Le mie Isole Faroe

Eccoci finalmente...dopo anni di attesa ho coronato il mio sogno di andare alle Isole Faroe...a novembre! Si proprio a Novembre, per viverle al naturale...senza condividerla con centinaia di croceristi o turisti fai da te...a modo mio infatti mi definisco ancora un viaggiatore.

Prima di partire con la descrizione del viaggio, delle mie emozioni e di darvi qualche diritta, spero utile, mi corre fare alcune premesse:
purtroppo il risultato fotografico non e' dei migliori, questo e' un po' dovuto alla mia incapacita' (in realta' soprattutto), al fatto di aver visitato molto di corsa i luoghi (di fatto sono rimasto solo tre giorni pieni sulle isole) e per il fatto che i miei compagni di avventura non erano per nulla interessati alla fotografia. In ultimo quel maledetto cielo sempre bianco ed avvolto dalle nuvole non ha di certo facilitato il mio compito.

Partiamo...arrivo il 1 novembre al piccolo aeroporto di Vagar alle ore 19.30, il tempo di prendere la macchina a noleggio e via alla ricerca del nostro alloggio a pochi minuti dall'aeroporto. Il buio, la pioggia ed un fortissimo vento teso che ci accolgono e rendono la visibilita' quasi pari a zero, ci fanno perdere un po' di tempo, ma alla fine con un po' di fortuna finalmente lo troviamo. Giusto il tempo di sistemarci, mangiare, docciarci e subito a ninne...il giorno dopo ci aspetta una bella scarpinata alla scoperta delle isole.

Giorno 1. La prima escursione prevista e' a Leitisvatn...un luogo meraviglio. E' un lago a forma di ferro di cavallo che si getta direttamente nel mare con una piccola cascata. la sua particolarita' e' che il lago si trova su di una scogliera e per cui sovrasta il mare di alcune centinaia di metri. Siamo soli...e tra l'alternanza di pioggia e nubi basse in quel luogo magico ci passiamo circa 4 ore passeggiando ed infangandoci. E' un luogo unico ed imperdibile, dove ti senti piccolo piccolo e ti rendi conto della potenza della natura, quasi che noi umani fossimo solo un fastidio per essa. Non andrei mai via...verrebbe voglia di piazzare la tenda e rimanerci per un po' a ritrovare se stessi. Il tempo pero' e' tiranno e tocca andare a vedere altri luoghi.
La camminata, pur non essendo particolarmente impegnativa e' lunga ed e' resa difficile dal fango e dalla pioggia.

Subito dopo, esausti ma felici dello spettacolo appena visto, andiamo stanchissimi verso una cascata che si getta in mare, il suo nome e' Gasadalur. Dal punto di vista fotografico e delle emozioni e' davvero un posto come pochi altri abbia mai visto. Da un momento all'altro ti senti che possa comparire un folletto dal nulla senza rimanerne stupito. Qui ad attenderci c'e' un fortissimo vento teso e trasversale. Il mio cavalletto trema...eccome se trema...e a volte anche io vengo spostato dalle folate. Ovviamente continuiamo ad essere soli e a goderci in pieno la natura e le nostre emozioni. Il getto della cascata pur non essendo imperioso e' al centro di un semicerchio basaltico che la rendono unica nel suo genere. L'incontro con l'acqua del mare vorticoso e crea colori bellissimi.

A questo punto un po' il buio..diventa scuro verso le 16.00 in questo periodo, un po' la stanchezza, ci portano diritti verso casa. Giornata praticamente finita e trascorsa a cucinare e fare la spesa. Cerco anche di capire se ci sono margini per andare alla ricerca dell'Aurora Boreale durante la notte ma nulla da fare. Cielo coperto e pioggia. Desisto.

Giorno 2. Di buona lena ci svegliamo e portiamo con noi i bagagli. Ci spostiamo. Trascorreremo le prossime due notti a Torshavn, la piccola capitale delle Faroe.
Inizialmente, sempre sotto una pioggia fine ma fitta, ci dirigiamo verso Fossa, la cascata piu' alta delle isole composta da due salti. Anche per questa cascata lo sfondo e' di roccia basaltica. Guardandola, alle nostre spalle, a pochi metri, il mare...che contrasti!

