| inviato il 14 Maggio 2018 ore 7:15
Concordo. Andava bene su un numero ma non su tutti. |
| inviato il 14 Maggio 2018 ore 13:51
solita solfa Editoriale ;
le uscite ormai non sono + collegate al venerdi in contemporanea al quotidiano come per primi numeri
il volume 10 è stato consegnato in edicola il lunedi successive in 2 copie ( una era stata prenotata da me ) diveramente è risultato introvabile su altre edicole.
L'uscita ultima ( volume 11 ) di venerdi 11-05 che non ho prenotato non è reperibile , su ben 6 edicole girate in città
le motivazioni sono state :
- NON CONSEGNATO IN QUANTO LE PRECEDENTI USCITE SONO RIMASTE INVENDUTE
- MI SPIACE MA LE DEVO PRENOTARE DIVERSAMNTE NON LE MANDANO
- NON E' STATO CONSEGNATO OGGI , NO SO ....
- MI HANNO CONSEGNATO SOLO 1 COPIA , GIA VENDUTA
- NON LE MANDANO PIU' IN QUANTO NON LE VENDO
- MI SPIACE MA SOLO 2 VOLUMI RICEVUTI MA PRENOTATi, NON POSSO DARLE.
e dire che siamo a Torino.....
forse è un segnale per dirci : acquistale on line cosi ti paghi anche 6,50 euro di spedizione ?!
CERTO CHE COSI' LA VOGLIA TI PASSA ...ECCOME.
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| inviato il 14 Maggio 2018 ore 13:55
È un messaggio per dire che la cultura fotografica non va di pari passo con la "moda" della fotografia... |
| inviato il 14 Maggio 2018 ore 13:55
io credo che le pubblicazioni in edicola siano in crisi in genere, varie riviste hanno chiuso e c'è stato anche appello su FB per sonstenere la rivista IL FOTOGRAFO, semplicemente dei primi numeri hanno una tiratura più alta, poi diminuisce per evitarsi troppi resi con ovvie perdite |
| inviato il 14 Maggio 2018 ore 14:22
“ solita solfa Editoriale ;
le uscite ormai non sono + collegate al venerdi in contemporanea al quotidiano come per primi numeri
il volume 10 è stato consegnato in edicola il lunedi successive in 2 copie ( una era stata prenotata da me ) diveramente è risultato introvabile su altre edicole.
L'uscita ultima ( volume 11 ) di venerdi 11-05 che non ho prenotato non è reperibile , su ben 6 edicole girate in città
le motivazioni sono state :
- NON CONSEGNATO IN QUANTO LE PRECEDENTI USCITE SONO RIMASTE INVENDUTE
- MI SPIACE MA LE DEVO PRENOTARE DIVERSAMNTE NON LE MANDANO
- NON E' STATO CONSEGNATO OGGI , NO SO ....
- MI HANNO CONSEGNATO SOLO 1 COPIA , GIA VENDUTA
- NON LE MANDANO PIU' IN QUANTO NON LE VENDO
- MI SPIACE MA SOLO 2 VOLUMI RICEVUTI MA PRENOTATi, NON POSSO DARLE.
e dire che siamo a Torino.....
forse è un segnale per dirci : acquistale on line cosi ti paghi anche 6,50 euro di spedizione ?!
CERTO CHE COSI' LA VOGLIA TI PASSA ...ECCOME. „
Valgono le medesime considerazioni fatte di qua:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2691686&show=9 |
| inviato il 18 Maggio 2018 ore 10:14
“ Non era una buona scuola d'arte... non ero un granchè in disegno. Poi un giorno ci hanno detto che ci sarebbe stato un corso di fotografia di tre settimane. Ho accettato. Ci hanno dato una macchina fotografica, russa, e dovevamo fare foto per strada... Poi dopo che avevamo fatto tutte le foto, dovevamo andare nella camera oscura, sviluppare le pellicole, appenderle e aspettare i negativi... Fino a lì trovavo la cosa noiosa, ma poi quando dal foglio bianco, completamente bianco, vedevi apparire l'immagine... era qualcosa di magico, fantastico. Potrai anche trovare tutte le spiegazioni scientifiche che vuoi, ma tu vedi un foglio bianco immerso in un liquido, e poi l'immagine, fantastico! Ed è qui che mi sono innamorato della fotografia... La magia della camera oscura „ ( Intervista di Oliviero Toscani a Koto Bolofo - volume 12 Il movimento )
Ero alle elementari, mi "buttai" in un corso simile, senza neppure tanta convinzione. E fu magia anche per me. Appeni ebbi la possibilità, oltre dieci anni dopo, presi una camera.
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| inviato il 14 Giugno 2018 ore 10:46
"Il sogno", numero 15, intervista a Max Vadukul.
