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Mosso Artistico


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Mosso Artistico, testo e foto by Wild Nature Photographers. Pubblicato il 24 Novembre 2017; 38 risposte, 8088 visite.


FOTOGRAFIA ARTISTICA E CREATIVA: REALIZZARE IL MOSSO PARTENDO DAL PANNING


La tecnica fotografica del panning è l'approccio iniziale alla realizzazione del mosso. Abbattere le regole del panning, ed avere un'interpretazione strettamente personalmente del mosso, trasmettendo la propria emotività e personalità è il principale problema di tutti i fotografi.

In questo caso ci troviamo di fronte ad una tecnica completamente diversa e complessa: non un mosso casuale, bensì un mosso artistico e creativo, fonte di pensiero, arte, riflessione, studio, espressività, tecnica, interpretazione e realizzazione attraverso la stessa anima del fotografo.






Se la foto “mossa” viene cestinata perché il soggetto dell'inquadratura è sfocato, nel panning avviene esattamente il contrario. Ad essere mosso appositamente è lo sfondo, mentre il soggetto appare “perfettamente” a fuoco, o solo nei suoi tratti più importanti, a seconda dell'interpretazione desiderata dal fotografo.

Il nome stesso della tecnica racchiude l'essenza peculiare di questa espressione. Deriva infatti dal verbo inglese “to pan”, che significa “fare una panoramica”.

Invece di “immobilizzare” il soggetto nella foto, congelandone il movimento nella rappresentazione di un istante, il panning vuole cogliere il dinamismo della scena.

Trasmettendo l'istante sotto forma di vita, sensazione, armonia del soggetto, ma soprattutto la profonda arte fotografica ed emotiva dell'autore.

Il panning risulta una tecnica piuttosto complessa, imporgli una propria interpretazione personale molto complessa. Consiste nel seguire un soggetto in movimento e saper scattare la foto al momento giusto.

Il risultato ottenuto sarà un soggetto ben “definito” su uno sfondo mosso, che trasmette un senso di velocità e vita pulsante.

IMPOSTAZIONI BASI, IL PRIMO APPROCCIO E PERCHÉ “SCEGLIERE” LA TECNICA DEL PANNING.




SCEGLIERE LE IMPOSTAZIONI MIGLIORI PER IL PANNING

Quasi “tutte” le macchine fotografiche possono essere usate per la tecnica del panning. Degli ottimi esempi sono le reflex digitali, le fotocamere bridge e i modelli più avanzati delle digitali.

Gli obiettivi con focali più lunghi sono i più raccomandati per questa tecnica. Dato che consentono un ingrandimento maggiore, potrete ottenere l'effetto mosso con movimenti anche più “impercettibili”.






Un ulteriore vantaggio è dato dalla minore distorsione prodotta da questo tipo di obiettivi, che fa sì che lo sfondo sia più uniforme ed esteticamente gradevole, senza sbavature che comprometterebbero la percezione finale dello scatto.

In generale la macchina fotografica scelta, deve permettere un controllo totale da parte de fotografo ed essere impostata su precise funzionalità. Innanzitutto la modalità di scatto deve essere manuale o a priorità di tempi.







Lo scopo è quello di controllare il tempo di esposizione, che dovrà essere proporzionale ma non solo alla velocità del soggetto in movimento.

Nella norma, anche se non esiste nessun tipo di “impostazione” da potervi consigliare, non “supera” il valore di 1/60 di secondo ed è abbastanza lento da poter creare l'effetto mosso sullo sfondo.

Un'altra impostazione da tenere sott'occhio è l'autofocus, che deve essere attivato in modalità continua. Per quanto riguarda l'area autofocus, dovete selezionare le opzioni a punto singolo.

In questo modo potrete posizionare il punto di messa a fuoco dove più preferite ed eventualmente correggerlo mentre seguite il soggetto.

Un ultimo trucco è disabilitare la stabilizzazione, altrimenti la macchina fotografica tenterà di eliminare l'effetto “mosso” che è proprio l'essenza del panning.

