JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Dunque, fatto qualche scatto di prova. A TA è accettabile al centro, molto soft ai bordi. A f/5.6 si ragiona. Toni caldi e ho notato un accenno di swirly
Una curiosità: ma chi ha le versioni più recenti senza lo switch A/M deve mettere lo scotch al piolino per chiudere il diaframma?
@Durden - grazie mille! Chissà se funziona anche sul mio Rollei 50 f/1,8... Il mio problema è che con l'adattatore non chiude più di f/8,0 (per carità, è già sufficiente per me, ma era per capire come mai a quel valore si blocca.)
Una nota Il selettore A/M non attiva lo stop down. Quello e' sempre attivo. In A il diaframma si chiude premendo il pulsante di scatto a metà corsa, permettendo la corretta lettura esposimetrica. Al prezzo dell'oscuramento del mirino. Per il resto il diaframma resta aperto e il mirino reflex bello luminoso. In M (manual) il diaframma si chiude sempre al valore impostato , serve per valutare con calma la pdc, il mirino pertanto scurisce diaframmando . Nelle ottiche prive di tale automatismo, c'era un preselettore , che appare come una seconda ghiera dei diaframmi ma senza scatti. Azionandolo fino a fondo corsa il diaframma si chiude al valore impostato nella prima ghiera, riportando la seconda ghiera a zero il diaframma viene aperto per consentire la maf.
Va da se' che su queste macchine stop down la lettura esposimetrica avviene sempre a diaframma chiuso al valore desiderato, non c'e' alcun simulatore meccanico od elettrico presente. Viceversa saremmo in presenza di fotocamere ed ottiche a Tutta Apertura. Sistema che si diffuse istantaneamente presso Leitz e tutti i giapponesi ma che i russi stentarono ad accettare preferendo etichettarlo come una mollezza borghese complessa quanto edonistica.
La logica di queste ottiche si sposa bene con la Zenit ET: - si guarda il galvanometro - si gira la ghiera sino a sovrapporre le due lancette - Si leggono i valori tempo-diaframma - Si pensa a cosa si vuole usare come tempi o diaframmi - si setta il tempo - si setta il diaframma - si mette a fuoco e si compone - finalmente si scatta
Roba per veri uomini :) Ma se uno non ha fretta ha anche il suo fascino.
Durden, tu fai cosi'? La logica sarebbe di mettere a fuoco prima di impostare l'esposizione per trarre vantaggio dal mirino chiaro, diaframma non chiuso. Ma certo se vuoi verificare la profondita' di campo devi gia' sapere che coppia tempo diaframma avrai. E' un gatto che si morde la coda, ognuno fa come preferisce. Io prima metto a fuoco con le Zenit. Ma talvolta no....
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.