| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 10:55
“ ritengo opportuno sottolineare, a parziale discolpa di quanti si affannano a cercare "fantasmi" da immortalare, che questi scatti, per chi si butta per la prima volta nella "strada", sono l'equivalente dei tramonti per i novelli paesaggisti: una situazione irrinunciabile! „
Con un unica immensa differenza: il tramonto è un effetto splendido della natura i senza tetto sono persone con sentimenti e dignità e spesso con parenti, amici e conoscenti che navigano in internet e pronti a rivolgersi ad un avvocato. Dove non arriva il rispetto a volte arriva la legge.
“ Niente e nessuno sintetizza la "street" meglio di un senza tetto. „
Non sono d'accordo considera anche che la storia della fotografia non è certamente costellata di immagini di senza tetto, ci sono dei magnifici lavori ad esempio "Good company" di Douglas Harper ad esempio ma parliamo di ricerca sociale e di uno che ha fatto il tramp, con compartecipazione, per studiare e capire questo mondo, se invece pensi che per un neofita di scarse conoscenze e sensibilità sociali lo sia allora sì siamo d'accordo |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 13:39
Arriva il Natale è vedo molti sfigati dormire per strada al freddo riscaldandosi con del vino scadente mentre i più fortunati cominciano la la grande spesa per il cenone, fare l'alberello pieno di luci, il bel presepe e lo shopping per i regali. Non c'è bisogno di far vedere i volti degli sfigati ma uno scatto che mostri la realtà non è mai banale. Impariamo a guardare chi sta peggio è non invidiare chi sta meglio. La street è raccontare la vita in strada, la società, le cose belle le cose brutte che vediamo ogni giorno.Non mostrarle vuol dire nascondere la verità o essere poco attenti. Non sto invitando a fotografare i meno fortunati ma se una scena può raccontare e far riflettere scatta senza toccare la dignità a nessuno. Questo fa la differenza tra il saper raccontare bene è il farlo male. |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 16:03
Ciao Obladioblada, sono contento che condividi il pensiero su
certe realtà ben note di disagio, il che ti pone in quella categoria di persone sensibili che sono pronte a schierarsi contro chiunque leda la dignità di questi senza tetto. Io parlandoci da anni e conoscendoli di persona, so che il loro rispetto non viene meno se la persona che fotografi ti da anche il permesso di pubblicarla, come tutti gli altri che conosco bene di persona in tutta Roma. Ogni volta che si avvicina il Natale ho sempre pubblicato su altri siti un reportage fotografico di queste persone senza tetto, come un atto dovuto alla loro dignità e alla riflessione di chi le guardasse. Comunque ti ringrazio per l'opportunità che mi hai dato per risponderti e dirti che oltre a fotografarli, mi adopero costantemente (a tempo pieno perché sono pensionato) e soprattutto come
volontario in Africa, nelle missioni della mia parrocchia e
nel volontariato della medesima. Quindi sento la necessità anche di
dare un messaggio di questo genere a quanti guardano le foto e mettere in risalto con il loro volto questo grande dramma. Se non avessi fotografato la fame, i tucul e i volti dell'Africa, molta gente che conosco ignorerebbe la loro tribolazione, senza ledere la loro dignità. Ti ringrazio ancora di questa opportunità per aver esposto il mio punto di vista verso questi amici, anche se non concorda con il tuo.
Un saluto. |
| inviato il 15 Dicembre 2017 ore 17:52
Paolo non prenderla sul personale, ma ti assicuro che la foto che avevi postato (e che hai tolto te, io non ti ho chiesto di rimuoverla perchè non ho alcun titolo e/o potere al riguardo, ma ho solo espresso scrivendo che ti esprimevo tutta la mia disapprovazione) non rispecchia i tuoi buoni propositi ed altre opere che riferisci.
E non è questione di pensiero soggettivo.
Da un punto di vista giuridico ti assicuro inoltre che se pensi che qualunque giudice possa ritenere quella tua foto diritto di cronaca e non lesiva della reputazione altrui ti sbagli. Prendila come atto di fede.
Un saluto |
| inviato il 16 Dicembre 2017 ore 23:25
I veri senzatetto sono la minoranza, ad essere generosi sono il 40%. Il resto sono quelli che fanno finta di esserlo essenzialmente per fregare la gente che spesso ci casca.
Io non li fotografo (veri o falsi che siano) perché sono l'opposto del mio genere, però girando per le strade ed osservando attentamente vedo ciò che accade. |
| inviato il 17 Dicembre 2017 ore 15:36
Oltre che dalla legislazione, si parte dalla coscienza personale.
In tanti anni ho fatto tre foto a mendicanti/senzatetto.
Una, che ho pubblicato, non era street ma un ritratto in posa, in cui ho chiesto, delle altre due, di street in una non si vedeva il volto e non è il soggetto e l'ultima, fatta a Montreuil a Parigi, che era più da fotogiornalismo, di cui non ho conservato il file, diedi la scheda, di mia iniziativa, ai gendarmi.
Ma aldilà della legislazione, sono quelli che mi selmbrano clichè a non piacermi, non li sento miei.
Se vado a fare le foto in strada, non ci vado per fare il bel disegno di luce, ma per l possibilità di immortalare (mi piace questo derivato un poco pomposo), ció che a me passa da un distratto guardare, a un vedere.
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| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 11:41
E' tutto un discorso di interpretazioni e personalità. C'è chi il "ritratto street" lo ruba, c'è chi lo interpreta, c'è chi lo crea. Non esiste una visione giusta o sbagliata, anzi credo che sia proprio l'eterogenia di interpretazioni che rende il ritratto street un campo sempre molto interessante.
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1221972&l=it |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 15:41
Visto quello che scrivi, probabilmente non ti sono chiare le motivazioni del tread. Colpa mia e di coloro che non riescono a spiegarsi bene. |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 16:08
Ciò che scrivo è molto chiaro e mi è molto chiaro anche ciò che leggo. Questo quotato di seguito l'hai scritto tu, ed io ho risposto.
“ Mi piacerebbe che almeno si avesse il coraggio di fotografarli a 40 cm e non con teleobiettivi senza essere visti, mettendoci la faccia di fronte alle PERSONE, ed assumendosi anche la responsabilità dello scatto.......Scusatemi ma questa cosa non mi va giù „
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| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 16:15
[IMG]Ciò che scrivo è molto chiaro e mi è molto chiaro anche ciò che leggo. Questo quotato di seguito l'hai scritto tu, ed io ho risposto.
" Mi piacerebbe che almeno si avesse il coraggio di fotografarli a 40 cm e non con teleobiettivi senza essere visti, mettendoci la faccia di fronte alle PERSONE, ed assumendosi anche la responsabilità dello scatto.......Scusatemi ma questa cosa non mi va giù"
[/IMG]
Se quotavi prima, avrei compreso prima. Che debbo dirti, immagino tu sia un reporter.. |
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