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Usa e Canada, my journey


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Usa e Canada, my journey, testo e foto by Fconteph96. Pubblicato il 06 Settembre 2017; 7 risposte, 1889 visite.


Premessa:
Scrivo per la prima volta un articolo del genere, spero possa trascinarvi almeno qualche minuto in tutto ciò che ho vissuto durante questa splendida avventura negli Stati Uniti. Siate clementi, ma allo stesso tempo, ovviamente ogni commento sarà produttivo e mi stimolerà a migliorare.

La mia vacanza negli USA e più precisamente a New York, prende forma principalmente da un grande sogno che porto con me fin da quando ero molto più piccolo. Sono sempre stato affascinato da tutto ciò che è curioso e che riesce a proiettarsi al di fuori delle convenzioni e dagli schemi. Infatti anche se perfettamente regolamentata e con un'urbanistica al dir poco eccezionale, credo che la “grande mela” faccia parte di uno di quei posti che quando vuole, sa essere diverso dagli altri.
In una giornata di Aprile, assieme ad un mio amico cominciamo a fantasticare sul quando poter fare un viaggio del genere poiché entrambi molto impegnati e legati alla routine universitaria che le nostre facoltà ci richiedono.
Così avendo a disposizione eccezionalmente un mese di vacanza, decidiamo di bloccare il biglietto aereo e di prepararci per questa grande avventura.


Il primo giorno, appena arrivati a Manhattan ci si sente parte di un disegno molto più grande, la città sembra inghiottirti tra i suoi vari grattacieli e gente nell'ora del “rush” ti passa come treni affianco intenta a far altre cose!
Sin qui diciamo che la descrizione di una città del genere può sembrare asettica se fatta in tale maniera; come darvi torto!


Mio interesse sarà quindi tralasciare tutto ciò che riguarda attrazioni e posti da visitare, bensì preferisco incanalare la mia trattazione verso orizzonti di tipo culturale e fare apprezzamenti di tipo esclusivamente soggettivo.
Tornando a noi, a New York ci si sente un po' sballottolati ovunque, può sembrare un posto senza privacy, dove ogni persona risulta avere dentro di se un briciolo di stravaganza, ma ecco che in determinate parti della giornata scatta qualcosa di magico. Basta infatti riconciliare spirito e mente per poter astrarsi dalla realtà e ritrovarsi a godere il pomeriggio in uno dei tanti parchi coltivando magari il proprio hobby con la persona alla quale si tiene di più oppure semplicemente con amici. Il mio viaggio fotografico inizia quindi dopo aver immortalato alcuni attimi di vita nel grande quartiere di Manhattan.

La cosa che più mi sorprende e mi lascia incuriosito è quella di poter trovare un briciolo di cultura appartenente a diverse etnie, in qualsiasi parte della città. Da buon italiano legato alle sue tradizioni, ma anche spinto dalla mia voglia di vedere posti nuovi, sono andato in una zona chiamata West village, un posto veramente splendido dove poter ritrovare qualcosa di italiano. Nel “village” tutto sembra essersi fermato, sembra di essere in un luogo differente, al di fuori della città; ci sono molti negozi, molti di questi legati a qualche aspetto culturale del posto, a partire da vestiti più ricercati fino ad arrivare al classico “record store”. Ho avuto la fortuna di trovarmi a contatto con gente meravigliosa, in quanto ospitato da una famiglia americana, che mi ha trattato da parte integrante di essa. Mi sono sentito appartenente a questo nucleo familiare, sono riuscito a provare con mano gran parte delle tradizioni americane. Grazie ad una nostra amica sono riuscito a visitare un altro bellissimo posto, lo Yankee Stadium. Qui tutto ciò che riguarda lo sport è vissuto in maniera diversa rispetto al nostro continente. Gli americani vedono un'occasione del genere come un'opportunità per poter riabbracciare amici lontani e parenti. Se qualcuno mi chiedesse come è stato andare a vedere una partita di baseball, gli risponderei certamente che è stato come trovarmi in una grande festa. Tralasciando le relative tifoserie ed i supporters più accaniti; tutti ridono, mangiano e parlano fra loro in un clima molto conviviale.


Mi sono trovato a scattare splendide foto anche in un altro posto chiamato High line. Ci andai insieme ad un mio amico un caldo pomeriggio di metà agosto. Si tratta di un percorso sopraelevato dal quale si può camminare per qualche miglio; anticamente veniva usato per trasporti ferroviari, ma appena dismesso è stato preservato ed e diventato un percorso fantastico dove soprattutto di pomeriggio si può godere di splendida vista e di altrettante luci.


Sono stato negli “States” per circa quattro settimane, ma poi mi è balzata una vocina per la mente, che mi diceva << Francesco, perché non visitare anche parte del Canada in questi giorni di vacanza?>>
Così posso dire di essere un ragazzo fortunato, di essere stato anche in Canada, più precisamente alle Niagara Falls ed a Toronto.
Sono rimasto affascinato dal Canada, un posto dove regna la natura e dove ci si sente a casa. Specialmente alle cascate, ci si riesce a rendere conto di quanto la natura sia imponente e di quanto ci si senta insignificanti al suo cospetto. Le cascate sono molto belle, le ho preferite di notte dove erano illuminate con giochi di luci sorprendenti. Durante la mia permanenza lì ho incontrato nuovi amici e ho alloggiato in un B&B a dir poco caratteristico. Sarei voluto restare lì per il resto della mia vita, era fantastico, il proprietario mi ha viziato al punto giusto soprattutto durante la colazione. C'era di tutto da mangiare e poiché sono un goloso ho apprezzato molto questa cosa! Hanno fatto di tutto affinché mi sentissi a casa, fortunatamente devo dire che ci sono riusciti.
La gente canadese è molto simpatica, vivono immersi nella natura, la maggior parte di loro ha piccole case costruite con legno ed altri materiali non troppo usuali. Si dimenticano di tutto e vivono come meglio credono, a contatto con tutto ciò che è salutare. Ho visto un sacco di animali che purtroppo sono riuscito solo ad ammirare di persona e non a fotografare, poiché non ho ancora nel mio corredo fotografico un teleobbiettivo degno di nota.

