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Racconti di viaggi sfortunati


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Racconti di viaggi sfortunati, testo e foto by Antonio_ruscigno. Pubblicato il 29 Ottobre 2017; 7 risposte, 4285 visite.


Credo che una delle esperienze più belle che la vita offra sia il viaggio. Vivendo nel Salento non mi manca la possibilità di ammirare paesaggi marittimi o alcuni graziosi centri urbani o addirittura la città, come Lecce, la capitale del Barocco; chi più ne ha più ne metta. Tuttavia una grave mancanza del Salento (di cui vi ho parlato in quest' articolo https://www.juzaphoto.com/article.php?l=it&t=2414707&npost=&show=) è la mancanza di una paesaggio montuoso serio e importante perciò ho sfruttato la prima occasione utile per visitare il Parco del Pollino.




Magari sto scoprendo l'America, ma la paesaggistica in bianco e nero con il cielo nuvoloso è super WOW

Ma ricominciamo dall'inizio: ho passato l'intera estate a lavorare in un ristorante e mi sono sentito in dovere di organizzare un bel viaggetto con destinazione Irlanda (di cui parlerò più avanti), ma nel frattempo ho pensato di sfruttare le giornate libere per organizzare delle gitarelle di un giorno: la prima è stata a Polignano a Mare (qui la galleria https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=220278&l=it) e dopo pochi giorni mia cugina mi ha proposto un'escursione sul Pollino insieme a degli amici, ho accettato senza esitazione.
Partiamo alle 4 di un lunedì mattina (io per la paura di non svegliarmi non ho nemmeno dormito): i miei compagni di viaggio si presentano con un furgone a 9 posti che più scassato non si può, carichiamo gli zaini e partiamo. Dopo una breve pausa al primo autogrill per la colazione mi addormento e mi risveglio dopo qualche ora, senza avere idea della nostra posizione esatta, riesco a vedere il cielo del primo mattino e a scattare qualche foto dall'interno del furgone, per riaddormentarmi subito dopo. Mi risveglio e vedo che nel frattempo ci siamo fermati per chiedere indicazioni, sigaretta e via, altra strada e altra pausa per chiedere indicazioni, ma gli abitanti della zona ci indirizzano in zone molto diverse finché non raggiungiamo una città il cui nome mi sfugge. Pausa caffè/birra e i baristi ci riferiscono una fastidiosa verità: oltre all'impossibilità di raccogliere i funghi per via delle scarse piogge che ne avevano impedito il proliferare non ci sono dei luoghi che valga davvero la pena visitare; ci consigliano di spostarci sulla Sila, quindi tappa per Camigliatello: le strette strade in salita mettono a dura prova il furgone che soffre. Ironia della sorte appena arrivati scopriamo che fino al giorno precedente c'è stata la Sagra del Porcino, sorrisi e risate disperate tra noi! Il paese è praticamente vuoto e dopo la pausa pranzo decidiamo di ritornare seguendo un percorso alternativo e soprattutto più sicuro. Arrivati nei pressi di Taranto il nostro amico Sebastiano, il burlone del gruppo e quello che al momento sta guidando, ci avvisa che i pedali non funzionano: ovviamente nessuno gli crede, tuttavia il furgone muore ma riusciamo a spingerlo fino alla piazzola di sosta. Sono circa le 18. Inizia un giro di telefonate per trovare un carro attrezzi e qualcuno che possa venire a soccorrerci. Mentre gli altri imprecano, parlano al telefono, tranquillizzano i bambini (perché sì, con noi ci sono due bambini di 2 e 3 anni, che a dispetto dell'età sono i più disciplinati) io guardo il cielo ormai buio e noto una scia luminosa che attraversa il cielo e sorrido, ormai tanto la riconosco: è Sua Maestà la Via Lattea. Rientro nel furgone e raccolgo la mia attrezzatura, purtroppo ho lasciato a casa il Samyang 24 1.4, il mio obiettivo da fotografia notturna e mi "arrangio" col Canon 17-40L (e stica).


