| inviato il 19 Giugno 2017 ore 10:36
“ Ignoro completamente che tecnica sia. Qualcuno di voi ha idea di come realizzino questi toni? „ sbagliando le impostazioni della macchina |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 10:40
sono tutte immagini dove è stata curata l'esposizione del soggetto principale quasi a limite di una sovraesposizione, ad ogni modo c'è una fase di post produzione sempre presente ad enfatizzare un concetto tramiti i colori tenuti su uno sfondo quasi "inesistente", ad esempio la prima di Jodice pare quasi che lo scoglio si specchi non nel mare ma su una lastra di ghiaccio, insomma un contesto caldo che diventa glaciale e fermo come lo scoglio stesso.. probabilmente ha esposto lo scoglio a limite (o ha fatto stare la foto più in sviluppo) e nello stesso tempo ha evidenziato su pellicola il riflesso/ombra dello stesso scoglio (e si la post produzione non è cosa nuova eheh ). Nel penultimo scatto invece Barbieri ha voluto enfatizzare il dettaglio della struttura e delle geometrie sfocando in post produzione in modo quasi irrazionale... il resto fa una esposizione a destra che di fatti decontestualizza molto la parte sfocata... concettualmente non saprei descriverla questa, se non che cerca di creare qualcosa di interessante da qualcosa che ormai non ha più una sua utilità/senso... sfruttando le geometrie e forme.. Cmq sono generi di foto che credo partono molto da un idea iniziale focalizzata già in fase di scatto per lo più credo. |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 10:41
Probabilmente le prime foto sono esperimenti e foto nate anche per errore come dice Pippo, poi c'è chi ne vede una possibilità e uno stile personale |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 10:54
In fase di scatto o in PP che sia, "estremamente semplice da realizzare in quest'ultimo caso", non è un bel vedersi. Comunque in PP: Sovraesposizione ma diminuendo il contrasto, tagliare abbastanza i neri, desaturare l'immagine lasciando in saturazione maggiore solo qualche tono desiderato. |
user15476 | inviato il 19 Giugno 2017 ore 11:53
Per schiarire senza alterare la saturazione si può provare con una o più curve in luminosity muovendo i mezzitoni in alto e tenendo fermi i 3/4 di tono. |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 12:13
“ Sovraesposizione ma diminuendo il contrasto „ Bello questo...devo provarlo! |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 15:13
Darp, penso che il penultimo scatto non sia ottenuto tramite postproduzione, ma con una lente tilt-shift. Con una di queste, è possibile cambiare l'inclinazione del piano focale anche ponendo solo il segmento centrale a fuoco, come nella sopraccitata foto. Potrei sbagliarmi eh! Per quanto riguarda i toni e la luce, rimanendo nell'ambito del lavoro in-camera, esporre a destra come dice Darp e scegliere una giornata con luce diffusa permette di ottenere risultati comparabili senza dover perdere tempo in photoshop. Bisogna tenere in conto però che le macchine digitali bruciano le alte luci molto più facilmente delle analogiche, dove sovraesporre di 1,2 stop è normale e anzi consente di mantenere dettaglio nelle ombre. |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 15:19
Non ho cultura sulle lenti tilt-shift, interessante l'aspetto del piano focale |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 15:22
“ il penultimo scatto non sia ottenuto tramite postproduzione, ma con una lente tilt-shift. „ No, è ottenuta con qualche software per imitare il Tilt-shift. Lo si nota dallo sfocato, la centralità della parte messa a fuoco; oltretutto in uno scatto dinamico dove la preparazione di un obiettivo TS richiede parecchi secondi (addirittura minuti) |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 15:26
sovraesponendo un po |
user46920 | inviato il 19 Giugno 2017 ore 15:47
... non si chiamavano hi-key ?? |
| inviato il 19 Giugno 2017 ore 15:54
“ No, è ottenuta con qualche software per imitare il Tilt-shift. Lo si nota dallo sfocato, la centralità della parte messa a fuoco; oltretutto in uno scatto dinamico dove la preparazione di un obiettivo TS richiede parecchi secondi (addirittura minuti) „ L'uso della tecnica di messa a fuoco selettiva è una caratteristica ben nota di molti lavori di Olivo Barbieri, compreso il progetto di cui fa parte quella fotografia. Non credo proprio si tratti di software.
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| inviato il 19 Giugno 2017 ore 15:57
Si vede chiaramente che NON si tratta di un obiettivo inclinato ma è una sfocatura fatta in post, infatti fa schifo. Spero non ci sia bisogno di spiegare perché gli effetti sono completamente diversi ed è impossibile replicare in post l'effetto di un obiettivo tilt. |
user28347 | inviato il 19 Giugno 2017 ore 16:13
basta spostare le 3 leve dei valori tonali per le luci |
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