| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 16:53
“ @Forrest: " Dovessi chiedere un parere sul dopo lo chiederei ad un fisico"
Scusate la battutaccia, ma io lo chiederei direttamente a chi il dopo lo ha già vissuto... „
Con la tua risposta dai già per scontato che esista un dopo e inoltre che sia simile al prima. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 17:04
No Forrest, a parte gli esempi citati da Trimoto, perfettamente condivisibili, ma sui quali ho una mia personale interpretazione, non mi sembra che ci siano riscontri concreti di una vita "dopo".
Il mondo continua, questo è ovvio, ma senza di noi, o meglio con quello che di buono o di cattivo abbiamo lasciato in eredità. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 17:06
C'è un aspetto importante che pensavo venisse sollevato quando ho aperto questo thread ovvero che tutte le religioni prevedono che ci sia una vita dopo la morte. Non necessariamente una vita come quella attuale ma che dopo la morte fisica ci sia un "qualcosa" dopo.
Ad esempio i fanatici dell'Isis vanno incontro alla morte con le bombe legate in vita perché credono di esserne premiati "dopo".
In fondo molti di noi noi vivono con il segreto desiderio di essere immortali 
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| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 17:11
“ " Quali sarebbero ste teorie scientifiche basate sul nulla?"
Tutte le ipotesi. Un esempio le onde gravitazionali, supportate dalla scienza teorica per 100 anni...fino a 1-2 anni fa, quando sono state rilevate veramente „
ma straordinariamente il gps funziona e funzionava prima della loro rilevazione e si basa sulla teoria della relatività. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 17:13
E' questo il guaio... si lascia passare la vita in qualche modo, con la convinzione che dopo sarà tutto bellissimo.
Trovo che sia decisamente meglio impegnarsi per una vita interessante e appagante piuttosto che sognare o sperare in un fantomatico futuro migliore nell'aldilà.
Questi miraggi servivano a tenere buoni tutti i poveracci che facevano una vitaccia da bestie e che dovevano subire quotidianamente ogni sorta di soprusi. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 17:14
“ No Forrest, a parte gli esempi citati da Trimoto, perfettamente condivisibili, ma sui quali ho una mia personale interpretazione, non mi sembra che ci siano riscontri concreti di una vita "dopo".
Il mondo continua, questo è ovvio, ma senza di noi, o meglio con quello che di buono o di cattivo abbiamo lasciato in eredità. „
Non ho mai scritto di credere al dopo.
Gli "esempi" di Trimoto evito di commentarli, non cambierebbe idea e non cambierei idea. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 17:32
Skylab59, ottima osservazione che molti hanno fatto propria, proiettando differenti risultati.
uno per es. è Jim Morrison, vivere appieno, fare di tutto, sconvolgere i sensi perchè solo stordendoli potremo avere la percezione reale.
Su una scia simile, Vasco Rossi, che vuole una vita spericolata.
Ancora, "ogni lasciata è perduta", ma qui già c'è una considerazione più generica che non lascia necessariamente pensare agli eccessi.
Quindi, impegnarsi si, ma impegnarsi come?
è quanto?
Ovvero, cosa si intende per impegnarsi?
Pare che una delle maggiori ricchezze occidentali sia nata proprio nel cazzeggiamento totale, ovvero la filosofia greca, quindi impegnarsi va bene ma in che senso? facendo camminate? bricolage? oppure oziare e riflettere su argomenti assoluti? o riprendere l'idea di Vasco, di fare di tutto che la vita è breve e quindi viverla fino in fondo?
Non so quante persone stiano con le mani conserte dicendo "tanto quando muoio sarà bellissimo!", non molte credo. Ancora meno si ammazzano per passare subito la porta e trovarsi nel "mondo bellissimo".
Ma poi chi veramente crede che morendo si passi ad un mondo bellissimo?
quelli che si fanno esplodere pieni di tritolo?
credo che tutti vivino la vita come meglio possono fare.
La perdita dell'idea d'essere Dei in Terra è forse qualcosa di pessimo, ed è sparita con la dipartita del paganesimo, del politeismo.
Ma è sparita anche a seguito dell'uomo che diventa suddito della città, che in pratica non è più quel barbaro libero ma diventa uno dipendente del mulino, del campo agricolo, dell'automobile, del cellulare, del computer, del supermercato.
Quindi quell'uomo così libero di una volta si è domesticato, non solo per motivi religiosi ma anche per contratto sociale. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 18:01
Io però non ho detto che bisogna eccedere in una vita "spericolata". Dico semplicemente che bisogna viverla , non subirla passivamente.
