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Binocoli Kite ed Opticron ...


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user46920
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inviato il 23 Ottobre 2017 ore 20:33

Utimamente ho avuto la possibilità di provare alcuni marchi interessanti che sono appunto Kite ed Opticron e i quali li unisco volontariamente in un unico topic per la loro affinità caratteristica di essere secondo me progettati e costruiti predisponendoli soprattutto per l'osservazione ornitologica e della natura in generale.

La caratteristica principale che hanno in comune è appunto la coerenza cromatica ovvero la neutralità nell'osservazione dei colori naturali.

In pratica, quello che ho potuto notare immediatamente è proprio questa specifica capacità di proporre una osservazione neutra in ogni condizione di luce , la quale è tendenzialmente assente nella maggiorparte dei binocoli di altri marchi, escludendo Eschenbach, Leica e Steiner (per quello che ho potuto provare).
Ma in realtà ci sono anche altre caratteristiche che legano questi due marchi in modo stretto e dove si può quindi parlare di:
- costruzione meccanica leggera ed ergonomicamente pratica, con un occhio alla velocità di focalizzazione della ghiera e alla possibilità delle brevi distanze di fuoco
- alti livelli ottici soprattutto per gli strati anti riflesso e per i materiali vetrosi, in grado di sfornare una buona/ottima, ampia ed equilibrata risposta in frequenza
... il tutto, made in Japan con disegni progettati da ingegneri "Birdwatcher".


Inizio con i Binocoli Kite di cui ho provato alcuni modelli e ne sono rimasto positivamente sorpreso. Avevo avuto comunque dei sentori positivi, ancora prima delle prove e poi confermati.
Sono strumenti per lo più prodotti ed assemblati in Giappone, con dei disegni di un gruppo di Ingegneri SudAfricani e Belgi, di cui uno ex Zeiss (se non ricordo male), i quali secondo me se la cavano proprio bene!



modello Ibis 10x42



modelli Toucan e Petrel 42mm



modello Lynx HD 30mm

user46920
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inviato il 23 Ottobre 2017 ore 20:41

Kite Lynx HD 10x30

Viene fornito di una sacca di trasporto in cordura semimbottita abbastanza comoda, con chiusura a cerniera, piccola tasca anteriore non troppo capiente chiusa a cerniera, passante per la cintura e tracolla semplice con ganci in plastica. Presenti anche una tracolla in neoprene imbottito abbastanza proporzionata e i tappi in gomma-plastica. Quelli oculari sono uniti dal classico ponte flessibile ed hanno i ganci per la tracolla (uno aperto e l'altro chiuso), mentre quelli obiettivi son singoli con ganci aperti. La pezza in microfibra manca e la documentazione scarsa chiude la dotazione di serie per questo binocolo. Però ho l'impressione che, ad eccezione della tracolla, questi accessori in dotazione al Lynx, siano in generale di bassa qualità, sproporzionata col prezzo d'acquisto. Anche se forse qui conta maggiormente la qualità ottica e meccanica del binocolo, più che altro. In più, la garanzia copre 30 anni e la Kite dichiara un tempo massimo da 1 a 3 settimane per le riparazioni. E comunque, fuori garanzia le parti sono fornite gratuitamente, percui si paga solo i costi di manodopera e di spedizione.




avatarsenior
inviato il 23 Ottobre 2017 ore 22:45

Interessante, un 10x30 mi farebbe comodo da tenere in macchina e da affiancare al monarch 5 - 10x42 !!! .... ma, il prezzo?

user46920
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inviato il 23 Ottobre 2017 ore 23:48

Il prezzo è circa 460€ ma è più facile trovarlo a 500 ed oltre. Però questo è uno strumento serio! ;-)

