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Magnum la storia le immagini (iniziativa editoriale)


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avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2018 ore 11:15

"Le fotografie non devono per forza comunicare un grande concetto; possono semplicemente esistere. Lasciare che le fotografie esistano, dunque. Lasciarsi trasportare dal momento, dalle sensazioni che si provano. Permettere che il caso irrompa, che l'elemento fortuito si insinui in una fotografia e inaspettatamente - si potrebbe dire magicamente - la plasmi. Ma per permettere che ciò avvenga bisogna prepararsi, allertare tutti i sensi, disporsi in un atteggiamento di completa apertura nei confronti della realtà da cui si è circondati".

[...]
Alcune foto sono state addirittura scattate con il telefono, a riprova del fatto che, ormai, la padronanza della tecnica è tale da spingerlo a sperimentare altre vie e altri strumenti per raggiungere un livello ulteriore di immediatezza e autenticità. L'immediatezza e l'autenticità, del resto, sono obiettivi che negli ultimi anni hanno peseguito con convinzione e coinvolgimento, trovando nei social media un efficace strumento di diffusione del suo lavoro. Qualcosa è irrimediabilmente cambiato, la crisi della carta stampata ha investito ogni settore, ma David non si lascia sfuggire l'occasione di ridefinire se stesso. "Volevo essere il tipo di persona che agisce, piuttosti che lamentarsi", ha raccontato in un'intervista. "Una cosa finisce e un'altra ha inizio, è come la vedo io. Nel frattempo avevo un discreto pubblico sui social media e avevo un blog.[...] . Ora, è buffo, nessuno più mi conosce per il mio lavoro con il National Geographic". Nel 2008 ha fondato la rivista "Burn", punto di incontro e apprezzata piattaforma di condivisione, con lo scopo di ibridare linguaggi e sostenere l'operato di giovani fotografi. Attualmente è moto attivo sul fronte dell'insegnamento e tiene workshop in giro per il mondo. Insegna che bisogna maturare uno stile personale per far sentire la propria voce, anche a costo di inventare metodi non proprio ortodossi. E a chi lo critica di essersi abbassato a fotografare con il cellulare, risponde che si è fotografi nel modo in cui si vedono le cose, non nei mezzi che si utilizzano.

da uscita n.17, David Alan Harvey








"Perchè complicare a tal punto un'esperienza che facciamo più volte ogni giorno: l'esperienza di guardare una foto? Perchè l'ingenuità con cui di solito la affrontiamo è dispendiosa e disorientante. Pensiamo alle fotografie come a opere d'arte, come di una particolare verità, come simulacri, come nuovi oggetti. Di fatto ogni fotografia è un mezzo per verificare, confermare e costruire una visione della realtà".
da John Berger - Capire una fotografia

avatarjunior
inviato il 09 Ottobre 2018 ore 8:39

Bella questa raccolta, sono molto indietro con le letture, questa settimana provo a recuperare

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2018 ore 8:31

;-)

avatarsenior
inviato il 26 Ottobre 2018 ore 14:53

Un estratto dal volume su Renè Burri, autore della celebre foto del Che:

[...] "Un giorno, ricorda, ero a Cipro per un reportage sul ritorno di Mgr Makarios. Era per Paris-Match. Mi trovavo nella Hall dell'albergo, quando accendono la televisione: ero seduto lì, con i miei rulli di pellicola e ho visto sullo schermo esattamente le mie stesse foto che avevo scattato. Mi sono alzato, mi sono messo di fronte al televisore e ho detto "Signori, non guardate, per favore! Lunedì prossimo vedrete l'intero reportage su Paris-Match!". Mi hanno risposto: "Scusi lei, si sposti!" Di colpo ho compreso che, in un modo o nell'altro, il destino era tracciato".

[...] La crisi, tante volte descritta, delle riviste illustrate, la morte della stampa di prestigio, l'hanno certamente toccato ma non più di tanto: perchè, in un certo modo anticipatore, era già riuscito a creare un ideale di "fotografia d'autore" in grado di sostenersi da sé. Ciò che Burri raccomanda oggi ai giovani fotografi, sembra averlo istituito lui stesso come credo della sua attività professionale fin dall'inizio: "Ora che tutti conoscono tutto, bisogna scavare oltre l'attualità e proporre un punto di vista personale. Il fotografo deve diventre soprattutto autore per constrastare la generazione informatizzata".

