| inviato il 20 Gennaio 2018 ore 13:56
Penso che prima o poi tutti i fotografi sentano l'esigenza di allestire una mostra fotografica personale o collettiva. Tutti sappiamo gli alti coste della stampa sopratutto stampe di qualità fineart. Quindi a fine mostra si cedono le stampe per recuperare parte dei costi di stampa a privati interessati. Nel caso di fotografie con persone riconoscibili di cui si ha la liberatoria per mostre e concorsi, ma non si ha quella commerciale, è possibile cederle? La stampa artistica è considerata commerciale o per commerciale si intende solo usi pubblicitari? Le fotografie sono acquistate da privati per arredare le proprie case, non per esporle al pubblico. Grazie a chi vorrà intervenire nella discussione. |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 4:37
Generalmente la liberatoria funge da autorizzazione nel potere utilizzare quelle foto ad uso e per gli scopi che il fotografo vorrà, se compilata in senso generale.
Nel caso in cui le persone ritratte vogliano loro stesse restringerne l'utilizzo o porre dei "paletti", specificandone nel particolare l'ambito di sfruttamento nella liberatoria stessa, ovviamente a quello ci si deve attenere.
Perciò direi che le tue foto a seconda di ciò che hai stipulato, saprai in quale dei due casi rientrino.
Comunque se nel tuo caso hai il benestare per le mostre, non sussiste il problema di poterle vendere ai privati che te le richiedano a meno che, appunto, ti abbiano fatto inserire la clausola specifica che non ti accordino o proibiscano la vendita in quell'ambito.
D'altronde l'auspicabile vendita, è la naturale e normale conseguenza di una mostra... per cui...
non vedo motivi per preoccuparti di "abusi" o scorrettezza in questo tuo utilizzo renumerativo-privatistico. 
Il discorso si complicherebbe e probabilmente sarebbe diverso se, ad esempio, fossero pubblicati in riviste o manifesti con scopi promozionali o pubblicitari a loro insaputa, forse anche disponendo di una liberatoria generica.
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| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 6:37
"Il discorso si complicherebbe e probabilmente sarebbe diverso se, ad esempio, fossero pubblicati in riviste o manifesti con scopi promozionali o pubblicitari a loro insaputa, forse anche disponendo di una liberatoria generica." ... concordo su questo punto. Non so di che genere di foto parli, ma spesso ci facciamo paranoie inutilmente. A guardare i miei scatti sono un criminale eppure non ho mai avuto problemi. Sicuramente se vivi in un paesino è ci fai una mostra dove sono ritratti soggetti del posto come protagonisti allora meglio andare cauti altrimenti non vedo nessun problema. È difficilissimo che qualcuno ritratto in strada si ritrovi alla mostra specialmente se sono immagini realizzate in grandi città. Pensa che dei tanti fotografi di grosso calibro (vivi e non) tutti fanno riferimento sempre agli stessi nomi e alle stesse fotografie. Per non conoscerli vuol dire che non hanno mai visto le loro foto sui libri o mostre...di cosa ti preoccupi?
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| inviato il 23 Gennaio 2018 ore 2:31
grazie per le risposte, ma vorrei fare alcune precisazioni. Nel mio caso non mi riferivo alla pubblicità, la liberatoria che uso ha una casella separata per questa situazione, io mi riferisco solo alla vendita delle stampe esposte ad una mostra, nella liberatoria è chiaramente specificato questo uso e non ci sono paletti specifichi, quindi rientrerei nel caso esposto da Remember. Chiarito questo punto cioè la vendita durante le mostre, amplio il raggio. Ho alcune stampe residue di vecchie mostre di cui vorrei liberarmene per rientrare dei costi di stampa, posso venderle magari su canali come subito.it o similari con una liberatoria generica non commerciale? Anche in questo caso si tratterebbe di stampe per uso privato e non pubblicitario. |
| inviato il 23 Gennaio 2018 ore 11:08
Io invece penso il contrario.
Se nella liberatoria in tuo possesso non è specificato anche l'utilizzo commerciale (dove per 'commerciale' si intende ricavare del profitto economico dalle foto in oggetto) credo che tu non possa venderle.
Non importa se la vendita è al termine di una esposizione, trattasi comunque di ricevere soldi in cambio di foto dove il soggetto ripreso non ha autorizzato quella tipologia di utilizzo.
Penso che la cosa più semplice sia quella di contattare chi ha posato per te e trovare un accordo (anche perchè immagino non si tratti di cifre astronomiche, anche se te lo auguro! )
ciao
Carlo
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