| inviato il 18 Luglio 2017 ore 21:13
Il titolo di un 3D deve essere sintetico.
Cerco allora di spiegare meglio :
"Nei primi decenni della fotografia si chiedeva alle fotografie di essere immagini idealizzate. E' ancora l'obiettivo di moltissimi fotografi dilettanti, per i quali una bella fotografia è la fotografia di qualcosa di bello, una donna o un tramonto." Susan Sontag - 'Sulla fotografia', 1973. Einaudi 2004, pg. 25
A distanza di 40 anni questa frase ci dice ancora qualcosa? Ho l'impressione che, per molti di noi, la tentazione di scegliere 'bei soggetti' sia ancora una scorciatoia, rispetto a una ricerca faticosa di fotografia 'buona e interessante'.
Si aggiungano i miliardi di immagini 'qualunque' che invadono il mondo, grazie anche alla facilità di improvvisarsi fotografi magari con un telefono.
Quale è la ricerca fotografica di noi, fotoamatori, dotati spesso di strumenti di eccellenza?
Vedo anche qui, in Juzaphoto, molte immagini di cose e persone belle ( niente di male, intendiamoci ! ), ma che non sempre esprimono una Fotografia interessante e di sostanza. Quale è la vostra riflessione a proposito del titolo e della citazione di Sontag? Quale sta essendo la vostra ricerca fotografica, tanto per non parlare solo di tecniche, obiettivi, corpi macchina più o meno performanti? |
user90373 | inviato il 18 Luglio 2017 ore 21:57
Una fotografia a qualcosa di "bello" può essere contemporaneamente "bella" e "buona ed interessante"?
Una cosa non esclude automaticamente l'altra senza dimenticare che:- "Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace". |
| inviato il 18 Luglio 2017 ore 22:22
Ciao Paolo, argomento interessante, è una domanda che mi sono fatto e a cui al momento ho trovato risposta. (Ovviamente una risposta che vale per me in questo momento, magari tra qualche anno la penserò differentemente).
Quindi, SI, questa è la risposta alla tua domanda del titolo.
Ovviamente questo dipende da molti fattori, a me piace fare foto di paesaggi e di architettura, quindi sono propenso a trovare bei paesaggi e architetture interessanti.
Inoltre non sono sicuramente così bravo e maturo da poter iniziare un progetto fotografico, ad esempio se iniziassi un progetto sui balconi di edifici popolari degli anni 60 sono sicuro che le mie foto sarebbero orribili 
Quindi per la mia poca esperienza e per i generi che prediligo al momento mi serve qualcosa di bello da fotografare.
Inoltre non si dovrebbe sottovalutare la fatica che magari si fa per raggiungere un determinato luogo e aspettare la luce migliore, poiché la preparazione allo scatto (e quindi anche il viaggio) penso sia parte integrante dello scattare foto.
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| inviato il 18 Luglio 2017 ore 23:02
@ Peda: io la penso così: avere un progetto è utilissimo e non necessariamente è una cosa troppo impegnativa. Serve ad avere un filo, un percorso; serve a saper vedere. Niente è banale di per sé. Esistono foto banali, ma la realtà non lo è mai. Io, per esempio, da un po' di tempo fotografo angoli urbani apparentemente anonimi, anzi, senz'altro anonim ( il progetto si intitola 'Luoghi comuni - Anonymous places'. Non tutto riesce come vorrei, ma quando esce uno scatto interessante, almeno per me, è una certa soddisfazione. Se posso permettermi un consiglio, comincia da qualcosa che conosci bene e prova...
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| inviato il 18 Luglio 2017 ore 23:13
Probabilmente hai ragione Paolo ma al momento non mi sento pronto e neanche sneto la necessità di avere un progetto.
Alla fine la reflex mi accompagna in posti dove progetto di andare (viaggi, escursioni e uscite domenicali), quindi diciamo che è lei al mio servizio
Se mai mi verrà una idea spontanea per un progetto sicuramente la seguirò.
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| inviato il 18 Luglio 2017 ore 23:40
“ Una bella fotografia è la fotografia di qualcosa di bello? „
e comunque la sintesi nel titolo è mirata.
Parlando di fotografia in generale la risposta è certamente no.
Intanto le fotografie hanno degli scopi, e a quelli devono rispondere.
Un es. è la fotografia della bocca fatta da un dentista, o quella della scientifica fatta sul luogo del delitto, piuttosto che la fototessera per uso documentale.
A volte ci dimentichiamo che la fotografia è anche questo.
Tali immagini devono rispondere ad alcuni criteri che permettano la migliore analiticità, il senso del bello non è nemmeno preso in considerazione.