[...] Burri fugge la foto senzazionale per cercare le metafore utili. Nella guerra dei Sei Giorni, in pieno deserto vede una mano in putrefazione che spunta dalla sabbia verso il cielo: una foto perfetta per unadoppia pagina su qualche rivista. Ma Burri, di nuovo, decide di non farla "perchè era troppo facile". Un giorno pubblicherà forse un libro sulle immagini che non ha realizzato.

[...] (intervista)
D: Da quando abbiamo iniziato la nostra intervista, ha scattato già due fotografie. Cosa fa con tutte queste immagini?
R: Ne ho migliaia e migliaia. All'epoca, non potevamo permettercelo, le pellicole e lo sviluppo costavano caro. Dopo l'arrivo del digitale, ho iniziato ad usare il mio apparecchio come fosse un bloc-notes.
D: Cosa pensa del futuro della fotografia?
R: Ascolta, abbiamo fatto molti progressi" Su una cosa piccola come questa, ci sono già 864 foto. E' necessario che le generazioni future facciano foto, tutti dovrebbero fare foto. Alle madri, ai giovani, ai bambini dico "Fotografate sempre, tutto il tempo!" E' incredibile essere in grado di catturare una frazione di secondo che non tornerà mai più.

[...] Renè Burri è diventato molto più sedentario. Nel 10° arrondissement di Parigi, a pochi passi da Magnum, ha messo su un piccolo ufficio. Qui è racchiusa l'intera opera della sua vita, sotto forma di negativi, diapositive, ritagli stampa. Qui trova il tempo di mettere a punto nuovi progetti. Non è diventato pigro: ma meditare, ricordare, far rivivere le immagini, è un modo diverso per viaggiare. Rendere accessibile ciò che è scomparso, e a sua volta una forma d'avventura.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2018 ore 10:13

Il volume su George Rodger, fotografo magnum dalla vita molto avventurosa, si conclude con una lettera che scrisse al figlio di otto anni, che rappresenta una delle più efficaci formulazioni del suo approccio alla fotografia.

