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Visione crepuscolare: resa dei colori


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user46920
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inviato il 23 Novembre 2017 ore 15:01

Il tema è centrato sulla resa del colore di qualunque strumento per osservazione terrestre (principalmente) nell'intorno delle ore crepuscolari .

Che siano binocoli o monocoli (telescopi, cannocchiali o quant'altro), è l'osservazione il fine principale d'uso di questi strumenti e quindi la visione umana verrà più o meno sfruttata al massimo per poter compiere questa affascinate azione.

user46920
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inviato il 23 Novembre 2017 ore 15:01

Come si saprà il crepuscolo è quella "zona di tempo" che divide la notte fonda dal giorno e nel quale troviamo ancora un valido contributo di illuminazione da parte del Sole, aiutato dall'atmosfera a riflettere e diffondere parte della sua luce, la quale però non è più visibile direttamente. Il giorno è naturalmente inteso come "dall'alba al tramonto" e cioè finché il primo o l'ultimo raggio di Sole arriva direttamente sulla Terra, mentre la notte fonda è quel periodo nel quale la luce solare ha un contributo irrisorio per non dire quasi nullo e dove il cielo ai nostri occhi appare praticamente nero.

Nell'arco delle 24 ore quotidiane, su tutta la fascia equatoriale esistono formalmente due crepuscoli, divisi appunto dalla notte fonda: uno è quello prima dell'alba e l'altro è quello dopo il tramonto. E naturalmente, in base al passare del tempo, la luce varia con una soluzione di continuità, dal giorno alla notte e dalla notte al giorno.
Seguendo questo sito (http://www.meteo.sm/solare.php) è possibile farsi una idea più precisa del fatto che, sia la luce che il periodo del crepuscolo possono variare anche in maniera molto evidente in base alla posizione di dove ci troviamo sulla Terra, quindi è fondamentale la latitudine ed anche l'altitudine, ma appunto anche la stagione. Per cui, si potrà notare che in alcuni posti sulla Terra è anche possibile che nel crepuscolo non ci si entri mai (vedi zone polari ed estensioni). O, ad esempio, che stando a Parigi nel periodo da metà a fine Giugno, in cui le giornate sono massimamente più lunghe, la notte fonda non arriverà mai e l'unica luce più bassa visibile, sarà soltanto e precisamente quella della somma dei due crepuscoli.

Brevemente, il crepuscolo viene convenzionalmente suddiviso in tre parti, nomiate: Crepuscolo Civile, Crepuscolo Nautico e Crepuscolo Astronomico, ai quali corrisponde per ognuno, uno spostamento del Sole pari a 6° calcolati rispetto al livello del mare. Quindi il crepuscolo dura un tempo variabile totale di 18° dello spostamento del Sole (ovvero della rotazione terrestre), e dove in alta quota terrestre potrebbe durare anche fino a 20-23° al massimo. Tendenzialmente viene anche chiamato "l'Ora Blu" per la forte dominante della luce di colore blu (dall'azzurro più intenso all'indaco), filtrata dall'atmosfera terrestre. Il Crepuscolo Civile è quello più chiaro quindi prossimo alla luce diretta del Sole ed in genere lo si riconosce facilmente in quanto a circa metà del periodo, verranno accese o spente le luminarie nelle città e sulle strade illuminate artificialmente.