Il telaio è in prevalenza policarbonato rinforzato con vetroresina e componenti metallici. È abbastanza leggero (465g) rispetto al formato e mi sembra anche robusto. Presenta l'aggancio filettato per il treppiede e la cerniera singola lascia la giusta porzione dei barili esposti, consentendo una presa sicura ed avvolgente, quindi trovo abbia un'ottima ergonomia, oltre ad essere ben bilanciato.
Le tazze oculari in metallo e gomma sono sostituibili come quelle dei binocoli di alta gamma e credo vengano fornite gratuitamente come ricambio. Sono grandi (40mm diam. ext. e 28mm int.), con bordo tondeggiante e molto confortevoli sugli occhi, ed il meccanismo di estrazione rotante funziona bene, ma è senza scatti intermedi. Con l'uso degli occhiali però, l'estrazione pupillare (15mm) mi risulta insufficiente e quindi perdo circa il 20% del campo (poi dipende anche dagli occhiali e dalla morfolgia del viso).
La ghiera della regolazione diottrica si trova sul tubo di destra, funziona in modo fluido e preciso, ma essendo in plastica liscia e senza alcun grip, potrebbe risultare inadatta con i guanti o con le mani scivolose, anche se questa cosa evita sicuramente qualsiasi sregolazione accidentale. In effetti, una volta tarata per i propri occhi, sembra non necessiti di ulteriori regolazioni.
La meccanica e la costruzione generale del Lynx mi sembrano ottime, il fuoco è fluido, veloce e preciso: la ghiera ruota in totale circa 390° e servono circa 350° in senso orario, per focalizzare da 1.6m all'infinito.

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2017 ore 5:26

... In effetti le caratteristiche sono di tutto rispetto, temo pero' , visto il prezzo, che sara' poco praticabile un affiancamento al Monarch - casomai, in futuro una sostituzione, visto che mi occupa praticamente lo spazio di un corpo macchina

user46920
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inviato il 24 Ottobre 2017 ore 14:28

Infatti Maury, l'ingombro è una di quelle caratteristiche spesso determinanti e da considerare attentamente, prima dell'acquisto.

Proprio perché, nonostante sia convinto che i binocoli son come le scarpe (finché non si provano, non si riesce a capire se calzano perfettamente), è fondamentale avere comunque anche un'idea di massima, per poter identificare quello che ci serve davvero: andare al mare d'estate con gli stivali invernali, non credo sia molto conveniente ... tanto come usare le infradito per attraversare un ghiacciaio Cool

Quindi, credo che un binocolo 10x30 (o anche 10x32) abbia quella giusta somma di caratteristiche che lo rendono un pò più adatto ad un ampio utilizzo. Personalmente oggi lo vedo come uno strumento definitivo e ideale per ogni situazione che mi interessa: essendo più leggero rispetto ad un 10x42 e relativamente poco ingombrante rispetto ad un 10x25, secondo me offre ancora una buona facilità di trasporto ed una sufficiente luminosità per tutto il crepuscolo civile (se di qualità adeguata).

Se poi invece, il binocolo lo si tiene in macchina, per poterlo usare magari direttamente dal sedile, allora tanto vale mettere nel cruscotto un 10x70 (esagerando), che almeno avrà "luce" a sufficienza per ogni occasione ;-)

user46920
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inviato il 25 Ottobre 2017 ore 17:20

Tornando al Kite Lynx HD 10x30 ... questo offre un'ampia finestra visiva di 62° (misura reale a norme ISO), spianata e nitida fino al 90% del campo (120m), con una naturale coerenza ai colori, neutri e vivi in ogni condizione di luce ed una totale assenza di cromatismi (AC), dovuta anche alle lenti HD (a bassa disperione).
Ai miei occhi presenta una definizione d'immagine tipica dei binocoli "top-level" ed un contrasto naturale, insieme ad una luminosità direi "esemplare": la luminosità e la brillantezza sono ad alto livello, nonostante il diametro delle lenti di soli 30mm (reali 30,7mm). Potrebbe essere più "luminoso" anche di tanti 10x42mm di qualità inferiore.

La resistenza alle luci straiate (stray-light) mi pare più che discreta, sintomo dell'efficacia di un ottimo mix di strati anti-riflesso su ogni parte dei vetri (FMC), ma anche dei rivestimenti dielettrici ad alte prestazioni usati per i prismi e di una buona cura dei tubi e dei vari diaframmi interni.
L'unico difetto evidente, a lume di candela e/o in condizioni simili, ma il quale potrebbe essere anche un difetto di produzione della mia copia ed è uno dei motivi per cui ho poi reso il binocolo, è la presenza dei bagliori incrociati sui punti luce, dovuti alla congiunzione del tetto nei prismi.