LETTERA DI GEORGE RODGER AL FIGLIO
15 luglio 1970

Mio caro Jonathan,
ho appena ricevuto la tua interessante lettera e ti ringrazio per avermi inviato alcune copie delle tue prime fotografie. Mi è piaciuta specialmente quella che hai fatto a Stonehenge in cui hai ripreso, invece delle pietre stesse, la loro ombra sul suolo. E' alquanto difficile rispondere alle domande che mi poni, ma farò del mio meglio e se non comprenderai subito, ciò accadrà un poco più tardi. La tua prima domanda è senz'altro la principale e credo che rispondendo ad essa lo faccia anche per tutte le altre. Tu chiedi: – Che cosa devo fare per diventare un fotografo come te? – Se tu non avessi aggiunto quel “come te” in fondo alla frase, la risposta sarebbe stata per me molto più semplice. Come si può spiegare qualcosa di non tecnico, di non tangibile e che viene da dentro?
In realtà, avevo comprato un libro, scritto per fotografi principianti, che avrei voluto donarti per il tuo compleanno. Nella prima pagina dice che la luce viaggia ad una velocità di 186.000 miglia al secondo e nell'ultima pagina dice che un'altra parte dell'apparecchio non ancora analizzata è il mirino. Così, poiché vuoi diventare un fotografo come me, non ti regalerò questo libro per il tuo compleanno. Non lo condivido affatto.
Non potrei preoccuparmi meno del fatto che la luce viaggi a 186 miglia al secondo o all'ora o al giorno. E' davvero irrilevante. Ma invece sono convinto che il non ancora analizzato mirino è tutto ciò che c'è d'importante.
Naturalmente, quando si è davvero all'inizio, bisogna imparare qualche regoletta tecnica. Lo devi fare, se vorrai esprimerti esteticamente attraverso mezzi e strumenti puramente meccanici (il fuoco, il diaframma, la velocità, etc. etc.). Ma questi dovranno diventare in fretta dei riflessi condizionati e poi dimenticati. Essi dovranno diventare per te istintivi come l'aprire la bocca per mordere una mela.
Poi, una volta stabilito questo automatismo, potrai concentrarti su quello che vedi nel mirino perché è attraverso il mirino che tu stabilisci il legame tra la realtà e la tua interpretazione di esso. Ricordalo. Qualunque cosa tu vedi sul vetro smerigliato della tua Rolleiflex è realtà.
La fotografia è ciò che tu fai di essa. Ciò che vedi nel mirino può essere brutto. Il tuo cuore può resistere appena all'orrore di ciò che vedi o i tuoi occhi annebbiarsi per la pietà e per la vergogna. Ma è tutta realtà e tu devi sapere cosa farne. Credo che nessuno saprebbe consigliarti come imparare ad usare la realtà, tranne dicendoti di essere sempre onesto verso te stesso, ma ciò è piuttosto vago. Certamente non puoi interpretare ciò che vedi nel tuo mirino e non puoi farne una buona fotografia, senza averlo prima compreso. Devi riuscire a provare una certa affinità con quello che stai fotografando; devi essere una parte di esso e nello stesso tempo restarne sufficientemente distaccato per poterlo vedere obiettivamente.
Come guardare uno spettacolo dal mezzo del pubblico ma subito partecipandovi col cuore. Sfortunatamente non c'è nessuna formula per questo tipo di “partecipazione”. E' qualcosa che viene dall'interno. Ma puoi esercitarti in questa direzione. Dipende molto dalla tua propria personale conoscenza del mondo e dalla tua abilità a percepire ed accettare come l'altra gente ci vive. Non andresti mai molto lontano volando in jet a destra e a sinistra, tenendo un costoso apparecchio appeso al collo come un rosario, e pretendendo che il mondo non si muova intanto che tu cerchi qualche elusiva verità. Ma monta piuttosto su una vecchia auto che sia garantita per rompersi ogni qualche centinaia di chilometri e guarda come va a finire. Qualcuno ha detto che maggiori saranno le tue difficoltà, migliore sarai te stesso.
Hai mai osservato un camaleonte? E' una specie di lucertola che cambia i suoi colori accordandoli a quelli dell'ambiente: è verde nell'erba, marrone su un tronco, rosso pallido sulla latterite. E' un metodo molto utile che potresti cercare di imitare. Non intendo dire che dovresti diventare color caffè nel Vizagatapam o completamente nero nel Bangassu, ma voglio dire che dovresti trovare quella certa attitudine per non apparire bianco in nessuno dei due posti. Ogni nazione, razza o tribù ha la sua morale, il suo orgoglio e la sua dignità, le sue regole e le sue abitudini e molto differenti le une dalle altre.E tu devi accettare queste cose e più le conosci e meglio è. Sviluppa il tuo metodo di camaleonte fino a saperti mescolare in tutti gli ambienti e sentirti veramente a casa tua sia nella capanna di un beduino che a palazzo reale. Impara le lingue, non solo quelle europee, ma arabo, swahili, urdu; ricorda di non avere mai fretta ad est di Suez o tutti rideranno di te. Impara a mangiare con le bacchette o con le dita, senza, per amore di Allah, usare la mano sinistra.
E ovunque ti trovi, evita i trucchi. Una buona fotografia è basata sulla verità e sull'integrità.
Il trucco è solo un mezzo da poveri uomini per giustificare la loro mancanza di talento, la loro incapacità a comporre una foto senza artifici.
Fa che la composizione della tua immagine sia onesta, pura, forte e ben definita. E' una questione di disegno e meno complicato esso è, più piacevole risulterà all'occhio. E credo che questo sia tutto ciò che posso dirti al momento. E' così che io la vedo e la penso e non dico di avere necessariamente ragione. Ma rifletti su tutto ciò e non avere troppa fretta. Mi ci sono voluti più di trent'anni per comprendere e chiarirmi le cose; non mi aspetto che tu le digerisca in mezz'ora.
Ma, per cortesia, non scrivermi la settimana prossima dicendomi che ciò che veramente vuoi fare, terminata la scuola, è il pilota di caccia-bombardiere.

