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ciao a tutti, ho da poco acquistato un sigma 180 macro usato! oggi provandolo per la prima volta ho notato che il diframma impostato a f/3.5 su +infinito aumenta fino a f/6 muovendo la barra della messa a fuoco passando quindi da +infinito alla minima distanza di messa a fuoco che è quella con il rapporto 1:1!!! quindi al rapporto di ingrandimento 1:1 il minimo diaframma utilizzabile risulsterebbe f/6!!!!!!!!!!!!!!!! volevo vhiedervi è normale???? la fotocamera naturalemente è in modalità manuale!!! grazie a tutti
user4624
inviato il 15 Settembre 2012 ore 21:35
Non ho il Sigma, ma questo è un comportamento normale in una lente macro.
A me non succede, l'unico comportamento anomalo è che se lo uso con un teleconverter ad una certa distanza (quando si è nel macro) si perde l'af.. però cambi di diaframma non accadono!
Quoto assolutamente Paris: varianti sul tema dipendono dallo scambio di informazioni con la reflex che in certi modelli/marche non dichiara la caduta di luce ma la gestisce comunque, perchè c'è inevitabilmente!
“ l'unico comportamento anomalo è che se lo uso con un teleconverter ad una certa distanza (quando si è nel macro) si perde l'af. „
è reale ma non anomalo: viene dichiarato dal costruttore ed è legato allo stesso motivo (la lente diventa più buia e la reflex non può più gestire l'AF...)
grazie x le risposte!!! ho provato a staccare la lente dalla macchina e anche a occhio si vede che passando da infinito a macro 1a1 la lamella dei diaframmi si chiude un po!!! quindi é normale questo???non é un difetto della lente???? grazie ancora!!!
Lo stupore nasce dal fatto che hai un macro "moderno" che non si allunga fisicamente per la messa a fuoco ravvicinata ma la gestisce con movimenti interni (il rovescio di questa medaglia è che nel farlo diminuisce la focale), altrimenti la caduta di luce sarebbe molto più intuibile...
PS se ne è già parlato anche sul forum, se fai una ricerca e trovi le discussioni dovresti trovare anche la formuletta per calcolare il diaframma all'aumentare del RR...
in un macro l'apertura massima dichiarata è tale solo per distanze di fuoco "normali"; più ci si avvicina alla minima distanza di maf più questa apertura si riduce (e varia in diminuzione anche la focale); certe reflex (da discussioni precedenti mi pare soprattutto in canon, in nikon ti compare l'apertura reale anche con lenti di terze parti) non lo "dichiarano", ma se provi ad usarla in manuale vedrai che le coppie tempo-diaframma variano...
sempre per lo stesso motivo, montando moltiplicatori. la caduta di luce (1 stop per l'1,4x e 2 per il 2x) va a sommarsi ad un'apertura massima che non è più quella dichiarata e la reflex (chi a f/5,6 chi a 8) non gestisce più l'AF...
il diaframma non cambia col tempo di scatto ma riducendo la distanza di messa a fuoco!!!!!! infatti col sigma 105 che si "allunga" il problema non sussiste!!!!
ops!!!. quindi non ho capito niente!?!? perché il sigma 105 macro si allunga e a 1a1 il diaframma va alla massima apertura!!! nel 180 invece il diaframma a1a1 si chiude!!! cmq io li uso con nikon!!!! p.s. grande la citazione del guccio!!!!!
ops!!!. quindi non ho capito niente!?!? perché il sigma 105 macro si allunga e a 1a1 il diaframma va alla massima apertura!!! nel 180 invece il diaframma a1a1 si chiude!!! cmq io li uso con nikon!!!! p.s. grande la citazione del guccio!!!!!
proprio perchè si allunga penso sia fisicamente impossibile che mantenga la stessa apertura: io ho il vecchio 105 nikkor e allungandosi l'apertura si riduce; comunque c'è una formuletta che lega il diaframma al RR e da lì non si scappa (anche se forse con gli obiettivi IF a focale variabile non penso sia cos' certo poter calcolare un valore preciso, ma la sostanza penso sia fuori discussione)... anche se ad esempio il vecchio 70-180 nikkor parte già "buio" e non arriva a 1:1, ma l'apertura è "quasi" costante...
... morale: il concetto è fuori discussione, la sua quantificazione forse meno...
PS se andiamo alla preistoria la minore distanza di maf si otteneva solo con l'allungamento e questo rispetta leggi ottiche rigorose: ad esempio nikon aveva un tubo da 52.5 mm per portare il vecchio micro 105 da 1:2 a 1:1 (perchè l'allungamento necessario è esattamente corrispondente alla focale); la caduta di luce corrispondente era fuori discussione anche come quantificazione...
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