| inviato il 20 Giugno 2017 ore 17:59
Annika von Hausswolff è uno dei fotografi svedesi di maggior successo nel panorama internazionale. Nata a Göteborg nel 1967, ha studiato a Stoccolma presso la Konstfackskolan - University College of Arts. Nel 1999, ha rappresentato la Svezia alla Biennale di Venezia. Nel corso degli ultimi anni, Annika ha vissuto e lavorato a Berlino, ma è, recentemente, tornata a Gothenburg per accettare una cattedra di fotografia presso l'Università di Göteborg. Le opere di Annika von Hausswolff si servono della staged photography per costruire immagini che riflettono una realtà psicologica dominata da alienazione, paura e sogni. Immagini nitide e sensuali che s'interrogano sulla psiche umana e il modo di vivere nel nostro ambiente. Vedendo le immagini di spazi, salotti vuoti con oggetti sinistri, bambini con motoseghe, e corpi nudi nella foresta, ci imbattiamo in un mondo che allo stesso tempo sembra familiare ed estraneo. Un mondo parallelo in cui gli oggetti trasudano presenza, mentre le persone appaiono assenti. Quando ci avviciniamo a una delle sue immagini, abbiamo la sensazione di riconoscere quello che accade, come se lo avessimo visto in precedenza; tuttavia qualcosa nella scena stravolge l'immagine. Percepiamo un malessere latente, l'imminenza di qualcosa imprevedibile o terribile che potrebbe succedere o che è già accaduto. Questa interazione tra coerenza e incertezza, assurdità e normalità, fine e inizio, caratterizza la logica e l'universo illogico creato da Hausswolff. Un'altra caratteristica distintiva delle opere della fotografa svedese è l'uso delle installazioni spaziali in cui le fotografie vengono spesso combinate con elementi scultorei che rappresentano dettagli di ambienti domestici. Situati nello spazio espositivo, gli oggetti diventano un prolungamento delle stesse immagini. Sito dell'artista: www.annikavonhausswolff.com/ www.andrehn-schiptjenko.com/wp-content/uploads/2013/03/annika_von_haus lowereast.dk/wp-content/uploads/2013/06/photopart-final-7.jpg inagblog.com/wp-content/uploads/2016/10/Annika-Von-Hausswolff-4.jpg cdn.magasin3.com/wp-content/uploads/2014/08/multimedia-1256-img.jpg s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/73/cc/9e/73cc9e5edd3b6406029577 |
| inviato il 20 Giugno 2017 ore 19:23
certo che le immagini trasudano di dialogo |
| inviato il 20 Giugno 2017 ore 19:47
Ottima segnalazione. Grazie |
| inviato il 20 Giugno 2017 ore 21:29
Foto orrende |
| inviato il 20 Giugno 2017 ore 21:42
Commento ignorante |
| inviato il 20 Giugno 2017 ore 21:47
Labirint, ho capito perchè hai evidenziato questa fotografa:
 Alcune foto sono molto originali, solo apparentemente semplici. Asciutte come spesso gli artisti nordici. Non proprio in sintonia con il mio spirito, ma comunque interessanti. |
| inviato il 20 Giugno 2017 ore 21:57
è interessante la stesura dell'immagine al di fuori dello spazio piano in cui solitamente è delimitata. Per il poco visto andava bene anche non vederlo. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 12:00
“ Foto orrende „ Oh, ragazzi, fermi tutti abbiamo la sentenza finale. Non ci sono storie. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 12:37
Bisogna contattare immediatamente l'università di Goteborg e fargli presente che si sono sbagliati. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 12:44
Quella del campo da basket e della ragazza con motosega sono incredibili!!! |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:28
Io penso che ci sia una stretta relazione tra la foto della ragazza con la motosega e quella del campo basket |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:52
Gioco di inquitudine in realta è usato spesso anche se con altri stili e altri modi, a me come idea è venuto in mente subito gregory crewdson anche se con impatti diversi |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 17:32
Facciamo filosofia su foto discutibili. Mi piacerebbe sapere perchè a qualcuno piacciono. Ma senza retorica, per carità. Grazie. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 17:53
Che sono discutibili lo dici tu. Trovo molto interessante come affronta diversi temi come per esempio in An Oral Story of Economic Structures, è una scelta interessante per descrivere l'impatto dell'economia sulla gente Non è un'estetica che apprezzo a priori, ma a me piace il modo di affrontare diversi temi, mi piace il dettaglio "sbagliato" in un ambiente ordinario. Sono foto con un senso ben definito, al di la del piacere o non piacere esteticamente vanno viste bene e capite |
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