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Elina Brotherus







avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 16:36

Nata a Helsinki nel 1972, Elina Brotherus si è laureata in chimica analitica presso l'Università di Helsinki nel 1997, prima di completare un Master di fotografia presso l'Università di Arte e Design di Helsinki nel 2000. Considerata uno tra i membri di spicco di quella che viene denominata la "Scuola di Helsinki", Elina vive attualmente tra la Francia e la Finlandia.
I lavori della fotografa finlandese si confrontano con la vita privata: il lutto, la nascita e la fine dell'amore. Nella serie “Annonciation”, Elina affronta un tema tabù: quello della sterilità involontaria. “Annonciation” è la storia personale dei numerosi sforzi della fotografa di rimanere incinta, attraverso un trattamento di cinque anni contro l'infertilità. Con questo lavoro Elina Brotherus racconta, in immagini, l'altalenarsi di speranza e disperazione.
Accanto a una ricerca propriamente documentaria, il lavoro di Elina Brotherus si è concentrato, soprattutto negli ultimi anni sulla relazione tra la figura umana e il paesaggio. L'indagine fotografica, partendo dalla figura umana, enfatizza lo spazio che la stessa occupa nell'ambiente naturale. Il corpo avvolto in uno scenario metaforico invita lo spettatore non solo a contemplare da fuori (come osservatore), ma anche a entrare nell'essenza stessa dell'opera, identificandosi con il soggetto (come protagonista).
Molte delle opere di Elina Brotherus mediano la realtà o la vita attraverso il riferimento pittorico. Illuminate da un'ossessiva ricerca della bellezza, le immagini della fotografa colpiscono per perfezione tecnica e incisività emotiva.
Le sue opere rientrano in numerose collezioni pubbliche internazionali – tra cui la Fondación ARCO di Madrid, il Moderna Museet di Stoccolma e il MAXXI di Roma – e altrettanto illustri sono i premi che le sono stati conferiti – come il Prix Niépce nel 2005 e il Finnish State Prize for Photography nel 2008.

www.elinabrotherus.com/

www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/02/Elina-Brotherus-.jpeg
www.source.ie/archive/issue30/Colin_Darke_large_15_38_37_25-02-12.jpg
photoparley.files.wordpress.com/2013/03/elina-6.jpg
s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/e6/32/68/e6326802d3fbf23abe3c3f
helsinkischool.fi/wp-content/uploads/sites/4/2014/06/4_Annonciation-6-
elinabrotherus.cailloubleu.com/img/background.jpg
www.cultframe.com/wp-content/uploads/elina_brotherus-finis_terrae1.jpg
theredlist.com/media/database/photography/contemporaine/outstanding/el
s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/d9/80/5e/d9805ec7c103aa5b225bbf

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 20:11

Seguo...

Ciao Labirint

avatarjunior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 20:21

sono così lontano da capire l'arte che non capisco quasi nulla dei messaggi che senz'altro ci sono nelle foto proposte.

di tutte mi piace praticamente solo questa :

s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/e6/32/68/e6326802d3fbf23abe3c3f

ma non so dire perchè, forse per il contrasto cromatico. Non capisco quindi non giudico. Mi limito a dire che, a differenza delle foto che mi piacciono , queste non mi solleticano gli occhi e non ne ricavo quella specie di piacere quasi fisico che ho invece a guardare altri scatti qui su juza.

Finisco la confessione ammettendo pure che quasi mai scatto con l'idea di " raccontare una storia " come spesso si sente dire. Vado via di tecnica ed istinto emozionale.

sono un eterno dilettante, tendenzialmente ignorante e per me un grande artista è quello che , nel suo campo, fa opere che piacciono a sè e alla grande maggioranza delle persone che le guardano/sentono/toccano . Sono la moglie di Sordi alla biennale di Venezia...

insomma mi lasciano indifferente o al limite depresso . senza offesa, naturalmente !


user117231
avatar
inviato il 29 Giugno 2017 ore 20:25

Ne ho cliccata una a caso.
La terza.
Quella con la donna sperduta nel bosco in mezzo alla nebbia,
dopo essere tornata dal fruttivendolo dove era stata a prendere le arance.
..
E per una volta in vita mia vorrei affrontare seriamente una disamina della foto in questione.
Help me. Sorriso

user118485
avatar
inviato il 29 Giugno 2017 ore 21:10

Felix ricorda questo upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bf/Pieter_Bruegel_the_Elder_-

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 21:38

È un diario emotivo in gran parte, quella con le parole in inglese fa parte di una serie dove descrive il suo spaesamento quando si è trasferita a Londra, ogni parola andava pensata evlei era sola.
Sono indagini su sensazioni personali, felix come faresti un diario di immagini? Perchè nella maggior parte dei lavori è questo che si vede

user117231
avatar
inviato il 29 Giugno 2017 ore 21:41

Capisco.