Dopodiche' andiamo in un villaggetto incredibile. Proprio sul mare, con una spiaggia nerissima, stretto tra le montagne. Il silenzio regna sovrano e quella vista meravigliosa ti fa venire voglia di vivere in una di quelle casette colorate con il tetto in torba. Il villaggio si chiama Tjornuvik. Si trova propio alle pendici di tre montagne, adagiato sul mare, dove di fronte, in lontananza ci regala la vista di due imponenti faraglioni. Per fotografare il villaggio ci inerpichiamo su per una collina dove possiamo dominare tutto con lo sguardo...mi fermo e resto per decine di minuti da solo ad ascoltare il solo rumore del vento che mi taglia la faccia. Sto cosi' bene che riesco a non avvertire nemmeno il freddo.

Ripartiamo dopo una breve sosta alla volta di Gjogv. Un pesino grazioso leggermente piu' grande degli altri. Forse circa 300 abitanti. La sua particolarita' e' che ha un porticciolo per piccole barche situato in fondo una scalinata e stretto tra due colline...proprio come un fiordo minuscolo. A giudicare dalla corrente del mare non invidio proprio chi a remi deve condurre una barca a largo.

A questo punto della giornata, essendo usciti molto presto, decidiamo di dirigerci verso la seconda citta' delle isole: "Klaksvik", dove optiamo per un pranzo veloce. Non essendoci molto altro da fare decidiamo di visitare la locale fabbrica di birra, la Faroyar Beer. Si tratta di una birra molto buona che spazia dalla chiara alla rossa per finire alla scura. Ce ne sono di filtrate e non...comunque devo riconoscere essere molto buona.
L'ultima tappa della giornata e' Saksun, un villaggetto a picco su un fiordo con tipiche casette con il tetto in torba. Attraverso un sentiero di circa 3 km entriamo a piedi nel fiordo sotto la pioggia. Possiamo farlo in quanto c'e' bassa marea. Camminiamo sulla sabbia nerissima fino quasi ad incontrare il mare aperto in un contrasto di colori stupefacente. Il bianco delle nuvole a bassa quota, il verde delle montagne, il nero del basalto e della spiaggia e l'azzurro tenebroso del mare in tormenta. Giusto il tempo di assaporare la magnificenza che ci rendiamo conto che la marea si sta alzando. Quasi al buio con il mare che ci rincorre acceleriamo il passo verso la macchina. Alla fine con l'ultimo spiraglio di luce riusciamo a raggiungerla e a partire verso Torshavn sotto una pioggia battente, non prima di aver fotografato il fiordo dall'alto proprio nel momento in cui le tenebre cominciano ad impossessarsi del giorno...
Arrivati ci sistemiamo e pensiamo alla cena in una casa centralissima, con parcheggio e molto accogliente.

Giorno 3. L'ultimo giorno in pratica e' ormai arrivato, putroppo. Lo trascorriamo andando in giro in auto per le isole. La prima tappa e' a Kirjoubour, nucleo di casette bellissime sul mare a pochi chilometri da Torshavn con i resti di una chiesa del '300. Posto quasi da favola, sembra di stare ad Hobbiton del signore degli Anelli. Anche qui ci sono contrasti di colore meravigliosi e per la prima volta un timido sole fa capino dandoci la possibilita' di camminare in liberta' lungo il mare....

Successivamente puntiamo verso Vestmanna, altissime scogliere a picco nel mare all'interno di un fiordo. E' una citta' portuale con allevamenti di salmoni (porti se ne vedono ovunque e anche gli allevamenti, in fondo la loro prima ed unica attivita' di fatto e' solo la pesca) . Facciamo un piccolo giro ma purtroppo le escursioni in barca non ci sono e di uccelli che nidificano in questo periodo non ne troviamo. Decidiamo di ritornare verso la capitale piu' piccola d'Europa, solo 15 mila abitanti, e andiamo in un centro commerciale il cui nome e' SMS. Negozi trovabili anche a Roma ma un inaspettato brulicare di persone del luogo da cui cerchiamo di capire il loro stile di vita. Il pomeriggio lo trascorriamo interamente alla scoperta della cittadina. Vediamo un vecchio orte con il faroe ci addentriamo nel centro della citta' con le sue tipiche casette di legno rosso con tetti in torba. Ci perdiamo nei vicoletti ammirandone ii contrasti di colore fra il rosso ed il nero delle case.
Ci prepariamo alla cena dopo aver fatto la nostra scorta di souvenir.