Il Paradiso o l'Inferno sono qui sulla terra, li viviamo ogni giorno. "Dopo" sarà troppo tardi.
Questa ovviamente è la mia personale opinione.  |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 18:18
è fin troppo evidente che alcuni hanno un inferno su questa Terra, e talvolta neanche per scelta ma perchè quello gli è accaduto a cominciare dalla tenera età. Sul paradiso forse si possono fare considerazioni simili.
Sarebbe una sorta di paradiso per alcuni, inferno per altri. o messo così, senza un senso, oppure come esito di un'altra vita, nel senso che si invertono le parti tra quale è il "dopo".
Ma l'idea dell'aldilà è un'invenzione per sfigati?  |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 18:27
La Fede è comunque qualcosa a cui si deve rispetto .
Gli sfigati nel senso odierno del termine non c'entrano nulla.
Forse l'Aldilà è lo zuccherino per i più sfortunati di noi, cosicché sopportino il presente con più rassegnazione. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 18:54
“ Forse l'Aldilà è lo zuccherino per i più sfortunati di noi, cosicché sopportino il presente con più rassegnazione. „
ma poichè il sentirsi sfortunati non dipende dalla condizione ogettiva ma da quella dell'uomore della persona, possiamo semplificare che l'aldilà potrebbe essere uno zuccherino per i depressi, o per chi semplicemente sente di vivere una condizione spiacevole.
ma allora chi crede in un aldità e pensa di vivere una condizione attuale piuttosto piacevole e non è neanche depresso è semplicemente matto? |
user14286 | inviato il 13 Dicembre 2017 ore 18:56
“ Il buddhismo ed i buddhisti studiano l'universo da ormai 2500 anni, sono interessati ovviamente alla conoscenza e affrontano da sempre l'argomento con i mezzi che hanno. „
I buddisti "studiano" l' universo secondo le premesse della loro dottrina. che risponde ad una logica di fede, non ad una logica scientifica. Le conclusioni sono ovvie...
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user14286 | inviato il 13 Dicembre 2017 ore 19:00
“ ...tutte le religioni prevedono che ci sia una vita dopo la morte „
questo è lampante.
le religioni nascono per quello. ovvero palliare alle paure più profonde della natura umana.
si mette da parte la razionalità, e si ragiona "a bocconi", autoconvincendosi che anche le cose nefaste accadono per una ragione. e che la morte non è la fine di tutto.
Sono un bastone, una gruccia assolutamente irrinunciabile per un numero incalcolabile di esseri umani, per i quali sarebbe a dir poco tragico scoprire di essere soli e dispersi in mezzo al nulla cosmico. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 19:06
“ I buddisti "studiano" l' universo secondo le premesse della loro dottrina. che risponde ad una logica di fede, non ad una logica scientifica. Le conclusioni sono ovvie... „
no. il buddhismo non è una fede.
tanto è vero che ho scritto:
“ Pensa che il Dalai Lama una volta disse qualcosa del genere:
Il buddhismo ed i buddhisti studiano l'universo da ormai 2500 anni, sono interessati ovviamente alla conoscenza e affrontano da sempre l'argomento con i mezzi che hanno.
Se oggi alcuni mezzi offerti dalla scienza possono apportare spiegazioni anche migliori ben vengano, siamo qui pronti ad accoglierle per poter aver una visione ancora più veritiera. „
avresti fatto meglio quindi a citarmi interamente, non solo una fetta. |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 19:07
Noto con piacere che l'argomentazione si era solo temporaneamente sopita ed è comunque ripartita alla grande; la discussione arriverà alle 15 pagine e per un forum tecnico/fotografico è un bel risultato.
Tutto ciò denota che intorno all'argomento c'è interesse con opinioni molto varie e rispettabili.
“ La Fede è comunque qualcosa a cui si deve rispetto. „ . indubbiamente si e ci mancherebbe, l'importante è che le persone si facciano le domande e cerchino risposte attraverso un metodo di indagine il più rigoroso possibile.
“ dipendente del mulino, del campo agricolo, dell'automobile, del cellulare, del computer, del supermercato.
Quindi quell'uomo così libero di una volta si è domesticato, non solo per motivi religiosi ma anche per contratto sociale. „
Sarebbe bene che l'uomo riprendesse contatto con la propria dimensione mistico o/e interiore, molti lo fanno, ma molti si sono scordati delle possibilità che offre una buona conoscenza e gestione dell'interiorità a prescindere dal metodo e dall'approccio scelto. A tale titolo mi era piaciuto molto un testo di Rudolf Steiner " la filosofia della libertà".
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