| inviato il 27 Maggio 2017 ore 9:40
Enrico evidentemente non ha ancora letto |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 13:56
"Non si trova sul mio 10mm perchè l'apertura interna all'altezza dei diaframma è molto più piccola del frontale" Ed e' quello che nel mio post sull'altro thread ti ho ipotizzato io |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 14:17
Ecco! beh per non avere il Raynox dai ho sbagliato di poco la "mira" |
user46920 | inviato il 27 Maggio 2017 ore 22:56
Immaginiamo di avere un duplicatore di focale (2x) da posizionare sulla parte anteriore dell'obiettivo originale (TCA2x) ed un duplicatore di focale di quelli più classici da posizionare sulla parte posteriore dell'obiettivo originale (TCP2x), entrambi progettati e costruiti ad hoc per il nostro obiettivo di esempio, ovvero un 400mm f/4 . Con un pò di immaginazione e di intelligenza, si capirà che il TCA2x corrisponde al Tele Convertitore Anteriore 2x, mentre il TCP2x corrisponde al Tele Convertitore Posteriore 2x. Come dicevo, non bisogna guardare il diametro delle lenti, ma il diametro delle pupille , sia quelle di ingresso che quelle di uscita di ogni blocco o sistema ottico preso in causa. Per cui il diametro della pupilla d'ingresso del nostro obiettivo 400mm f/4 sarà dato dal semplice calcolo matematico: focale/diaframma, ovvero 400/4 = 100mm ... questo è il diametro della pupilla d'ingresso e lo sarà sempre e comunque, indipendentemente dal diametro della lente frontale, che per quel che ci riguarda potrebbe essere anche di 20cm o di 5cm, che a noi non frega un bel nulla di nulla, proprio perché quello che ci interessa è solo ed esclusivamente il diametro della pupilla di ingresso dell'obiettivo. Ora proviamo a spiegare cosa succede con i vari TC e la loro tipologia di funzionamento. Nel caso in esempio, o dove entrambi i TC vengano progettati e costruiti esattamente per le potenzialità l'obiettivo usato, troveremo che il TCA2x riuscirà sempre e comunque a duplicare la focale mantenendo inalterata la luminosità dell'obiettivo originale, ovvero riuscirà a duplicare anche il diametro della pupilla d'ingresso, lavorando così senza alcuna perdita di Luce (a parte quella che ho già spiegato all'inizio di questa assurda discussione). Mentre il TCP2x, per forza di cose chiuderà sempre e comunque la Luce in ingresso e lo farà dimezzando esattamente il diametro della pupilla d'uscita dell'obiettivo, con un fattore di perdita appunto di 2 stop. Come si vede, la spiegazione di questi fenomeni reali va ricondotta direttamente ed esclusivamente soltanto alle pupille d'ingresso e di uscita dei vari sistemi ottici combinati, seguendo pari pari i pricìpi elementari della semplice geometria ottica. Per il TCA2x dell'esempio sarà quindi necessario avere un sistema ottico con una pupilla d'ingresso di almeno 200mm ed una conseguente pupilla d'uscita di almeno 100mm, per potersi appunto interfacciare alla pupilla d'ingresso dell'obiettivo 400mm f/4 (100mm) senza creare chiusure meccaniche della Luce. ps: non sto qui a spiegare anche la rava e la fava del fatto che non è ovviamente sufficiente il solo valore del diametro delle pupille, ma è fondamentale anche la posizione sull'asse ottico di ognuna, per poter procedere ad un accurato interfacciamento dei vari sistemi ottici. Per i più duri a capire, quanto detto più sopra significa che il Raynox in oggetto, il quale presenta un ingrandimento più o meno certo di 2.2x, avrà sicuramente una pupilla d'uscita 2.2 volte inferiore rispetto al diametro della sua pupilla d'ingresso. Ma siccome non conosciamo il valore della pupilla d'ingresso, non è possibile nemmeno conoscere quella di uscita. Possiamo solo utilizzare inadeguatamente il valore del diametro della sua lente