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MTF


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avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2018 ore 10:16

Leggendo il forum, vedo che la maggior parte degli utenti si basa su dxomark, per valutare una lente.
Questo sito, però, non fornisce i grafici mtf, che in un solo grafico riassumono tutte le principali proprietà di una lente. Ne propongo uno di esempio:





Asse x: posizione dal centro dell'obiettivo all'estremo angolo, procedendo in diagonale.

Asse y: percentuale di contrasto. 1 significa che l'obiettivo riproduce l'immagine come è nella realtà, valori più bassi significa che riduce il contrasto.

Vengono sempre proposte una serie di linee. Nel caso di canon, le linee nere mostrano il comportamento a tutta apertura, mentre quelle blu a f/8. Linee più sottili si riferiscono alla risoluzione di 30 linee per millimetro, mentre quelle più spesse riportano la risoluzione di 10 linee per millimetro. Le linee continue mostrano il comportamento sagittale, quelle tratteggiate il comportamento tangenziale.

Perché la scelta di queste linee?

Quelle a 10 linee per millimetro indicano il contrasto dell'obiettivo, quelle a 30 mostrano la risoluzione. Nel caso di camera aps-c, contrasto e risoluzione vengono mostrate da rispettivamente 15 e 45 linee per millimetro.
In un obiettivo ideale, comportamento sagittale e tangenziale deve essere uguale. Nella realtà non è mai così. Quando le due linee si separano, si misura l'astigmatismo dell'obiettivo, che porta ad una minore leggibilità dell'immagine.



Capite quindi che grazie al grafico mtf, Posso valutare risoluzione, contrasto e astigmatismo di un obbiettivo ad una o piu' aperture di diaframma, e su tutto il campo inquadrato dal sensore.

Prendiamo per esempio il grafico di un leitz, da tutti definiti obiettivi fantastici. In questo caso, si tratta del summicron-r 90 mm F 2.





Eccetto che per il caso a tutta apertura, dove comunque mostra un comportamento ottimo, si vede che il comportamento è praticamente costante su tutto il campo, contrasto e nitidezza sono molto elevati, e la cosa più importante, comportamento sagittale e tangenziale sono praticamente uguali, il che denota la quasi assenza di astigmatismo.
Capite quindi che tutte queste informazioni, un normale grafico di DxOmark non le da.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2018 ore 11:40

@Pironman il riferimento è Hubert Nasse (purtroppo scomparso nel 2016) della Zeiss:
drive.google.com/drive/folders/1v9QdRhE5RaAnDqbWv4iN5GxkercT-neT?usp=s
allegate anche le immagini originali. La Zeiss è stata pioniera delle MTF, sono ancora oggi i dati più affidabili, naturalmente sui suoi obiettivi. Sono misure sperimentali da banco ottico, luce bianca, messa a fuoco all'infinito, cioè specificano le condizioni. DxO per forza di cose mantiene un profilo più basso, spesso riduce tante misure in un singolo numero. Ci sono alcuni che contestano i dati DxO.

Le MTF sono riferite a mire piane monocromatiche perfettamente illuminate e a fuoco, poi un obiettivo viene usato per immagini a colori e in 3D. Quindi le MTF vanno interpretate. Diverse case specificano diverse lp/mm. Poche case pubblicano dati sperimentali, si limitano a riversare i dati di progetto ottico (ray tracing) su grafici MTF. Molto veloce ed economico. Se l'obiettivo non obbedisce alle specifiche di progetto per problemi di produzione, il fotografo in buona fede pensa di avere un obiettivo come da MTF e trova un comportamento reale sul campo peggiore.
Questo ha portato nel tempo a fidarsi sempre meno dei dati MTF DELLE CASE. Poi esistono svariati siti che pubblicano dati MTF con obiettivi montati su determinate macchine. Se non si conosce a fondo la teoria dietro l'MTF, non si possono fare paragoni fra macchine diverse con lo stesso obiettivo. Teoria significa maneggiare le trasformate di Fourier con cognizione di causa, normalmente fuori della portata di un fotoamatore medio.

Merita una menzione Sigma: testa ogni Art prodotto, usa sensori Foveon.

Gli MTF sopra riportati riportano tre lp/mm riferite a un rivelatore FF dal centro ai bordi, riferiti alla diagonale in mm.
Grafici più generalizzati riportano tutte le lp/mm riferite in genere al centro e a TA. Partendo dai dati sopra riportati, si può tracciare una MTF partendo da 1 a 0 lp/mm e gli altri tre valori, riferiti a una certa posizione, ne esce una curva su quattro punti uniti da rette, meglio di niente.MrGreen

Genericamente, è questo che si deduce da una MTF a tutte le frequenze spaziali:


;-)

Dati medi riferiti a una decina di obiettivi uguali sono pubblicati da LensRentals. Uno dei "macchinisti" è Brandon Dube, alias Airy Discus sotto DPreview Forum. Molto consigliabile questo suo articolo:
www.lensrentals.com/blog/2017/10/the-8k-conundrum-when-bad-lenses-moun

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2018 ore 12:20

A me DXO per gli mtf delle ottiche sembra il meno affidabile/esaustivo. Non lo guardo mai.
lensrentals fa degli ottimi test su banco ottico, photozone e lenstip usano invece imatest su sensori delle macchine.

user120016
avatar
inviato il 18 Febbraio 2018 ore 13:37

Ogni tanto una sbirciata ai test MTF la do, più per curiosità che per reale utilità. Come è stato già scritto, si tratta di risultati ottenuti in condizioni molto particolari che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà sul campo. Anche perché alcune lenti magari mantengono le caratteristiche anche al variare di queste situazioni ma altre cambiano completamente il comportamento quando si esce al di fuori delle condizioni in cui è stato eseguito il test. Piuttosto mi piace guardare le stampe ottenute con una certa lente. Anche se, a parità di lente, cambiano molto i risultati in base alla pellicola o al sensore utilizzati, alle condizioni di luce, alla mano del fotografo e dello stampatore...
Alla fine, dunque, questi dati, per il mio livello (basso) di fotografo, restano puramente chiacchiere da bar...

P.S. non ho mai consultato MTF o DXO prima di comprare una lente o per scegliere tra due lenti tra cui ero indeciso... ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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