Purtroppo la trasparenza non è proprio perfetta come ci si augurerebbe da qualsiasi binocolo (e cmq è difficile trovarne), nonostante la pulizia-nitidezza generale sia senz'altro ad ottimi livelli, rispetto anche al prezzo pagato (intorno a 450 € in Ottobre 2017).

Il campo del Lynx sembra esente da distorsione e quasi spianato (un oggetto messo a fuoco sul bordo, mantiene il fuoco anche se portato al centro e viceversa), quindi la geometria ottica si può dire almeno coerente per quanto riguarda l'osservazione del solo piano bidimensionale. Però, purtroppo, questa diventa innaturale a livello tridimensionale, perché produce secondo me un marcato schiacciamento dei piani ed anche un lieve effetto globo.
Personalmente, l'aspetto della coerenza geometrica tridimensionale di un binocolo, mi è sempre sembrato di fondamentale importanza, proprio come la coerenza cromatica e quella del contrasto ... anche durante l'osservazione della natura. Poi so che sono evidentemente aspetti più o meno soggettivi, che in molti casi non vengono nemmeno presi troppo in considerazione, ma li preferisco evidenziare per chi fosse interessato. Quindi, col Linx HD non c'è un campo "perfettamente" spianato come è possibile vedere invece con gli Swarovski (ad esempio) e purtroppo nemmeno ben tridimensionale come è possibile vedere con i Leica (ad esempio), proprio perché si nota che la distorsione cambia anche verso tra il centro e il bordo (molto probabilmente a causa di lenti asferiche). La distorsione passa quindi da leggermente inclinata a cuscino, per finire in modo più evidente a forma di barile, nell'ultimo 5-10% del campo eterno, producendo così una sensazione falsata della geometria tridimensionale, a cui siamo normalmente abituati con la visione ad occhio nudo. E lo stesso "difetto" geometrico l'avevo avvertito anche utilizzando il Nikon Monarch 7 10x30 (e con altri Nikon), il quale è considerato da alcuni utenti, se non uguale, addirittura e stranamente anche migliore del Kite. Ma in effetti il Nikon è un vero disastro in fatto di resistenza alla luci straiate, tanto da essere inutilizzabile in parecchie occasioni, e soprattutto perchè presenta una qualità di osservazione che valuto inferiore al Lynx HD (contasto, brillantezza, definizione, coerenza cromatica, ecc). Per cui posso confermare che il Kite è indubbiamente migliore in confronto al Nikon e vale tutti i soldi spesi in più. Ma credo sia migliore anche rispetto ad altri binocoli della stessa fascia di prezzo del Kite stesso e probabilmente anche in confronto con alcuni di fascia più alta.

Restano però i difetti principali di questo binocolo made in Japan, che personalmente non riesco da accettare. Ovvero, i bagliori incrociati dei prismi, la geometria irreale e l'impossibilità di sfruttarlo al 100% con gli occhiali, lo rendono purtroppo inadatto alle mie esigenze. E dico purtroppo, perché per il resto è un binocolo fantastico , dal rapporto prezzo qualità molto alto e quindi anche molto interessante come strumento definitivo, ideale per viaggi ed escursioni e osservazioni di alta qualità.


