| inviato il 03 Dicembre 2017 ore 0:34
Mi è da poco arrivato un Eizo cs 2420, che ho collegato al iMac con cui già facevo stampe discrete. Spero che con questo monitor riuscirò a fare ancora meglio. L'ho calibrato con color navigator6 ed ex3 diciamo con i valori generici per la stampa classici, 80 cd di luminosità e il famigerato D65, gamma 2,2. D65 però è veramente freddo, tendente al blù. Questo serve a compensare il fatto che la foto che stamperemo, saranno esposte in una ipotetica mostra con la lampade calde a D50. Ma io stampo moltissimo meno di quello che elaboro. Il più del lavoro è di elaborare foto che rimarranno dentro i monitor, al limite proiettate, o forse postate su juza. Ebbene ho fatto una calibrazione a D50 e mi sembra più piacevole da guardare sullo schermo, con colori più saturi. Da qui la domanda del post. Voi quali pensate che siano i parametri migliori per calibrare a questo uso lo schermo? E poi mi viene un altro dubbio. Con lo schermo del Mac, non avevo mai visto tutto questo blu, perché essendo uno schermo non buono, tutti anche qua sul forum mi hanno consigliato di calibrare su Nativo e quindi rimaneva abbastanza caldo. Le mie foto viste anche dal sito di juza su altri schermi sembravano abbastanza equilibrate nel bilanciamento del bianco e nel colore. Il mio dubbio è questo: elaborare le foto in un ambiente così freddo non mi porterà a compensare, aumentando troppo il caldo e la saturazione? |
| inviato il 03 Dicembre 2017 ore 23:26
Nessun consiglio? Riflettevo su questo fatto che trovo solo guide (come quella del grandissimo wazer) per calibrare lo schermo in funzione della stampa, e quindi con un punto di bianco freddo per i motivi suddetti, della loro illuminazione con lampade calde una volta esposte, (d50 o 5000 K°), come a compensare questo sviluppo fatto con standard del monitor freddo. Mi viene da pensare per le foto che rimarranno sui monitor, forse allora sia eccessivo impostare il bianco a D65, (freddo) visto che non ci sarà nessuna luce calda a illuminare il monitor da dietro. Forse per il normale editing non destinato alla stampa, per la quale prendo tutte altre strade, sarà bene calibrare un po' più caldi? Come detto ho creato un profilo a D50 e i risultati sono istintivamente più gradevoli all'occhio. Proverò a impostare una via di mezzo, si ma insomma voi che ne pensate? E poi c'è anche la questione della gamma L star, per gli schermi che la supportano. L'ho provata e ho ottenuto effetti più incisi e contrastati, forse migliori allo scopo di cui parlavo nel post? |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 0:25
io ho giusto recentemente stampato più di 30 foto per una mostra con il monitor calibrato in d65 come prescrive l's-rgb e sono venute esattamente come a monitor ed è ormai un anno che elaboro le foto con il monitor così calibrato ed ho avuto sempre zero problemi sia per le mie foto che per foto altrui visualizzate. Se rilevi questa dominante blu mi sa che semplicemente prima eri abituato ad un monitor calibrato in maniera errata o in generale con una gestione colori impropria, la cosa è confermata dal fatto che se apro la tua galleria le tue foto le vedo molto fredde e tendenti al blu (e ti assicuro che ho un monitor che così come vedo mi consente di stampare). |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 1:46
Matteo in effetti lo schermo del Mac non era il massimo ma , io non le vedrei così fredde, nemmeno con questo nuovo monitor calibrato sul freddo, ma il punto di bianco è a volte soggettivo. Il web poi.. Sicuro che non sia il tuo caso ma ci sono anche browser che non gestiscono il colore.. In questa prima fase di profilatura non sto cercando corrispondenza in stampa, ma solo i migliori parametri possibili per immagini da elaborare per vedere a monitor. Il ragionamento è sul fatto che calibrare lo schermo per stampare deve tenere conto dell'illuminante, (lampade calde) a cui saranno esposte le stampe. Quindi d65 viene in qualche misura ammortizzato da questa illuminazione calda sulle stampe. Vi chiedevo, visto che non si parla di stampa retro illuminata, forse è il caso di elaborare i poveri jpg da schermo, in un ambiente più caldo? |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 6:34