Vadukul:
"Le macchine stanno prendendo il sopravvento: tutto ruota intorno alla tecnologia. Per quanto mi riguarda, credo di avere avuto il privilegio di sviluppare un'intelligenza emotiva. Se pensiamo alla situazione attuale, senza intelligenza emotiva siamo solo scimpanzè che giocano con le armi nucleari, niente di più. In quest'epoca, l'educazione è carente e i giovani sono affamati di emozioni e terribilmente confusi: scommetterei che non sono neanche in grado di scrivere a mano una lettera d'amore o di conquistare qualcuno. Non riescono a comunicare con l'altro, a spiegare che si stanno innamorando e a mettere tutto per iscritto: tutti questi aspetti sono andati distrutti. In tal senso, anche la fotografia è stata investita da un grande caos: non ci sono più regole e, anche dal punto di vista emotivo, siamo fermi, abbiamo smesso di crescere". |
| inviato il 15 Giugno 2018 ore 15:36
SEDUZIONE E CONSENSO
(Oliviero Toscani - Lezioni di Fotografia, numero 16: la seduzione)
La cosa più difficile quando inizierete a sentirvi e forse essere fotografi sarà quella di rinunciare a cercare consenso. Non esiste niente di più mediocre di una foto "seduttiva", fatta cioè appositamente per incontrare il consenso di qualcuno. Chi è autenticamente seducente il consenso non lo cerca: lo trova.
I fotografi hanno tanti modi per indossare metaforici tacchi a spillo, tatuaggi, gioelli, trucchi e belletti. Ci sono quelli × con il pubblico, che vogliono fare foto alla moda; quelli × con i social, in cerca di like; quelli battona con i colleghi, per strizzarsi l'occhio a vicenda; quelli che si concedono ai target del marketing, in cerca di profitti veloci; quelli d'alto bordo, che ci provano con galleristi e curatori; e poi le prostitute intellettuali, che con la loro estetica ambiscono a conquistare festival e premi.
Se vi togliete dalla testa l'idea di sedurre consensualmente, diventerete sexy.
Non è un'impresa facile, perchè il nostro cervello è marketizzato.
Tutto è marketing, dalla pubblicità alla cultura, dalla moda alla guerra. L'arte "che conta", quella che snobba pubblicità e marketing, ne è impregnata fino al midollo. Il marketing è intorno a noi, pronto a darvi il suo pieno consenso, purchè seguiate il suo collaudato e inflazionato sistema. L'unica possibilità di sfuggire a questo siete voi stessi. Anche perchè è impossibile essere meglio di ciò che si è, ma è facile essere peggio.
Non importa che tipo di fotografo siete: evitate di cercare quel tipo di consenso nelle vostre immagini. Molti fotografi la risolvono distinguendo tra lavori "commerciali" e lavori "personali". E' la cosa più mediocre che potete fare. I lavori sono tutti personali e impegnati, se fatti per committente meglio.
Se un alieno venisse sulla Terra, non farebbe nessun distinguo tra le immagini che troverebbe sotto agli occhi: un ritratto, un selfie, una pubblicità o un reportage raccontano tutti il mondo, secondo una particolare visione. I fotografi insicuri tendono invece a complicare le cose. A distinguere formati, media, utilizzi, sub-utilizzi, target, eccetera.
Balle.
Le vostre immagini non mentono: prima o poi chiedono un prezzo. |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 12:56
Mah, ad essere sinceri mi sembrano le solite parole che si dicono o si sentono dire spesso nelle pubblicità (dalle macchine ad altri prodotti)... "Siate voi stessi e bla bla bla... e sfonderete. Siate voi stessi e siate diversi dagli altri ed emrgerete... La vera sfida è dire no... la vera sifda è dire sì...". Belle parole finalizzate al marketing anch'esse, ma che non mi sembra insegnino nulla (e nemmeno di nuovo).
Tutte cose che si sanno più o meno già e tutte cose strasentite (e non sempre fattibili nella vita reale).  |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 12:58
Potere del marketing.
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| inviato il 16 Giugno 2018 ore 13:05
D'altronde la pubblicità non serve a vendere oggetti o servizi, ma sogni di una impossibile vita la quale, come ben sappiamo, è totalmente diversa dalla realtà di ogni giorno: una vita più "immaginificamente" bella e affascinante, ma che rimane solo una finzione.
Per fortuna ci sono persone che non si fanno abbindolare dal marketing e ragionano col proprio cervello.  |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 13:43
Parole sante McBrandon, occhio quindi a non farvi infinocchiare dal marketing.
Si parla anche di questo tema. Della sete di emozioni della 4a rivoluzione.
Comunque foto magnifiche in questo numero. |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 13:59
L'ultimo numero non l'ho ancora ritirato in edicola (me lo faccio tenere da parte). |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 14:04
Sono curioso riguardo l'argomento "sete di emozioni": si parla di quelle durature ed intense o di quelle flebili, velocissime ed inconsistenti?
Numero interessante, pare...  |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 15:55
L'uomo cacciatore, poi agricoltore, poi operaio, poi impiegato ma in cerca di emozioni, la cosa che appunto come dicevi il marketing cerca di vendere oggi. Una vita più comoda, meno incerta alla fine e' più noiosa. |
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