| inviato il 06 Aprile 2020 ore 12:20
Grazie dell'info,si preso il Prostaff 5 8x42,più leggero,prezzo abbastanza basso,e nanche io son molto esperto,anzi x nulla,è una voglia che mi ha preso cosi,a star in casa e non sapendo che fare,mi diletterò un po' sul circondario non volevo spender una cifra alta,xchè il binocolo 8x30 che avevo l'ho dato a mio figlio,dopo anni di cassetto…. ora cosi ne avrò uno più performante….grazie ancora
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| inviato il 12 Febbraio 2022 ore 21:45
Ciao a tutti.. post molto interessante. Mi aggiungo al gruppetto e dico la mia. Mi sono appassionato al birdwatching nel 2005 quandi ebbi modo di approfondirlo grazie ad un Tasco Rare Bird 8x25 "Peregrine falcon", trovato usato a 18 € (!!!) in un mercatino, che non era evidentemente mai stato usato. Faceva parte di una serie limitata patrocinata da Audubon Society, nello specifico l'8x25 era un prisma a tetto riempito di azoto, con buona resa sino al bordo ma con campo molto stretto. Ogni modello aveva il packaging (a forma di nido, bellissimo) che richiamava un uccello protetto differente ed era dotato di una bella borsa in neoprene e taccuino per gli avvistamenti in tema con l'uccello della scatola. Dopo quasi 2 anni di utilizzo mi cadde a terra ed un prisma si scollimò, ma l'ho tenuto e lo conservo ancora. Comprai allora un Pentax UCF XII 10X25, un binocolo molto compatto con intelligente design a prismi di Porro invertiti e 50° di campo apparente (secondo la formula classica, non ISO). Nel 2011 presi, per fare un safari in Botswana, il mitico Bresser 10x50 del Lidl che costava 17,99€ con 5 anni di garanzia! Questo rimane per me, ad oggi, il miglior rapporto qualità prezzo della storia. Il binocolo, infatti, è un Porro con prismi Bak-4 e coating -credo semplice- su tutte le lenti. Dal punto di vista ottico ha i suoi evidenti difetti, ma rimane buono. Dal punto di vista meccanico è anche molto buono a mio parere, anche dopo oltre 10 anni. Rimasi con questo set-up sino al 2021...anno della ripresa della mia attività escursionistica e di esplorazione-birdwatching. Il mio sogno era, almeno dal 2010, lo Swarovski SLC HD 10x42, ma il costo era importante e, con mia meraviglia e delusione, mi accorsi che nel 2020 fu messo fuori produzione. A luglio 2021 presi allora uno Zeiss Terra ED 10x42 (color verde) che mi aprì un mondo: finalmente un'immersione eccezionale nella scena, grazie ad un campo apparente superiore ai 60°, ottima nitidezza a centro del campo, forse qualche aberrazione cromatica di troppo rispetto ai Porro a cui ero abituato (benchè molto più economici), meccanica spettacolare, costruzione, ergonomia ed estetica stupendi. Packaging bellissimo. L'ho usato da 0 a 3340m, e ho iniziato ad esplorare il cielo notturno, appassionandomi anche a questa tipologia di osservazione (principalmente pianeti in estate e costellazioni e oggetti di Messier in autunno).
