| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:30
ciao a tutti, ben tre miei obiettivi vintage hanno preso i funghi negli ultimi due mesi... due li ho mandati al riparatore, il terzo, a cui tengo molto, l'ho scoperto solo oggi.
Che cosa ho sbagliato? Cosa devo fare per evitare nuove infestazioni? |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:59
Buttali immediatamente prima che ti infestino tutto il corredo.
Il rischio di acquistare attrezzatura vintage è proprio quello di ritrovarsi in poco tempo tutta l'attrezzatura da buttare nel cassonetto. Le muffe si contagiano, sono organismi viventi. Nessun riparatore serio accetterebbe di tenersi un'ottica affetta da muffa nel suo laboratorio, col rischio di contaminare l'ambiente e quindi altri obiettivi e fotocamere. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 15:18
ecchemmiseria mica è la peste bubbonica! Le spore sono nell'aria sempre e ovunque! |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 18:13
Tre negli ultimi mesi ... hai la casa infestata. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 18:43
che faccio, chiamo l'esorcista? |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 19:02
Controlla anche il tasso di umidità nella tua casa, e soprattutto che non ci siano formazioni di muffe nei muri. Particolarmente quelli che danno verso l'esterno e soprattutto sul lato nord. E anche in altri punti critici, ad esempio presso l'attacco a terra (se hai un pianterreno) o nello scantinato (idem come sopra); perché l'umidità ha l'antipatica abitudine di risalire rapidamente per capillarità e le muffe spesso la seguono fedelmente.
Un conto è se le muffe sono arrivate, a mo' di cavallo di Troia, con un ottica vintage che hai acquistato, e da questa si sono propagate alle altre due; un altro discorso è se si sono formate a causa delle condizioni ambientali della tua casa.
In tal caso, scusa il tono crudo e diretto, ma dovresti preoccuparti più per la salute tua e dei tuoi cari che non per degli oggetti di vetro e metallo e che comunque puoi riacquistare. Quindi si deve provvedere a un intervento risolutivo sull'edificio.
Mi rendo conto di fare la parte dell'uccellaccio di malaugurio, ma il mio è un parere professionale, di progettista che ha reso abitabili e confortevoli edifici da cui le pantegane si tenevano alla larga perché ne avevano schifo. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 19:03
Riponi in un lugo non umido, io le lascio dentro un mobile senza custodia, è un mobile che uso spesso quindi arieggiato. In passato ho comprato delle.lenti con muffe, le.ho pulite e non sono più comparse.
Ne ho una che ha un principio... ma la cosa strana è che si trova in una zona sigillata tra due lenti, quindi non posso smontarla... si vede che le spore ci sono anche negli stabilimenti dei migliori costruttori giapponesi. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 19:11
Le vecchie ottiche come pure i binocoli avevano le lenti incollate con il balsamo del Canada soggetto a questi fenomeni che sono indipendenti dai muri di casa o altre facezie appena lette
In ogni caso beato te che sei infestato dai funghi: dalle mie parti quest'anno è stato un anno di magra!!! |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 19:14
brucia la casaaaaaa !!! |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 19:31
“ indipendenti dai muri di casa o altre facezie appena lette „
Vabbé... il problema delle muffe sui muri è considerato una facezia, contrariamente al parere di qualsiasi medico qualificato. Siamo al livello delle teorie su vaccini che rendono autistici!
Se poi il problema è dovuto ad altre cause, tipo l'incollaggio delle vecchie lenti o un obiettivo arrivato già con le muffe, e Marco Palomar vive in un ambiente domestico sanissimo, tanto meglio!
Ma stando alle informazioni ora disponibili sulla causa delle muffe possiamo solo fare ipotesi, a parte Marco che ovviamente conosce meglio di noi la situazione della sua casa.
Detto questo la chiudo qui; vista la scarsità dei dati a disposizione ho considerato doveroso consigliargli di verificare la condizioni ambientali in questione, ovviamente spero con tutto il cuore che siano ottimali.