Tuo affezionatissimo padre, George Rodger



avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2019 ore 14:47

Calendario uscite:
22. Abbas, 15 dicembre 2018
23. Wayne Miller, 29 dicembre 2018
24. Alec Soth, 12 gennaio 2019
25. Thomas Höpker, 26 gennaio 2019

Durante le ferie Natalizie, ho tralasciato di prendere gli ultimi numeri.
Ebbene in edicola non è arrivato più nulla a partire dal numero 22.
Pare ci sia un problema sulla distribuzione ma il materiale è stato stampato e sta nei depositi.

Chi ha preso gli ultimi numeri?



avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2019 ore 21:52

Io devo ritirarne una decina ...

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2019 ore 22:05

io ho saltato solo quello di Wayne Miller
Alec Soth a dire il vero non mi ha entusiasmato
sono invece certo che " divorerò " quello del 26/1 di Thomas Hoepker....Sorriso
se avete mezz'oretta... di certo è spesa bene




avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2019 ore 9:08

Ne approfitto per segnalare che a breve inizierà quest'altra collana: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3048964

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2019 ore 9:54

Calendario uscite:
22. Abbas, 15 dicembre 2018
23. Wayne Miller, 29 dicembre 2018
24. Alec Soth, 12 gennaio 2019
25. Thomas Höpker, 26 gennaio 2019

Durante le ferie Natalizie, ho tralasciato di prendere gli ultimi numeri.
Ebbene in edicola non è arrivato più nulla a partire dal numero 22.
Pare ci sia un problema sulla distribuzione ma il materiale è stato stampato e sta nei depositi.

Chi ha preso gli ultimi numeri?


Io devo ritirarne una decina ...

Non riesco ancora a trovare in un'edicola romana gli ultimi 4, numeri, 22, 23, 24 e 25.

Qualcuno a Roma ha avuto lo stesso problema?

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2019 ore 11:38

Ma ti affidi sempre allo stesso edicolante o vari ad ogni uscita?

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2019 ore 14:51

Lo stesso. Ma in questo caso mi è venuto il dubbio e ho chiesto ad altri due.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2019 ore 15:06

Strano.
Di solito, se indichi che vuoi seguire una collana allo stesso edicolante, ti vengono messi da parte i vari numeri.
Io sono di Pomezia (a pochi km da Roma) e mi rivolgo sempre allo stesso edicolante. Nonostante per motivi lavorativi non mi son fatto vedere per un lungo periodo mi ha messo da parte i n. 23-24-25.
Molte volte va a fiducia che si instaura tra le parti e la serietà dello stesso. Non vorrei che magari li abbia dati via...non so che dirti.
E' ovvio però che altre edicole non abbiano i numeri perchè loro prendono solo i primi 2 barra 3 numeri e vedono quanta richiesta c'è per quella collana. Dai i numeri succesivi la regola è quella descritta sopra.

avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2019 ore 11:27

No, era ed è un problema di distribuzione locale. Li avrò tutti tra qualche giorno.

Bella questa sintesi di Paolo Pellegrin, dal numero 20 della collana, della visione di reportage e dello spirito della Street per come la vedo anche io:
Io non metto in scena le foto, non voglio manipolare una situazione, non chiedo mai a una persona di fare una cosa o di ripeterla. Si tratta di mettere in campo una serie di attenzioni, uno scrupoloso rispetto del momento ma anche della testimonianza. L'unica interferenza che mi congedo è la mia presenza. Sappiamo come, da un punto di vista fisico, se si inserisce un elemento esterno l'esattezza della situazioni venga modificata: tutti cambiamo atteggiamento se sappiamo di essere osservati. Ma è proprio qui che diventa essenziale capire pienamente la nostra funzione. Come fotogiornalista sei dentro e fuori contemporaneamente: sei e devi essere presente, ma allo stesso tempo sei anche un osservatore esterno.