Pregi :

- ampia finestra visiva di 62° apparenti
- campo spianato, nitido e ben definito fino al 90%
- coerenza ai colori in ogni condizione di luce
- cromatismi praticamente inavvertibili fino al 10% dai bordi
- resistenza alle luci straiate e ottimo trattamento antiriflessi
- ottimi definizione, microcontrasto, contrasto e luminosità
- ottima meccanica, fuoco fluido veloce e preciso
- ottima ergonomia, bilanciamento e costruzione generale
- conchiglie oculari ben adeguate, in metallo e sostituibili


Difetti :

- prismi con bagliori a croce e trasparenza non perfetta
- geometria irreale e tridimensionalità innaturale
- inadatto per gli occhiali (max 80% del campo)
- leggero effetto globo



ps: aggiungo due pagine di un forum in cui discutono di alcuni difetti del Lynx

avatarsenior
inviato il 26 Ottobre 2017 ore 1:11

... alla faccia della recensione, complimenti!!! - se in questa sede, si avessero recensioni simili anche x le ottiche ci sarebbe meno confusione e tanta " sofferenza" in meno nel leggere opinioni frutto del "sentito dire" o convinzioni " senza aver mai fatto confronti" --- Ti aspetto al varco ... era un invito a Tue recensioni future !!! ;-)

user46920
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inviato il 31 Ottobre 2017 ore 12:52

Ti ringrazio Maury ;-) .. cercherò di fare del mio meglio!


Il Kite Petrel 8x42 che ho provato prima del Lynx 10x30, mi è sembrato migliore, soprattutto per la coerenza geometrica.
Logicamente il Petrel è più luminoso, ma anche 30% più pesante, però la coerenza geometrica è ai livelli dei Leica.
In più, nel confronto diretto con un Trinovid 8x42 (non ricordo se HD o meno), il Petrel è addirittura più nitido (senza AC e forse più spianato) e più definito.

Visti anche i numeri sulla carta e non avendo alcun problema di pesi e ingombri (anche se di poco superiori), credo che il modello Petrel 10x42 sia una scelta migliore rispetto al Lynx 10x30 (non c'entra la luminosità).
Il Kite Petrel è veramente uno tra i migliori binocoli che ho provato!

La fluidità e velocità di ricerca del fuoco è allo stesso livello del Lynx o forse un pelo migliore. Il bilanciamento durante l'uso è molto buono, le conchiglie oculari sono efficaci e per essere un 42mm è proporzionalmente anche molto leggero (630g). Sicuramente i materiali dello scafo sono policarbonati-ecc, e quindi risulta adatto anche alle lunghe osservazioni. Particolari da cui intuisco che la politica Kite sia proprio quella di assecondare maggiormente i birdwatcher e gli ornitologi o gli osservatori della natura in generale. Infatti la coerenza cromatica, la leggerezza e la fluidità del fuoco, sono intelligentemente trovati e messi sempre in primo piano, almeno in questi due modelli che ho provato, ma credo si possa ritrovare in tutti i modelli della Kite .

user46920
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inviato il 14 Novembre 2017 ore 4:56

Da quando ho cominciato questa strana avventura tra i binocoli, son passati già un paio di anni e nel frattempo ho potuto provare molti strumenti di vari marchi, tra cui Leica, Swarovski e Zeiss anche modelli "top-level", giusto per citare quelli più blasonati. E naturalmente la ricerca continua, perché ancora molti modelli desidero provare.

Mi sono accorto che l'osservazione binocolare è un'azione umana che può regalare moltissime emozioni, soprattutto se fatta con degli strumenti idonei ed adeguati ai nostri gusti/necessità. Nel senso che per certi versi la questione rimane sempre e piuttosto soggettiva, almeno per quanto riguarda ad esempio l'ingrandimento, la finestra del campo apparente, la resa cromatica, la resa geometrica e tanti altri fattori anche non ottici, quali l'ergonomia o il bilanciamento dei pesi, la traspostabilità, ecc. Tutte caratteristiche, queste, che sono notoriamente difficili da trovare "giuste" in un unico strumento, tutte insieme e ben bilanciate, proprio come le desideriamo.

Sembra una banalità, ma è così: non è per nulla facile trovare uno strumento costruito precisamente come vorremo noi ... e quindi bisogna in qualche modo accontentarsi con qualcosa di palliativo e/o scendere comunque a determinati compromessi.
Chi di noi trova "il Graal" sarà felice !!! (o almeno così penso Cool).

Ecco che qualche giorno fa arriva l'occasione che aspettavo e alla quale avevo girato intorno per tanti mesi: il Traveller BGA 10x32 ED della Opticron ... altra azienda molto interessante, in tema.