Ma quello che conta è che dopo il tramonto (ad esempio) durante il crepuscolo, il nostro occhio tenderà man mano ad aprire il proprio iride, per compensare il calo di luminosità, a volte molto rapido. Ed infatti, già il non avere più alcun raggio di Sole diretto negli occhi, farà aprire leggermente la pupilla quasi nell'immediato. Per poi aprirsi maggiormente fino al massimo delle possibilità, durante le ore notturne e più buie. Questo è anche il motivo del perché nel crepuscolo diventano più efficaci quei binocoli con una grande pupilla d'uscita (5-6-7 e 8mm), usati soprattutto dai cacciatori, in quanto molti animali tendono a sfruttare proprio il periodo del crepuscolo per spostarsi.
Bisogna aggiungere che, l'abbassamento di luce del crepuscolo farà tendere il nostro sistema visivo verso un settaggio "notturno" automatico. Ovvero, dall'avere una normale sensibilità predominante per i colori giallo-verde in condizioni di luce solare, il sistema visivo nelle condizioni crepuscolari tenderà allo spostamento della sensibilità verso i colori verde-blu. In pratica si passa da una lettura del giallo tipico nella luce solare ad una lettura del blu tipico nelle ombre, proprio come si può vedere in una normale ripresa fotografica, la quale non riesce ad automatizzare una percezione del bianco in entrambe le situazioni contemporaneamente, come invece può fare più facilmente il nostro sistema visivo (che è un insieme di sistema ottico e percettivo - del cervello).
Naturalmente lo spettro della luce crepuscolare ha di per sé una certa quanto naturale dominante di azzurro o blu che prende dal cielo, ma è anche logico che un binocolo cosiddetto "trasparente" dovrà essere in grado di fornire quell'immagine così com'è, senza filtrare in alcun modo lo spettro della luce (creando appunto eventuali evidenti dominanti).

user46920
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inviato il 23 Novembre 2017 ore 15:01

Detto questo, dalle mie svariate prove ho potuto notare che la maggiorparte dei binocoli tendono spesso ad avere una dominante giallo-verde (o gialla o verde o verde-blu), in modo molto più evidente proprio nelle ore crepuscolari , quando l'apporto della pupilla d'uscita è in grado di lavorare con quella dell'occhio.
E questo è proprio il punto chiave della questione. Ovvero, quando serve che lo strumento usato per l'osservazione sia neutro in ogni condizione di luce, per ragioni ad esempio ornitologiche o per birdwaching, ecc, sarà necessario e fondamentale conoscere quali modelli disponibili abbiano requisiti di neutralità. Allo stesso modo sarà importante anche conoscere quei modelli con evidenti dominanti, proprio per poterli evitare, se necessario.

Ora, nelle ore diurne queste dominanti potrebbero anche essere invisibili o solo lievemente percepibili, generalmente con una tendenza verso colori caldi tipo il giallo. Una velatura di giallo predisponde in genere lo strumento ad assumere poi, nelle condizioni di crepuscolo, la sua caratteristica dominante giallo-verde. Non avendo però ancora dati sufficienti ed essendo cmq il colore un campo piuttosto soggettivo, prima di tirare delle somme certe, son propenso ad aspettare, ma il giallo e/o il verde sembrerebbero comunque essere i colori di tendenza più comuni che ho notato finora.
Poi ho notato anche che, nelle ore notturne o comunque oltre il possibile lavoro della pupilla, in mancanza di riferimenti del colore per la scarsa luce, questa dominante risulti spesso e normalmente invisibile, come o anche meglio che nelle ore diurne. Quindi, il momento più opportuno per valutare l'esistenza e l'entità di qualsiasi dominate cromatica degli strumenti, sarebbe appunto quello nell'intorno delle ore crepuscolari, dove la pupilla dello strumento lavora in concordanza alla pupilla dell'occhio dell'osservatore.

Di certo (almeno per la mia esperienza), osservando con un Leica Trinovid 10x25 BCA (tanto per fare un esempio) ho notato una totale assenza di qualsiasi dominante cromatica in qualsiasi condizione di luce e visto una trasparenza esemplare che rende questo strumento sicuramente neutro ai miei occhi. Ma soggettivamente è poi possibile che ognuno di noi ritenga neutro uno strumento che altri soggetti ritengono difettoso di qualche dominante. Per cui in alcuni casi non c'è nulla da fare o da dire riguardo alle varie sensazioni personali, se non che secondo me è importante condividerle comunque e metterle in evidenza, perché questo può portare ad una taratura relativa tra i soggetti e quindi a creare comunque un'efficace metro di giudizio "oggettivato" o molto più oggettivo riguardo a specifici modelli.