P.S.: Non è le prima volta che questo problema viene posto su questo forum e ricordo almeno un paio di casi in cui è emerso chiaramente, dalle descrizioni fatte dagli interessati delle condizioni delle proprie case, che la causa era appunto di tipo ambientale. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 19:59
Roberto gia che ci sei, un deumidificatore ha senso? Sia per questioni di benessere ambientale che per l'attrezzatura?
Ad esempio per 50mq che deumidificatore si può prendere o bastano quei cestoni con la silkagel? |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 20:05
"brucia la casaaaaaa !!!"
Sempre moderato eh? |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 21:08
Non capisco tanta esagerazione per della muffa...
Basta tenere gli obiettivi infetti lontano da quelli sani. Prima di buttare qualsiasi cosa, persa per persa si veda prima se si riesce a recuperare!
Se sono obiettivi vintage facili da aprire, perché non provare a disinfettare le lenti?
Bisogna solo avere tanta pazienza nello smontare l'obiettivo e poi, con guanti e mascherina, lavare le lenti in una soluzione di acqua ossigenata e ammoniaca, il barilotto con acqua ossigenata. Una volta rimontato il tutto, basta aspettare e vedere se il trattamento ha fatto effetto. Se le spore non sono state completamente neutralizzate, la muffa si ripresenta molto presto.
Inutile dire che il discorso dipende da obiettivo ed obiettivo: sia per quanto riguarda la difficoltà nello smontare e nel ricomporre in maniera corretta tutti i pezzi, sia per quanto riguarda il suo valore...
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| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 21:20
“ Roberto gia che ci sei, un deumidificatore ha senso? Sia per questioni di benessere ambientale che per l'attrezzatura?
Ad esempio per 50mq che deumidificatore si può prendere o bastano quei cestoni con la silkagel? „
Trovo che il deumidificatore possa essere utile soprattutto in località in cui l'umidità media nell'atmosfera è decisamente elevata.
Se invece il problema è dato dall'umidità in risalita per capillarità dal sottosuolo, si dovrebbe operare sulle murature.
Però, in attesa di tali interventi, che non sono mai particolarmente semplici ed economici, può essere un palliativo.
Onestamente non me la sento di consigliarti un modello piuttosto che un altro per un motivo molto semplice: non ne ho alcuna esperienza non avendone mai installato uno. Questo non perché sia contrario per principio, ma perché sono sempre partito da un buon intervento di isolamento termico e di contenimento dell'umidità e poi dall'installazione di un efficace impianto di riscaldamento e climatizzazione. A quel punto il deumidificatore risultava del tutto superfluo (e io ho ristrutturato diversi immobili nel centro storico di Venezia). Questo non vuol dire che i deumidificatori siano inutili in ogni circostanza. Riguardo al tipo e alla potenza rivolgiti all'installatore, purché sia serio e professionale, magari senti più di un parere.
Nel caso che vedi già delle muffe su qualche parete, provvedi a eliminarle completamente con prodotti e procedure appropriate. Per farti un'idea dai un occhiata a questo articolo su Edilportale:
www.edilportale.com/news/2016/04/focus/il-miglior-antimuffa-la-guida-p
La muffa va eliminata non solo in quanto spia di qualcosa che non va; ma perché la sua prossimità può essere dannosa non solo per il materiale fotografico ma soprattutto per la salute delle persone, come potrà confermarti qualsiasi medico in possesso di una laurea regolare e che NON sia stato espulso dall'Ordine.
Per un'infarinatura generica, quest'altro articolo sempre su Edilportale mi sembra ben fatto:
www.edilportale.com/news/2015/06/focus/umidit%C3%A0-condensa-e-muffe-t
Poi chiaramente il problema è più complesso. Io di volta in volta mi avvalgo della consulenza di colleghi con esperienze specifiche in proposito. |
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