COME REALIZZARE IL PANNING
Tutto nasce da un'accurata osservazione della scena. Tutto sarà importante e nulla dovrà essere tralasciato. Il soggetto sarà l'elemento dominante, ma vi sono molti altri fattori che dovrete considerare.

In primo luogo la posizione che volete fargli occupare nella fotografia. Per questo motivo dovrete studiarlo con cura in modo da intuire la sua traiettoria e il tempo che impiegherà nello spostamento.

Ma altri dettagli fondamentali sono la prospettiva, la luce, lo sfondo, i colori, i contrasti, ma soprattutto gli eventuali soggetti di disturbo che potrebbero coprire la scena.

Un occhio allenato e scegliere strategicamente la vostra posizione per massimizzare l'effetto desiderato dalla giusta angolazione, sono il miglior punto di partenza per poter anticipare la scena.








Ricordate è importante che vi manteniate paralleli rispetto al soggetto, ma sperimentare inquadrature, tempi e prospettive sempre differenti.

Un altro trucco iniziale è mantenere un'inquadratura più ampia rispetto al soggetto principale. Così facendo avrete più probabilità di ottenere il risultato desiderato e vi basterà effettuare un taglio in fase di post-produzione per eliminare delle parti superflue che non vorrete includere nello scatto.

Conclusa questa prima fase di preparazione, passerete allo scatto. Ciò che farete sarà posizionare il soggetto nel punto di messa a fuoco prescelto, create il più possibile un mosso selettivo e seguite il movimento del soggetto.




In fase di scatto tenete premuto il pulsante con delicatezza. Ricordate che per realizzare il panning il tempo di esposizione è lento, pertanto anche minime vibrazioni diventeranno più visibili.


Ricorrete quasi sempre all'opzione scatto multiplo che vi darà una maggiore tranquillità sull'esito della foto.

Nella tecnica del panning si prevede sia un movimento della fotocamera nel corso della ripresa, che una rotazione continua del busto mantenendo il più possibile le gambe ferme. Tali movimenti, devono essere eseguiti in modo fluido e naturale.


Per questi due importanti motivi ricordate di trovare una posizione comoda prima di cominciare a scattare.

Prima di realizzare il vostro panning ricordate sempre: osservate attentamente la scena, decidete con attenzione ogni minimo dettaglio da includere o meno nella vostra foto.

Studiate a fondo, prima durante e dopo: la velocità, le dimensioni, le distanze, i movimenti, le direzioni e i risultati finali ottenuti con i vari tempi di scatto utilizzati.

Nella vostra mente e anima avete tutto per dipingere il vostro panning.

PERCHÉ SCEGLIERE LA TECNICA DEL PANNING

La fotografia è arte. Scoprire se stessi, interpretarsi, scattare ciò che siamo e non cosa non ci appartiene è la più grande risposta personale per ogni fotografo.

Il fotografo guarda oltre la fotografia e la superficie delle cose, scorge attimi e dettagli carichi di realtà e intrisi di significato. Ma solo con la propria interpretazione ne può far notare la differenza.







Oltre la disciplina e le regole fotografiche palpita la vita, che la tecnica del panning vuole rendere nella sua interezza e intensità.

Non a caso questa tecnica è la base di lancio verso il mosso artistico e creativo, un modo di vedere la fotografia e la realtà dietro di essa profondamente soggettivo ed emotivo.


L'EVOLUZIONE DEL PANNING AL MOSSO

Evoluzione perfetta del panning, il mosso muove i primi passi dall'interpretazione personale del fotografo. Cogliere la natura nella propria autentica essenza, significa darle vita e dinamismo e catturare la propria arte.


Nella fotografia sotto forma di arte, non ci sono rigidi criteri da rispettare. Invece di parametri e obblighi fotografici a cui attenersi, avrete a disposizione la vostra mente, la parte più potente e importante della vostra attrezzatura fotografica.






Siete voi il protagonista assoluto. E colta nella bellezza di un istante, vi incaricherete di meravigliare chi la osserva.

Voi, avete il potere di creare e stupire, di convogliare stati d'animo ed emozioni. Sono le vostre percezioni visive e il vostro istinto di osservatore a dare vitalità alla natura per poi catturalrla con la medesima energia e rinchiuderla dinamicamente nell'interpretazione di un vostro scatto.

