Checco, ipoteticamente il "tema è libero" allora ognuno di noi farà quello che crede più opportuno...compresa l'immagine del compleanno. Certo, se la stessa immagine l'esegue un gruppo di specialisti in cerimonie e/o eventi, allora è più probabile che ci sia una certa uniformità nel risultato finale.
Oltretutto rimanendo sull'altro esempio, quello della "drammaticità", non è detto che ci sia solo un "filtro" per esprimerla e anzi spesso basta l'inquadratura giusta e non occorrono toni drammatici, saturazioni, vignettature o bianconero contrastato.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 13:18

se io volessi trasmettere una determinata sensazione (serenità) che devo fare?

Ma non può esserci un manuale in tal senso.
Perdonami, ma se ti dessero il compito di svolgere un tema "Serenità" che faresti, andresti a prenderti il preset della tua fotocamera o a vedere il manuale che dice a quella voce?
Sarai anzitutto tu con l'inquadratura, la composizione, gli elementi e i soggetti idonei a rappresentarla, poi se credi sottilinei con colore, effetti o bianconero. Se l'immagine mi ritrae un gruppo di profughi dietro del filo spinato, la serenità allora dove la vai cercando? Per eseguire un ritratto "aggressivo", sicuramente ci vogliono un volto e un'espressione idonei e se credi poi sottolinei con un contrasto o con una dominante per te aggressiva, puoi giocare con l'illuminazione, inserire i soggetti in un ambiente altrettanto aggressivo e via discorrendo...ma se fotografi Biancaneve in un bel bosco incantato...

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 14:28

se io volessi trasmettere una determinata sensazione (serenità) che devo fare? possibile che non ci sia un libro in merito?

Libri su come impostare il filtro "serenità"? MrGreen
Non è che applicare un preset significa scrivere sulla foto "rasserenati", o "agitati, perchè occhio eh: questa è una foto che ti deve mettere in discussione".
Dipende anche dall'epoca: anni fa per i matrimoni andava di moda l'effetto flou e lo si otteneva mettendo una calza sull'obbiettivo per avere un effetto sognante. Adesso lo ottieni togliendo chiarezza con Lightroom, ma se lo fai adesso come minimo ti perculano.

Quoto Andrea, la foto giusta è essenziale.
La post dipende dal carattere e dall'esperienza di chi la fa. Non c'è nessuna regola, a volte è un bene altre volte c'è da mettersi le mani nei capelli.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 15:13

si, però ci sono delle discipline e psicologi che hanno dimostrato che c'è una relazione tra i colori e gli stati d'animo.

il senso della mia domanda non é riferita all'uso dello strumento (software di editing) ma agli effetti della foto (editata) su chi la guarda.

se cerco una guida sull'editor di foto, trovo solo lezioni su dove cliccare per modificare il contrasto, ma nulla su quando, dove e perché modificare il contrasto. ed è questo quello che cerco.

avatarjunior
inviato il 19 Marzo 2018 ore 16:49

Io ho capito bene il senso della domanda, è molto interessante. Dovrebbe anche scatenare la classica discussione da birra e popcorn per intenderci. Invece non decolla... curioso...
In effetti porti nella tua domanda iniziale i presets a livello di clichè fotografico. Ti devo dare ragione perchè anch'io ho notato che sono diventati tali. L'uso di hdr o contrasti pesanti e colori saturi lo vedo anche nel mio genere preferito: auto e moto. Nessuno si sognerebbe un effetto dragan o polaroid (almeno non vedo ciò nei siti di professionisti affermati). E' triste vedere come siano omogeneamente postprodotte le foto di matrimoni, reportage, o come dici tu viaggi asiatici. Il gusto si sta uniformando parecchio a mio modo di vedere, ed è ancora più triste constatare che anche discuterne non solleva più di tanto gli animi.... da riflettere...

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2018 ore 7:10

beh diciamo che il mio obiettivo è molto più modesto. voglio colmare le mie lacune. ad oggi per me l'editing é un mondo sconosciuto. certo, so usare il software, smanetto con disinvoltura sui parametri dell'immagine, ma non ho il controllo della situazione. ogni variazione la faccio per tentativi. un pó come i fotografi in erba che scattano una foto a caso e non appena alzano il dito dal pulsante di scatto vanno a controllare sul display cos' hanno combinato non avendo la minima idea di cosa li aspetti.

ed è per questo che mi affido ai preset della fotocamera o di LR, ho paura di esagerare con l'editing, mentre un preset fuji che simula una pellicola mi tranquillizza in questo senso perché credo sia stato creato da professionisti dell'editing, che "non esagerano" e riescano a valorizzare un immagine mantenendola molto naturale e non con effetti d'impatto al primo sguardo ma che dopo un po' stancano.

ecco, l'obiettivo che mi voglio porre è usare l'editing con consapevolezza e non per tentativi.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2018 ore 8:04

Per colmare le tue lacune nell'editing puoi solo fare un corso di post produzione! Con quello capisci come di ottengono gli effetti di cui parli e che tanto ti colpiscono, ma soprattutto che il preset è solo la base di partenza e non l'arrivo (lightroom non è Instagram) e che quindi devi lavorare su ogni scatto. Ci saranno delle condizioni comuni, ma devi sempre interpretare il momento ed il preset questo ragionamento non lo può fare ancora (per fortuna) Sorriso. Di base lo scatto deve avere determinate qualità per poi eseguire una post produzione mirata, quindi la prima cosa è lo scatto, fatto in funzione della post che vuoi eseguire...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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