Al di là di questi aspetti particolari, a mio avviso, la fotografia deve essere bella, nel senso che deve essere una buona fotografia, ma questo non significa assolutamente che necessita di qualcosa di bello come soggetto.
L'immagine documenta un evento, un volto, un oggetto, e immette il punto di vista del fotografo (tutte le foto in tal senso sono considerabili autoritratti).
Tale punto di vista comincia dall'idea, va al pdr, la scelta dell'angolo di campo, e passa per mille possibili maniere di concepire tramite filtri fisici o virtuali, ecc... fino alla modalità di stampa se è prevista.
Una immagine ben realizzata soddisfa prima di tutto l'autore, non necessita del classicismo nelle regole tecniche, regola aurea, regola dell'inquadratura, ecc... ma necessita invece del fatto che l'autore l'abbia terminata in tutto, taglio incluso, prima che possa dire "questa è la mia foto".
A processo terminato, a mio avviso, non si pone neanche la domanda "ma include qualcosa di bello?"
anzi, porsi la domanda di per sè è addirittura inutile retorica, se tutto il processo per arrivare all'immagine finale non prevedeva affatto l'idea di inserire necessariamente qualcosa di bello.
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| inviato il 19 Luglio 2017 ore 1:16
“ Intanto le fotografie hanno degli scopi, e a quelli devono rispondere. „
Mi sembra un'affermazione molto importante.
Trovo altrettanto importante fare riferimento ai grandi fotografi della storia della fotografia e, guardando i loro lavori e conoscendo i loro percorsi, è vero che emerge sempre il fatto che le loro fotografie hanno avuto SCOPI e INTENZIONI ben precisi.
Questa è la differenza tra fotografie 'inutili' come qualcuno le ha definite, e fotografie che lasciano il segno.
In questo consiste, a mio avviso, il vero talento e la genialità creativa.
Vedere dove tanti non vedono e toccare l'originalità. |
user90373 | inviato il 19 Luglio 2017 ore 8:44
Potrebbe accadere che il fotografo riesca a far apparire bello quel che bello non sarebbe, tipo i riflessi colorati formati da uno sversamento di petrolio in mare. Foto "inutile" perchè privata della drammaticità oppure documento originale con un tocco di creatività?  |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 11:34
"La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?"
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user90373 | inviato il 19 Luglio 2017 ore 11:57
@ Labirint
Ho scritto il commento ricordando una mostra di Edward Burtynsky. Foto di scarichi industriali, copertoni usati, bidoni accatastati che prese ad una ad una potrebbero arredare il salotto, però l'esposizione nel complesso l'ho letta come una denuncia.  |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 12:29
si lo era, il lavoro whater è incentrato sull'acqua, ma ovviamente contiene una denuncia sul come venga sfruttata |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 12:54
Si tende sempre al "bello" anche se il soggetto non lo è... mi viene da pensare agli scatti di guerra Mc Cullin, scatti che raccontano attimi non certo belli, ma le foto lo so... come la foto postata da labirint... scatto che mette amarezza ma colpisce per la trama catturata... |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 13:02
Mi sembra però di capire che se la foto non è bella in se, deve far parte di un progetto o almeno rappresentare lo stile del fotografo.
Senza scomodare fotografi famosi, labirint casca a fagiuolo
Nella sua galleria "senza anima" non ci sono foto "belle" (se si prende diciamo la bellezza oggettiva) ma ce una certa coeranza tra le foto, sono fatte molto bene, e cercano di far provare delle emozioni a chi le guarda.
Quindi in questo caso le foto funzionano e non ce bisogno diciamo di un bel soggetto (o di una bella modella).
Se però estrapolassimo una foto a caso, questa perderebbe un po la sua forza e sarebbe sicuramente apprezzata meno. |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 14:34
Se segui un contest fotografico dove il pubblico è libero di esprimere una preferenza,spesso c'è da restare sbigottitti...la tendenza sembra ben altra...e ci sono anche delle buone foto o belle foto a volte.
L'occhio del fotoamatore riesce a scovare qualcosa di anomalo o perfettamente ordinario anche nelle opere di artisti riconosciuti,ma la storia dice poi che quelle foto saranno emulate,anche a distanza tempo e spazio.
I libri venduti sono manuali,o attraverso operazioni di marketing o segnalazioni in rete.
E si è arrivati alla conclusione che non serve conoscere l'arte per fotografare,poichè probabilmente,oltre a premere un pulsante ci sarebbero altre doti non ben identificate, ma che nulla avrebbero a che vedere con l'arte,arte che non si puo' definirie precisamente, ma è ben presente nell'idea.E suonerebbe piuo' o meno ,la come la bruttezza Greca...scultori che poi il pubblico non apprezza dal vivo perchè si aspettava di piu', o pittori emblema di un nuovo stile,che il cirtico mediocre aveva demolito.
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