frontale (80mm), per ipotizzare che il diametro della pupilla d'uscita possa essere: 80/2.2 = 36mm ... ma è solo una stùpida ipotesi estrapolata in modo incongruo e sicuramente fallace , proprio perché il valore reale dovrebbe essere soltanto quello della pupilla e non il diametro della lente, fermo restando invece che il fattore di ingrandimento determina sicuramente il rapporto tra le due pupille e lo fa appunto indipedentemente dal diametro reale delle lenti. Il TCP2x invece preleva esattamente la metà del diametro della pupilla d'uscita dell'obiettivo originale (ovvero soltanto 50mm, dei 100mm originali della pupilla d'ingresso) per proiettarla poi sul sensore, ma producendo un ingrandimento doppio del soggetto ripreso. Come è ovvio, ragionando con le pupille e con la geometria ottica, questo causa appunto anche una evidente caduta della Luce dovuta alla rifazione della sola parte centrale della ripresa dell'obiettivo. E questo fenomeno può essere conteggiato non solo come una chiusura meccanica di 2 stop della pupilla originale, ma anche come una perdita della metà della risolvenza ottica della lente. In quanto a risolvenza ottica e seguendo lo stesso principio, è ovvio che il TCA2x dovrà presentare una risolvenza angolare almeno doppia rispetto a quella dell'obiettivo su cui viene montato, per evitare così di peggiorare la situazione originale. Il sistema Anteriore offrirebbe in teoria anche una possibile gestione di questa caratteristica, che il sistema Posteriore non può fare mai e in nessun caso. I pro e i contro di ogni sistema, si possono trovare solo ragionando accuratamente e in modo congruo con le questioni geometrico-ottiche, su tutte le varie possibilità delle situazioni reali di utilizzo. |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 23:36
Secondo me, Marcello queste cose le aveva già capite una decina di pagine fa, però c' è evidentemente un po' di difficoltà di comunicazione Solo un passaggio mi lascia un po' dubbioso, dove parli del TCP2x: “ ma anche come una perdita della metà della risolvenza ottica della lente. „ Che tradotto in termini pratici, vorrebbe dire che è assolutamente inutile usare un moltiplicatore, visto che è la stessa perdita che avrei facendo un crop di 2X..... Mentre in pratica, la nitidezza con l' uso del moltiplicatore (ovviamente di qualità) è superiore a quella di un crop di 2X , almeno per quando riguarda il suo uso con teleobiettivi. Resta chiaro che montare un moltiplicatore 2X su un tele, ti complica la vita in fase di scatto, soprattutto se sei a mano libera Che ne dici ? Buona Domenica |
user46920 | inviato il 27 Maggio 2017 ore 23:43
“ Secondo me, Marcello queste cose le aveva già capite una decina di pagine fa „ ovvio che no! (... e vedrai che non le ha ancora capite, perché insisterà a parlare di diametro delle lenti ) ... anche se non è affatto chiaro a cosa ti riferisci con “ queste cose „ “ tradotto in termini pratici, vorrebbe dire che è assolutamente inutile usare un moltiplicatore, visto che è la stessa perdita che avrei facendo un crop di 2X..... „ non è così, perchè la lente potrebbe avere una risolvenza maggiore del sensore |
| inviato il 28 Maggio 2017 ore 0:23
“ ... anche se non è affatto chiaro a cosa ti riferisci con " queste cose" „ Non è chiaro nemmeno a me che l' ho scritto  “ perché insisterà a parlare di diametro delle lenti „ In effetti è quello che insegnano nei corsi base di ottica fotografica, anche al Politecnico di Torino. Poi ovviamente, se vai avanti negli studi, i concetti si affinano..... “ non è così, perchè la lente potrebbe avere una risolvenza maggiore del sensore „ Ok, è il classico problema delle discussioni "generaliste" senza un riferimento preciso |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |