| inviato il 17 Settembre 2012 ore 6:41
Vorrei una informazione su un fatto che mi è accaduto.
Ad una festa paesana viene fatta un sfilata tra i vari negozi
con modelli/e bimbi del posto e non. C'erano genitori e parenti con
le loro macchine fotografiche pronti ad immortalare l'attimo (ed io pure).
Ad un certo punto sento dire a gran voce tra gli organizzatori
che solo loro avevano l'autorizzazine per farlo e di stare molto attenti
per la legge sulla privacy e per l'autorizzazione (che certo non avevano visto che nessuno dei miei parenti ha firmato nulla !)
Tra di me ho pensato ad una miriade di balle per scoraggiare le persone
a portarsi a casa gli scatti senza doverle acquistare dai "furboni" intrallazati con gli organizzatori.
Certo, che queste persone non lo fanno per lavoro ed avrebbero venduto il tutto sottobanco !
Spero che qualcuno mi possa dare delle informazioni a riguardo visto
che situazioni del genere capitano spesso.
Ciao
p.s. scusate se non ho postato nella sezine giusta |
user1856 | inviato il 17 Settembre 2012 ore 9:11
a volte capita che un azienda/ditta/etc etc etc chiami un fotografo e ci si accordi in modo da non pagargli la sessione di foto ma in modo che il guadagno dello stesso venga dalla vendita foto.
succede per esempio in molti saggi di danza.
qui lo scenario è che un pro che fattura all'organizzatore anche per la sessione di scatti, comunque non vendendono non avrà lavorato per nulla.
quelli che invece lavorano solo sugli scatti venduti, cercano di salvaguardarsi chiedendo all'organizzatore stesso che solo loro possano fotografare, pena il non presentarsi (visto che la sessione di shooting sarebbe gratis).
in tal caso vedere che molti amatori spesso si piazzano letteralmente "in mezzo" mentre stai lavorando, fa girare un po' le scatole, visto che da accordi tu sei lì virtualmente gratis.
o meglio: non è che girano le scatole ma più semplicemente se non vendi in modo da generare profitto, la prossima volta semplicemente dirai no all'organizzatore che magari si ritroverà senza foto di un certo tipo per la successiva campagna pubblicitaria.
Non so se questo è il caso tuo ma potrebbe.... tra l'altro che sia fatto tutto sottobanco non è detto: magari ci sono accordi con l'organizzazione.
per saperlo dovresti contattarli e farti dare le generalità dei fotografi autorizzati.
Se il tutto è trasparente e in bianco, sicuramente non mancheranno di dartele!
PS
se la manifestazione era in luogo pubblico, nessuno può vietarti di fotografare a meno che ci siano problemi di ordine pubblico! |
| inviato il 17 Settembre 2012 ore 11:18
Tutto correttissimo.
Aggiungo: secondo me si omette, come al solito, la differenza tra
- scattare una foto
- pubblicare una foto.
Sono due cose totalmente diverse che devonoi rispettare obblighi e leggi totalmente diverse.
Se è dunque vero che, anche in quella manifestazione pubblica, sarà VIETATO pubblicare il ritratto di una singola persona (peggio ancora se minorenne) senza autorizzazione, è anche vero che posso fotografare tutto ciò che passa sul palco o si trova nei dintorni in luogo pubblico.
Solo per dire che, spesso, si tende a spaventare con la privacy (correttamente, parlando di PUBBLICAZIONE) chi in realtà vuole solo scattare foto per rivederle a casa o mostrarle ai parenti.
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| inviato il 17 Settembre 2012 ore 11:23
Diciamo che l'organizzazione funge da passaggio e cioè
Il fotografo (non di mestiere !)si "becca" la manifestazione.
Sinceramente poco me ne frega, certo che asserire che ci vuoglia una delibera
o che bisogni essere autorizzati,la sparata è grossa.
Capisco che a chi lo fa di mestiere che possa rompere, anche se tutti erano molto discreti
ai lati gli unici a muoversi a destra e sinistra erano quelli "certificati".
Penso solo che se le cose stanno come hai detto Cos78 la gente dovrebbe pensare
un pochino prima di parlare a vanvera o solo per intimorire le persone. |
user1856 | inviato il 17 Settembre 2012 ore 11:44
Beh bisognerebbe sapere esattamente come son andate le cose... ad esempio il fotografo non di mestiere aveva un contratto in regola per lavoro occasionale con l'organizzazione?
oppure no?
per il resto come giustamente fa notare Richard, per la pubblicazione, il discorso liberatorie vale anche per i "certificati"...
da dire una cosa: recentemente a Torino, ma è OT e off forum, è stato vietato l'ingresso in un parco pubblico a due consiglieri comunali (ripeto: CONSIGLIERI COMUNALI dello stesso comune) rei di rappresentare un movimento ideologico diverso da quelloc he in tale luogo pubblico effettuava un comizio.
Ora la politica è OT (e vietata, quindi non parliamone please) e non so neanche se tutto ciò corrisponde al vero ma tralasciamo la politica e analizziamo la cosa:
luogo pubblico vietato a gente pagata (da noi tutti) per rappresentare noi stessi.
o anche:
luogo pubblico vietato a delle persone.
analizziamoe ripensiamo a quest'ultimo concetto.... fosse vera per come è stata descritta tale notizia, ritornando al discorso della fotografia, non mi meraviglierei certo di quello che è successo e che ha generato il topic... in un periodo in cui spesso è vietato usare un treppiede in diversi comuni italiani... beh ormai non mi sorprendo più di nulla...  |
| inviato il 17 Settembre 2012 ore 11:50
A una sfilata paesana scatti quello che ti pare. E se il comune delibera in senso contrario, tale delibera ha lo stesso valore di un rotolo di Foxy a quattro veli. Le disposizioni comunali non possono contraddire quelle statali, quindi non farti problemi |
| inviato il 17 Settembre 2012 ore 12:14
Ok, grazie a tutti delle risposte e consigli,
la prossima volta mi farò meno pippe |
| inviato il 17 Settembre 2012 ore 12:46
“ A una sfilata paesana scatti quello che ti pare. E se il comune delibera in senso contrario, tale delibera ha lo stesso valore di un rotolo di Foxy a quattro veli. Le disposizioni comunali non possono contraddire quelle statali, quindi non farti problemi „
Non credo sia proprio così. In casi particolari, le disposizioni comunali possono limitare alcune libertà altrimenti sancite dalla costituzione. Dipende dal motivo, ma è possibile.
Ad esempio, un comune può benissimo limitare il tuo passaggio su un'area in cui normalmente transiti. Capisci da te che lo stesso comune potrebbe dirti "in piazza non puoi muoverti fuori dell'area in cui ci sono le sedie per questioni di sicurezza", magari intendendo che se ti metti in un corridoio puoi intralciare eventuali interventi dei vigili del fuoco (succede spesso e... può aver ha senso).
Solo un esempio per dire che non è SEMPRE così: non necessariamente, se la legge italiana consente una cosa, quella stessa cosa non può assolutamente essere vietata per circostanze e periodi limitati.
Un saluto...
P.s. ovviamente, come scrivi nel caso specifico, non regge assolutamente il divieto di fotografare in una piazza pubblica durante una manifestazione pubblica. :)
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