| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 16:05
E' comunque difficile capire bene fino in fondo come vanno le cose e i meccanismi che le muovono. Quindi sì, chiamiamola ignoranza. E poi come dici tu Trimoto, alla maggior parte della gente non gli frega nulla di come vanno le cose e gli sta bene così , e aggiungo io: basta che il telefonino prenda, che la TV abbia almeno 200 canali e l'auto sia dell'ultimo modello. Mi rendo conto che il mio discorso è un po' semplicistico e riduttivo, ma mi sa che non sono molto lontano. Non lamentiamoci di chi è al potere: li abbiamo eletti noi! |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 16:22
Concordo, non l'ho scritto perché è cosa risaputa ormai specialmente in Italia che basta un pallone e tutti i problemi spariscono |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 16:34
Torniamo alla tecnologia: è aggressiva? Ci aiuta? Grandi domande... Non è la tecnologia in sè ad essere aggressiva, ma il lato commerciale della tecnologia. E noi come polli... |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 16:56
e certo..noi come polli,ma ormai difficile farne a meno, |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 17:00
A me la tecnologia mi da l'idea di essere molto usa e getta, commerciale e di bassa qualità. Non sempre ma spesso si |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 17:09
Tanto per fare un esempio relativo allo spiarci al monitorarci e al carpirci informazioni: Sono tornato da alcuni giorni dalla Spagna, dive non ho portato né computer né tablet, solo il telefonino. Da alcuni giorni se apro il sito kickstarter me lo da in spagnolo. Se vado su google map nelle località in cui ho soggiornato o dove ho delle prenotazioni tramite airbnb mi mostra che in quelle località ho delle prenotazioni di alloggi! Sono stufo e meno male che non sono iscritto a nessun social network! Mi viene spesso la tentazione di cancellare tutti gli account (gmail in primis), ma purtroppo ormai è difficile fare a meno di certi servizi. |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 17:18
Secondo me non bisogna confondere la tecnologia con i prodotti di commercio. La tecnologia è la premessa, sta sopra, e i prodotti sono una delle conseguenze, sia positive che negative. Se si va sempre più verso l'usa e getta è solo colpa nostra: basta non acquistare porcherie, e usare tutto quanto finché è possibile, e non solo fino all'uscita del modello seguente. Per il produttore la durata non è una priorità, basta che superi il periodo di garanzia. Sta a noi boicottare tutti quei prodotti che schiattano dopo poco tempo e acquistare roba di qualità. Non so però se Ettore intendesse parlare di questo... La tecnologia è in fondo tutto quell'apparato che ci avvolge notte e giorno e ci condiziona la vita in tutti i campi, quindi non solo i prodotti in sè, ma tutte quelle strutture tecnologiche che hanno un influsso sul nostro modo di vivere. L'automobile per es. ci dà un senso di libertà, ma in realtà siamo ogni giorno prigionieri per ore in una scatola di lamiera. Siamo per es. obbligati ad accettare un posto di lavoro a 50Km da casa. Il telefonino ci dà la libertà di contattare qualcuno in qualsiasi momento, in realtà siamo continuamente perseguitati da persone che voglio sapere cosa facciamo, dove andiamo, quando rientriamo, ecc. Per non parlare di tutte quelle applicazioni che controllano ogni nostro movimento, analizzano ogni nostra parola e ogni foto scattata. Libertà ?!?! Sì, effettivamente la tecnologia è sempre più aggressiva, nel senso che condiziona sempre più prepotentemente il nostro stile di vita. E' sempre più faticoso cercare di starne fuori, quasi impossibile. |
user90373 | inviato il 15 Dicembre 2017 ore 17:18
C'è stato un passo fondamentale sul quale mi son ritrovato a riflettere, non tantissimo tempo fa l'uomo traeva le nuove tecnologie imitando la natura, poi passo dopo passo si è cominciato a misurare l'universo basandosi sulle tecnologie create dall'uomo, forse nel tentativo di dominare ciò che ci è superiore. Si potrebbe supporre che non è stato “ Dio a creare l'uomo a sua immagine e somiglianza, ma l'uomo a creare un Dio misurabile „ . Libera interpretazione da un saggio di Piergiorgio Odifreddi. |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 18:08