Ciao Claudio, io uso Mac da molti anni e onestamente non ho mai toccato nulla per calibrare lo schermo. Parto del presupposto che smanettare con la calibrazione alla ricerca della perfezione non serve a nulla se poi vai in stampa. Prova a stampare la stessa immagine su carta e stampanti diverse anche tipografica e noterai risultati sempre diversi. Esiste la pre-stampa per questo motivo ma molti la ignorano o forse non sanno cosa sia. Questo servizio ha un costo che l'amatore spesso ignora e poi se la prende con il monitor. La fotografia non è solo click... Quella è la base. Il Mac di oggi ha uno monitor pazzesco ma quello che vedi non corrisponde a ciò che stamperai così come gli altri monitor. Buona parte delle immagini che vedo pubblicate su Juza in fase di stampa nella maggior parte dei casi saranno un disastro. Certo se ti affidi a laboratori seri che seguono il cliente passo passo le cose cambiano...come i costi. Questo non vuol dire che la Calibrazione del monitor non abbia la sua importanza. Vi siete mai chiesti perché nelle impostazioni di molti programmi per grafica ci sono i colori Pantone?... semplice, sono colori registrati che in fase di stampa la cromia non cambia ma i costi si alzano. In alternativa ci sono libri (che costicchiano) con i codici delle percentuali colori per ottenere risultati fedeli in fase di stampa per cui a monitor il lavoro lo vediamo con cromie diverse. Questo riguarda la grafica perchè con la fotografia non è possibile. Resta in ogni caso una mia opinione in merito e nulla di più |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 7:48
Io ho un CS 240 e l'ho calibrato sia per la stampa che per il web. ColorNavigator ti dà la possibilità di fare più calibrazioni e di poterle richiamare con un click . Se elaboro foto da stampare uso una configurazione, se elaboro per il web uso l'altra.... Di default è impostato sulla calibrazione web perché anche io stampo poco.. |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 8:00
Io personalmente ho calibrato il monitor del portatile per avvicinarsi il più possibile al risultato in stampa. Le stampe ovviamente con le dovute variazioni a causa dei diversi dispositivi usati dai vari stampatori "escono" veritiere rispetto a cosa vedo a monitor ! Del web mi interessa relativamente...... All'atto pratico non mi serve a nulla vedere a monitor o comunque sul web tutta la GD disponibile se poi nella vita reale non lo posso apprezzare su una bella stampa ! |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 8:41
Calibrato per la stampa dipende cosa intendi. Se usi una stampante tua sicuramente puoi trovare un compromesso per ottenere i risultati desiderati. In ogni caso stampa e web sono due cose diverse... Il web perdona, la stampa no. |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 8:47
Vincenzo Insomma....... Scorrendo foto e foto qua su Juza anche di dichiarati professionisti vedo che lato web più l'effetto wow non si trova.......anzi ti dirò spesso vedo cose tipo clonature , rumore cromatico , grana aggiunta malamente etc etc che invece non dovrebbero esserci sul web Sarò io pignolo ma sviluppare per la stampa a mio parere rende meglio e da un margine migliore avendo comunque dei limiti più stretti di operatività . |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 9:20
Ragazzi per il momento lasciamo perdere la stampa, ho da troppo poco tempo il novo schermo e non mi sono ancora cimentato. Avendo però alcune nozioni sulla gestione del colore, spero che farò bene come del resto anche prima non potevo lamentarmi. Addirittura, credo di poter calibrare il monitor, invece che sui canonici parametri standard, 80-120cd, D65, gamma 2,2, sul punto di bianco letto dalla carta in uso, con la sonda. Il mio problema è settare per l'editing destinato al web e ai luridi jpg da mostrare sugli schermi. So bene che anche due schermi uguali e ben calibrati sugli stessi valori possono riprodurre immagini leggermente differenti. Il mio problema lo ha centrato mi br1h20, mi suggerisce infatti di costruire un altro profilo per questo uso del monitor, ma non mi ha però dato i valori di punto di bianco, cd di luminanza e gamma, con cui opera. |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 9:30
Quindi sei d'accordo che il web perdona la stampa no. Anche l'uso di filtri se non usati con cautela in fase stampa fanno disastri. |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 9:49
Si Vincenzo il trattamento per la stampa è completamente diverso e complesso, partendo dagli spazi colore diversi con cui elaboro(pro photo) e conversioni in profili dedicati a carta e stampante. Quello che vorrei sapere è che parametri e sostanzialmente che punto di bianco usate per calibrare lo schermo per il Web. Ad occhio mi sembra migliore (più vivido) il profilo monitor fatto a D50, non cercando una corrispondenza nella stampa.... |
| inviato il 04 Dicembre 2017 ore 10:15
Grazie della dritta, li consyulterò con calma, adesso non posso, ma intanto te su che punto di bianco hai calibrato per il web? |
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