Questo topic quindi potrebbe essere anche una buona elencazione di tutti quegli strumenti dai quali risulterebbero evidenze delle varie "dominanti crepuscolari" (di qualunque colore appaiano) e delle varie esperienze personali, anche di strumenti cosddetti neutri, in maniera da poter discutere dell'argomento con i vari contributi. Nelle mie e in altre esperienze si è potuto constatare alcune più o meno evidenti dominanti (giallo-verdi-blu) con i seguenti Binocoli:
(le liste verranno aggiornate di volta in volta e magari riordinate anche in senso alfabetico)

- Zeiss Jenoptem 10x50 - tonalità giallo-verde marcata
- Meopta Meopro 10x32 HD - tonalità giallo-verde
- Bushnell Legend Ultra HD 10x36 - tonalità giallo-verde marcata
- Nikon Prostaff 3 10x42 - tonalità giallo-verde
- Omegon Talron HD 10x34 - tonalità giallo-verde marcata
- Olympus DPII 8x40 - tonalità giallo
- Bushnell Perma Focus 7x35 - tonalità giallo-verde molto lieve
- Zeiss Terra ED 10x32 - tonalità giallo-verde lieve
- Celestron Trailseeker DS 10x32 - tonalità giallo-verde
- Swarovski EL Range 8x42 - tonalità neutra con lievissima "sbordatura" verde

Altri pareri di altri soggetti:
- Tento 12x40 - tonalità giallo-verde
- Komz 10x42 - tonalità giallo-verde
- Sotem 15x50 - tonalità giallo-verde
- Sotem 7x35 - tonalità giallo-verde

E qui posto anche le percezioni di Piergiovanni Salimbeni (Binomania.it) :
- Nuovi prodotti Zeiss SF (> 2015) - tonalità giallina
- Vecchi prodotti Zeiss FL (< 2015) - tonalità bluastra
- Leica HD e HD PLUS - tonalità bluastra
- Swarovski EL nuova versione (> 2016) - tonalità neutra
- Swarovski EL vecchia versione (< 2016) - tonalità giallina
- Kowa Genesis - tonalità giallina
- Nikon HG - tonalità giallina
- Nikon EDG - neutro tendente al caldo
- Docter ED - tonalità giallina

Sotto posto invece i vari binocoli cosiddetti neutri , tra quelli che ho potuto provare direttamente:

- Leica Trinovid 10x25 BCA - neutro (trasparente)
- Celestron Nature DX 10x32 - tonalità neutra o lievissimamente calda (giallo)
- Hawke Frontier ED 10x32 - tonalità neutra o lievissimamente calda (giallo)
- Kite Petrel 8x42 - tonalità neutra
- Kite Lynx HD 10x32 - tonalità neutra
- Opticron Traveller BGA ED 10x32 - tonalità neutra

user46920
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inviato il 23 Novembre 2017 ore 15:33

ps:
- Swarovski EL Range 8x42 - tonalità neutra con lievissima "sbordatura" verde

In questo caso ho messo lo Swaro tra i binocoli dominanti, in quanto la sensazione generale anche in condizioni di luce diurna era stata quella di osservare l'immagine con ombre e o comunque i bordi dei soggetti, come tendenti al verde invece che al nero. Sensazione strana, perché l'immagine non era velata tutta uniformemente di verde come invece mi è successo di vedere con un Vortex Viper 8x32 (non ricordo bene) o come si vede normalmente con quei modelli dalla "tonalità giallo-verde marcata" , ma nello swaro le luci forti erano tendenzialmente neutre, mentre la luci deboli erano tendenzialmente verdastre e non nere come da norma.


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