In molti vi sarete aspettati il “classico” articolo dove si discute di impostazioni, tempi, iso e diaframmi, ma come detto prima la realizzazione di un mosso artistico o creativo, va ben oltre la tecnica fotografica.


SE VI AVESSI CONSIGLIATO DELLE IMPOSTAZIONI, SAREBBERO STATI SOLO “NUMERI”

Nonostante siano molto differenti tra loro, la scuola del mosso nasce dal panning, una tecnica utilizzata per realizzare il soggetto ben definito, con uno sfondo mosso.

Il panning è la base di un buon inizio, ma sarà il fotografo con la propria interpretazione personale ed emotiva, a trasmettere la vera sensazione e realizzazione di quel mosso artistico o creativo.



Dalla tecnica del panning ho scoperto la mia vera essenza. Esprimo ciò che penso e non cosa vedo. Realizzo la natura sotto forma di arte. Amo dipingere senza nessuna regola. Per ogni artista il proprio percorso inizia dall'anima e termina nell'anima.



DAL PANNING AL MOSSO, QUESTA TECNICA È UN SOFFIO DI VITA CHE PASSA DA UNA FOTOGRAFIA.



Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 25 Novembre 2017 ore 21:42

Oltre la disciplina e le regole fotografiche palpita la vita
: è questa la lezione dell'articolo che ci spinge o a superare la singola foto per una sequenza sullo stesso soggetto al variare di luci, stagioni, emozioni o a sintetizzare il tutto in una sola foto che sia 'viva', cioè in movimento.
ciao Fabrizio Sorriso

avatarsenior
inviato il 26 Novembre 2017 ore 10:46

un sincero grazie per quest'articolo, letto con grande interesse e tanti complimenti per i bellissimi scatti.
Da amante della danza classica mi hai spinto verso una nuova sperimentazione... spero di riuscirci con discreti risultati ;-)
un saluto, Tiziano

avatarjunior
inviato il 26 Novembre 2017 ore 11:26

Un articolo molto interessante e ben realizzato, l'ho letto veramente con piacere. Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue foto. Un saluto

avatarsenior
inviato il 26 Novembre 2017 ore 11:48

Bell'articolo. Complimenti.

avatarsenior
inviato il 26 Novembre 2017 ore 12:39

Complimenti per l'articolo, mi ha fatto venire voglia di provarci con un po' di impegno.
Le foto sono spettacolari, veramente molto belle!

avatarjunior
inviato il 26 Novembre 2017 ore 21:40

Grazie a tutti, mi fa molto piacere che l'articolo e le foto vi siano piaciuto. Credo che per qualsiasi fotografo, sia amatoriale che professionista, l'errore più grande che possa commettere è non affrontare e distruggere la propria monotonia, data di fondo dalla paura di abbattere le regole fotografiche che si studiano.

P.S. Fate attenzione, il mosso crea dipendenza, se scattate con la vostra anima e interpretazione personale, non tornerete mai più indietro! :-)

Per qualsiasi domanda o chiarimento sono a vostra disposizione, mi farebbe molto piacere vedere anche le vostre foto e parlarne insieme. Qui parliamo di arte fotografica :-)

A presto Maurizio

avatarsenior
inviato il 26 Novembre 2017 ore 23:38

Bell'articolo e belle foto (la prima della giraffa mi piace tanto). Il mosso è forse una delle tecniche fotografiche più interessanti e più complicate, sia nella realizzazione sia nella comunicazione. Mi cimento anche io in qualche tentativo ogni tanto e mi ispiro al mitico Haas; devo dire che di mossi creativi con animali per soggetto ne vedo pochissimi. Questi scatti sono davvero molto interessanti, quindi grazie per l'articolo e complimenti per i lavori Sorriso

avatarsupporter
inviato il 27 Novembre 2017 ore 0:18

Un ottimo articolo ricco di spunti e consigli pratici, c'è ne fossero di più di utenti come te!

avatarjunior
inviato il 27 Novembre 2017 ore 13:04

Ciao Aster ti ringrazio per i complimenti. Il mosso è una tecnica molto complessa, lo diventa ancora di più quando interpretata in modo totalmente personale, perché a tutti gli effetti risulta uno stile "privo" di regole fotografiche, difficile da digerire per chi non sa osservare. Ma l'arte fotografica personalmente è proprio questa, interpretare quello che si vuole scattare e non "semplicemente" scattare quello che si osserva.