Tutti inneggino a Sua Maestà, Via Lattea

Il 17-40 conferma la sua qualità regalandomi alcuni buoni scatti, ovviamente dopo diversi tentativi a vuoto. Siamo fermi da più di due ore quando arriva il carro attrezzi che ci lascia ad una stazione di servizio e porta via il furgone. Intanto mio cugino è riuscito a noleggiare un altro furgone e sta venendo a prenderci, purtroppo però da Lecce ci vogliono almeno due ore quindi, considerato che il bar della stazione di servizio è anche chiuso, facciamo un bel picnic molto trash a base di focacce e panini preparati preventivamente. Diverse auto entrano nella stazione, ci guardano e vanno via: sicuramente sembriamo dei profughi. Verso le 23 mio cugino chiama e ci avvisa di essere nei pressi di Taranto, gli forniamo informazioni più precise, ma ciò non gli impedisce di perdersi e impiegare un'altra ora per trovarci. Dopo mezzanotte mio cugino Francesco arriva e ci preleva, noi iniziamo a correre e a urlare per la "vittoria" peggio di un tifoso del Real Madrid dopo la finale di Cardiff. Durante il tragitto guardo su Youtube la battaglia di Goku e Jiren in Dragonball Super, ormai tranquillo, ma a un certo punto noto che il furgone (nuovissimo e in condizioni perfette) si ferma, temo il peggio per una frazione di secondo finché non noto delle luci blu: è un posto di blocco della Polizia!!! Lo sconforto ci assale nuovamente come un cazzotto in faccia, accentuato dalla falsa speranza che le varie peripezie del giorno fossero finite; per fortuna ci trattengono pochi minuti e ripartiamo. Arriviamo a casa alle 3 di notte, distrutti, alcuni domani andranno a lavorare, altri no, ma siamo ormai arrivati e non importa più nulla. Io intanto inizio a elaborare le mie fotografie...
In vista del viaggio in Irlanda sul lato fotografico mi preparo diversamente rispetto ai precedenti viaggi: porto due corpi, la mia ormai adorata Canon 6D e la nuova arrivata Canon M3, corredate con Canon 70-200 F4 Is, Canon 17-40L e Samyang 24 F1.4, niente pc che comporta un peso eccessivo, il "nuovo" anche se lo possiedo da diversi mesi e l'ho usato diverse volte (ma lo porto in viaggio per la prima volta) treppiede Sirui T005X, un mantello in plastica per coprire la fotocamera e un piccolo supporto per lo smartphone da montare su 6d e avere il mio schermo tiltabile...gli ultimi due non sono mai usciti dallo zaino.


Le Cliffs of Moher, e l'atmosfera spettrale

Il giorno del viaggio lo passo praticamente tutto nei mezzi di trasporto: treno Lecce-Bari Centrale, treno Bari Centrale-Aeroporto, aereo Bari-Dublino, bus Dublino - Cork. Arrivo a Cork a serata ormai inoltrata, in pochi minuti sono sulla strada dell'ostello ma non trovo l'ostello! Faccio su e giù un paio di volte quando vedo un'anziana signora orientale affacciata da un'anonima porta, entro e sono nell'ostello; un ragazzo orientale mi accompagna in camera dove conosco due ragazzi italiani, Giovanni e Diana, chiacchieriamo un po' e li lascio per andare a cenare. Al mio rientro Giovanni mi avvisa che l'altro compagno di stanza è un irlandese con determinate dipendenze, così mi faccio dare le chiavi per l'armadio di sicurezza e ripongo documenti, denaro e attrezzatura, vado così a dormire. L'indomani mi aspetta un'escursione al Ring of Kerry, ma sbaglio l'orario e la ragazza dell'agenzia mi propone l'escursione alle Cliffs of Moher, dopo aver riformulato i miei programmi accetto. La giornata procede in tranquillità in compagnia dei miei compagni di stanza (tranne il dipendente). Cork non mi fa urlare al miracolo, tranne che per una chiesa in stile gotico che avevo visto la sera prima e sotto cui sono rimasto per un po'; non so perché, ma credo che alcuni edifici di stampo religioso siano avvolti da un'aria molto suggestiva e misteriosa durante le ore notturne; ricordo che è stata la stessa sensazione che avevo provato davanti alla Cattedrale di Barcellona o al Duomo di Firenze, o il Colosseo a Roma (anche se non è di stampo religioso). Apprezzo l'atmosfera del sabato sera a Cork: gente ubriaca ovunque, ma senza aggressività, e ragazze stupende e poco vestite ovunque. Ritorno in ostello e punto la sveglia verso le 6, per evitare problemi come quella mattina. Mi sveglio e mi presento a Saint Patrick's Quay, dove salgo sul bus di Puddywagon che mi porta alle Cliffs of Moher. Le Cliffs of Moher sono una zona costiera molto suggestiva, in particolare quando il cielo è coperto dalle nubi dando loro un'atmosfera quasi spettrale che apprezzo molto. Riesco a scattare diverse buone foto, alternando reflex e mirrorless, treppiede e mano libera, teleobiettivo e grandangolo, ma la foto che preferisco di quel giorno la scatto sulla strada del ritorno, durante una piccola pausa: semplicemente un scoglio e il mare, niente di particolare, ma quella foto ha un impatto notevole sulla mia percezione, tanto che ne ho ordinata una stampa in formato 60x90.


La bellezza di questa foto mi fa capire quanto potenziale inespresso abbia la mia Canon m3, specie per quanto riguarda le cromie e la maggior accuratezza nel bilanciamento del bianco automatico rispetto alla Canon 6d.