Da qui è possibile leggere alcune recensioni
www.opticron.co.uk/Pages/traveller_bga_ed_reviews.html


user46920
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inviato il 17 Novembre 2017 ore 10:00

Opticron Traveller BGA ED 10x32

La resa ottica del Traveller BGA ED 10x32 la giudico vicino all'eccellenza.
Innanzi tutto, la coerenza cromatica è neutra in ogni condizione di luce, la luminosità e la trasparenza sono ottime, la coerenza del contrasto è naturale e la definizione dei dettagli è eccellente per tutto il campo visivo. Questo è leggermente più ampio del normale (ovvero 113m vs 100m), quindi fornisce una finestra apparente abbastanza confortevole ed ampia, di circa 60° ISO (per alcuni considerata già grandangolare). Ha un'ottima coerenza geometrica bidimensionale, ma con i piani nella profondità un pò troppo schiacciati che danno una visione d'insieme poco tridimensionale per i miei gusti, nonostante mantenga una buona profondità di campo. Come al solito Eschenbach, Leica e Steiner, per quanto riguarda la tridimensionalità, fanno molto meglio ed infatti, sinceramente, devo dire che il livello di " incongruenza geometrica 3D " di questo Opticron, è per me al limite dell'accettabile, ma visti i meriti ottici globali, alla fine gli si può perdonare anche questa mancanza.
Il campo infatti è abbastanza spianato, ben nitido fino al bordo ( 95% ) ed anche nell'osservazione del cielo notturno le stelle restano puntiformi, la distorsione è ottimamente corretta anche se poi presenta un lieve effetto globo, ma mai fastidioso e la nitidezza (pulizia) è appunto notevole, con AC quasi inesistenti e ancor di più i riflessi fantasma, che sono assenti e che non potrebbero essere risolti o eliminati in nessun modo dall'utilizzatore, quindi, solo in certi casi appaiono i bagliori da luce laterale, che comunque sono risolvibili con l'ombra di una mano o con dei paraluce ad hoc. Quello che porta vicino all'eccellenza, la resa ottica di questo interessante Binocolo, è sicuramente lo schema ottico ben equilibrato nei compromessi, ma anche gli efficaci trattamenti antiriflesso a 64 strati (chissà se è riferito ad ogni singola superficie o al totale del binocolo) adottati da Opticron e denominati "Oasis" e sicuramente anche per l'utilizzo di prismi con correzione di fase e trattamenti dielettrici per lo specchio, nonché la cura dello scafo interno e dei vari diaframmi di campo.
Certo che, se avesse avuto anche una eccellente coerenza tridimensionale ... Cool