Decisi, infine, di fare il salto. Ormai ero quasi tutte le sere con gli occhi al cielo, e quasi tutti i week end con il binocolo al collo... Un cambio di occhiali con una montatura più spessa ha fatto emergere il limite dei 14mm di estrazione pupillare del Terra. Ed allora, dato che l'SLC 10x42 non lo fanno più, complice anche qualche prova fatta con un EL Range prestatomi da un amico, a dicembre ho preso (ad un ottimo prezzo)... lo Swarovski NL Pure 10x42. Paura totale: 76° di campo apparente completamente (o quasi) corretto (quasi sino al bordo estremo). Zero, e dico zero, ab. cromatica anche ad andare a cercarla...anche sui rami in controluce e in condizioni limite in generale. Trasparenza totale, immersione nella scena assoluta...il binocolo scompare, non si percepisce più il confine tra il bordo dell'oculare e la realtà. Perfetta neutralità dei colori, ma intensità assoluta. Ergonomia DA PAURA, con i barilotti a svaso ellittico. Ho messo il supporto frontale regolabile (il cui costo è pari al Pentax UCF XII...il che è assurdo) e devo ammettere che è di una funzionalitá assoluta. Gli oculari stanno staccati dalle lenti degli occhiali, consente un centraggio perfetto della pupilla di uscita del binocolo con la pupilla dell'occhio e, soprattutto, conferisce una stabilità fantastica (il 10x risulta ben più stabile di un 8x classico). Messa a fuoco molto fluida, leggera e sensibile...anche se ogni tanto diventa un pó ruvida, in modo incostante (a volte lo fa, a volte no..a volte in alcuni tratti della corsa, a volte in altri). Snap focus assoluto e punto univoco di messa a fuoco perfetto. La messa a fuoco si trova subito, e con una facilità disarmante. Accessoristica oltre ogni livello: cinghia, borsa, addirittura spazzola di setole e sapone marchiato Swaro...spettacolare. Sul cielo notturno è fantastico: con 7,6° si riesce ad inquadrare contemporaneamente sia la Cintura di Orione che la Nebulosa M42. Si riesce a risolvere il Trapezio anche a mano libera... Unico difetto, oltre alla messa a fuoco che a volte diventa inspiegabilmente un pó ruvida (ne ho provati diversi in negozio e lo facevano tutti...cosa confermata anche da diverse recensioni on line) un controllo non proprio perfetto del flare in presenza di forte illuminazione concentrata (es. la Luna). Felice di condividere con voi e leggere di vostre altre eventuali esperienze. |
| inviato il 12 Febbraio 2022 ore 23:41
Se non sbaglio il rapporto tra ingrandimenti del binocolo e un ottica FF è pari a 50.
Mi spiego: il 50 mm FF è equivanente a 1 x.
Quindi un binocolo 10 x equivale a un obiettivo di 500 mm. |
| inviato il 13 Febbraio 2022 ore 1:04
@Alexander83
complimenti per l'acquisto e per la breve recensione, di sicuro uno Swarovsky da 3000 euro deve essere puro piacere ottico e tattile.
Purtroppo non ne faccio praticamente uso altrimenti piacerebbe anche a me un oggetto di tale qualità (e la cosa positiva è che non essendo elettronica, ma solo ottica e meccanica, tra 20 anni sarà ancora un ottimo binocolo pienamente utilizzabile, al contrario delle fotocamere...). |
| inviato il 13 Febbraio 2022 ore 8:45
Mah..sì.. diciamo che il mio ragionamento è stato in linea di massima proprio questo. Sono appassionato di birdwatching da ormai oltre 15 anni, non sono espertissimo per carità, ma riesco a riconoscere ormai o occhio (o a binocolo), oppure da canto, almeno 120-130 specie..forse qualcosa di più. L'immersività del Terra mi ha fatto scoprire un nuovo mondo nell'osservazione del paesaggio e del cielo. Volevo sperimentare il massimo campo apparente mai visto, sui binocoli "portatili", e mantenere i 10x per fare birdwatching e osservazioni da lunghe distanze (anche montagne). Non mi sono lanciato sul 12x, che dicono essere eccezionale proprio per birdwatching e astronomia, perchè mi spaventava la gestione a mano libera, e poi per non perdere troppo campo reale e pupilla di uscita. Non ho mai investito tali cifre su fotocamere o obiettivi, perchè comunque vista la tanta elettronica ormai presente anche nelle ottiche fotografiche basta attendere...e si deprezzano, consentendo così di fare discreti affari. Inoltre, volevo un qualcosa che potesse superare i decenni (al di là anche di cambi di baionetta e altro ? ... Per carità, nulla è eterno o esente da guasti, ma qui si parla di sola ottica e meccanica, 10 anni di garanzia ed un servizio di assistenza pressochè a vita. |
| inviato il 04 Dicembre 2023 ore 15:09
Che bel post ricco di notizie e ragionamenti interessanti, grazie |
| inviato il 05 Dicembre 2023 ore 15:49
Peccato che il cigno sia volato via  |
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