Tornato a Cork mi precipito in ostello, raccolgo il bagaglio e prendo il bus con destinazione Galway. A Galway raggiungo l'ostello (una figata) e il receptionist mi raccomanda di non fare programmi per l'indomani in quanto l'uragano Ophelia avrebbe potuto creare problemi. Giù di morale faccio un giro per Galway e rientro dopo aver messo qualcosa nello stomaco. Il giorno seguente mi limito a gironzolare per Galway, molti negozi sono chiusi e non incontro molta gente, anche per via delle leggere piogge che ogni tot ci aggrediscono.


Rispetto al mio viaggio in Giappone qui non ho scattato nessun ritratto, questa è l'unica eccezione, e mi viene sempre da ringraziare per aver deciso di acquistare quel benedetto vetro chiamato Canon EF 70-200 F4 IS USM L

Parto per Belfast il martedì mattina, cambio il bus all'aeroporto di Dublino e arrivo a Belfast dove alloggio in un Bed and Breakfast su Malone Road. Ho aspettative molto alte su Belfast, sia perché si tratta di una capitale sia perché spero vivamente di incontrare qualche membro del cast della famosa serie tv Il Trono di Spade/Game of Thrones: le scene in studio e la sede operativa della produzione ha sede a Belfast e in questo periodo il cast si sta riunendo a Belfast per iniziare le riprese dell'ottava e ultima stagione, e io in cuor mio spero di incontrare Emilia Clarke/Daenerys Targaryen o Peter Dinklage/Tyrion Lannister e sbronzarmici insieme, ovviamente non succede nulla di tutto ciò. Cerco su internet la zona della movida a Belfast e mi ci reco, ma praticamente non c'è anima viva, mi sento solo come Will Smith in Io Sono Leggenda. Prima di rientrare acquisto un po' di snack. Mercoledì mattina vedo il cielo ancora buio e la nebbia, elementi che mi piacciono molto, e finalmente inizia la mia escursione delle Giant's Causeway rivisitato a tema Game Of Thrones: infatti avevo scoperto un paio di giorni prima che alcuni operator propongono dei tour alle Giant's Causeway con tappe in alcuni luoghi in cui sono state girate alcune scene di GOT, ovviamente non posso perdermelo. Una cosa che mi lascia piacevolmente sorpreso è la presenza di parecchia gente over 40, Game of Thrones è davvero una serie di alto livello :). Tra i vari posti abbiamo visitato:
-Il molo in cui è stata girata la scena di Arya Stark (Maisie Williams) che riemerge dalle acque di Braavos dopo essere stata accoltellata allo stomaco dalla sua rivale
-La caverna in cui Melisandre di Asshai (Carice Van Houten), accompagnata da Davos Seaworth (Liam Cunningham) partorisce l'ombra che assassinerà il fratello del suo re
-Dark Hedges, la strada piena di alberi ricurvi in cui avviene la fuga di Arya Stark sulla Strada del Re
-Il ponte di corda che appare come sfondo durante il torneo di Ponteamaro, dove Catelyn Stark (Michelle Fairley) cerca di stringere alleanza con Renly Baratheon (non so come si chiami l'attore) e vediamo per la prima volta Margaery Tyrell (Nathalie Dormer) e Brienne di Tarth (Gwendoline Christie).
Infine ci fermiamo alle Giant's Causeway, il Selciato del Gigante, patrimonio dell'UNESCO, un'altra zona costiera mozzafiato.


Dark Hedges

Rientrato a Belfast mi ristoro e faccio una passeggiata nella zona della movida ma ancora niente, in compenso per strada noto una folla di ragazzi in fila fuori da quella che sembra una sala concerti. Giovedì ho una brutta sorpresa: l'ostello di Dublino mi avvisa di avermi bandito in quanto ho tenuto un comportamento scorretto in passato! Segue una discussione tramite e-mail in cui spiego di non essere mai stato in Irlanda prima e quindi possono avermi confuso con qualcun altro mio omonimo, fortuna che la mia ipotesi si rivela corretta e mi reintegrano nell'ostello. Dublino è una città molto promettente e mi ispira, apprezzo un po' la Cattedrale di San Patrizio e riesco a visitare la Galleria Nazionale in cui ammiro un quadro di Caravaggio, "La cattura di Cristo", ma devo limitare le mie passeggiate in città perché l'indomani si rientra in Italia.
L'indomani mi sveglio alle 5 e alle 6 sono in aeroporto, il mio volo è alle 8, volo tra l'altro disturbato dai bambini capricciosi dietro di me. Atterrato a Bari il mio sconforto aumenta quando mi rendo conto che il caffè appena bevuto mi è costato l'aver perso il treno per la stazione centrale e quindi devo aspettare 45 minuti, fortuna che casualmente incontro dei conoscenti con cui chiacchiero nell'attesa. Riesco ad arrivare a casa verso le 16:30, pasto e doccia veloci e poi di nuovo al lavoro....