Nella scatola ho trovato il binocolo dentro ad una custodia simil pelle nera, semimbottita, di buona qualità, con la classica chiusura a strappo, le cuciture ben fatte, la tracolla in nylon regolabile ed un buon passante per la cintura (sempre in cordura di nylon), dove il tutto mi sembra fatto con materiali abbastanza robusti.
In pratica, la custodia ha una larghezza tale da poter ospitare il binocolo senza i tappi, anche in posizione orizzontale e così risulta molto più comodo da estrarre e deporre velocemente. Questa è poi la posizione che adotto normalmente durante le uscite, quando uso il marsupio per il trasporto e mi pare anche molto più pratico e veloce il marsupio, per il fatto che le tazze oculari possono rimanere anche aperte e proteggere ulteriormente le lenti oculari, in quanto generalmente non uso mai i tappi.
In dotazione c'è anche la tracolla nera per il binocolo, marchiata, imbottita in neoprene, elastica e morbida per aumentare il comfort a collo e clavicole, con i soliti nastri piatti e sottili in robusto nylon, nella parte finale, per l'aggancio al telaio. Mi sembra abbastanza proporzionata, nonostante in effetti potrebbe essere funzionale anche per uno strumento molto più pesante (forse fino ad 1kg). Infatti, per l'uso pratico che ne faccio io, preferisco adottare una tracolla molto più fine e meno ingombrante, tipo un laccio da scarpe piatto, in nylon, da 12mm o comunque un nastro in tessuto idrorepellente sempre piatto e largo.
Poi ci sono anche tre tipi di tappi coprilente: per gli obiettivi ci sono due singoli in gomma morbida con l'anello per il tubo e per gli oculari c'è un doppio tappo largo in plastica dura, con la parte centrale flessibile e con un anello per non perderlo, agganciandolo alla cinghia, ma in più altri ci sono anche due singoli tappi in plastica più morbida senza ganci e con un diametro preciso preciso per le conchiglie in gomma, per poi volendo, essere ricoperti dal tappo doppio, il quale ha quindi i diametri sufficientemente larghi. Non ho ben capito come e quando usare questa soluzione a tre coperture, ma sicuramente in caso di bufera di sabbia (ad esempio), anche gli oculari in questo modo saranno ben protetti. Mentre il solo tappo doppio, più facile da togliere e mettere sugli oculari, è forse più ideale come tipico parapioggia, quando si trasporta il binocolo normalmente al collo.
Se ci fosse stata anche una tasca nella custodia, per tenere gli altri due tappi e magari anche un blocco-note e la pezza per pulire le lenti, secondo me sarebbe stata una buona cosa. Ma tutto sommato mi sembra che la dotazione accessoria dell'Oprticron sia in generale ben equilibrata al prezzo e alla qualità del binocolo.
Naturalmente all'interno ci sono anche i documenti e la pezza in microfibra messa in una piccola custodia ulteriore, dove si trova anche la scheda plastificata della garanzia, che copre 30 anni per i materiali difettosi: per i primi 10 la copertura è quasi totale, perché i residenti fuori dal UK dovranno pagare solo la spedizione di ritorno, mentre per i 20 anni rimanenti ci sarà da pagare anche la manodopera, oltre la spedizione di reso.

Nella foto sotto mancano i tappi singoli degli oculari e la custodia è quella in cordura con fascia bianca (un altro modello).




Meccanicamente il Traveller ED mi sembra abbastanza buono, è molto leggero per essere un 32mm e infatti segna 450g alla bilancia, indubbiamente perché il telaio è in policarbonato e totalmente ricoperto di gomma leggera. Effettivamente questa sembra di una qualità non proprio alta e forse il disegno liscio sembra dare anche poco grip, ma la cerniera centrale è solida e presenta anche l'aggancio per il treppiede.
La ghiera delle diottrie è fluida ma stabile, si trova vicino all'oculare di destra ed ha una piccola e furba sporgenza sulla tacca dell'indice, per facilitarne la regolazione con il pollice.




Le tazze oculari hanno un diametro di 39mm e lo scheletro in allumino è ricoperto della stessa gomma usata sul telaio, ma risultano comunque comode, sia con, che senza gli occhiali. I 3 step della regolazione della distanza, sono abbastanza marcati e le posizioni sono solide. L'estrazione avviene per rotazione e la distanza massima per l'occhio nudo risulta sufficiente anche per me (che di solito trovo spesso una distanza insufficiente). L'estrazione pupillare di 17mm è più che sufficiente per l'osservazione di tutto il campo visivo ( 113m ) anche con gli occhiali.
La ghiera del fuoco in plastica, ricoperta in gomma morbida, ha un diametro generoso di 32mm , la corsa totale è di circa 400° , mentre con 360° ruota in senso orario da 1.5m all'infinito.
In pratica, però, trovo che abbia una notevole resistenza alla rotazione, forse troppo alta, tanto che faccio fatica ad usarla facilmente com'ero abituato ad esempio con quella del Bushnell Legend Ultra HD 10x25 . Questo io lo reputo un difetto, soprattutto nell'osservazione faunistica, dove è utile una discreta velocità per seguire facilmente i soggetti in rapido movimento. A detta del produttore, però, sembra essere presente in qualsiasi copia dello stesso modello e quindi personalmente direi che si tratta di un difetto di progetto, che forse è anche l'unico difetto meccanico che vedo in questo "ottimo" binocolo. Suppongo che basterebbe sostiruire il grasso con un altro tipo meno viscoso, per risolvere la questione. Il problema è che, non essendo considerato dall'assistenza Opticron come un difetto di produzione, ma come una caratteristica, ci sarà sicuramente da pagare il lavoro ed il viaggio di ritorno (peccato).

