| inviato il 17 Dicembre 2017 ore 9:29
Il mio Canon 24-70 f/2,8 ha perso il trattamento anti riflesso, sulla lente esterna si vedono aloni che non si riescono a pulire. Mi sono accorto che la lente soffre molto di più il flare rispetto al principio. C'è modo di ripristinare il trattamento antiriflesso? |
| inviato il 17 Dicembre 2017 ore 9:43
No.
La mia esperienza diretta si riferisce a quattro anni di lavoro in un negozio di ottico-optometrista dove ero tecnico di Laboratorio.
A meno che non sia cambiato il processo di applicazione dello strato antiriflesso, esso è irreversibile e non ripristinabile. Si tratta di un vero e proprio Bagno che andrebbe a sovrapporsi a quello esistente, lasciando comunque in deficit le zone rovinate. Ma la mia esperienza risale a qualche annetto fa, quindi prendila con le molle. |
| inviato il 17 Dicembre 2017 ore 12:01
Non ne ho idea però, ammesso e non concesso che qualcuno si prendesse la briga di smontarti la lente frontale, tu ti troveresti nella situazione di dover prendere quella lente, impacchettarla per bene, spedirla alla Canon in Giappone e chiedere loro se sono disposti a rimuovere lo strato danneggiato, ammesso che si possa fare, reinserire la tua lente fra quelle (nuove) che stanno per essere sottoposte al trattamento, che tralaltro si esegue sotto vuoto, pulirla, imballarla a parte rispetto alle altre e poi rimandartela a casa.
Orbene: ammesso e non concesso che si possa fare ... hai una seppur vaga idea di quanto ti costerebbe questo scherzo? |
user78019 | inviato il 17 Dicembre 2017 ore 12:55
Il trattamento antiriflesso viene ottenuto con processi di deposizione da fase vapore (PVD: Physical Vapour Deposition; o CVD: Chemical Vapour Deposition) (vedi customcoatingmachine.com/coating-lay02/3136.html ), e non è ri-applicabile.
Porta l'obiettivo in assistenza Canon e fatti fare un preventivo per la sostituzione della lente anteriore. Penso che si tratti di qualche centinaio di Euro di spesa totale (materiali e mano d'opera).
Bisogna poi capire come sia stato possibile rovinare a tal punto la lente. Qualcuno deve aver strofinato troppo in fase di pulizia, magari anche usando liquidi non adatti. Oppure il film multistrato del rivestimento si è delaminato col tempo, perdendo quindi aderenza con il sottostante vetro. Se fosse questo ciò che è avvenuto, bisognerebbe comunque capirne la causa: difetto di fabbricazione, eccessivo stress termico, esposizione a gas corrosivi, ecc. |
| inviato il 17 Dicembre 2017 ore 13:36
Dovresti fare sostituire la lente anteriore.
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| inviato il 17 Dicembre 2017 ore 19:31
Per ripristinare un antiriflesso, bisogna prima asportare il vecchio tramite smeriglio e poi applicare il nuovo. Per la modesta esperienza che ne ho, per aver chiesto negli anni '90 alla Schott di ricondizionare una loro lente non più prodotta per microscopia , direi che nel caso del canon ci si comprano tre o quattro nuovi 24-70 f2,8 attuali.
Un tempo Lolli offriva questo servizio, ma su strato singolo. Una semplice "azzurratura"... |
| inviato il 17 Dicembre 2017 ore 20:56
Se si è deteriorato il trattamento antiriflesso sulle lente esterna, va cambiata la lente.
Sempre che non ci siano altri danni su qualche altra lente, visto che è stato trattato talmente male da rovinargli il trattamento, cosa che non accade MAI se uno tratta le ottiche come si deve, se cambi la lente frontale, va riallineato tutto come vetri, ci vuole attrezzatura, banco ottico e la gente per farlo, e va pure ricalibrato l'AF.
Fatti fare un preventivo per un check completo dell'ottica, per la sua rimessa in tolleranza, e NON solo per la sostituzione della lente frontale.
Comunque, quell'ottica lì l'ha usata un "mannaro", l'ha trattata malissimo. |
| inviato il 18 Dicembre 2017 ore 6:06
I miei ricordi ancestrali sono ancora validi, allora...purtroppo per te. Aggiungo a quanto detto sopra, che anche asportando lo strato (o meglio, gli strati) di trattamento mediante smeriglio, si otterrebbe una lente dal diverso potere diottrico: lo spessore della lente, insomma, si ridurrebbe. Di un qualcosa di infinitesimale, ma si ridurrebbe.
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| inviato il 18 Dicembre 2017 ore 6:40
"... di trattamento mediante smeriglio,.."
E poi.....chi te la rifà la superficie della lente a rugosità ottica?
Comunque, obiettivi in quelle condizioni, di solito, si buttano via. |
| inviato il 18 Dicembre 2017 ore 8:05
“ I miei ricordi ancestrali sono ancora validi, allora...purtroppo per te. Aggiungo a quanto detto sopra, che anche asportando lo strato (o meglio, gli strati) di trattamento mediante smeriglio, si otterrebbe una lente dal diverso potere diottrico: lo spessore della lente, insomma, si ridurrebbe. Di un qualcosa di infinitesimale, ma si ridurrebbe. „
Sì, infatti in quel caso occorre ritarare l'ottica. Non credo che sia un gran lavoro, il "mio" fotoriparatore lo fa senza difficoltà (uno spostamento microscopico solitamente della lente posteriore), ha un piccolo dispositivo "infinito virtuale", ma qui si fa tanto per parlare, poiché un lavoro del genere esattamente come l'originale, avrebbe un costo proibitivo (il costo per approntare un prototipo) e si fa in casi particolari dove la lente non esiste più neppure gli stampi e l'apparato dove la lente lavora, vale cifre importanti.
In fondo, l'autore del topic si ritrova con un obiettivo "russo", ovvero con i trattamenti applicati malamente. Girando l'obiettivo e osservando la lente frontale in una certa angolazione illuminante, vede alternarsi diversi riverberi cromatici dove uno strato non ha coperto omogenenamente la superficie della lente o si è staccato successivamente e nel caso di uno strato mediano o il primo, ovviamente ha staccato gli altri sopra.
Non credo che si tratti di malaccorta pulizia, altrimenti si vedrebbe tutto ricoperto di micrograffi, ma uno strato che non si è bene ancorato al vetro e si è staccato progressivamente da se. Nei prodotti giapponesi e tedeschi "dell'ovest", è rarissimo questo fenomeno, ma nei russi e Zeiss Jena è molto frequente. Secondo me non c'è da preoccuparsi. Avrà un moderato aumento dei riflessi interni, ma nulla che impedisca l'uso proficuo dell'ottica.
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user78019 | inviato il 18 Dicembre 2017 ore 8:54
I Canon sono come gli Zenit !  |
| inviato il 18 Dicembre 2017 ore 9:19
“ I Canon sono come gli Zenit ! „
Un motivo in più per trattarli con cura e attenzione, sono oggetti delicati. . . . 
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| inviato il 18 Dicembre 2017 ore 19:18
“ esposizione a gas corrosivi „
Cerrrto! Il nostro amico è uso fotografare in mezzo all'anidride solforosa! |
user78019 | inviato il 18 Dicembre 2017 ore 23:12
beh magari fotografa vulcani in piena attività  |
| inviato il 18 Dicembre 2017 ore 23:17
La presenza di aloni, se nella parte interna delle lenti, potrebbe indicare condensa o qualcosa del genere. Forse lo strato antiriflesso potrebbe essere intaccato, ma chissà, magari basta una pulita e tutto torna come nuovo... |
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