A presto Maurizio!


avatarjunior
inviato il 02 Dicembre 2017 ore 22:20

Ciao Axl, ti ringrazio gentilissimo!

avatarsupporter
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 18:31

In fotografia naturalistica il confine fra un panning non riuscito e un "mosso artistico" è, secondo me, molto indefinito. Ho fatto spesso ricorso alla tecnica del panning, ben istruito in questo dal mio grande amico e maestro Federico Veronesi, e personalmente posso affermare di aver realizzato pochissimi panning di animali davvero ben riusciti e nello stesso tempo centinaia di panning "mossi". Molti di questi avrei potuto dunque definirli "mosso artistico" e forse nessuno si sarebbe scandalizzato. Forse allora ho sbagliato a cancellarli sempre subito dall'hard disk? Chi può dire se il mosso è stato volutamente cercato o è soltanto il frutto di una tecnica di panning non perfetta? Di fatto mentre un panning di animali perfetto è difficilissimo il cosiddetto "mosso artistico" o "mosso creativo", essendo svincolato da regole precise lascia molto più spazio alla fantasia e, sempre IMHO, è di più facile realizzazione.
Complimenti comunque per l'articolo, davvero ben scritto.
Ciao, Mario

avatarjunior
inviato il 06 Dicembre 2017 ore 0:50

Ciao Mario come stai? Il panning, come il mosso, sono personalmente tecniche totalmente differenti dalle loro grandi difficoltà di realizzazione. Entrambi necessitano di grande padronanza della propria attrezzatura fotografia e di uno studio molto approfondito della grandezza, velocità, direzione è molti altri fattori del soggetto, per una buona riuscita.

La linea che divide un panning dal mosso è sicuramente molto sottile, ma secondo me un panning errato non può essere interpretato come un panning “mosso” ma allo stesso tempo, nessuno si dovrebbe scandalizzare, perché potrebbe essere l'evoluzione personale di un panning da parte del fotografo. L'interpretazione nella fotografia, non è discutibile.

Credo che la realizzazione di un mosso, sia molto più complessa di un panning. Bisogna saper trasmette a chi osserva, emozioni attraverso lo scatto non rispettando nessuna regola, a differenza di un panning ben riuscito dove ci sono regole da rispettare, che trovo più “facile” da realizzare. Ma qui non sto parlando di soggetto perfettamente fermo e sfondo in movimento, sto facendo una considerazione che va oltre lo scatto ed entra nello studio e cultura fotografica.

Le tue considerazioni sono correte, ma si può dire sicuramente se un mosso sia stato voluto o meno.
È come saper riconoscere una foto in bianco e nero pensata e realizzata prima dello scatto, o convertita a 50 mila iso per camuffare il rumore.

Per me nella fotografia tutto può essere giusto come sbagliato, ma una tecnica studiata e perfezionata anche per tutta la vita, sarà in grado di trasmettere sempre un messaggio piu' importante a differenza di chi cerca di improvvisare.

Credo sia questa la grande differenza in un fotografo. Ma abbandonare la “facilità” delle regole non è semplice e si decide così, di rimanere fotograficamente insoddisfatti nella propria monotonia.

Mi fa piacere che l'articolo ti sia piaciuto, grazie a te per il messaggio.

A presto, Maurizio










avatarsupporter
inviato il 17 Dicembre 2017 ore 21:20

Complimenti vivissimi per l'articolo e per le bellissime immagini!
Ciao, Chiara

avatarsenior
inviato il 17 Dicembre 2017 ore 23:47

Seguo

avatarsupporter
inviato il 18 Dicembre 2017 ore 10:44

Un articolo molto chiaro e ben realizzato, foto davvero bellissime.
Complimenti! Sergio;-):-P





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