Skylab, perfettamente d'accordo su tutto, anche alla libertà che tutti credono di avere con l'auto. Dentro una scatola di metallo con un codice di identificazione scritto d'avanti e dietro....libertà.... Aggiungo una cosa in tema: Nell'ultimo periodo si sente sempre di più parlare dell'internet delle cose, oggetti di qualsiasi tipo collegati in internet per poter essere controllati con il smartphone... -Sicuri che è così necessario che lo spazzolino sia collegato in internet per avere grafici di non so cosa di dubbia utilità sul telefono? -Forni che possiamo far partire a distanza? e magari anche per sbaglio -Luci che si accendo dal telefono? Perché alzarsi per schiacciare un tasto....che sia mai -Bambole per i nostri figli, che registrano quello che dicono e lo mandano a un server....non si sa bene per quale motivo -Gabinetti che sono collegati al telefono per....boh, non saprei neanche per quale possibile motivo (giuro che ci sono) -Telecamere ovunque per casa collegate a internet, molte volte senza password d'accesso, così che tutto il mondo possa guardarti... mentre noi ci sentiamo più sicuri. Il bello che noi non guarderemo mai, solo i ladri la useranno... Tutto questo esiste già e sono per la maggior parte delle volte facilmente attaccabile da Hacker... Anche tutti quei attrezzi per calcolare i passi, calorie perse, calorie assunte, analisi del sonno, ecc. Ma voi (chi ce li ha) quei grafici gli leggete? Vi cambiano la vita? Ogni tanto ascolto il disinformatico...se ne sente di tutti i colori |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 18:18
Se mai costruirò una casa per me, sarà una gabbia di Faraday. Senza TV, WiFi ecc. Per telefonare o usare il PC bisognerà uscire in giardino. Pannelli fotovoltaici sul tetto. Non sia mai che possa essere monitorato anche attraverso la rete elettrica. |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 18:57
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| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 19:13
Non è la tecnologia ad essere aggressiva, ma chi la usa. Quanti si sognerebbero di dire che l'aratro trainato da una coppia di buoi costituisca una tecnologia aggressiva? Eppure fu proprio quello che fece nascere il primo "latifondo" riducendo in condizioni servili quanti ancora conoscevano solo la zappa, creando i primi malsani agglomerati urbani, centri di potere fino ad allora sconosciuti, guerre ecc.; è accaduto qualche giorno fa, tra la fine del neolitico e l'età del bronzo |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 19:26
La tecnologia è creata e organizzata dalle persone. Pochi eletti riescono a pilotare la vita di noi pecore, che addirittura siamo felici di farci manipolare in ogni modo possibile. Ma l'esempio di Daniele ci fa capire che in fondo è sempre stato così. Cambiano solo i mezzi usati. Lo scopo è sempre lo stesso: spremere. |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 19:55
Io forse me la schivo ancora, ma fra 50 anni avrete tutti un microchip impiantato nel cervello e sarete teleguidati da un certo Marco Montezucchero. Si è già portato molto avanti con il lavoro. È giovane e ha tutto il tempo... anche i soldi. Auguri!!! (non sto scherzando, purtroppo) |
user35763 | inviato il 15 Dicembre 2017 ore 20:24
La tecnologia? Inteso come,smartphone,internet e tutto il cucuzzaro.;non è mica che è aggressiva il problema, è che da dipendenza. Tremenda dipendenza(a volte mi pare quasi che facciamo da servetti ai nostri aggeggi,viviamo in loro simbiosi per farli funzionare,andare,girare...) Una volta "agganciato" non puoi neanche piu' pensare di farne a meno(al solo pensiero crisi si panico e visioni da terra desolata)fa paura l'essere consapevoli di dipendere da qualcosa di esterno che oggi abbiamo a disposizione ma domani chissà,e una dipendenza è sempre una mancanza di autonomia e libertà. Vent'anni fa non c'era e non ci mancava, oggi se ci tolgono telefono,pc,connessione a internet sarà una terrificante epidemia di depressioni catatoniche e suicidi. Non ci alzeremmo piu' dal letto. Ci metteremmo tutti in fila per Zurigo a farci fare la punturina finale. E' la dipendenza che diventa vitale necessità che è preoccupante,mica l'aggressività. |
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