Finalmente si va a dormire. domattina si riparte. Ad accoglierci la mattina presto una fitta neve. che ritarda il nostro volo per Copenaghen.

Considerazioni: le Faroe sono un luogo dal punto di vista naturalistico superbo, dove il silenzio regna sovrano ed avverti chiaramente la potenza della natura. Nonostante siano relativamente piccole puoi trovarti allo stesso tempo in lande desolate attraversate da fiumi e fiordi che sembrano sconfinati. Le montagne con le scogliere a picco sul mare, sebbene non altissime sono spettacolari con le loro rocce basaltiche. In ultimo il tempo inclemente contribuisce comunque a darle un fascino fiabesco.
Purtroppo tre giorni sono pochi e d'estate credo costino davvero tanto, ma a chi puo' le consiglio vivamente. Noi abbiamo potuto fare solo un paio di trekking ma ce ne sono tanti interessanti da fare con condizioni meteo migliori e quando il buio d'estate non arriva di fatto prima delle 10 di sera.
ci tornerei...si assolutamente!!!

Consigli utili: noi in 4 abbiamo speso per 5 giorni (il primo e l'ultimo con tappa a Copenaghen che siamo riusciti a visitare per alcune ore ma su cui sorvolo) circa 700 Euro a persona. Abbiamo dormito tutte e 4 le notti in appartamento prenotato con largo anticipo cucinandoci da soli e accontentandoci di panini a pranzo. Per la birra abbiamo fatto spesa all'Aeroporto e alla fabbrica di cui vi ho detto. Abbiamo noleggiato una macchina piccola (basta, le distanze sono relativamente brevi) anche quella in anticipo. I voli per e da Copenaghen con Norwegian e da li per le isole con Atlantic.

Buon viaggio e Buona Luce a tutti!!!

Risposte e commenti




Michele.P

inviato il 20 Novembre 2017 ore 21:04 Ciao Kuox, complimenti per il racconto e per le foto! L'ho trovato davvero interessante e mi hai fatto venire voglia di visitare questo luogo! Le foto mi piacciono molto, il cielo bianco rende tutto molto reale...siamo abituati ormai a vedere solo albe e tramonti, invece sei riuscito a immortalare la bellezza del luogo in un momento del giorno qualunque! Ti faccio i miei complimenti Grazie un saluto!



Kuox	inviato il 21 Novembre 2017 ore 9:02 Grazie Michele. Si il luogo merita molto..sono isole ancora abbastanza incontaminate. Per il cielo che dire...purtroppo era così in ogni momento del giorno. comprese albe e tramonti...



Alessandro Cirillo

inviato il 21 Novembre 2017 ore 9:57 Quoto in pieno Michele. Ottima cronaca di un viaggio che presto spero di poter fare anch'io. E complimenti per le foto, naturali e senza pp esagerate. Hai reso molto bene la realtà dei luoghi. Complimenti e ciao. Alessandro



Kuox	inviato il 21 Novembre 2017 ore 11:08 grazie del passaggio Alessadro!



Solander

inviato il 08 Dicembre 2017 ore 8:36 Un bellissimo viaggio fotoraccontrato ottimamente. Complimenti. Marco



Gaetano.mastellone

inviato il 21 Dicembre 2017 ore 13:01 Bel racconto e belle foto e bel viaggio, complimenti! Nino



Roberto Tamanza

inviato il 29 Dicembre 2017 ore 11:54 Un ottimo reportage, complimenti! Hai fatto venir voglia di preparare i bagagli e partire... Ciao- Roberto



RobyPagliero

inviato il 13 Marzo 2018 ore 15:48 Mi ha fatto piacere leggere delle Faroe, anche un po' mie! Bel racconto. E' un peccato che tu abbia potuto restarci solo 3 giorni, perché hanno tanto da offrire, anche se meno conosciute rispetto ad altri posti nordici. E' uno dei viaggi che mi ha colpito di più! Complimenti Ciao, Roby



Kuox	inviato il 14 Marzo 2018 ore 10:10 Grazie del passaggio Roby. pensa che dopo aver visto altri paesi nordici pensavo di rimanere deluso...invece le Faroe sono una vera perla.



Trackmaster

inviato il 17 Ottobre 2018 ore 13:55 Ottimo racconto contornato dal foto belle e suggestive, posto meraviglioso!!!