Mi sono concentrato principalmente su paesaggi e street foto, anche se amo maggiormente la fotografia di tipo naturalistico. Spero quindi di aver modo di replicare un'esperienza del genere, durante ogni viaggio infatti si cambia inevitabilmente e si riesce a lasciare quella bolla nella quale si vive, se ci si fossilizza su di un solo posto. Qualche mattina dopo aver visitato le Niagara Falls mi trovo costretto a dirigermi in un'altra splendida città, Toronto.
Una città un po' diversa dalle altre, il primo giorno mi trovo un po' spaesato, infatti è una di quelle città dove almeno io quando arrivo mi sento un po' insoddisfatto. Datomi qualche giorno per adeguarmi al cambio di ritmo fra New York, le Niagara Falls e Toronto, quest'ultima comincia a piacermi! Infondo non è poi così differente dalle altre grandi città. Conoscendola un po' meglio ed inoltrandomi in alcune zone in particolare riesco a captare un sacco di cose positive da questa città. Una mattina, dopo essermi svegliato e reduce da una nottata per niente bella, causa scomodità del divano, decido di voler muovermi liberamente per Toronto. Vado in metropolitana e prendo il primo pass giornaliero che mi capita a tiro, entro diretto in uno dei primi comodi treni e mi dirigo nella zona delle distillerie.
Appena arrivato sembra solamente un accrocco di edifici che staccano dall'urbanistica all'ultimo grido di Toronto, addentrandosi però si nota di come in realtà mi sbagliassi.
Meglio così…
Questa zona si è rivelata durante il mio viaggio, una di quelle che mi ha colpito di più. In primis perché sono una persona alla quale piace scoprire zone molto particolari, ma soprattutto zone dove si può comprare qualcosa di stravagante; qualcosa che costituirà veramente un ricordo indelebile da poter riportare in Italia. Dopo essermi un poco informato con gente del posto ed aver parlato con negozianti della zona, scopro quindi che questa zona prettamente industriale è stata, con il corso degli anni rivalorizzata; sia per scopi turistici legati ai negozi, sia per scopi culturali legati quindi alla produzione di distillati e bevande alcoliche ed a tutta la storia che c'è dietro quest'arte.
Dopo varie camminate e dopo aver visitato altri bellissimi posti, mi accorgo che purtroppo anche qui, divertendosi, i cinque giorni di visita prefissati sono passati in un nulla.
Un poco rammaricato, ma allo stesso tempo soddisfatto, la sera rientrato in appartamento preparo le valigie e vado a dormire, pronto a riprendere l'aereo per New York dove trascorrerò gli ultimi giorni di questo mio viaggio.
Ho sempre voluto pubblicare un articolo del genere, perché mi è sempre piaciuto poter raccontare alle persone quello che mi rende felice e che in qualche senso lato, fa di me quel che sono diventato ora. Credo infatti che i viaggi che una persona intraprende nella sua vita alla scoperta di etnie e culture nuove, siano parte attiva ed integrante di ciò che si porterà dietro come bagaglio culturale. Sono un ragazzo di 21 anni che ha avuto la fortuna di poter intraprendere un viaggio del genere, sono perfettamente consapevole che non tutti hanno la possibilità di far una cosa del genere nella vita. Anche per questo cerco come meglio posso e con i mezzi a mia disposizione di far vedere e raccontare anche se in piccola parte, ciò che è stato per me fondamentale in questo viaggio. L'America è molto grande, sono consapevole di averne visitato una parte infinitesima, di aver visto e compreso un po' della cultura di questo popolo. Infondo gli americani non sono poi così diversi da noi, hanno solo un modo molto differente di approcciarsi alla vita e di vedere le cose; hanno ovviamente leggi differenti, ma infondo siamo tutti cittadini del mondo. La cosa che non mi stancherò mai di fare è quella di mettere da parte un po' del mio tempo per viaggiare, credo sia tempo veramente ben speso. Se poi durante un viaggio si riesce ad immortalare qualche attimo saliente e fare anche del buon sano reportage di viaggio allora credo che si possa raggiungere il connubio perfetto. Spero di non avervi annoiato ulteriormente e spero che tutto ciò che ho provato in questo viaggio vi sia arrivato almeno in minima parte. Termino quest'articolo con una frase che è un po' il mio stile di vita e che trovo veramente molto significativa:

“Solo viaggiando si riesce a capire la propria natura e la propria indole”.



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avatarsupporter
inviato il 07 Settembre 2017 ore 8:53

Ciao Fconteph96,
grazie per aver condiviso questo tuo "diario di bordo", fa sempre piacere leggere e guardare un po' delle storie e delle passioni di chi ci circonda e concordo con te che viaggiare è fondamentale, sei giovane e approfittane finché puoi.

avatarjunior
inviato il 07 Settembre 2017 ore 9:51

grazie mille Anarres sei stato gentilissimo!!

avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2017 ore 12:48

Gran bel racconto... ;-)

avatarjunior
inviato il 10 Settembre 2017 ore 10:59

grazie mille Eros112, è stato il mio primo articolo. Spero di avere tempo ed abbastanza viaggi da fare per poterne scrivere degli altri!!

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2017 ore 22:14

Grazie, leggendoti ho rivissuto il mio viaggio fatto con la mia compagna nel 2011 e nel 2015, con stesse mete e soprattutto con stesse emozioni che hai saputo così bene descrivere.
Ti auguro tanti viaggi e mi auguro di poter leggere nuovi racconti coinvolgenti.

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 14:25

Grazie Giuseppe! Sono sempre belle parole! Speriamo in altre avventure...

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2017 ore 20:56

Bel racconto e pure le foto non sono male !
Continua così !

E grazie di aver condiviso le tue esperienze. ;-)





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