Per quanto riguarda il numero 21, ecco un altro fotografo di reportage, anzi fotografa, che a mio avviso per l'epoca ha potuto seguire la sua vocazione solo perché di famiglia agiata come e più di HCB. Parlo di Marilyn Silverstone. Chissà quanti talenti c'erano e non si sono espressi. Oggi che ci sono più opportunità la fotografia di reportage è morta.

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2020 ore 15:11

Anche in questo periodo, consegne precise in edicola, come sempre:

Piano dell'opera (agg. al 4 aprile 2020)
www.hachette-fascicoli.it/Content/Images/uploaded/Piano%20Opera%20Magn

Uscite di sabato (volte venerdì) ogni 2 settimane

EDIT: erano previste 75 uscite ma l'opera è stata ridotta a 65 uscite, meno ancora delle 70 dell'edizione precedente con autori in più ma anche con autori in meno tra cui HCB!

1. Steve McCurry, 24 febbraio 2018
2. Robert Capa, 10 marzo 2018
3. Eve Arnold, 24 marzo (uscito 23 marzo)
4. Elliott Erwitt, 7 aprile 2018
5. Bruno Barbey, 21 aprile (uscito 20 aprile) 2018
6. Ferdinando Scianna, 5 maggio (uscito 8 maggio) 2018
7. Inge Morath, 19 maggio 2018
8. Martin Parr, 2 giugno 2018
9. Werner Bischof, 16 giugno 2018
10. Dennis Stock, 30 giugno 2018
11. Alex Majoli, 14 luglio 2018
12. David "Chim" Seymour, 28 luglio 2018
13. Alessandra Sanguinetti, 11 agosto 2018
14. Herbert List, 25 agosto 2018
15. Alex Webb, 8 settembre (uscito 7 settembre) 2018
16. W. Eugene Smith, 22 settembre 2018
17. David Alan Harvey, 6 ottobre 2018
18. René Burri, 20 ottobre 2018
19. George Rodger, 3 novembre 2018
20. Paolo Pellegrin, 17 novembre 2018
21. Marilyn Silverstone, 1 dicembre 2018
22. Abbas, 15 dicembre 2018
23. Wayne Miller, 29 dicembre 2018
24. Alec Soth, 12 gennaio 2019
25. Thomas Höpker, 26 gennaio 2019
26. Burt Glinn, 9 febbraio 2019 (consegnato 1 luglio 2019)
27. Patrick Zachmann, 23 febbraio 2019
28. Richard Kalvar, 9 marzo 2019
29. Peter Marlow, 23 marzo 2019
30. David Hurn, 6 aprile 2019
31. Larry Towell, 20 aprile 2019
32. Nikos Economopoulos, 4 maggio 2019
33. Newsha Tavakolian, 18 maggio 2019
34. Hiromi Kubota, 01/06/19
35. Bieke Depoorter, 15/06/19
36. Erich Hartmann, 29/06/19
37. Peter Van Agtmael, 13/07/19
38. Marc Riboud, 27 luglio 2019
39. Thomas Dworzak, 10 agosto 2019
40. Paul Fusco, 24 agosto 2019
41. Jonas Bendiksen, 07/09/2019
42. Ian Berry, 21/09/2019
43. Lorenzo Meloni, 05/10/19
44. Chris Steele-Perkins, 19/10/2019
45. Olivia Arthur, 2/11/2019
46. Guy Le Querrec, 16/11/2019
47. Micha Bar-Am, 30/11/2019
48. Philippe Halsman, 14/12/2019
49. Antoine D'Agata, 28/12/2019
50. Jean Gaumy, 11/01/2020
51. Carl De Keyzer, 25/1/2020
52. Christopher Anderson, 08/02/2020
53. Raghu Rai, 22/02/2020
54. Jerome Sessini, 07/03/2020
55. Eli Reed, 21/03/2020
56. Bruce Gilden, 04/04/2020
57. Cornell Capa, 18/04/2020
58. Constantine Manos, 02/05/2020
59. Stuart Franklin, 16/05/2020
60. Chien-Chi Chang, 30/05/2020
61. Mark Power, 13/06/20
62. Philip Jones Griffith, 27/06/2020
63. Nicolas Tikhomiroff, 11/07/20
64. Moises Saman, 25/07/20
65. Leonard Freed, 08/08/20

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