| inviato il 22 Settembre 2017 ore 8:18
Se proprio vuoi un carro armato , lascia stare la R8 ( che aveva parecchi problemi)
Ed orientati sulla R 9, ottima macchina. |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 9:15
Eh già R-E anche da considerare ....... Leone d'accordo che R8 ed R9 sono lo stato dell'arte delle Reflex Leica, ma forse se non le prendo in mano e ci guardo dentro non riesco a capirle |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 10:11
Se si vuole prendere una macchina al volo spendendo poco, 100 euro chiaramente è un ottimo prezzo. Una R8 bella comunque si trova a 300 euro, una R9 a 4-500, cioè il triplo o quadruplo, che è molto di più. Ma c'è una differenza enorme tra una reflex della serie R4-5-6-7 e una R8-9, difficile da descrivere a parole, sono proprio due cose diverse, le prime sono delle oneste Minolta travestite, le seconde delle vere Leica, della stessa classe delle SL |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 10:19
Leone come ho detto ti credo, ma non le ho mai prese in mano e quindi non posso giudicare, per le quotazioni ho fatto un giro e non sono quelle che descrivi, ma decisamente più alte .....a Milano vendono una R9 a 900 euro ad esempio seppur con garanzia auspicabile per un prodotto del genere poi comunque d'accordo ergonomia, chiarezza, ecc, ma ricordiamo che alla fine quello che fa la foto (fotografia a parte e qui toccherebbe trovarne uno bravo  ) è la lente e la pellicola non certo la macchina ......comunque sì è possibile che rinvio qualsiasi acquisto a trovare una buona R8 o R9 a prezzo onesto dopo aver valutato quella di qualche amico |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 11:18
Ti consiglio di escludere le SL che sono carri armati ma pesantissime ed ergonomicamente pessime (fino alla R7, le Leica reflex le ho avute tutte). Le R8 e 9 valgono se usi l'esposimetro lampo in camera per il lavoro in studio, altrimenti sono solo un peso "massimo", simili alle SL (gioielli elettromeccanici ma anche le Contarex lo erano). La R-E è simile alla R5 senza l'esposizione a programma. Ebbi la R7 e mi fece soltanto arrabbiare, perché il motore non si accoppiava bene come con la R5. La R7 con me ebbe il merito di farmi telefonare a Leitz e chiedere un pratico bottone da applicare alla presa per il cavetto di scatto, per poter alzare lo specchio senza un cavetto e la Leitz lo realizzò per tutti... (lo so che non ci credete...).
Ebbi la R5 la R-E e la R7 in contemporanea e infine usai parecchio soltanto la R5 e il resto fu un provvidenziale investimento.
Tornando alle questioni dell'autore... Ti consiglio una R5 (o R-E o R7) accanto a una R6 o R6-2.
Bella la IIIF... io incominciai con una IIF... |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 11:44
“ le prime sono delle oneste Minolta travestite „
Qui è giusto puntualizzare... Soltanto la R3 può essere considerata una Minolta travestita, poiché interamente costruita da Minolta rimarchiando un suo modello, mentre dalla R4 in poi sono progetti Leitz assemblati in Germania e in Portogallo, che utilizzano soltanto l'elettronica Minolta e le parti ottiche interne (su specifiche Leitz). A parte la R4 (difettosa nella sincronizzazione lampo) le successive R5, R-E ed R7 sono progetti eccellenti e senza difetti.
Come menzionato in un precedente topic, quest'ultime arrivarono quando Leitz aveva perso il mercato per lei congeniale, matrimonialisti e moda, dovuto al fallimento dei progetti R3 e R4 (se ben ricordo l'otturatore della R3 continuava a viaggiare anche a batteria scarica ma le tendine non aprivano e si potevano perdere preziosi fotogrammi). |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 12:21
Grazie Ulisse sei stato illuminante ....quindi mi tengo stretta la R5 e mi prendo una R6 o R6.2 come già pensavo. Dalle tue parole mi sembra di capire che fra le due non c'è una vera differenza che giustifica il gap economico ....personalmente ho avuto la R6 e ne conservo un eccellente ricordo |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 13:01
Io invece prenderei una R-E o un R7.....
Con la differenza mi prendo un altra ottica. |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 13:10
Giuliano ho trovato una R6 a poco più di 200 euro .....però forse lascio perdere, mi tengo la R5 e basta e mi prendo un Elmarit 35 mm o al limite un Cron 50 mm visto che ho già il 28 mm |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 13:14
Le R4-R5-R7 erano macchinette giapponesi riassemblate. Almeno avessero avuto l'elettronica giapponese. Proprio quella invece, pensando di far meglio, era sviluppata in Europa, in Inghilterra per l'esattezza, e fu disastrosa per i parametri Leitz, a partire dalla R4, una Minolta XD7 rivisitata. A parte le R6, almeno meccaniche, macchinette appunto. Sia chiaro, anche loro fanno le foto. Ma dato il costo ormai risibile, il consiglio, per un laicista pellicolaro, di una macchina veramente all'altezza delle ottiche, appunto una R8/9. Poi se uno comunque non vuole investire, ok anche per le giap  |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 13:15
“ Grazie Ulisse sei stato illuminante „
Grazie... siccome lo ho avute, mi è sembrato doveroso dire la mia. Non ne sono sicuro ma la differenza era il duemilesimo invece del millesimo e piccole migliorie. Le R6 mi affascinavano come approccio tutto manuale, ma avevo anche la M6 e quindi non sentivo il bisogno di una reflex manuale. Parlo ovviamente dei primi anni '90 quando si era nel pieno del tempo Leitz "af contro" apponendogli fotocamere veramente mature anche se in ritardo di dieci anni, rispetto ai giapponesi. Potendo prenderei una R6-2, certamente perfezionata rispetto alla R6 anche in ciò che non si nota, ma riesci a trovarla? Anch'io ricerco le fotocamere che ho usato, ma a un prezzo molto conveniente. A Milano si trovano presso collezionisti ma a prezzi improponibili... Anni fa mi lasciai sfuggire un R5 a 150 euro, dichiarata senza segni... |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 13:19
Leone credo che tu ti stia confondendo, è il contrario, dalla R5 in poi l'elettronica era esterna mentre l'assembramento e la meccanica veniva fatto in Europa, la R3 è stata l'unica Minolta a cui hanno cambiato vestito e poi si sono portati dietro questa diceria per il solo fatto di non aver mai ammesso che la R3 era una Minolta.
Anche Sartorius nella sua Carta d'identità delle Leica scrive che la R3 è la Minolta XE-1 rivista, mentre dalla R4 in poi hanno usato solo parti di Minolta dando però una propria personalizzazione, trova una Minolta simile alla R5. Purtroppo la R4 ha avuto un'elettronica non felice e questo ha un po' messo in ombra ed in dubbio tutte le successive, mi ricordo bene tutta la storia anche se usavo M.
In ogni caso non mi sembra il caso di disprezzare sulla e nessuno (con le macchinette), c'è da valutare una differenza di costi, di peso e di ingombri per portarsele dietro, la R5 è bella compatta e con il 28 mm è quasi una M, la R8 è ben altra cosa ed impatto ed anche questo va valutato |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 13:21
Non vedo cosa ci fosse di giapponese in una R7.
Di corpi Leitz ne ho avuti decine ma gli unici che presentavano problemi erano le R4/R4s |
| inviato il 22 Settembre 2017 ore 13:29
Sì Ulisse la differenza era il duemillesimo, ora trovata una R6 a poco più di 200 euro, vale la pena spendere 2/300 per uno stop? Non mi risultano ulteriori differenze otturatore a parte |
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