Quello che non capisco è il motivo per il quale,
se il diario per immagini lo faccio io o qualcun altro di questo forum,
allora vale poco o nulla...
mentre nel caso di questa fotografa finlandese,
ci troveremmo di fronte a grandi fotografie che hanno un valore particolare.

Mi sfugge la motivazione per la quale le nostre emozioni sarebbero di serie inferiore,
rispetto a quelle di altri.

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 22:37

È come per nan goldin, dipende tutto da quello che hai da dire e come lo dice, come strutturi il racconto e come questo nell'insieme funziona.
Prima o poi apro un topic su autoritratto

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 22:46

Mah ...

ometto i commenti ...

SorrisoSorrisoSorrisoMrGreen

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 22:51

Facciamo che mi hai stufato con commenti inutili e ti blocco cosí ti evito di perdere tempo

user118485
avatar
inviato il 30 Giugno 2017 ore 6:39

Felix, le nostre emozioni sono profonde quanto quelle di Dante e Leopardi. Ma io e te sappiamo esprimerle come loro? Poi che nel mezzo, tra te e Leopardi, ci si infila qualcuno che non dice nulla e fa le mostre ci può stare. È la vita. Poi è il tempo a fare giustizia di solito. A me certe foto di questa autrice dicono qualcosa... senza leggere nulla su di lei mi viene in mente la condizione umana, spesso la solitudine (monadi, diceva qualcuno)... e la foto che dici tu mi ha fatto venire in mente quel quadro di Bruegel... e pensa che pure il quadro di Bruegel va spiegato, me l'hanno spiegato. Ci sono quadri che li guardi e fai "bello". Poi te li spiegano e ti rendi conto che avevi colto qualcosa ma ti era sfuggito tantissimo... già, non è strano che l'arte vada spiegata. Poi se a te o a me un artista non dice nulla... pazienza. Certo, conosco personalmente una totale nullità che insegna al Conservatorio... ci sta pure quello nella vita... come i grandi artisti che si sono distrutti perché non li capiva nessuno...
Bach non si è distrutto ma non godeva in vita della fama di cui gode da morto. Picasso e Dalì sono stati più figghientrocchia e hanno saputo anche "vendersi" bene.
Detto questo, felix, mi spiace non potermi prendere una birra con te. Ciao.

user117231
avatar
inviato il 30 Giugno 2017 ore 20:16

Marcello....
se c'erano due tizi che mi hanno quasi rovinato l'adolescenza durante le scuole...
quelli sono Leopardi e Petrarca.

Saranno anche stati sensibili, ma come un calcio nelle parti basse.

Li possino...
la tristezza, l'infelicità, la depressione...
questi due ce le avevano tutte loro.
Come vivere tutta la vita un giorno perenne senza sole !!!

Piuttosto che sensibile come Leopardi, meglio essere insensibile come il Berlusca. MrGreen

user118485
avatar
inviato il 30 Giugno 2017 ore 21:15

Evidentemente o non hai talento per la poesia o te l'hanno spiegata male. Io propenderei per la seconda.
Come vedi l'arte non è sempre autoesplicativa, spesso va spiegata.
:-P

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2017 ore 10:53

I ritratti ambientati sono favolosi, accidenti a lei e al banco ottico. I riferimenti alla pittura si sprecano. Invece la foto della sedia, con i biglietti appesi in francese, non mi convince nulla, è sotto spanne anche tecnicamente (almeno da cellulare), e non gradisco particolarmente questo approccio.
Ma i ritratti, dio bono...


www.google.it/imgres?imgurl=http%3A%2F%2Fwww.lorellascacco.it%2Fwp-con



Facciamo che mi hai stufato con commenti inutili e ti blocco cosí ti evito di perdere tempo


ciao Tony!

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2017 ore 10:56

La serie con i bigliettini appesi credo sia una delle prime, comunque legata al suo trasferimento a londra e al suo spaesamento legato alla lingua e alla difficoltà di comunicazione, i bigliettini appunto erano usati per ricordarsi i nomi degli oggeti

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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