PS: durante il tour alle Giant's Causeway abbiamo attraversato un ponte di corda, tiro fuori la mia Gopro Silver Hero3 per fare un video, arrivato dall'altra parte noto che la macchina è spenta, non ci do peso e continuo la mia escursione; al rientro riattraverso il ponte di corda e mi assicuro di aver acceso la Gopro ma indica batteria scarica e si spegne. A casa verifico eventuali file memorizzati e trovo quest'unica foto...io lo definirei un bel colpo di fortuna no? :)

RIFLESSIONI
Nel giro di due settimane sono stato vittima dei due viaggi più disastrati della mia vita, ovviamente DURANTE i viaggi ho avvertito il disagio delle situazioni in cui mi sono ritrovato, fortuna che come diceva Manzoni "ai posteri l'ardua sentenza" e tutto sommato il senso di sconforto e disagio è ormai eclissato da un senso di divertimento e ironia, anche ora mentre scrivo mi ritrovo a sorridere rivivendo quelle esperienze.

Una delle difficoltà principali dei miei viaggi è sia l'incapacità di dialogare in inglese sia la mia natura riservata e anti sociale che mi porta a perdere il contatto umano, l'unico vantaggio sta che apprezzo molto di più il ritorno a casa, dove tutto mi è familiare e in fondo mi piace.


Giant's Causeway

Vorrei ringraziare l'utente Vnczo, le città in cui ho soggiornato e i posti che ho visitato sono state suggerite da lui (anche se non sono riuscito a visitare TUTTO quel che mi ha proposto) e salutare l'utente Ugo Ferrero, che mi ha dato preziosi consigli riguardo il Pollino, anche se non ho messo in pratica nemmeno queste e soprattutto un saluto a tutti quelli che stanno leggendo quest'articolo.
Bluewings

PPS: Per chi volesse visionare le foto dei due viaggi sopracitati può cliccare sui seguenti link

1) IRLANDA 2017 (da aggiornare) https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=222218&l=it
2) GIANT'S CAUSEWAY AND GAME OF THRONES TOUR https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=222458&l=it
3) CLIFFS OF MOHER https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=222474&l=it
4) BASILICATA - CALABRIA - PUGLIA https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=220968&l=it




Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 02 Novembre 2017 ore 10:18

Mi è piaciuto molto il tono scanzonato dei tuoi racconti e soprattutto come hai gestito con ironia le disavventure !
Complimenti anche per le foto, che sono molto belle !;-)

avatarjunior
inviato il 04 Novembre 2017 ore 13:31

Beh, già andare in Irlanda durante il passaggio di ophelia doveva darti la chiave di lettura della tua vacanza... MrGreen

Resoconto divertente e autoironico e belle foto... Complimenti!

avatarjunior
inviato il 04 Novembre 2017 ore 14:23

Io ho saputo di Ophelia una volta arrivato a Cork, fortuna che quando si è abbattuta su Cork io ero già a Galway MrGreen

avatarjunior
inviato il 04 Novembre 2017 ore 14:52

l'incapacità di dialogare in inglese sia la mia natura riservata e anti sociale che mi porta a perdere il contatto umano


Siamo molto simili in questo ma non so se sarei riuscito a fare un viaggio simile da solo. Questo mi fa rendere il tutto ancora più apprezzabile.
Un saluto

avatarjunior
inviato il 04 Novembre 2017 ore 15:19

Alcuni mesi fa sono stato in viaggio in Giappone (di cui ho scritto un articolo www.juzaphoto.com/article.php?l=it&t=2325011&npost=&show=) per due settimane completamente da solo, dopo un'esperienza del genere un viaggio come quello qui raccontato è molto meno pesante. Alcuni anni fa dopo un viaggio in compagnia ho deciso che avrei viaggiato da solo perché a volte la presenza di qualcuno comporta anche dei compromessi, ovvio che non vale per tutti ma a me non va nemmeno di mandare a monte dei piani per via di qualche sconsiderato

avatarjunior
inviato il 12 Novembre 2017 ore 22:29

Sono stato in Irlanda nel tuo stesso periodo e posso riconoscere certe tue affermazioni.... quello che mi ha colpito di più sono stati i bambini in aereo dietro di te, li ho avuti anche io!!!! Che faccia parte del pacchetto Irlanda?MrGreenMrGreenMrGreen


avatarjunior
inviato il 12 Novembre 2017 ore 22:49

Mai successo prima: quella volta sì MrGreen





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