user46920
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inviato il 03 Febbraio 2018 ore 4:12

Naturalmente, la costruzione d'insieme del Traveller e la scelta di alcuni materiali all'apparenza forse un pò troppo "economici" (plastica plastica plastica), potrebbe lasciar presagire o intuire una scarsa durata del prodotto e/o una bassa qualità generale. In effetti considerando alcune soluzioni adottate ho avuto qualche perplessità, ma bisogna sempre ricordare che per avere un telaio e dei meccanismi di alto livello, tipo Leica o Swarovski, alla fine anche questo Opticron arriverebbe a costare molto ma molto di più del prezzo a cui viene venduto (circa 350-400€), che non è basso. In effetti i modelli 32mm di Leica e di Swarovski, si trovano con prezzi intorno a 1000-1400€ !!!

Mentre, per chi fosse interessato come me almeno ad una discreta qualità ottica, volendo un buon binocolo abbastanza luminoso, economico, leggero ed ancora facilmente trasportabile, credo proprio che questo Traveller possa essere un'ottima scelta, con un alto rapporto resa/prezzo.

Personalmente considero il Traveller ED 10x32 preferibile rispetto al Kite Lynx 10x30 HD, soprattutto per la resa ottica, in quanto comunque il Kite ha una struttura fisica sicurmente di più alto livello e per quello costa anche il giusto. Ma appunto, essendo i binocoli degli strumenti prodotti per l'osservazione visiva, la qualità della resa ottica è secondo me di primaria importanza. Ed in questo caso, nonostante l'Opticron sia sicuramente migliorabile utilizzando altri prodotti e materiali di qualità più alta, soprattutto o almeno per la ghiera del fuoco e per la gommatura esterna, la scelta di offrire ad un prezzo comunque inferiore una quasi eccellente resa ottica generale, magari "a discapito" del resto, secondo me lo rende appunto preferibile.


Pregi :

- ampia finestra apparente di 60° iso
- campo spianato, nitido e ben definito fino ai bordi
- ottima coerenza ai colori in ogni condizione di luce
- utilizzabile facilmente anche con gli occhiali
- resistenza alle luci straiate e ottimo trattamento antiriflessi
- ottima definizione, microcontrasto, contrasto e luminosità
- ottima tacca/ghiera della correzione diottrica
- ottima leggerezza in rapporto al formato


Difetti :

- ghiera del fuoco veloce, fluida e precisa, ma un pò troppo dura
- scarsa tridimensionalità e leggero effetto globo (avvertibile per chi ne è più soggetto)
- scarsa qualità apparente di alcuni materiali e soluzioni

user46920
avatar
inviato il 22 Febbraio 2018 ore 16:21

Viste le spese che si prospettavano con l'assistenza Opticron, ho sostituito da solo il grasso della ghiera, che era veramente troppo viscoso, utilizzandone uno più fluido e adatto alla plastica in PTFE (ghiera e perno sono in policarbonato).
Ora la ghiera è veramente fluida, velocissima e perfettamente reattiva, restando precisa, proprio come andava fatto in produzione. Quindi la resistenza adesso è quella giusta e adeguata anche per la fauna.

... meglio così Cool

user46920
avatar
inviato il 24 Febbraio 2018 ore 11:09

Un altro binocolino che mi interesserebbe provare, per vari motivi ... lo fà sia la Kite che la Opticron, ma sicuramente con differenti materiali, in quanto il primo costa quasi il doppio del secondo. Si tratta del Kite Collibri 10x25 ...




... e del Opticron DBA Oasis 10x25




Che evidentemente sono praticamente uguali a livello meccanico ed hanno leggere differenze estetiche, ma molto probabilmente ci sono differenze ottiche abbastanza rimarchevoli, visti i prezzi.

Qualcuno li conosce direttamente?

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2020 ore 19:23

Eeeek!!!Eeeek!!!

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